Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: Sottosopra    03/01/2007    0 recensioni
Stazione Termini. O "mamma Termini", che dir si voglia.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Tutte le strade portano a Roma”.
“E, a Roma, tutte le strade portano a Termini”.
Mi aggiusto la cravatta e, impettita, affermo che è vero.

Sta in fila per scendere dal treno e, ricordandosi le regole di una buona educazione dal gusto un po’ vecchio e ingiallito, lascia passare una signora anziana carica di bagaglio avanti a sé, permettendosi di gonfiare le guance per la fretta. Ma poi, forte di un vigore giovanile scalpitante di un ritardo di ben trenta minuti, salta giù dal treno baldanzosa tirando dalle narici una boccata d’aria di stazione, con tutta la gente che corre in avanti verso la testa del binario e lei che, volendo dimostrare di non essere da meno, accelera il passo fino addirittura a superare i viaggiatori più svelti, con gli occhi rinfrancati dal bagliore dei viaggiatori della domenica mattina, che vanno e vengono con o senza un programma. L’importante è che vadano e vengano. Quindi cammina piuttosto veloce, ad ampie falcate anche poco eleganti, lanciando sguardi sprezzanti a chi le si para davanti con una fila di valigie che lei, con la massima disinvoltura che riesce ad ostentare, scavalca o aggira come una ballerina di danza classica.

(Dove vai?
Viaggiatore
Orgoglioso del suo bagaglio,
sicuro di un passo veloce
che lo conduce a
Niente).

Arrivata in capo al binario ventuno, prende in mano il cellulare per vedere che ore sono e, già accortasi del suo leggero ritardo, pensa: colpa della Trenitalia bastarda, ma da viaggiatrice veterana o quasi (in verità lo deve solo mostrare), decide in quale dei quattro modi pacati che conosce affermerà come sollevata: per fortuna solo trenta minuti, altre volte ha fatto di peggio. E poi, non avendo tempo da perdere, si concederà addirittura di dimenticarsi di andare a reclamare per farsi rimborsare il biglietto.
Chissà che spasso quando, arrivata lei composta ma di fretta al luogo dell’appuntamento sbufferà, scocciata di non poter fare il suo teatrino, tanto che la vedremo mettersi a braccia conserte ad aspettare chi è più in ritardo di lei.




  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Sottosopra