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Autore: _Fame_    14/06/2012    1 recensioni
Iniziò a cantare con la sua voce che toglieva il fiato, sicuro delle parole della canzone “And I won’t let you surrender and I’ll heal you if you’re broken, we can stand so tall together, we make it through the stormy weather, we can go through it all together, do it all together, do it all.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’ll be your strength
 
Di nuovo, un’altra volta quei messaggi che mi augurano di moriré, che mi dicono che non servo a niente e che faccio del male al mondo. Di nuovo quei rumori di conati di vomito quando passo. Di nuovo l’armadietto rotto, tutti i libri rovinati e i quaderni per terra, alcuni anche calpestati. Uscita dal laboratorio di chimica una secchiata d’acqua gelata, seguita da risate, risate crudeli. Ero uscita di corsa e sul muro bianco della scuola campeggiava un’enorme scritta in rosso “Marie devi morire”. Non ce la facevo più, le lacrime iniziarono a scendere amare prima che potessi rendermene conto e correvo verso il cancello. Lacrime amare perché non ce la facevo a sopportarli ancora, lacrime amare perché non reagivo, non più ormai, lacrime amare perché credevo che quello che dicevano era vero, lacrime amare perché avevano vinto, perché avrei fatto di tutto pur di non dover più sentire quelle risate e quelle voci che mi prendevano in giro in ogni momento.
La vista appannata, i vestiti e i capelli fradici, il viso bagnato dall’acqua che mi avevano tirato addosso e dalle lacrime, spalancai il cancello e mi fiondai sulla strada, un’auto frenò all’improvviso. Passai davanti a una fontanella e mi diressi verso un vicolo lì vicino dove non passava mai nessuno. La stradina era chiusa in fondo da un muro e mi sedetti su delle scatole di legno che stavano in un angoletto.
Era quasi mezz’ora che piangevo , di solito cercavo di non piangere ma ormai avevo iniziato e non riuscivo a bloccarmi, le lacrime continuavano a scendere ininterrotte, imperterrite, lucide sulla mia pelle bianca, scivolavano come se non avessero peso, eppure per me erano come pietre appuntite. Gli occhi rossi mentre tremavo, per il pianto e  per il freddo, perché nel vicolo non c’era il sole e i vestiti erano ghiacciati e si attaccavano a me congelati e spietati.
Dei passi, alzai lo sguardo e lo riconobbi subito. Da poco aveva smesso di schiarirsi i capelli ma i suoi capelli erano castano scuro, ancora non erano neri corvino come erano prima di tingerli. Gli occhi chiari, tutte le sfumature dal verde al blu, tutte insieme, unite in quegli occhi fantastici, così veri e incapaci di mentire. Era stato il mio migliore amico da quando eravamo piccoli ma circa tre anni prima ci eravamo allontanati. Lui aveva iniziato le superiori e aveva fatto amicizia con quelli più popolari, io iniziai il liceo l’anno dopo e le nostre conversazioni si erano ridotte a qualche ciao, come stai e come va la scuola, con un solo anno. Sembrava che tutti quegli anni come amici non contassero più niente. Ormai non ci parlavamo più, neanche “ciao” ma per me continuava a contare e tutte le volte che passavo per il corridoio lo guardavo in quegli occhi stupendi e gli sorridevo leggermente. Mi distruggeva il fatto che non mi parlasse più, forse avevo fatto qualcosa di sbagliato.
Arrivò vicino a me e si sedette sulla scatola accanto a me, mi guardò e si avvicinò asciugandomi le lacrime. “Ciao Marie, ti ho visto uscire dalla scuola di corsa” mi fece un sorrisetto, “Ciao Niall” sorrisi anch’io perché se c’era qualcuno che riusciva a farmi stare meglio quella persona era lui. “Cos’è successo? Perché scappi da loro, tu sei migliore e sei forte. Torna dentro e fargli vedere che non ti possono fare niente.” Disse, sicuro di sé, ma non sapeva di cosa parlava. “Niall tu non sai cosa vuol dire per due anni interi che nessuno ti parli e che tutti ti prendano in giro. Io non ce la faccio”, rispose subito, con uno sguardo un po’ severo “Certo che puoi, tira fuori la vera te Marie, io so che tu ce la puoi fare e ti aiuterò.” Si alzò e tese una mano verso di me. Guardai la sua mano ma non feci niente, sospirò e si abbassò per avvicinarsi di nuovo. “Ti ricordi la nostra canzone, di quando eravamo piccoli?” scossi un po’ la testa, avevamo tantissime canzoni, la musica era la nostra passione in comune. Iniziò a cantare con la sua voce che toglieva il fiato, sicuro delle parole della canzone “And I won’t let you surrender and I’ll heal you if you’re broken, we can stand so tall together, we make it through the stormy weather, we can go through it all together, do it all together, do it all. I’ll be your strength, I will, I will, I will, I’ll be your strength, yes I will, yes I will”. Quella canzone era una delle mie preferite e lui la cantava sempre, insieme a me. Sorrisi, questa volta un sorriso vero, pieno, mi alzai insieme a lui “Hai ragione, io posso”, sorrise anche lui e ci avviammo verso la scuola.


*Angolo autrice*

 

La canzone è “I’ll Be Your Strength” dei The Wanted.
http://www.youtube.com/watch?v=11PJwzvqehc
La adoro e vi consiglio di ascoltarla e anche le altre canzoni perché sono fantastici!!
 
 
All’inizio è un po’ triste ma la fine mi piace tanto, Niall che va dall’amica e l’aiuta e lei capisce che può farcela perfettamente che non gli deve importare di quello che fanno gli altri e si fa forza e insieme a lui torna dentro. Ovviamente poi a lei andrà tutto bene.

Ultima cosa, mi dareste un consiglio per un nome dell' Angolo Autrice?? perché non riesco a trovarne uno carino D= scusate e grazie per chi mi da idee View Full Size Image
 
Niall, l'amico dolce che arriva sempre quando ti serve!

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