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Autore: Isafee    16/06/2012    3 recensioni
. -Quel sorriso che avevo visto, parecchi anni prima, sul volto di mio nonno, in quella foto del matrimonio, mentre stringeva la mano di mia nonna.-
-_Aspetta!_ mi prese per mano e in quel momento sentii che nulla aveva senso senza di lui _non ti ho ancora detto una cosa importante_ _ e cosa sentiamo?_ mi sorrise, così come aveva fatto quella prima volta..e nulla ebbe più senso...
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fottutissimo ritardo! Si, perché tutti, al giorno d’oggi, siamo ossessionati dall’ora! In primo luogo va ricordato il vizio di noi italiani di dover sapere in ogni istante che ora sia! E per cosa? Per una semplice sorta di conforto. Non so perché, ma è come se ne sentissimo davvero il bisogno.
Come dicevo prima:ne siamo ossessionati.
Primo appuntamento (che poi succede sempre e non solo al primo) galante(e non solo) alle ore tot davanti un tot luogo. Lui/lei ritarda di soli 5 fottutissimi minuti.. Ed ecco che il panico inizia a scorrere tra le nostre vene. Iniziamo a farci tre mila complessi, del tipo ‘’ok, non gli/le piaccio’’ o ‘’è uscito/a con un’altra/o. E possibilmente quel/la poveretto/a era solo bloccato/a nel traffico.
E tutto questo  casino è dovuto solo a dei maledetti fottutissimi numeri,a cui noi, esseri umani, abbiamo dato una certa importanza. Si cari miei. I numeri sono solo delle convenzioni. Pensate se,per esempio,  prendessimo due cose quando, invece, ne vogliamo cinque.
Ok, mi sono allontanata troppo dal mio iniziale discorso!
Dicevo.. e pensare che tutto è iniziato proprio grazie (o per colpa-punti di vista-) ad un ritardo.
Era il giorno del tanto aspettato- e non da me!-concerto di quei cinque idioti inglesini che si fanno chiamare "One Direction" (non chiedetemi perché). Adesso, non per fare quella antipatica ma.. se fossi al posto loro avrei evitato di chiamare la mia band con un nome che ricorda la segnaletica per il cesso.
E magari fosse l’unica stranezza.
Dicono di avere 18-19-20 anni. Ok che gli inglesi/americani sembrano più giovani ma a me loro sembrano dei quattordicenni. Ma questi "quattordicenni" piacciono a quell’altra idiota della mia migliore amica e le avevo promesso che l’avrei accompagnata a questa merda  di concerto.
Vi chiederete perché ce l’abbia tanto con questi qua..
L’antipatia risale a quando, un paio di mesi prima, su youtube avevano messo un video in cui il pakistano e il ricciolino ridevano guardando una fan un po’ più in carne e la indicavano compiaciuti. Ecco. Anche se la loro musica non era niente male, da quel momento avevo deciso di odiarli.
Più volte Rena, la mia migliore amica, aveva provato a convincermi della loro simpatia o comunque del fatto che quel video fosse falso- o perché era follemente innamorata del pachistano –Zayn – o perché voleva che le facessi compagnia al concerto. E magari quel video era davvero falso.
Ma ero ostinata a non crederle!
Insomma, sapete quando decidete di credere una cosa e niente e nessuno riesce a convincervi del contrario?
Ecco, era esattamente quello che era successo.
Quel sabato sarebbe stato il suo compleanno così decisi di mettere da parte un po’ di odio e di andare a vedere quella buffonata. Il coprifuoco, avendo io diciassette anni, era mezza notte e mezza, massimo l’una. Ma Rena aveva insistito per rimanere per farsi fare l’autografo.
Che gliel’avessero fatto almeno!
Si fecero le due e mezza e la fila di fan impazzite (non so bene ancora se per il sonno o se per l’estasi al pensiero di incontrarli) non accennava un minimo movimento.
Alla fine scoprimmo che i ragazzi erano andati via da due ore dalla porta sul retro del teatro.
Il mio cellulare non prendeva.
Cosa che fece inalberare ancor di più mia madre- tipica madre apprensiva!
Così già nervosa di mio, una volta a casa dovetti ascoltare una predica di almeno mezz’ora. La conclusione?
1) niente motorino per un mese;
2)niente uscite per due;
3) niente viaggio in America!
Aspettavo quel viaggio dal primo anno delle superiori. Raccoglievo quei soldi (metà della somma) da più di un anno. Puff. Tutto andato. E per chi? Per quegli idioti. Il che non fece che accrescere la mia rabbia nei loro confronti.
Non che questo importasse a qualcuno di loro, ovviamente. 
La scuola finì e, come previsto, venni promossa senza nessun debito. Ciò scaldò leggermente il cuore di mia madre, la quale, come ricompensa, mi ritornò le chiavi del motorino. Del viaggio non se ne parlava nemmeno.
Passò la prima settimana di vacanze.
Vi giuro che non ci sarebbe potuta essere tortura peggiore per me: dio svegliarmi tardi per poi oziare, stare in casa, al pc, guardare la tv tutto il giorno e poi ritornare a dormire. Si certo, potevo andare a mare.
La verità è che durante l’anno avevo programmato attimo per attimo la mia estate in viaggio e non sopportavo l’idea di dover dimenticare tutto.
Un giorno, come tanti altri, vagavo su internet alla ricerca di qualche scoop mozzafiato. Ma le uniche notizie che riuscii a trovare furono " Tour estivo 2012 in America dei fenomenali "One Direction" e la locandina di una festa tedesca "Frühlingsfest Stoccarda’’, ovvero il festival della birra di Stoccarda! Ne avevo sentito parlare da un mio amico, ma credevo che mi stesse prendendo in giro: troppo bello per essere vero!
Purtroppo era già passato, ragion per cui dovetti abbandonare quella piccola idea di andare a Stoccarda per il festival! Tuttavia Stoccarda mi incuriosiva, e iniziai a cercare delle notizie sulla città e a guardare delle foto. Guardando quelle deliziose stradine di città in mattone e quei campanili, decisi che quell’estate l’avrei passata li, a Stoccarda, sola!
Sapete  com’è, no? Quando predo una decisione, niente e nessuno riesce a farmi cambiare idea. Rena questo lo sapeva.
E così senza dirmi niente,il giorno dopo quando andai a casa sua per dirle della mia idea, mi disse solamente:
" portami una birra di tre litri!’’e mi abbracciò.
L’indomani preparai le valigie, anzi la valigia. Decisi di portare solo lo stretto indispensabile, ma di prendere comunque la carta di credito di papà.
Prenotai un biglietto in treno per Stoccarda e senza dire nulla ai miei andai alla stazione decisa, più che mai, a prendere quel treno, lasciando solo un semplice biglietto sul tavolo della cucina per mia madre con scritto :
"ci vediamo a ferragosto, vi voglio bene family.’’
Avevo sempre sognato farlo: partire senza dire nulla ai miei e lasciare solo un bigliettino con scritto ciao!
E finalmente l’avevo fatto.
Ero consapevole della  punizione che mi avrebbe aspettato una volta ritornata casa: niente più motorino nè patente per almeno un anno e fine della mia vita sociale.
Ma non mi importava nulla.
Tra poche ore sarei stata libera. 

Ed era tutto ciò che volevo!!






Vi chiedo di avere almeno un po' di pietà..
spero di non avervi annoiati troppo..
in caso contrario sarei felice di ricevere vostri consigli,
ecco perchè vi chiedo di recensire..grazie  in anticipo..
a presto (;

 

 

  
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