Rufy era comodamente seduto sulla polena della Sunny, il suo posto preferito, osservava il mare ma la sua mente era da tutt'altra parte
Pensava all'amore, Usopp ogni tanto nominava questo sentimento quando raccontava le sue storie, ma cosa consisteva in realtà?
Osservò i suoi nakama uno per uno, improvvisamente il suo sguardo si fermò sull'archeologa, probabilmente lei era l'unica che poteva dargli la risposta che voleva
Intanto Robin leggeva tranquillamente, almeno era ciò che stava cercando di fare, da un po' non riusciva più a concentrarsi su ciò che c'era scritto sui libri, perchè per quanto tentasse i suoi occhi andavano sempre a focalizzarsi su una persona, più precisamente sul capitano
'Ma che mi prende? Non sarò per caso innamorata di Rufy? E anche se fosse? Non c'è possibilità che lui mi ricambi'
A ridestarla dai suoi pensieri ci pensò proprio lui che la stava osservando leggermente imbarazzato, e ciò rendeva nervosa anche lei
“Hai bisogno di qualcosa capitano?” chiese cercando di non far sentire nessuna traccia di nervosismo nella sua voce
“Ehm... volevo chiederti una cosa...” rispose arrossendo ancora di più
“Di cosa si tratta?”
“Ecco... tu sapresti che cos'è l'amore? O meglio come faccio a capire se amo una persona?”
Robin fu talmente sorpresa che il suo cuore saltò un battito
'Potrebbe essere la mia occasione per confessargli i miei sentimenti anche se indirettamente, sperando che lui capisca le mie parole'
Prese coraggio e iniziò a spiegare a Rufy, o meglio a confessarsi a lui
“L'amore è... un sentimento strano... molto più potente dell'amicizia... quando ami una persona cerchi di fare ogni cosa per starle vicino, per fare in modo che stia bene, accetti ogni suo pregio e difetto perchè sai che a te piace così com'è, soffri quando è lontana da te, quando sta male, nel vedere che qualcuno la ferisce, e sei geloso quando qualcuno le dedica troppe attenzioni, semplicemente ami quella persona in tutti i suoi aspetti” mentre parlava le brillavano gli occhi
Grazie a ciò che aveva sentito Rufy ebbe le conferme che cercava
“Robin grazie mille, adesso mi è tutto più chiaro!” La abbracciò al colmo della felicità, e ciò la fece arrossire violentemente
Rufy sciolse l'abbraccio e corse via
“Nami!!! Devo parlarti!!!” urlò lui
Robin chiuse il suo libro e andò nella camera delle ragazze, chiuse la porta della cabina e rimase appoggiata al muro cercando di fermare le lacrime, causate da una senso di vuoto e tristezza che le aveva procurato proprio il ragazzo che amava
'Che cosa? Nami? Quindi mi ha fatto quella domanda solo per avere delle conferme? Solo per capire se quello che prova per Nami è amore? Davvero non ha capito ciò che tentavo di dirgli? Sono stata davvero una sciocca a sperare che potesse ricambiarmi, lui e Nami si conoscono da molto più tempo, e sicuramente lei è più adatta di me come sua ragazza, io sono troppo vecchia per lui, ma perchè lei l'ha fatto? Sa bene che a me piace da morire, mi ha solo illusa inutilmente, era solo una trappola e io ci sono cascata in pieno, come un'idiota, perchè sono un'idiota'
Non riusciva a smettere di piangere, stava troppo male, si incamminò verso il suo letto e si coricò sopra esso nascondendo il viso nel cuscino, consapevole che lo avrebbe riempito di lacrime
Nel frattempo Rufy e Nami stavano chiacchierando amichevolmente di una certa faccenda
“Sei sicura che vada bene?” chiese lui
“Certo, anzi sei fortunato, raggiungeremo la prossima isola tra un po'”
“Non vedo l'ora”
Infatti dopo circa mezz'ora raggiunsero l'isola, Nami andò a chiamare Robin la quale era ancora nella cabina, entrò e la vide sdraiata sul suo letto con la faccia ancora nascosta nel cuscino, pensò che stava dormendo
La mora sentì dei passi famigliari, sapeva che era la sua compagna di stanza, poiché indossava delle scarpe con il tacco, ma non prese il disturbo di rivolgerle lo sguardo, infondo era arrabbiata anche con lei
Nami si avvicinò a lei e con voce dolce le parlò
“Robin... abbiamo raggiunto una nuova isola... vuoi venire con noi?”
