Fanfic su artisti musicali > HIM
Segui la storia  |       
Autore: musicaddict    30/12/2006    1 recensioni
considerando che sono una fan accanita dei bon jovi e degli him, e che idolatrizzo sia jon bon jovi che ville valo, ho pensato: visto che sembrano avere due modi di essere totalmente opposti, perché non metterli insieme? nel senso...perché non farli convivere forzatamente, tipo terapia d'urto? chissà che ne verrebbe fuori...risposta: questa fanfiction! enjoy me!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ville Valo
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 6: WITHOUT LOVE

 

Dopo il viaggetto in macchina i rapporti tra Ville e Jon erano diventati finalmente civili. Ville aveva cominciato a mantenere più ordine possibile (per quanto ci provasse però, non gli riusciva proprio di piegare i vestiti per più di due giorni consecutivi), mentre Jon aveva cominciato a non sembrare più una suocera. L’esperienza si stava rivelando utile anche da un punto di vista istruttivo, poiché Ville aveva re-imparato a cucinare qualcosa di diverso dal Thai food e Jon aveva imparato qualcosa delle nuove tecnologie. E anche qualcosa di geografia.

«Allora, lezione numero uno…» enunciò Ville che stava per incominciare la sua prima lezione sul Come diventare l’uomo più sexy della Terra.

«Come sarebbe a dire numero uno??! E tutta la storia dei capelli e del vestire che fine a fatto??!» obiettò Jon.

«Quella non è valida. Erano solo le basi per permetterti di vivere nel nuovo millennio.» lo corresse Ville. «Allora, dicevamo, lezione numero uno…».

«The cat is on the table.» disse Jon che non aveva proprio voglia di assistere a una lezione.

Ville sbottò scocciato «Cazzo, la vuoi piantare??! Lo sto facendo per te, almeno portami rispetto…e che diamine!».

Jon non si poté trattenere dal ridere. «Avanti, non fare così! Lo sappiamo entrambi benissimo che ci godi a farmi da prof su quest’argomento!».

«Assolutamente sì.» sentenziò Valo soffiando in aria uno sbuffo di fumo grigio chiaro e assumendo un’aria maligna e pervertita.

In effetti il darkman trovava quella situazione molto divertente, come la prima volta che aveva dovuto spiegare a suo fratello come si utilizzava una bambola gonfiabile. Jon d’altro canto si sentiva troppo a disagio per riuscire a dar retta a Valo senza tirare fuori battutine varie e facendogli perdere il filo. Era così divertente quando si innervosiva…

«Ora taci. Lezione numero uno: mai, e poi mai approcciare una donna con scuse banali come “Che libro stai leggendo?” o “Ti offro da bere”, chiaro?» enunciò Ville con aria professionale.

«E come dovrei fare, scusa?» domandò perplesso Jon prendendo appunti.

Ville lo osservò con un sopracciglio alzato. «Come l’avvicineresti una donna, tu?» gli chiese.

«Di solito vado là, le offro da bere e le chiedo se le va di andare a fare un giro con me.» rispose innocentemente Jon.

Ville alzò gli occhi al cielo e si passò una mano sulla faccia. «Ok, dobbiamo proprio partire da zero. Non mi meraviglia che tu non riesca a rimorchiare seriamente qualcuna!».

«Oh, senti, Mr. So-tutto-io, tu come fai? Tutti gli uomini fanno così di solito!» sbottò Bon Jovi.

«Tutti gli uomini che lo fanno adescano le ragazzine o le oche. Noi invece vogliamo risultare sexy alle donne con un minimo di senso.» gli rinfacciò Ville. «Quindi se trovi una che ti interessa prima ti fai notare da lei nella maniera più occulta possibile, poi…».

«Come faccio a farmi notare in maniera occulta??!» obiettò Jon.

