Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: annalisaechelon    15/06/2012    1 recensioni
Non capirete nulla se non ascoltate e leggete il testo di Rocket Man dei Puscifer..
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quel ticchettio segna i miei ultimi respiri. L’ossigeno non avrà più importanza per me. La stanza si svuota, pian piano, fino a lasciarmi solo.  Attorno a me macchine senza vita, son pronte a spedirmi lontano. Volerò, mi dicono. Mia moglie è appoggiata ad un muro mentre mi guarda, mi mancherà, lo so, ma sento di avere un compito, devo andare. Ieri in poco tempo mi ha preparato le valige, l’ho vista piangere. Nulla poteva ferirmi di più, ma sto scoppiando, se non vado, credo di poter esplodere. Non sono l’uomo che la gente crede io sia. Lo spazio avrà sicuramente spazio per me, qui non ce n’è. In qualche galassia magari troverò la mia casa, sarà più confortevole di queste quattro mura, di questi oggetti inutili che riempiono le stanze. Questo mondo è bugiardo ed io devo andare via. Ho bisogno di sentirmi libero. Sono avvolto da uno strano materiale, forse lattice, alcuni segnali mi avvisano che in pochi minuti dovrò chiudere gli occhi, respirerò grazie ad un tubicino. Non ne capisco niente di scienza, non chiedetemi come funzionerà il mio viaggio nell’universo, non lo so. La sterilità di questo posto mi fa quasi vomitare, è da troppo tempo che mi chiedo perché il mondo sia così freddo. Non ama, non dona, è avido. Non sono mai riuscito a darmi una spiegazione, eppure io l’amore l’ho trovato, negli occhi di mia moglie e in quelli di mio figlio. Che razza di marito sono, che razza di padre sono. Li sto abbandonando. E per molto tempo. Credo per molto tempo. Forse sono avido anch’io, forse egoista, chissà cosa penseranno di me. Mi sento morire, sento l’angoscia fluttuare attorno a me, come se si fosse improvvisamente materializzata. A volte ho paura d’esser strano, la gente qui è così limitata che mi sento troppo diverso e questa diversità a volte fa male, nessuno capisce.  Non voglio vivere secondo degli schemi, la gente si affanna, li vedo, anche adesso. Corrono tutti davanti ai miei occhi, a destra, poi a sinistra, poi tutto dritto, cosa cercano? Sicuramente qualcosa di materiale, qualcosa che avranno in questa vita e poi sparirà, li lascerà soli. Io cerco me. Voglio vivermi, conoscermi, scoprirmi. Me lo sono ripromesso tanto tempo fa, è giunto il momento di farlo. La gente cerca, senza trovarsi. La gente vuole conoscere, senza conoscersi. La gente vuole amare, senza amarsi. Lo sanno che è impossibile? Nello spazio il tempo non esiste, non esistono identità, l’essenza di te è ciò che ti rende vivo. Voglio sentirmi vivo tra il nulla. Voglio sentirmi vivo fluttuando nel buio, accerchiato da qualche stella o qualche pianeta. Marte non è il posto migliore in cui crescere un figlio, né in cui coltivare un amore. Brucia come l’inferno. Rischierò. Mi sento sollevare, non voglio chiudere gli occhi. Ho bisogno di guardare ancora mia moglie, mio figlio piange. Non riesco a credere di essere ancora convinto di fare la cosa giusta. Sto sbagliando, sicuramente. E’ questo il mio problema, credo sempre di fare il giusto e invece, chissà. Sono immobile, non posso far segno a nessuno di fermare la partenza. Gli occhi restano aperti, da aridi diventano bagnati. Una lacrima scende, non sono poi così forte. Qualcosa mi lega ancora a questo pianeta. L’entrata della navicella immediatamente si apre, vedo mia moglie e mio figlio corrermi incontro. Mi sfiorano piangendo, non posso toccarli, non posso abbracciarli, devo limitarmi a guardarli. Non c’è sofferenza peggiore. E’ ora, è tempo di andare. Li stanno facendo allontanare. Li guardo per l’ultima volta. Un secondo ed io sono via. Sto lasciando la terra, forse per sempre. Mi avvicino sempre di più al cielo, sempre più in alto, oltre il non-limite. Vado via, volo, sparisco, per voi umani non esisterò. E sarà per tanto tempo..
 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: annalisaechelon