-“No!”- Cercai di urlare, invano.
Dalla mia bocca uscì un rantolo a fior di labbra.
Un suono strozzato.
Non riuscivo a capire.
Non potevo più camminare e parlare.
Fantastico.
Avevo imparato dalla professoressa di scienze che il corpo può risentire
del coma, e per tornare a parlare ci voleva qualche settimana, e per tornare a camminare
2 mesi di terapia.
A quanto pare, ero in coma da 2 settimane.
Il mio sguardo si posò sullo specchio sulla parete, e io rabbrividii.
C’era un’anima in pena sul quel letto, in quella stanza d’ospedale.
Anzi due. Non me ne ero accorto.
Mi girai lentamente verso quell’anima.
Era un ragazzo. Dormiva.
Dormiva con quei suoi neri riccioli e
con le sue sopracciglia triangolari.
Era bellissimo con le sue occhiaie e con la sua mano sulla mia.
Arrossii.
Ma non scostai la mano. Quel contatto mi faceva sentire bene.
Perché era qui?
Con me?
Con la sua mano sulla mia?
Perché aveva l’aria così abbattuta?
Quelle erano le domande che mi si erano annidate nella
testa già da venti minuti. Mentre continuavo a fissarlo.
Poi aprì quei suoi occhi.
Quei fantastici occhi color caramello velati dalla tristezza.
Appena si accorse che ero sveglio e la sua mano era sulla mia,
arrossì violentemente. Più di me. Scostò subito la mano, ma non la tolse dal letto. Mi sorrise, imbarazzato.
Diamine che bello. Pensai, mentre sorridevo a sua volta.
Poi misi la mia mano sulla sua. Era il minimo che potevo fare, a quanto pare.
Il suo volto s’illuminò. Poi arrossì di più.
“Ciao Kurt” Disse.
Io non riuscii a rispondere.
“i-iao… a-c-h..-i..e-i?-“ Riuscii a dire.
“Cosa?” Il suo volto si oscurò di nuovo.”Oh. Non puoi parla..parlare.” Disse, balbettando un po’.
“Ti ricordi di.. me?”
Scossi la testa.
“Oh.”
“Bhè, ri..ricominciamo d’accapo.” Disse tra i singhiozzi che cercava di nascondere.
“Piacere.  Di riconoscerti, Kurt, io sono Blaine..”
Gli sferrai un sorriso a trentadue denti e lui rise.
“In realtà non mi hai mai conosciuto a fondo. Sono un amico di Mark, il tuo amico di infanzia.
Ci siamo presentati qualche anno fa, ma, a quanto pare..”
Non ti ricordo. Lo so. Come si fanno a scordare questi magnifici occhi e
questi pazzi capelli? Ma a cosa sto pensando? Lui non è gay!  Quanto darei per poter parlare! Pensai.
Abbassai lo sguardo e una lacrima viaggiò lungo il mio zigomo, poi lungo le guance,
per poi soffermarsi sulle labbra.
Chissà se troverò mai uno come me, Blaine!
Blaine si accorse della mia lacrima solitaria e si affrettò subito ad asciugarla.
Sussultò quando si accorse che sotto il suo dito le mie labbra sorridevano.
Ancora una volta.
Che stano, però, perché è così dolce con me? Credo di essermi 
innamorato di quegli occhi color caramello! Ok sto delirando. Chissà se può leggere nella mente?
Quelle stupende sopracciglia squadrate sembrano avere un potere. Forse queste due settimane senza Cedes mi hanno fatto male.

 

Molto male. Mi trovavo su un letto di ospedale a fissare
imbambolato un ragazzo che neanche conoscevo che però
 mi teneva la mano e arrossiva come una ragazza alla
sua prima cotta quando lo guardavo.
Stavo davvero male.
Quando  si addormentò, lo fissai per almeno un’ora e poi mi addormentai anch’io.
Quando mi svegliai, tenni chiusi gli occhi e sentii una voce, la voce di Blaine dire:
”Kurt, cavolo, perché ti sei ridotto così? Ti amo dalla prima volta che ti ho visto, dannazione!” per poi sentire solo singhiozzi.
Avevo sentito male.
Di sicuro.
Avevo appena sentito lo stesso ragazzo di prima, con i capelli ricci sbarazzini e
con gli occhi caramello che io adoravo non so perché, dire che mi amava.
Da un ragazzo etero.
Aprii gli occhi e una scintilla di gioia di accese negli occhi di Blaine, velati dalle lacrime.
O sono sordo o ho ancora una speranza,  Pensai.
 

Angolo di quella solita scrittrice che scrive sempre il solito angolo della scrittrice.
Bhè, come vedete, ho scritto questo capitolo tutto di un botto. Ebbene si! Blaine ama Kurt *-* *sventola bandiere con scritto sopra klaine*
Per questa settimana siete fortunati, posterò quando posso, forse ogni giorno, perché venerdì ho gli esami (ç.ç) e quindi devo ripassare, il pomeriggio.
Fortunelli >.<