Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Red Nika    14/06/2012    2 recensioni
Quando tre è il numero perfetto
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Itachi | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Autore: Veronika Redbird

Pacchetto: Halloween

Fandom: Naruto 

Threesome: NarutoxSasukexItachi

Rating: Arancione

Genere: Erotico, Romantico

Avvertimenti: Leggero OOC, One-shot, Yaoi, What if...(Per chi ha letto Scacco Matto)

Note d'Autrice: Devo dire che è stato molto difficile scrivere questa threesome °-° Ma sono arrivata alla fine xD Ho da appuntare tre cose. 
1) Non ho caratterizzato particolarmente Itachi nella scena hot, un pò di più Naruto ma in assoluto ho caratterizzato Sasuke in quella scena.
2) Essendo ambientata la notte di Halloween (il mio compleanno *-*) ho anche deciso che farà parte della serie che sto scrivendo su Naruto e Sasuke, visto che volevo proprio scrivere una One-shot in quella data. E' quindi per questo una What if... essendo nella long Itachi fidanzato da tre anni con Shisui (: 
3) Beta Reader: HopeGiugy


Questa storia ha partecipato al contest Threesome: Perchè three is megl' che one.


Scusate ancora l'inconveniente di ieri, pardon!
 

Medaglia
 

Naruto stava seduto in quel vicolo puzzolente da ben dieci minuti; la candela, che aveva utilizzato per farsi strada nella notte, era ormai spenta tra le mani impiastricciate di cera. Protectors of The Earth risuonava a palla nell’ipod da quando se n'era andato dalla festa di Halloween a casa Uchiha. Aveva visto il suo ragazzo Sasuke baciarsi con un altro ed era scappato, non aveva retto. Cavolo, erano appena passati due mesi da quando avevano deciso di mettersi insieme, e quello già se ne andava con un altro? Ma che gli passava per la testa?! Si prese il volto tra le mani cercando invano di trattenere le lacrime. Una, due, tre, non ce la fece più e le lascio scivolare silenziose. Pianse tanto che gli occhi si arrossarono e iniziarono a bruciare, sapeva che il trucco per il costume era tutto colato, lo aveva sulle mani e sui vestiti, inutile dire che era una scena penosa. 
Una mano sulla sua spalla, un’altra a togliergli le cuffiette e un viso familiare comparve all’improvviso davanti ai suoi occhi. Sussultò, era Itachi non Sasuke. Diamine erano identici. Rimase con la bocca spalancata per diverso tempo, nel frattempo Itachi gli sorrise sedendosi accanto. Non capiva, che aveva da sorridere? Non lo aveva visto anche lui il fratello baciarsi con un altro? Scosse la testa e distolse lo sguardo. 

-Cosa vuoi Itachi?- la voce monotona, tristemente colorata di pianto, uscì senza che la sua mente lo volesse. 

-Naruto, che ci fai qui da solo? Non vedi che è notte fonda e non ci sono lampioni accesi? Ti ho trovato solo perché nel silenzio che regna in strada, quella tua cavolo di canzone faceva un casino assurdo. Che ti prende?- gli passò una mano sul viso tentando di togliergli il poco trucco rimastogli e spostò una ciocca di capelli biondi dagli occhi. Naruto lo guardò sospettoso. 
Perché gli stava chiedendo cosa avesse? Possibile che fosse così bastardo da non rendersi conto della situazione? 
La testa gli girava per i troppi pensieri tanto da non riuscire a tener ferma la lingua; così parlò. 

-Sasuke, prima alla festa, ha baciato un altro. Non ho sopportato quella scena, non sono nemmeno riuscito a picchiarlo... sono un debole- eccole altre lacrime che scendevano. Una risatina giunse dalla sua sinistra, si voltò a guardare quel viso così maledettamente identico a quello che amava. 