“No” rispose ancora con il viso incollato al cuscino
“Qualcosa non va?”
“Lasciami stare!” rispose un po' scontrosa
“Ma...”
“TI HO DETTO DI LASCIARMI STARE!!! VATTENE!!!!!!” urlò completamente infuriata terrorizzando Nami la quale scappò via da lei
Una volta fuori fu raggiunta dagli altri, preoccupati per aver sentito urlare
“Cos'è successo Nami?” chiese Rufy
“Sembra che Robin sia arrabbiata per qualcosa, quando le ho chiesto quello che non andava mi ha urlato contro”
Rufy bussò alla porta “Robin posso entrare?” chiese
“NON VOGLIO VEDERE NESSUNO!!!!! ANDATEVENE VIA!!!!!” urlò ancora in preda all'ira più totale
Non voleva ne sentire ne vedere nessuno, soprattutto le due persone che l'avevano tradita, anche le loro voci la facevano diventare furente
“Sarà meglio lasciarla in pace sperando che si calmi un po'“ decise il capitano
“Va bene, allora noi scendiamo, Zoro tu non sei uno che insiste quando succedono queste cose, sarà meglio lasciare te di guardia” spiegò Nami
“E perchè devo rimanere anch'io se c'è Robin a bordo?”
“Perchè non credo che sia nelle condizioni di poterlo fare”
Zoro sbuffò ma infondo Nami aveva pienamente ragione
'Chissà cos'è successo per farla infuriare così? Ma è meglio non chiederle nulla visto come ha trattato Nami'
Intanto in città
“Ce l'abbiamo fatta finalmente” disse Rufy al settimo cielo
“Si, ed è davvero bellissimo” lo appoggiò Nami
Tutta la ciurma era tornata alla Sunny per l'ora di cena
“Ehi Zoro, ci sono novità su Robin?” chiese Rufy
“No, è rimasta in quella stanza per tutto il tempo”
Il moro andò a bussare alla porta, sperando che Robin gli aprisse, cosa che invece non avvenne, allora lui aprì la porta a sufficienza da poter sbirciare nella stanza
L'archeologa era ancora sdraiata sul suo letto, raggomitolata su se stessa con la schiena appoggiata al muro, stringeva fortissimo le mani tanto da farle sanguinare copiosamente sulle lenzuola bianche, quel liquido rosso scendeva anche dalle sue labbra che mordeva furiosamente
“Robin...“ la chiamò esitante
“Cosa vuoi?” rispose astiosa
“Ecco... sono venuto a dirti che è ora di cena...”
“Non ho fame!”
“Ok... se ti serve qualcosa... sai dove trovarmi...”
Rufy la lasciò di nuovo sola non volendo complicare le cose ulteriormente, ma in realtà avrebbe voluto sapere cosa la affliggeva per poterla aiutare, però sembrava che Robin non volesse assolutamente nessuno attorno a lei
“E' ancora arrabbiata...” disse sconsolato
Durante la cena Nami decise che avrebbe scoperto ciò che aveva reso la sua sorellona così rabbiosa, anche a costo di farle del male
E così fece, entrò nella stanza e la vide esattamente come l'aveva trovata precedentemente Rufy
“Robin voglio sapere cosa ti succede!” le disse decisa
“Dovresti saperlo!”
“Sapere cosa?”
“Non fare finta di non capire!”
“Non so di cosa tu stia parlando!”
“Si tratta di Rufy!”
“Cosa centra lui?”
“Tu sapevi che mi piaceva! Ma me l'hai portato via comunque! Io mi fidavo di te! Mi hai pugnalata alle spalle!!!” urlò al limite della sopportazione
“Non è vero Robin!”
“NON TI CREDO!!!”
