Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: despicableandri    14/06/2012    19 recensioni
STORIA COMPLETA - Niente è come sembra, e quasi sempre la prima impressione è sbagliata.
'non giudicare un libro dalla copertina' mi dicevano, ma non gli avevo mai dato peso. Si può passare davvero dalle famose 'stalle' alle 'stelle'? Si può amare qualcosa che ti ha già distrutto ma che ce la mette tutta a fare di te a persona più felice del mondo, ora?
probabilmente, si.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Justin Bieber, Kenny, Nuovo personaggio, Pattie Malette, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"non so come chiamarlo" s corner. (?)
ecco, questa volta non vi ho fatto aspettare così tanto dai u.u li ho contati, solo dieci giorni! HAHAHAHAHAHAH
in questo capitolo inizia il vero cambiamento della storia, anche se dovete ricordare sempre che niente è come sembra u.u
nella parte finale sono stata un pò più esplicita delle altre volte, soprattutto perchè dovevo far capire bene le emozioni di Abby dbkbhtgrf
vi ringrazio delle tante visualizzazioni. delle sei recensioni allo scorso capitolo, delle undici preferite, delle tre ricordate e delle unidici seguite. 
grazie mille di tutti insomma, siete fantastiche :)
spero che vi piaccia! a presto fbjgnfgtkrhb

-Andrea
( @horansmile ) ♥

 

Ti accorgi di provare qualcosa per qualcuno quando senti i sentimenti esploderti dentro. Letteralmente.
Li senti, energici e prepotenti, contro le pareti del tuo corpo che ti colmano di essi, facendoti quasi sboccare. Li senti invaderti e finalmente ti accorgi di provarli.
Non mi ero mai accorta dell’effetto che mi facesse il mio nome sussurrato,  uscito dalle sua labbra piene o il suo sorriso, rivolto solo a me e a nessun altro.
Non mi ero mai accorta di avere una bomba ad orologeria dentro, pronta ad esplodere.

 

3.

 “Bene, cosa stavate facendo?”
Ci guarda sospettoso per un minuti buono mentre io e Justin ricambiamo lo sguardo, dritto negli occhi. Un minuto buono. Il cuore accelera. Ho paura che ci faccia una specie di ramanzina, per poi intimarci di non vederci più. Oppure mi licenzia. Dio, se non mi fa più vedere Justin mi licenzia sono morta.
Sto quasi per aprire bocca, quando una grossa risata di Scooter mi sconcerta.
“Oh, avanti. Stavo scherzando. Potete fare ciò che vi pare” continua a sorriderci e quasi posso sentire un sospiro di sollievo anche da parte delle tende. Justin mi lancia un sorriso fugace, prima di andare allo specchio, aggiustarsi ancora una volta i capelli e poi affacciarsi al balcone spinto da Scooter.
Immediatamente le urla di centinaia di ragazze e  forse anche qualche ragazzo riempiono l'aria e i miei timpani. Posso  sentire anche le loro emozioni urlare felicità, le lacrime solcargli le guance, le mani che si muovono freneticamente per farsi notare, i cartelloni sventolati e tutta l’energia che emanano. Justin inizia a sventolare la mano,salutandole, e dice qualcosa riguardo al fatto che vorrebbe abbracciarle tutte per ringraziarle e le urla aumentano. Sto quasi per emozionarmi anch’io, quando ancora una volta le urla aumentano ancora di più, ma come segno di protesta perché Justin è rientrato. 
Scuoto la testa. Troppe emozioni.
“Sono qualcosa di unico. Ogni volta che le vedo ricordo perché ho iniziato a cantare” dice, più rivolto a Scooter - che annuisce comprensivo – che a me.
“Secondo me, farebbero di tutto per vederti per pochi secondi. Cosa si prova ad essere l’idolo di un trilione di persone?” fingo un tono da intervistatrice, appena Scooter ci lascia soli per permettere a Justin di finire di preparare i bagagli. Ridacchia.
“Ti senti importante. Ti senti vivo. Provi un affetto enorme per un trilione di persone che neanche conosci” risponde, infilando l’ultimo paio di scarpe – di un set da un milione di esemplari, ne sono sicura – nella valigia e chiuderla.
“E cosa si prova a trasformarsi da dolce ragazzino a cattivo ragazzo?” lo prendo in giro e gli strappo una vera risata.
“Sei una stronza”