-Prima Sasuke stava baciando me- lo sguardo di Itachi si posò sulle labbra dischiuse per lo stupore di Naruto. Erano invitanti, sensuali e anche leggermente umide per colpa delle lacrime. 
Inizialmente non aveva capito perché il suo piccolo Sasuke si fosse messo con quel tipo abbronzato, ora, a così poca distanza da lui, iniziava a capirlo. I capelli biondi contrastavano nettamente con la carnagione, le labbra carnose spiccavano notevolmente su quel viso ampio ma perfetto; gli occhi azzurri brillavano sempre, anche quando di luce non ce n’era, come in quel momento. Approfittando dell’incredulità del ragazzo, porto un braccio a cingergli la vita, la mano gli accarezzava i capelli mentre le loro bocche si sfioravano. In principio sentì Naruto irrigidirsi a quel lieve contatto poi, di botto, lasciarsi andare. Questa volta fu lui ad aggrapparsi al moro, le labbra incollate alle sue, la lingua calda che ne inumidiva i contorni chiedendo il permesso per entrare. Itachi sorrise, forse il biondo era talmente scosso da non capire cosa stesse facendo, ma gli permise di esplorare la sua bocca. 
Il biondo sapeva perfettamente che non erano di Sasuke le labbra che stava assaporando, ma in cuor suo ci sperava. Itachi percepì le braccia dell’altro abbracciarlo, la lingua calda esplorargli la bocca timidamente, in attesa che lui rispondesse. Le mani del biondo vagavano sulla schiena di Itachi, giocavano con il colletto della giacca di pelle, s’insinuavano al di sotto di essa e torturavano le povere asole della camicia nera. 
Un bip s’infranse nell’aria immobile. Un secondo bip e i due giovani si bloccarono con le labbra ancora ancorate l’una all’altra, le mani che tentavano di raggiungere la pelle tiepida dei loro corpi. Un terzo bip e finalmente si staccarono. Itachi frugò nella tasca dei pantaloni per prendere il cellulare, il display illuminava il nome di Sasuke avvisandolo che c’era un nuovo messaggio, lo aprì e una volta letto sorrise passando l’apparecchio a Naruto, che a sua volta lesse. 

Itachi! Non trovo Naruto da nessuna parte, qualcuno mi ha detto che vi ha visto correre fuori di casa. L’hai trovato? Dannazione! Lo sapevo che non dovevo lasciarmi coinvolgere da te! 

Gli occhi azzurri si spalancarono dallo stupore, non riusciva a credere a ciò che aveva letto. Sasuke era preoccupato. 
In un secondo il moro accanto a lui riprese il telefono chiamando il fratello, che rispose al primo squillo. 

-Itachi, dove sei? E’ con te?- Di nuovo le stesse domande del messaggio, sorrise, doveva proprio tenerci. 

-Sì, calmati, è con me. L’ho trovato in un vicolo buio- la risposta fu lapidaria, niente descrizioni delle condizioni in cui lo aveva trovato, sarebbe stato come dargliene la colpa quando, in realtà, era solo sua. 

-In un vicolo buio? Sta bene o è ferito?- Il tono era cambiato, era tornato quello freddo e disinteressato tipico degli Uchiha. Scosse la testa, appena aveva saputo che era con lui la sua preoccupazione era scemata miseramente. Come fratello sapeva perfettamente che quella era solo una maschera, i suoi sentimenti per quel biondino erano smisurati, non smetteva di pensarlo o di parlarne, almeno con lui. Ma con gli altri semplicemente faceva lo stronzo a cui non importa nulla. Constatato il cambiamento d’umore dell’altro, rispose. 

-Sì in un vicolo buio, stava passeggiando. Da quanto ho capito, voleva spaccarmi la faccia ma non l’ha fatto, non aveva voglia di crearti ulteriori casini- un’altra bugia, alla fine era vero, però, la colpa di quello che era successo era sua quindi... 

-Okay. Ci vediamo quando torni a casa- il fastidioso bip lo avvisò che Sasuke aveva chiuso la comunicazione, ripose il telefono in tasca e tornò a fissare il ragazzo accanto a se. 

-Sai Naruto, non credo tu ti sia reso conto di quanto Sasuke sia affezionato a te. Come ha detto nel messaggio è colpa mia se tu sei scappato dalla festa. Ti devo chiedere scusa, ti avevo visto, ma non m’importava, Sas’ke l’ho sempre considerato solo mio e, a essere sinceri, sono un po’ geloso dell’affetto che prova per te- Itachi non era tipo da scuse, ma in quell’occasione le doveva al ragazzo accanto a lui, lo aveva fatto soffrire. Per cosa poi... Orgoglio? Egoismo? Era uno stupido. 
Naruto guardò allibito quegli occhi scuri, non ci credeva, un Uchiha che chiedeva scusa? Cos’era quella, la sua serata fortunata? Riprendendosi dallo shock gli rispose. 

