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Autore: Leo    02/01/2007    9 recensioni
Dopo la sconfitta di Zabusa il gruppo capitanato da Kakashi si dirige verso il villaggio della foglia. Durante il viaggio però due ragazzi si incontreranno.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Notte stellata

 

La squadra del maestro Kakashi stava appena tornando dalla missione. Era stata più pericolosa del previsto, e anche il ninja bendato se l’era vista brutta. Con l’occhio non coperto sbirciò i movimenti dei suoi ragazzi. Sakura lo seguiva con un enorme sorriso sulle labbra, ma Naruto e Sasuke non erano felici come la loro compagna di squadra.

 

“RIDURRO’ IL TUO CORPO IN BRANDELLI!”. Cosa mi è venuto in mente? Perché quella rabbia improvvisa alla vista del corpo di Sasuke senza vita? Perché ho pianto nel vederlo? Non era la perdita di un amico, o di un compagno di squadra…era qualcosa di più!

 

“RIDURRO’ IL TUO CORPO IN BRANDELLI!”. L’ho sentito! Ha detto così! Durante la mia morte temporanea sono riuscito a sentirlo. E poi il suo chacra è aumentato vertiginosamente! Cosa l’avrà fatto arrabbiare a tal punto?

 

“RIDURRO’ IL TUO CORPO IN BRANDELLI!”. Prima di liberare il chacra dello spirito della volpe ha detto così. L’ho sentito! E poi è riuscito a malmenare Haku. Ha eluso la sua tecnica, che neppure io, con il mio sharinghan avrei potuto eludere…cosa sarà mai successo? Perché si sarà arrabbiato così? È forse per l’apparente morte del suo compagno di squadra?

 

Ho colpito Haku a morte, gli ho distrutto la maschera che celava il suo bellissimo viso…bello, ma mai come quello di Sasuke…Sasuke?! Che cosa? Come posso paragonare il viso di quel ragazzo a quello di Sasuke? Come mi è saltato in mente?

 

È possibile che sia stata colpa della mia morte apparente…che nel vedere un morto abbia avuto talmente paura da riuscire ad aumentare il chacra a dismisura quasi come un istinto di sopravvivenza…

 

…come un istinto di sopravvivenza! Ma Naruto non è il tipo…non lui…non gl’interessa nulla della sua vita…non ha paura…e allora cosa è stato?

 

Non può essere! Non è possibile! Sasuke, il mio rivale…

 

Durante quell’istante, in cui ho rischiato la vita…avevo paura…e l’aumento di forza di Naruto non mi ha tranquillizzato…non volevo vendetta…aveva un altro timore…

 

Possibile che sia stato solo la morte di un compagno a fargli questo effetto? E poi di Sasuke, che lui dice di odiare tanto?

 

Ecco cos’era quel brivido lungo la schiena quando per sbaglio mi ritrovai con le labbra incollate alle sue…ecco cos’era quella voglia di continuare, di cercare qualcosa di più…

 

…un altro timore! Quello di non vedere più qualcuno…qualcuno…non è possibile!

 

Il maestro Kakashi sorrise. La maschera s’increspò. Poi si fermò all’improvviso. “Passeremo qui la notte…inutile cercare di proseguire, anche camminando per tutta la notte non arriveremo al villaggio prima di domani!”. Gli allievi annuirono, e cominciarono ad accamparsi.

 

Quella notte in molti non dormirono…

 

Sasuke si rigirava nelle coperte che lo separavano dal freddo terreno. Non poteva avere paura di non vedere più Naruto! Era impossibile! Cosa gli poteva fregare di quel ragazzino così stupido e inferiore?! Come?!

 

Naruto stava sudando, nonostante il freddo pungente di quella notte. Lui amava Sakura! Non poteva che essere così! Non poteva che essere etero! Eppure…continuava costantemente a pensare a quel bel viso così serio…

 

Sasuke guardò il cielo stellato. Sorrise. “Anche nelle stelle ti vedo!” sussurrò.

 

Naruto si alzò in piedi. A quello scatto Sasuke chiuse gli occhi, fingendosi addormentato. Il ragazzino guardò tutti, e quando fu sicuro che stessero dormendo cominciò a camminare. A quel punto anche Sasuke si alzò e cominciò a seguirlo senza farsi notare.

 

Naruto arrivò sulla sponda di un fiume poco distante dal loro accampamento.

