Prologo.
Un incontro tanto atteso.
L’aria era satura dell’odore dei
ciliegi in fiore che inondavano il Villaggio della Foglia con i loro rosei
petali, e che inermi si lasciavano trasportare qua e là dal vento primaverile.
Gli schiamazzi gioiosi dei bambini riempivano le strade e la bella giornata
aveva spinto molti a concedersi un momento di pace per staccare dalla solita
routine.
Sul tetto del Palazzo dell’Hokage un
uomo osservava placido l’orizzonte, la veste con gli inserti di fuoco che
svolazzava pigra battendo contro le sue caviglie. Appoggiato alla ringhiera, si
godeva quegli attimi di tranquillità, sicuro che entro breve le urla festone di
qualcuno avrebbero rotto quel
silenzio per catapultarlo nuovamente nella realtà.
“ Papà!” Eccola! Come volevasi
dimostrare!
La porta sbatté forte e un attimo dopo
una bambina di 5 anni gli saltò in braccio facendosi prendere al volo; la fece
volteggiare in alto, godendosi quelle risate cristalline. I lunghi capelli
biondi, legati malamente in una treccia che sicuramente si era disfatta a causa
dell’irruenza di sua figlia, le sferzavano il viso inframezzandole gli occhi
verdi, tanto simili a quelli della madre.
“Cherī! Che succede?” Le chiese
prendendola in braccio dopo averle lasciato sulla fronte un bacio affettuoso.
“ È arrivata! È arrivata!” Trillò
entusiasta la bambina, sbracciandosi e ridendo.
“ E allora perché sei ancora qui?”
Domandò una voce di donna facendola voltare.
“ Mamma!” E corse ad abbracciare la
madre e a baciare il suo pancione. Sakura la strinse a sé, ispirando il profumo
della sua bambina; portavano lo stesso nome, perché entrambe erano nate durante
la fioritura dei ciliegi.
“ Posso andare veramente?” E mentre lo
chiedeva era già corsa via. La madre rise: in quanto ad irruenza quella bambina
era tutta suo padre!
Naruto si avvicinò alla donna per
baciarla dolcemente sulle labbra e poggiare una mano sul pancione dentro cui,
ormai sempre più spesso, il loro bambino – o bambina – si faceva sentire con
poderosi calci.
Un rumore proveniente dai confini del
Villaggio li fece voltare. E lì, maestosa proprio come la ricordavano, apparve
la Volpe a Nove Code. Sorrisero entrambi, sinceramente contenti di
quell’incontro che si ripeteva da ormai 6 anni a quella parte. Un incontro che,
anno dopo anno, aveva saldato le catene di un Mondo Nuovo.
è
Cherī
e Sakura hanno lo stesso significato: ciliegio!