-Ita, per quanto mi abbia ferito quella scena, non riesco ad arrabbiarmi. Sei l’unica famiglia che ha ed il suo primo amore, non mi stupirei se succedesse altre cento o mille volte. Torniamo a casa, qui comincia a far freddo- il biondo sorrise, stringendosi di più nella giacca leggera che indossava e alzandosi tese una mano all’altro tirandolo su. Lo guardò un’ultima volta prima di incamminarsi, lo sentì avvicinarsi a lui e posargli un braccio sulle spalle. Quella sera qualcosa era cambiato, forse era la brezza autunnale, ma Naruto rabbrividì piacevolmente a quel contatto. 

Per arrivare a casa ci misero una vita, anche se a piedi erano più o meno venti minuti, loro ne impiegarono almeno il doppio. 
Un dito morbido si poggiò delicatamente sul campanello facendo risuonare un lungo “din-don” nel silenzio immobile della notte fonda. Dei passi oltre la porta avvertirono i due ragazzi che qualcuno stava andando ad aprirgli. 
Il volto di Sasuke fece capolino alla porta. Fissò gli occhi in quelli azzurro cielo del proprio fidanzato,per poi spostarsi e lasciar entrare i due ragazzi. Non sembrava imbarazzato o a disagio ma voleva dire qualcosa di estremamente difficile ma fu Naruto a prendere in mano la situazione. Già una volta era fuggito, non lo avrebbe rifatto, per di più nella stessa serata! 

-Sas’ke, andiamo in camera tua- lo prese per mano e si avviò verso il corridoio alla sua destra. Quando notò che Itachi non li seguiva si fermò a parlare di nuovo facendo un profondo sospiro prima di cominciare. 
-Itachi, anche tu, vieni- non era una supplica o un ordine, era semplicemente un’affermazione. Forse era davvero talmente sconvolto da non sapere più quello che faceva, ma Sasuke e il fratello avevano un legame speciale, qualcosa che andava aldilà dell’amore, aldilà dell’essere parenti. Naruto li vedeva come due parti della stessa medaglia e voleva ricongiungerle. Arrivati in camera guardò i due fratelli ammaliato, vederli così vicini, uno accanto all’altro faceva quasi paura. 
Prese un grande respiro, non sapeva bene che dire o cosa fare. Come pensava di “riunire” quelle due parti della medaglia? 
Fissò i ragazzi davanti a se, poi vagò con lo sguardo per la stanza, indugiando sul letto. Alla fine la sua mente perversa vinse, il materasso lo attirava da morire come collante tra quei due. Si avvicinò a Sasuke abbracciandolo un po’ possessivo, lo baciò dolcemente, poi con la lingua chiese l’accesso alla bocca calda del suo amante. Lo strinse di più, una mano s’intrufolò tra i capelli lunghi, l’altra sotto la maglietta andò a stuzzicare la pelle nivea. Quando si staccò dal bacio sorrise sensuale voltandosi verso Itachi e allontanandosi nuovamente dai due. 

-Voglio guardarvi mentre fate l’amore- gli osservava con uno sguardo languido, lascivo che non prometteva niente di buono. I due mori si fissarono, non riuscivano a capire il perché di quella richiesta, e tornarono a guardare stupiti il biondino che, spazientito, si sedette sulla poltrona accanto massaggiandosi le tempie. 