«…POI, appena vedi che ti ha notato, ti avvicini a lei e intavoli una conversazione SERIA. Non cose come il tempo o l’ultima partita di football, ci siamo intesi?» continuò imperterrito Ville.

«Rispondi alla mia domanda.».

«Ma devo spiegarti tutto?!» esclamò Ville con un sorrisino da saputello «Le passi vicino in maniera apparentemente casuale, le lanci delle occhiatine apparentemente involontarie…cosa di questo tipo!».

«Tanto vale andare là e offrirle da bere! Che cambia? Risparmi tempo!» azzardò Jon.

«Idiota! Non puoi conquistare una donna se il tuo obiettivo è solo risparmiare tempo per portartela a letto!» lo rimproverò Valo.

Jon lo guardò con un’espressione scettica. «Non hai mai invitato fuori una donna solo ed esclusivamente con l’obiettivo di portartela a letto?» gli domandò.

«No. Le uniche volte che è successo ero ubriaco, e non mi è nemmeno piaciuto più di tanto. E’ meglio quando lo fai con una ragazza che conosci bene, e a cui vuoi bene, soprattutto.».

Bon Jovi osservò il darkman con la bocca spalancata. Non era possibile…non Valo, cazzo! Non l’uomo con più proposte indecenti di tutta la Finlandia (Jon aveva letto alcuni giornali in proposito)!! «Non prendermi per il culo…» sibilò non del tutto convinto.

«Non ti sto prendendo per il culo.» replicò Ville spegnendo la sigaretta e accendendosene un’altra. «Io sono cresciuto in una famiglia a maggioranza femminile, ciò mi ha permesso di imparare a capire come le donne ragionano. Non c’è niente che attragga di più una donna di un uomo che sappia rispettare i suoi tempi. Devi essere pronto a quelle che non vedono l’ora di fare sesso con te e a quelle che invece aspettano mesi prima di cedere. Se impari a capire la donna che hai davanti poi sei a cavallo.».

«Allora sono messo male…» sussurrò Jon passandosi le mani tra i capelli.

Ville sentiva un po’ di compassione per quell’individuo, anche se più pensava al motivo del suo affliggersi più gli veniva da ridere. «Avanti, in che modo hai conquistato Dorothea?» gli chiese. Jon aveva parlato spesso a Ville della sua ex, era innamorato perso, non l’avrebbe dimenticata tanto in fretta, ma lei l’aveva mollato e lui voleva andare avanti.

«Le ho cantato una canzone a un concerto della scuola…ma eravamo amici già da prima.» rispose Jon con un pizzico di nostalgia.

“Ho sbagliato carta da giocare…” rifletté Ville. «Bè, caro mio, è il momento che impari altri metodi. Il mio compito sarà quello di renderti un sex-symbol con i fiocchi. Ma non sperare di battermi…» disse poi guardandosi le unghie con fare altezzoso.

«Sarò ancora meglio di te, invece. E’ una scommessa!» replicò Jon con uno sguardo malizioso.

«Allora è meglio che continui a prendere appunti, caro mio. Io sono di 10 anni avanti a te, ricordatelo.» rispose Ville avvicinando il blocchetto di appunti semivuoto a Jon.

«Non correre troppo, io a 15 anni avevo già fatto sesso!» obiettò il rocker gonfiandosi di orgoglio.

«Lezione numero 2: mai vantarsi con una donna delle proprie esperienze sessuali.» rispose piatto Ville «A meno che non riguardino lei…ma anche in quel caso vacci piano.».

«Non cambiare discorso!» lo redarguì Jon puntellandolo con la matita.

«Io la mia prima volta lo fatto a 19 o 20 anni, e con ciò? Almeno io, a differenza dei miei amici, non ho detto che ne ero rimasto deluso.» rispose Ville senza mostrare il minimo segno di risentimento.

Jon rimase con la bocca spalancata un’altra volta. Prendeva lezioni di sensualità da un uomo che aveva fatto sesso per la prima volta a 20 anni??!

