Raccontami una
storia…
“ Raccontami una storia…
Una di quelle belle,
una di quelle che ti fanno sognare.
Raccontami una storia…
Raccontami la tua…
Raccontami la vostra,
storia.”
“
Raccontami una storia, mamma.”
Quando sua figlia pronunciava quella
frase aveva 5 o forse 6 anni. Succedeva sempre all’ora del tramonto, quando il
sole morente si tuffava dietro montagne vergine all’orizzonte, e la sera
iniziava a calare la sua ombra su Konoha. Era il momento perfetto. Non per una
storia qualunque, ma per quella storia.
Ora, a distanza di anni, Sakura
trovava difficile ricordare l’attimo esatto in cui, per la prima volta, le era
stata posta quella richiesta. Ricordava però che dopo la prima c’era stata la
seconda, e poi la terza e la quarta e così via, in una giostra infinita e
sempre attesa. Anche quando sua figlia era cresciuta, quando si era
diplomata 12 anni all’Accademia Ninja,
quando con altri due compagni aveva formato il loro Team 7 – uno scherzo del destino?! – o quando le prime missioni si
erano fatte sentire, e sempre più spesso lei tornava a casa cercando un
abbraccia pieno di calore che mai le era stato negato. Persino quando si era
innamorata, spostata e poi era diventata mamma a sua volta: quella richiesta
non era mai mancata!
E Sakura amava raccontare quella storia, ripercorrere la propria
vita come fosse un film. Non provava più dolore parlando del vecchio Team 7, di
Sasuke e di quanto era successo; nessun rimorso o rancore attraversava più i
suoi occhi, e la rabia cieca aveva lasciato il posto alla serenità. Fosse perché
era cresciuta? O fosse perché, semplicemente, con Naruto al suo fianco era
davvero riuscita a diventare un Fiore di Ciliegio appena sbocciato?
Chissà. Però Sakura amava raccontare a
sua – loro – figlia delle vecchie missioni, degli allenamenti bizzarri e
distruttivi, dei compagni amati e dei momenti indimenticabili che avevano
segnato la sua vita. Amava ricordare ogni sensazione, persona o momento che
aveva vissuto.
Sorride, Sakura, mentre sua figlia,
ormai cresciuta, le porge un fagotto avvolto in una copertina rosa. La bimba
piange, dimenando i piccoli pugnetti, e Naruto dietro di te le fa le boccacce
cercando di farla ridere. Che razza di Hokage…
“ Mamma.” La voce di tua figlia ti
riscuote appena. Osservi i suoi occhi verdi – occhi gemelli ai tuoi e a quelli
della creatura che stringi tra le braccia! – ridenti. “ Raccontale una storia.”