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Autore: Muddy911    15/06/2012    0 recensioni
Allora ogni sera, sto lì, con il fiato sospeso, e guardo se sa ancora resistere, se ce la fa, se non mi tradisce.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA DEA DELLA DISPERAZIONE


Ancora lacrime. Piccole, sottili, brillanti, dolci. Brillavano appena agli angoli degli occhi,  e poi si lanciavano in quella pazza corsa lungo le sue roventi guance incontrando le sue labbra.
Pensava fossero finite ed invece no,  ne ha in riserbo tante… arriverà ogni giorno l’ora,  il momento giusto in cui si lasceranno cadere.
È stanca, sfinita… vorrebbe poter soffocare il dolore ed esser contenta.
Eppure stavolta pensava fosse quella giusta. Convinta in fondo al cuore dell’affetto che provava. Che provavano. Invece un lampo nel cielo….e domani sarebbe stato quasi un mese senza di lui.
Se lo sentiva ancora sulla pelle,  protetta dalle sue braccia, riscaldata dalle sue mani… amata da lui.
Invece no,  si era ritrovata a dover lottare. Lei, così piccola e insicura lottava per rimanere a galla e non soccombere  al dolore che si faceva strada  nel suo cuore squarciandoglielo.
Li, immobile, la vedeva chiudere gli occhi. Respirare profondamente e sentire gli angoli  di quei pozzi profondi tanto dolci a detta di molti, inumidirsi. Ed ecco scendere implacabili e prendere il loro cammino... quanto aveva in sé quella misera goccia salata? Dolore e amore, combinati, legati, immischiati a tal punto da non saperli più distinguere.
Dove finiva uno e dove iniziava l’altro non aveva mai saputo dirlo.
E poi, eccola: cancellare veloce quel tracciato, farsi forza, con un altro respiro.
Ed io sono costretta ad  allontanarmi, non vuole cedere... e vorrei potermi impossessare del suo cuore, della sua mente, dei suoi occhi.
Ogni volta sembra così vicino il mio momento.  Sono li, quasi al punto di farcela… quando lei tira fuori la forza, non si sa da dove, e mi abbatte.
Io soccombo.
Battuta di nuovo. Perdente.
Triste,  perché non posso averla. Lei, la mia preda per cui lotto ogni giorno.
Ma felice,  perché  finché potrò provare sarà una gioia intraprendere quella sfida.
E,  se un giorno ci riuscirò ad entrare ed invaderla… sarò delusa.. per cosa combattere allora?
Allora ogni sera, sto lì, con il fiato sospeso, e guardo se sa ancora resistere,  se ce la  fa, se non mi tradisce.
Ed ogni volta non rimango a lungo in attesa:  la osservo e leggo oltre quell’espressione scoraggiata, oltre quell’angoscia che l’attenagliava una forza, una volontà forte, imbattibile.
So che ce la farà, in fondo al cuore lo so. E mi sento felice, tutte le volte, di essere allontanata.
Perché io, la Dea della Disperazione odio vincere… odio compiere il mio volere. Odio ciò che il mio cuore ama.

   
 
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