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Autore: eliocentrica    16/06/2012    1 recensioni
Flashfic, autoconclusiva (? - da decidere).
Joel è un ragazzo sulle sue, non dà troppa confidenza alla persone. Janie è una ragazza estroversa, sicura di sé. Un viaggio in treno li unisce, in qualche modo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole filtrava attraverso il finestrino del treno, obliquamente, e colpiva l'incarnato chiaro di Joel.

Con la testa abbassata, intento ad ascoltare la musica dal suo lettore mp3, i lunghi capelli biondi gli nascondevano il volto. Il piede destro batteva sul pavimento seguendo il ritmo della batteria. Era così assorto tra i suoi pensieri che non si accorse della ragazza che era appena salita sul treno.

Dai capelli corti e rossi, certo non mancava di catturare gli sguardi delle persone ovunque andasse. I suoi occhi verdi, poi, erano magnetici. Era così abituata ad essere al centro dell'attenzione che quando Joel non si accorse di lei, quasi si sentì invisibile. E così decise di sedersi sul sedile di fronte a lui, per poterlo osservare meglio.

Sembrava estraniato completamente dalla realtà, ma non poteva dirlo con sicurezza dato che non riusciva a vederlo in faccia. Se non fosse stato per il piede che si muoveva, Janie avrebbe detto che stava dormendo.

Tutto ad un tratto, Joel alzò lo sguardo e si trovò davanti la ragazza. La osservò per un secondo e si chiese da quanto tempo lei era lì. Subito avvertì che lo stava ispezionando, così decise di sorriderle, per poi voltarsi a guardare fuori dal finestrino e ricominciare ad ignorarla.

La rossa era rimasta affascinata dagli occhi azzurri di Joel, per i pochi secondi che le aveva concesso di vederli. Erano di un azzurro così chiaro da sembrare quasi ghiaccio. Il suo sguardo le aveva dato da pensare, l'aveva intrigata... E proprio nel momento in cui aveva deciso di rivolgergli la parola per conoscerlo, lui si era alzato e aveva percorso il corridoio per scendere dal vagone. In effetti il treno stava rallentando e in lontananza si vedeva la prossima stazione approssimarsi.

Janie decise di alzarsi e seguirlo: sentiva il bisogno di capire almeno se l'avrebbe rivisto, se avrebbe avuto un'altra occasione. Peccato che lo raggiunse quando ormai il ragazzo era sceso. Sospirò delusa, guardandolo allontanarsi, ma poi successe qualcosa che la stupì: Joel si voltò e sorridendo le disse: «Ci vediamo domani alla stessa ora, nello stesso treno». E poi le porte del vagone si chiusero davanti ai suoi occhi.

Camminando tranquillo fuori dalla stazione, verso il parcheggio, Joel continuava a pensare a quella ragazza. Probabilmente le era rimasta impressa perché si era comportata in modo insolito. Insomma, chiunque osserva gli altri passeggeri in treno, ma nessuno li segue per capire dove vanno o cosa fanno. Girò l'anello del portachiavi sull'indice mentre si avvicinava alla sua auto. Sì, c'era qualcosa in lei che gli era piaciuto, per questo si era preoccupato di farle sapere che anche l'indomani avrebbe preso quello stesso treno.

 

 

 

N/A: Come spero si sia capito, questo è solo un piccolo episodio curioso tra le dinamiche delle relazioni tra persone. Non so bene se trasformarlo in una storia di almeno qualche capitolo o se sta bene anche così. In realtà in treno avevo fatto qualche pensiero in più, ma niente di sostanziale. Tu che (spero) leggi, hai dei suggerimenti?

Grazie :P

  
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