-Sas’ke, è inutile fingere. Tu ami lui e me. Lo so, non è la cosa più facile del mondo ma possiamo provare a farla funzionare. Voglio vedervi mentre vi amate, poter guardare i vostri occhi farsi liquidi di piacere e sentire quanto può essere forte il vostro legame- 
I due continuavano a fissarlo perplessi e Naruto capì che doveva prendere nuovamente il controllo della situazione. 
Sì avvicinò al minore tornando a dargli le proprie attenzioni stringendolo tra le sue braccia, baciandolo sulle labbra un’altra volta, risalendo fino all’orecchio e discendendo di nuovo sul collo e poi sulla clavicola, staccandosi un momento soltanto per sfilargli quella maglia blu da ninja e stuzzicargli i capezzoli con la lingua, girandoci intorno mordendoli e succhiandoli. Le mani di Sasuke s’intrecciavano in quei capelli d’oro, mentre la testa ricadeva delicatamente all’indietro, le labbra sì schiudevano per far uscire un gemito leggero. 
Itachi osservava la scena in silenzio, non che gli dispiacesse il sesso a tre, però l’espressione sul viso del fratello lo aveva shockato, era così rilassato, sembrava un altro. 
Naruto scese ancora, arrivato all’ombelico si fermò, iniziando a far entrare e uscire la lingua da esso, fece dei movimenti circolari per poi mordicchiarne il contorno. Risalì fino alle labbra dell’amante passandogli le mani sotto il sedere e sollevandolo, Sasuke gli allacciò le gambe in vita facendosi adagiare sull’ampio letto, le mani vagavano sulla schiena ancora coperta dalla maglia aderente cercandovi una piega e, una volta trovata, afferrarla per sfilarla. I due si staccarono solo per riprendere fiato e invitare Itachi a unirsi a loro. Il primo a prendere l’iniziativa fu proprio Sasuke che, alzandosi un po’ sui gomiti e afferrandogli la mano, lo trascinò sul letto coinvolgendolo in un bacio umido e appassionato. Il biondo sorrise nel guardarli, erano perfetti insieme, il maggiore calmo e controllato, il minore iroso di natura, non potevano fare a meno l’uno dell’altro. Distolse lo sguardo da quella scena così eccitante per tornare a stuzzicare i capezzoli chiari del ragazzo sotto di lui, rifece la strada di prima e arrivato ai pantaloni glieli sfilò lentamente, gustandosi ogni sospiro o gemito che proveniva dai due ragazzi. Vide una mano muoversi e posarsi sui pantaloni rossi di Itachi coccolando il rigonfiamento evidente dentro di essi. Il biondo, tornando a occuparsi di Sasuke, si fiondò sui boxer neri, inumidendoli con la lingua mentre seguiva i contorni del membro eccitato dell’altro, arrivò fin sulla punta, vi si fermò a farvi dei movimenti circolari e tornò verso la base. Intanto gli altri due si erano sistemati meglio, Itachi si era messo dietro così da appoggiare la schiena del fratello sul suo petto e avere accesso al collo e alle spalle, mentre l’altro si era tirato leggermente su, quasi a sedere. Naruto si tirò su dai boxer, ormai troppo stretti, del compagno perdendosi in un bacio con il maggiore, mentre l’altro se lo spingeva di più in braccio cominciando a martoriargli il collo con morsi e succhiotti, continuando così per tutto il petto, le mani strette intorno ai glutei sodi. Dei gemiti si levarono dalle bocche di Sasuke e Naruto quando i loro membri eccitati si scontrarono da sotto la stoffa, la bocca del fratello ancora unita a quella del biondo da un filo di saliva. 

