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Autore: swifting red    15/06/2012    1 recensioni
'vedere l’alba la mattina mi aiuta a pensare che siamo stati fortunati a vedere il sole sorgere dopo ieri, avantieri e il giorno prima ancora, vuol dire che abbiamo un’altra possibilità, un altro giorno ancora per giocare bene le nostre carte.'
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicato a te,
che sei la mia alba, il mio tramonto e il mio tutto,
e che anche se non verrai mai a leggere questa storia
saprai capire l’amore che provo per te,
grazie.


Sentivo due occhietti vispi fissarmi ma ero troppo stanco per svegliarmi.
Tentai di muovere una gamba, giusto per cercare di capire se fossi morto o invece stessi solo dormendo. La sollevai di poco e sentì un peso sopra di essa. Così tentai di aprire gli occhi e mi ritrovai davanti il nasino all’in su della mia piccola Meryl. Le sorrisi facendo ancora difficoltà a tenere le palpebre sollevate.
- buongiorno - mi sussurrò lei con la sua vocina dolce e tranquilla. Io le risposi con un lungo bacio sulle labbra, sapeva che di prima mattina non avevo le piene capacità mentali per formulare delle frasi di senso compiuto.
- lo so che adesso mi ucciderai - cominciò sollevandosi su un gomito e accarezzandomi i capelli - sono appena le cinque -
Dio, quanto era bella. A volte mi ritrovavo a chiedermi cosa avessi fatto in quel momento senza lei al mio fianco. Sarei stato un uomo finito, anzi, neanche un uomo, non sarei stato niente senza lei. Come potevo arrabbiarmi con lei per una sciocchezza del genere?
- non riuscivi a dormire? - le chiesi spostandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Lei di tutta risposta scosse la testa come una bimba: non potei fare a meno di sorridere.
- volevo farti vedere una cosa, una delle cose più belle al mondo per me! - mi disse con un sorriso soddisfatto sulle labbra.
Io l’adoravo. Era tutto, tutto quello che potevo desiderare al mondo, potevano togliermi qualsiasi cosa, eccetto lei.
- d’accordo, amore, che cos’è? - chiesi piuttosto curioso.
- oh no! - scosse la testa - è una sorpresa! - mi disse e con fare eccitato prese la canotta bianca e me l’arrotolò intorno agli occhi. Facendo attenzione a non farmi male mi trascinò giù dal letto, mi teneva per le mani, come se fossi stato un bambino che non sa camminare. Sentì delle porte aprirsi e poi chiudersi, immaginai fossero quella della mia camera da letto e poi quella del soggiorno, forse. Rimasi meravigliato quando improvvisamente fui avvolto da un venticello che, nonostante fosse già Maggio, era piuttosto fresco. Tutto ciò voleva dire che non avevamo varcato un’altra porta, ma la finestra del soggiorno.
Mi fece sedere su quello che al tatto sembrava il tetto della mia casa e probabilmente lo fece anche lei.
- sei pronto? - mi sussurrò all’orecchio facendomi venire i brividi. Annuì convinto, effettivamente ero curioso. Mi tolse la canotta che avevo intorno alla testa e mi sorrise tutta eccitata.
Feci un po’ di fatica a riabituarmi alla luce, anche se non ce n’era molta. Proprio come avevo immaginato eravamo sul tetto e appena me ne resi conto mi sbilanciai verso dietro: ero terrorizzato dalle altezze. Lei però mi prese la mano e mi donò quel coraggio che alla mia ragazza di certo non mancava.
Mi schioccò un bacio, delicato come lei, sulla tempia e mi calmai.
- guarda un po’ - mi sussurrò invitandomi a guardare davanti a noi.
Non sapevo che la vista dal mio tetto fosse talmente bella, si poteva vedere tutto il mio paesino che coronava la valle, rigogliosa come mai, il fiume che scorreva lento e indisturbato sul fondo e neanche un’anima viva che girava per le strade.