Una volta scesi dall’aereo e usciti dall’aeroporto mi sento così indolenzita da non riuscire neanche a camminare. Sento gli occhi pesanti e un’enorme voglia di dormire. In macchina verso l’hotel resto in silenzio, con l’iPod nelle orecchie. Appena arriviamo in hotel mi dileguo nella mia camera. Poso le valigie su un tavolino in un anglo della stanza, mi faccio una doccia, tiro fuori il beauty e qualcosa per andare a cena, ma poi ordino col servizio in camera delle lasagne – sono troppo stanca per poter uscire da qui o alzarmi dal letto – chiamo Shereen e infine mia madre.
Faccio per stendermi nuovamente sul letto quando qualcuno bussa alla porta. Lo maledico mentalmente, poi vado ad aprire.
“Buonasera dolcezza!” Justin entra quasi saltellando nella stanza.
“Come fai ad essere così energico dopo ore in aereo?” chiedo sedendomi sul bordo del letto dopo aver chiuso la porta.
“Abitudine. Che facevi?” risponde sedendosi accanto a me.
“Niente, mi godevo il silenzio e questo comodissimo materasso”  
“Io invece ho appena finito di fare una live, ne avevo voglia” risponde senza che glielo chiedessi “mi hanno chiesto di uovo chi sei e perché mi sei sempre intorno da un po’” continua a finalmente gli presto attenzione.
“ Cos’hai risposto questa volta?” l’ultima volta aveva detto che ero la sua migliore amica, solo dopo si era ricordato che era la stessa cosa che diceva per Selena e quindi la maggior parte delle persone non ci aveva creduto. Ci aspettavamo domande del genere.
“Ho detto che sei una mia cara cugina in realtà, una che non vedo spesso a cui ho offerto un lavoro per averla più vicina. Hanno detto che sono dolcissimo, non lo sono?” risponde ridacchiando e sorrido.
“Ma non sono qui per questo, ti ho portato una cosa” riporto lo sguardo su di lui curiosa.
Mi fa penare un po’ sorridendomi e continuando a tenere una mano nascosta nella tasca interna della felpa, poi finalmente ne caccia un dvd. Mi sporgo di più verso di lui e vedo che è quello di Titanic.
“Come fai a sapere che lo adoro?” chiedo, posando immediatamente lo sguardo verso di lui.
“Guarda lo sfondo del tuo cellulare, scema” sussurra sorridendo, indicandomelo e per poi alzarsi e inserire il dvd nel lettore della tv di fronte al letto.
Mi siedo per bene sul letto, fin quando non mi raggiunge togliendosi le scarpe e accoccolandosi contro di me facendomi sorridere. Fa partire il film col telecomando e inizialmente parla solo il film, poi Justin inizia a fare commenti su qualsiasi cosa dicano i personaggi e sbuffando gli tiro una cuscinata.
“Non dovevi farlo” sussurra e gli faccio una linguaccia. Ridacchiando, spegne la tv e il lettore, poi quasi mi salta addosso spingendomi contro il materasso. Mi posa le labbra sul collo e sospiro.
Inizia a baciarmi, gli sfilo la felpa e sta quasi per ricambiare con la maglia, che era ancora quella di stamattina. quando all'improvviso si ferma per sorridere contro la mia spalla.
“Oppure preferisci farlo in una macchina come quei due?” rido pensando che scherzi, ma cambio idea quando lo vedo alzarsi e cacciare dalla tasca le chiavi della sua auto sorridendomi malizioso.
“Tu sei pazzo!” sbotto ridendo.
“Tanto a quest’ora non c’è nessuno giù al garage che ti costa?” e prende a farmi una faccina da cucciolo bastonato che mi fa cedere, sorridendo.
Scendiamo in ascensore fino all’ultimo piano, e finalmente arriviamo al garage. Ancora non credo a cosa sto facendo. Se non fosse per la sua stretta sulla mia mano penserei che fosse tutto un sogno. Sento la forza e l’energià rientrare in me ad ogni scalino e il sonno abbandonarmi completamente, rimpiazzato da una vitalità innata.
Quando arriviamo alla sua macchina, apre velocemente la portiera posteriore e mi fa cenno di entrare. Le luci sono minime, ci sono solo due punti illuminati dell’enorme stanza e noi siamo nella penombra quasi romantica.
Preme il corpo contro il mio e mentre mi mordicchia il lobo, spogliandoci a vicenda, gli sussurro un altro ‘sei pazzo’ e come risposta ricevo un bacio tanto passionale quanto paradisiaco. Potrei morire adesso e non fregarmene nulla. Gemiamo sottovoce, per paura che qualcuno ci possa scoprire, e dopo aver sospirato il suo nome l’unica cosa che vedo sono i vetri appannati, come la mia vista e i miei sentimenti.
Diventiamo una cosa sola e tutto perde i contorni, tutto perde significato. Siamo io e lui, noi. Il buio e una macchina. La sua pelle contro la mia. Il suo respiro contro il mio. Le sue labbra che danzano con le mie.
Sudore. Passione. Energia. Amore.
E poi l’esplosione, mentre il mondo scompare e ci accasciamo l’uno sul corpo dell’altro, ansimando.
“È stato fantastico” mi sussurra all’orecchio, dopo aver ripreso fiato. Sento il suo cuore riprendere a battere normalmente sotto il mio orecchio.
“Hai avuto un’ottima idea” rispondo, perdendo finalmente i sensi e abbandonandomi tra le sue braccia e quelle di Morfeo.    

                                                                                                                                                                                                                                                                                                 

   
 
Leggi le 19 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: despicableandri