Gli occhi di tutti e tre si erano ormai fatti liquidi di piacere, non sapevano spiegarsi come ma, in tutto quel caos, erano riusciti a togliersi i vestiti, buttandoli lontano. Il biondo stava avidamente succhiando l’erezione dell’Uchiha minore, mentre l’altro lo preparava. Sfortunatamente, o fortunatamente, i due fratelli erano estremamente ben dotati quindi non ci si poteva buttare così in fretta nelle braccia della passione. Sentì le dita lunghe e affusolate di Itachi penetrarlo una alla volta fino a diventare tre, si muovevano avanti e indietro facendolo ansimare senza controllo; il respiro caldo che s’infrangeva sulla pelle bollente e umida del pene di Sasuke faceva ansimare anche lui che, portando le mani tra quei fili dorati, ne assecondava con il bacino i movimenti. Naruto pompò più velocemente finché il minore, non resistendo più, gli venne in bocca; il biondo inghiottì tutto lo sperma, leccandone poi i residui dalle proprie labbra e dal ventre del moro sotto di lui. Alzando gli occhi li fissò in quelli pece dell’altro, sorridendo si spostò appoggiandosi ai cuscini, lasciando campo libero ai due fratelli, e scompigliò dolcemente i capelli a Sasuke. Itachi, dopo qualche secondo, si fiondò sulle labbra del fratello, passò poi a martoriare il collo, lasciandovi altri segni rossi. I due mori si fissarono negli occhi ribaltando le posizioni, il minore posò altri baci leggeri sul fratello e, lentamente, iniziò a impalarsi sull’erezione pulsante di questo. Sentirlo dentro di se gli faceva sempre uno strano effetto, quasi di completezza, ne poteva percepire il pulsare del sangue misto al calore che le loro pelli a contatto provocavano. Dopo qualche minuto Sasuke reclinò la testa all’indietro socchiudendo gli occhi e abbandonando le braccia lungo i fianchi. A Naruto sembrava un angelo che si preparava a saltare per poi volare via. Il giovane Uchiha aveva un colorito purpureo sotto gli occhi che lo rendeva tremendamente sexy; non ce la faceva più, si allungò verso quel volto angelico baciandone le labbra rosee, violandole con la lingua, che cercava disperatamente la sua compagna. Una sensazione di umido gli fece distogliere un attimo lo sguardo da Sasuke, era Itachi, stava giocando con la lingua sulla sua erezione insoddisfatta, quando finalmente l’accolse in quell’antro caldo e umido non riuscì più a trattenere i gemiti. Due braccia nivee gli si allacciarono al collo e le labbra angeliche del peccato lo coinvolsero nuovamente in un bacio passionale. Il ritmo dei movimenti di Sasuke si serrò, così come quello della bocca di Itachi, stavano per venire, i gemiti si erano trasformati in grida, di piacere puro, roche e profonde. La mano scura di Naruto s’impossessò dell’erezione del minore, iniziando a muoversi a ritmo con il resto della sinfonia, e serrandosi anch’essa quando l’orgasmo colpì, uno dopo l’altro, i tre amanti. 

I respiri affannosi dei tre giovani pian piano si regolarono, permettendogli di riprendersi. Nessuno parlò, erano tutti troppo sconvolti da quell'esperienza unica. Si guardarono tra loro concedendosi, qualche volta, un bacio a fior di labbra. L’orologio a forma di bara, dall’altra parte della stanza, suonò, nel silenzio caldo e rilassato che si era creato, tutti lo fissarono con stupore, erano già le cinque di mattina! Tornarono a guardarsi tra loro, stavano pensando la stessa cosa. Si alzarono per andare in bagno a pulirsi, sempre in silenzio, i volti rilassati ma un po’ stravolti, gli occhi ancora lucidi e le labbra gonfie. Quando tornarono in camera si buttarono sotto le lenzuola nudi, sarebbero bastati i loro tre corpi avvinghiati a scaldarli. Sasuke già dormiva beato tra le braccia dei due uomini che amava ,credeva a quello che aveva detto il dobe, avrebbero fatto funzionare la cosa. Naruto e Itachi si guardarono ancora per un po’, il moro, infine, allungò una mano ad accarezzare quel volto abbronzato dagli occhi oceano, sorrise e scompigliandogli un po’ i capelli chiuse gli occhi cedendo al sonno. Il biondo ripensò per un po’ a quello che era successo, aveva percepito una scarica nell’aria mentre i due mori si amavano e se ne era sentito partecipe, come se anche lui potesse essere stato artefice di quell’amore così puro. Sorrise mentre si sistemava meglio sotto le lenzuola, forse non sarebbe mai stato capace di amare Itachi, ma poteva accettare benissimo di condividere il letto con lui e il suo dolcissimo teme. Con questo pensiero in testa e un’espressione felice Naruto raggiunse i due fratelli tra le braccia di Morfeo. 


 
 