L’alba: era quella una delle cose più belle al mondo per lei. Il cielo era di un azzurro tenue con qualche striatura dorata dei raggi del sole che però ancora non si vedeva. Era davvero uno degli spettacoli più belli che avessi mai visto, solo che con le mie cattive abitudini di svegliarmi come minimo a mezzogiorno  me l’ero perso per tutti questi anni. Rimasi senza parole per parecchi minuti ma riuscivo a intravedere il suo sorrisetto compiaciuto che faceva compagnia ai suoi occhi sempre attenti.
- vedere l’alba la mattina mi aiuta a pensare che siamo stati fortunati a vedere il sole sorgere dopo ieri, avantieri e il giorno prima ancora, vuol dire che abbiamo un’altra possibilità, un altro giorno ancora per giocare bene le nostre carte. E, se oggi sono fortunata a vedere di nuovo questa meraviglia, non so se domani lo sarò - disse d’un fiato guardando il sole che aveva mostrato ormai il suo primo quarto. Le misi un braccio intorno alle spalle e la strinsi a me, quella ragazza era una forza della natura e io l’amavo. Le baciai il naso e lei mi sorrise di rimando arricciandolo.
- non so se domani il sole sorgerà ancora per me, perciò voglio che tu sappia che ti amo tanto - gli occhi le brillavano mentre diceva quelle parole e io rimasi a bocca asciutta: era la prima volta che diceva di amarmi. Stavamo insieme da quasi un anno e certamente anche se non me l’aveva mai detto, l’aveva lasciato intendere, ma comunque faceva effetto sentirselo dire, sentirsi ricambiati. L’emozione fu tale che dai miei occhi cominciarono a scendere dolci lacrime salate, di felicità.
- Zayn, che fai? Adesso piangi? Io pensavo di farti una cosa carina..- la interruppi subito con un bacio, forse il più bello che ci eravamo mai dati.
Poteva una creatura così piccola e indifesa avere un potere così sovraumano su di me?
Si, poteva.
- grazie - le sussurrai ancora a fior di labbra guardandola in quegli occhietti verdi che amavo così tanto, quasi quanto amavo lei - per essere così come sei, ti amo anch’io, amore. -
Ricevetti un sorriso a trentadue denti sincero e la strinsi ancora più forte a me mentre una leggera brezza ci faceva rabbrividire.
- sai qual è la cosa più bella al mondo per me? - le sussurrai ancora.
Lei scosse la testa in segno di negazione e potei leggere nei suoi occhi troppa curiosità. Mi sorprendeva sempre, era pura, ingenua, senza neanche una punta di malizia. Come non poteva capire che lei era la mia vita? Lei era il mio respiro, la mia anima, la mia alba e il mio tramonto.
- tu - le risposi sorridendo. Lei mi sorrise di rimando come una che non aveva ancora capito il mio gioco.
- Malik, sei serio? Ci sono un milione di cose più belle di me a questo mondo! - mi disse convinta. Io le presi la mano la baciai.
- ma tu sei la mia cosa più bella - questa volta sembrò crederci perché mi saltò al collo con una forza immane, spero perché fosse felice.
L’amavo, di questo ero più che convinto. Avremmo potuto litigare cento volte, combinare mille casini, ma non mi sarebbe importato, ero sicuro che lei fosse la donna della mia vita.






E rieccomi qui con un'altra one sho,t questa volta con protagonista Zayn. :)
L'ho scritta un paio di notti fa in un momento poco felice, insomma.
Avevo bisogno di sfogarmi, di scrivere di come una relazione sia difficile da affrontare, perchè lo è,
e invece mi è uscita una cosa così smielata che mi ha fatto capire tante cose..
e a distanza di circa tre giorni, infatti, è tutto ritornato come prima.
Spero che questo piccolo angolo di vita vi piaccia, visto che è molto personale,
è stato come raccontarvi una piccola parte di me.
Se lasciaste una piccola recensione, continuo a dirvelo, ve ne sarei molto molto grata.

 

 
  
passate una buona giornata,
un bacio.
 
vanessa.
  
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