 

Sasuke lo osservava da dietro un albero.

 

E infine, un uomo il cui volto era celato agli occhi di tutti osservava entrambi da una lunga distanza, si che nessuna persona umana avrebbe mai visto qualcosa. Il maestro Kakashi aveva entrambi gli occhi scoperti. Con lo sharingan riusciva ad osservare i due ragazzini senza doversi necessariamente avvicinare.

 

Il biondino osservava il lago con un leggero sorriso sulle labbra. Sapeva che non poteva farci nulla. E che non avrebbe ugualmente potuto realizzare il desiderio che negava di avere anche a se stesso. Si accorse che era vero che anche un ragazzino di dodici anni poteva amare!

 

Sasuke lo guardava profondamente, quasi volesse leggergli la mente. Neanche sapeva perché lo aveva seguito. Neanche sapeva perché lui si fosse alzato. Neanche sapeva cosa provava!

 

Naruto si voltò nella sua direzione. Sasuke non si meravigliò. Si guardarono negli occhi senza dire nulla. Il ragazzino dagli occhi azzurri cominciò a camminare nella sua direzione; lo superò. Il moro non si voltò a guardarlo. Naruto si fermò a pochi passi da lui. Sasuke sorrise. “Non mi chiedi nulla?”. “E tu?”. Ci fu un altro silenzio. Poi entrambi si voltarono entrambi contemporaneamente. “Che ci fai qui?” dissero entrambi.

 

Una forte folata di vento scompigliò i capelli argentei del maestro Kakashi, che lentamente si alzò e riportò la sua fascia sopra l’occhio rosso fuoco. Mise le mani nelle tasche e tornò sorridente all’accampamento.

 

“Io…avevo bisogno di una passeggiata…”. Sasuke lo guardò. Cominciava a capire. I due sguardi continuavano a guardarsi con desiderio occulto. “Grazie per avermi salvato…”. Naruto sussultò. “P-Prego…non è stato nulla…”. Si portò una mano sulla testa con imbarazzo. Sasuke cominciò ad avvicinarsi. “Non ce l’avrei fatta senza di te…”. Naruto abbassò lo sguardo. “N-Non pensavo che l’avresti mai detto…”. Sasuke era faccia a faccia con Naruto. “A cosa pensi?”. Naruto rialzò lo sguardo. “C-Cosa?!”. “Mi hai sentito bene…a cosa stai pensando? Dimmelo!”. Naruto non sapeva cosa rispondere. “A…a…”. Sasuke lo guardava impassibile. Aspettava la risposta che avrebbe per sempre cambiato la vita di entrambi. “…A…”. Naruto aveva paura. Perché non dirgli tutto?! In fondo era lui a chiederlo. “…a…”. Abbassò nuovamente lo sguardo, in modo da non incrociare il suo. “A…Sakura…”. Sasuke si meravigliò per quella risposta. Possibile che aveva sbagliato?! No…era sicuro di sapere a cosa realmente Naruto stava pensando. Lo sapeva! E sapeva che in quel momento lui stava mentendo. Sorrise. Cominciò a camminare, superandolo. Si fermò giusto a un passo da lui. Aveva appositamente copiato i suoi movimenti di poco prima. Voltò appena il volto, in modo da guardarlo con la coda nell’occhio. “Codardo!”.

 

Naruto sentì una stretta al cuore. Una lacrima rigava il suo viso. Sasuke si voltò nuovamente. Stava per accennare un passo, ma qualcosa lo fermò, costringendolo a girarsi.

Naruto appoggiò con forza le sue labbra su quelle di Sasuke. Il moro inizialmente fu colto di sorpresa. Poi chiuse gli occhi, e socchiuse la bocca, in cerca della lingua del compagno. Naruto fu colpito da quel gesto. Non pensava che potesse essere ricambiato! Esitò, poi s’intromise nella sua bocca esplorandone ogni angolo. La mano di Sasuke raggiunse il volto di Naruto; lo accarezzò dolcemente, facendo scivolare la mano lentamente lungo la guancia. Poi lo afferrò per il collo aumentando la pressione fra le labbra dei due giovani amanti.

 

E in quella notte stellata si consumò l’amore tra i due ragazzini, che sapevano di amarsi a vicenda anche se molto piccoli…perché l’amore non ha età!

 

  
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