Giudizio del contest

3° classificata – VeronikaRedbird con “Medaglia”
Punteggio: 42/75

Grammatica e sintassi – 13/20 punti
Ho trovato in giro qualche errore di grammatica, specialmente negli accenti: “lascio” al posto di “lasciò” nelle prime righe, “porto” anziché “portò” più avanti; il “se”, quando ti riferisci ad una persona, andrebbe con l’accento (a meno che tu scriva “se stesso”), e “aldilà” va scritto separato, quindi “al di là” (per come l’hai scritto tu si riferisce all’aldilà inteso come trapasso). Poi c’è un “gli osservava” che andrebbe sostituito con “li osservava”, mentre la frase “afferrarla per sfilarla” non si accorda al resto prima della virgola, e andrebbe modificata con “l’afferrò per sfilarla”. Il “permettendogli” quasi alla fine va accordato al soggetto, dunque sarebbe un “permettendo loro”, 
Se mi permetti vorrei darti anche qualche consiglio personale: “shockato” ti direi di sostituirlo con un più corretto “scioccato”, e nella scena in cui Sasuke telefona a Itachi e il primo scuote la testa ti consiglio di aggiungere un discorso diretto, poiché dato che parlano appunto per telefono è impossibile che Sasuke lo veda compiere un qualsiasi movimento. 
Come sintassi invece direi che la punteggiatura rallenta un po’ troppo la lettura: ci sono molte virgole (in realtà le uso spesso anch’io, è un brutto vizio), ma molte sono messe al posto sbagliato e diventano degli intoppi per la fluidità della storia.
Nel complesso però non ho trovato orrori illeggibili da fyccyne. È grammaticalmente buona, ti consiglio solo di correggere qualcosina =)  
Stile e lessico – 14/20 punti
Qui sono un po’ in dubbio. È una storia comune, bella ma in cui un linguaggio molto carino e carico di sentimenti si alterna alle parti più “rudi” per così dire, magari in un salto da uno stile all’altro troppo radicale. Non posso assegnarti il pieno punteggio, proprio perché ha uno stile molto semplice e che comunica l’essenziale, ma non per questo meno interessante.
 
Originalità – 6/10 punti
Idem come sopra. Speravo (essendo una patita del fandom) di leggere qualcosa di più particolare e strutturato, anche perché la relazione Naruto-Sasuke-Itachi ha davvero tanti “se” e mille modi di essere trattata. Con questo non voglio assolutamente insinuare che sia una storia scialba, anzi, ma non c’è quella particolarità in più da farti raggiungere il pieno punteggio.
 
Uso del pacchetto – 8/20 punti 
    Suddivisi come: Oggetto – 1/5; Azione – 0/5; Luogo – 3/5; Canzone – 4/5.

Mi dispiace che qui tu abbia perso parecchi punti: innanzitutto l’oggetto doveva avere un certo peso nella storia, mentre qui la candela appare solo all’inizio come luce guida e poi scompare così com’è apparsa. L’azione sinceramente non sono riuscita a trovarla né inserita letteralmente né come metafora, perciò non sono riuscita ad assegnarti nessun punto. Fammi sapere se è stata una mia svista e provvederò alle dovute correzioni.
Il luogo, anche qui, viene citato solo per dire che Naruto si trova lì, ma non trasmette nulla al lettore dell’angoscia e della tristezza che prova il protagonista: comunque essendo adatto al tema ti ho dato un punteggio nella media. La canzone è anch’essa poco presente, ma dato che il bando non parlava di quale utilizzo farne non ho nulla da ridire.
 
Bonus Kink – 1/5 punti 
Il kink non posso proprio dartelo come bonus, in quanto doveva avere a che fare con qualcosa di più malizioso, e non limitarsi a fare la stessa fine dell’oggetto (per fare un esempio, se avessero pomiciato sopra una bara finta allestita per Halloween avresti ottenuto un punteggio maggiore).
 
Giudizio personale
Non posso dire che non mi sia piaciuta, in quanto mi è sembrata una mezza pwp camuffata da fluff – cosa che personalmente adoro, hehe. Sfortunatamente però non mi ha fatta impazzire, proprio perché credo che questo rapporto a tre andrebbe analizzato meglio: in sé la storia non è male, una di quelle letture semplici e senza pretese, ma ci sono delle pecche che ne abbassano decisamente il livello. Innanzitutto i personaggi: alterni momenti di perfetto IC ad altri in cui a stento si riconoscono, e questa cosa tende a sconvolgere un po’ il lettore. Il mio consiglio per le prossime volte è di modificare il carattere dei personaggi gradualmente, oppure presentarli già come OOC.
Inoltre ti consiglio di fare molta attenzione alla punteggiatura, che spesso rende statica una storia veloce e scorrevole. Per il resto una oneshot carina, per la quale però ti consiglierei di alzare il rating a rosso, sia perché hai inserito il genere erotico sia perché la scena lemon c’è proprio tutta.
Spero di non essere stata troppo cattiva con questa valutazione, ma anzi di averti dato una mano a migliorare quelle piccole cose che certamente potrebbero aiutarti a rendere ottime le tue prossime storie.
Complimenti comunque ^^

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Red Nika