L'archeologa se ne andò, Nami si rifiutò di seguirla per paura di peggiorare le cose, essendo una delle cause della sua rabbia
Pianse ancora, e molto, non si accorse nemmeno che Rufy era uscito dalla sua cabina e si stava avvicinando a lei
Ma prima che potesse raggiungerla la vide ferirsi sbattendo violentemente la testa contro l'albero maestro, più di una volta, il sangue scendeva dalla fronte, le copriva quasi completamente il viso
“PERCHE'? PERCHE' MI HANNO TRADITO?” gridò rabbiosa picchiando la testa per l'ennesima volta
Rufy non resistette un secondo di più nel vederla continuare in quel modo, corse verso di lei e la trascinò verso di se e la strinse in modo che non potesse più ne allontanarsi da lui ne ferirsi ulteriormente
“Robin fermati!!” la implorò stringendola ancora di più
“LASCIAMI ANDARE!!” strillò dimenandosi con tutte le sue forze, ma inutilmente
“Scordatelo! Non voglio che ti uccida con le tue mani!”
“CHE TI IMPORTA SE MUOIO!!! IO NON SONO NULLA PER TE!!! PERCHE' NON VAI DALLA TUA NAMI INVECE DI PERDERE TEMPO CON ME?”
“NON DIRE SCIOCCHEZZE ROBIN!!!” sbraitò lui tirandole uno schiaffo talmente forte da farla cadere a terra
“SPIEGAMI COSA TI PRENDE OGGI? COS'E' SUCCESSO DA FARTI AGIRE IN QUESTO MODO?” le chiese bloccandola a terra sotto al suo corpo
“Ricordi la domanda che mi hai fatto stamattina?”
“Si”
“La mia risposta era esattamente ciò che io provo per te, ma tu mi hai ignorato, hai ignorato i miei sentimenti e sei subito corso da Nami per confessargli il tuo amore, non ti sei minimamente interessato a me, voi due mi avete distrutto!!” gli rispose piangendo di nuovo
“Robin adesso ascoltami bene! IO E NAMI NON STIAMO INSIEME!!”
“Lo dici solo per farmi star meglio!!”
“Io non amo Nami, io amo te!!! E' vero sono stato uno stupido ad andare subito da lei dopo la tua risposta, ignorandoti, prima di confessarmi a te volevo trovare un modo per stupirti, così le ho chiesto un consiglio, mi dispiace tanto di averti fatto soffrire, perdonami ti prego”
“Solo ad una condizione...”
“Qualsiasi cosa per te”
“Devi...” non riuscì a terminare perchè svenne in preda ad un dolore tremendo alla testa
“Robin!! ROBIN!!! RISPONDIMI!!!”
Preoccupatissimo Rufy la portò immediatamente in infermeria e dopo andò a chiamare Chopper in modo che potesse curarla il più presto possibile
Dopo un po' la renna uscì dall'infermeria
“Come sta?” chiese il capitano
“Ha una leggera commozione celebrale, ma si riprenderà, le ho medicato anche le mani”
“Menomale”
Robin rimase incosciente per quasi un giorno intero, quando si svegliò Rufy era accanto a lei
“Cos'è successo?” domandò confusa
“Sei svenuta all'improvviso, Chopper ha detto che hai avuto una commozione celebrale, ma nulla di grave”
Solo ora si era accorta delle fasciature in testa e sulle mani
“Per quanto tempo sono rimasta in coma?”
“Quasi un giorno, Chopper mi ha detto anche che non devi assolutamente fare sforzi”
“Posso almeno alzarmi dal letto?”
“Solo se mi dirai cosa devo fare per farmi perdonare la cavolata che ho combinato l'altro giorno”
“Devi darmi ciò che aspetto da tempo” sorrise
Senza pensarci due volte la baciò appassionatamente con grande approvazione di Robin, sempre senza staccare le labbra le avvinghiò le braccia al collo mettendole una collana, cosa di cui lei si rese conto solo dopo il bacio
“Rufy è bellissima” sorrise radiosa osservando il ciondolo a forma di cuore con all'interno una serratura
“E non è tutto” disse lui mostrando un'altra collana con il ciondolo a forma di chiave
“Questa è la chiave per aprire il tuo cuore, solo chi ti ama veramente ha il diritto di tenerla, e io spero per sempre” spiegò lui
“Non hai bisogno di sperare, perchè sarà per sempre” rispose lei mettendogliela al collo
“Per sempre mia”
“Per sempre tua, e solo tua”