«Sei un caso umano…» commentò.

«No, semplicemente mi piacciono le storie serie. E per me fare sesso vuol dire storia seria, fattene una ragione, sono un romantica vecchio stile. E, lezione numero tre, niente sesso fino al terzo appuntamento, o per lo meno, niente sesso se lei non te lo propone. Io ti consiglierei bacini sulla guancia al primo, sulla bocca al secondo e poi quel che succede al terzo. Funziona sempre.» disse Valo giocherellando col posacenere.

«Niente sesso fino al terzo appuntamento??! Dio, Ville, ma così me lo uccidi!» esclamò Jon.

«Zitto e impara.» replicò il darkman «E poi anche tu sei un romantico, da quanto mi risulta. Cito testualmente: non c’è niente senza amore, niente può farti superare la notte, niente sembra andar bene senza amore.».

«Appunto: niente può farti superare la NOTTE…che si fa di notte, solitamente? Quando hai una ragazza, intendo…».

«La porti a guardare il firmamento.».

«Ma chi è l’insegnante qui, tu o io?!» esclamò sconvolto Bon Jovi.

«Non obiettare! Fa come ti dico e tornerai a casa in men che non si dica!» disse Ville schioccando le dita. «Così io potrò tornarmene alla mia vita di tutti i giorni.».

Jon non replicò. Era felice di vedere Ville cominciare a stare di buon umore, fare battute con più frequenza, essere più socievole. Anche il suo lavoro cominciava a funzionare, prima o poi sarebbe tornato a casa…ma prima voleva mettere in atto le nuove lezioni.

«Sei fortunato che gli altri HIM sono via, altrimenti eravamo messi malaccio. Come farei a spiegar loro la tua presenza?» disse Ville.

«Potresti sempre dire di essere diventato gay e presentarmi come tuo nuovo partner…» suggerì Jon.

«Sì, ti piacerebbe!» sbuffò Ville.

«Casomai il contrario…io sono qui per avere una o più donne caro mio, non un uomo.».

Ville stava per replicare quando suonò il campanello del suo appartamento. Quando andò ad aprire poco ci mancò che gli richiudesse in faccia la porta.

«Ciao, Ville, sono tornato prima e ho pensato di farti una visita!» esclamò l’intruso scansando da una parte l’amico ed entrando nell’appartamento.

Jon osservò Ville guardare con una faccia cadaverica il ragazzo dalla stazza imponente che si era appena seduto sul divano.

«Che ordine qui dentro, che è successo?» chiese questi sorpreso dalla pulizia di casa Valo.

«E’ merito mio!» disse Jon incapace di starsene zitto.

«Cazzo, assomigli un sacco a Bon Jovi tu, te l’hanno mai detto? Potrei quasi pensare che sei tu se non sapessi che quello vero ha 39 anni!».

Ville e Jon si guardarono trattenendo a stento una risata. “Tanto vale dirglielo…” pensò Valo.

«Migé…il fatto è che…lui…è veramente Jon Bon Jovi.» gli spiegò il darkman.

«Avanti Ville, non prendermi per il culo! Dimmi chi è il tuo amico!» rispose Migé con un sorriso divertito.

«Non è uno scherzo, è vero, posso provarlo.» disse Jon. I due cantanti si lanciarono nella spiegazione dell’ultimo mese di novità. Alla fine Migé era pallido come un cencio e balbettava come una macchinetta da scrivere.

«Ma…ma…come cazzo è potuto succedere?!» esclamò abbandonandosi tra i cuscini.

«Non lo sappiamo, ma ora la situazione è questa.» disse Jon.

«L’unica cosa che possiamo fare è aiutarci a vicenda. Sei con noi?» chiese Ville.

Migé li guardò uno ad uno con la faccia stravolta dalla sorpresa. «Ok…sì, ok.».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > HIM / Vai alla pagina dell'autore: musicaddict