Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: Onlyna    16/06/2012    4 recensioni
– Come mai sei già qui? – chiede il più piccolo, accennando a sua volta un sorriso che non nasconde la sua curiosità, dopo aver messo in pausa la canzone che stava ascoltando e chiuso il libro su cui stava studiando. – Non dovevi andare da Liam?
È come uno schiaffo, quel nome, ma Zayn fa l'indifferente (…).
– Mi ha mollato, – dice soltanto, cercando di nascondere tutto quello che prova - la delusione, l'ira, il dolore - per non farlo arrabbiare: Harry gliel'ha sempre detto che ne sarebbe uscito male, da quando quella storia è cominciata; Liam non gli è mai piaciuto, mai, e appena sente che l'amico è stato scaricato non riesce proprio ad evitare che una smorfia disgustata gli pieghi le labbra.
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Eating Out - Serie.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Titolo: Eating Out
Genere:
Commedia, Erotico, Malinconico, Romantico
Avvertimenti:
Slash, Slash, Lime, Slash
Rating:
Arancione scuro (?)
Introduzione:
Dal primo capitolo.
Come mai sei già qui? – chiede il più piccolo, accennando a sua volta un sorriso che non nasconde la sua curiosità, dopo aver messo in pausa la canzone che stava ascoltando e chiuso il libro su cui stava studiando. – Non dovevi andare da Liam?
È come uno schiaffo, quel nome, ma Zayn fa l'indifferente (…).

Mi ha mollato, – dice soltanto, cercando di nascondere tutto quello che prova - la delusione, l'ira, il dolore - per non farlo arrabbiare: Harry gliel'ha sempre detto che ne sarebbe uscito male, da quando quella storia è cominciata; Liam non gli è mai piaciuto, mai, e appena sente che l'amico è stato scaricato non riesce proprio ad evitare che una smorfia disgustata gli pieghi le labbra.
Note:
Basata sull'omonimo film (Eating Out, commedia romantica a tematica omosessuale del 2004, scritta e diretta da Q. Allan Brocka): alcune scene saranno diverse, naturalmente, ma in linea generale la fanfiction segue piuttosto fedelmente la storia originale – a parte il fatto che qui sono tutti uomini e gay; no, nemmeno un accenno di eterosessualità, quindi se non vi piace il genere è meglio che non proseguiate (non per niente l'avvertimento Slash è ripetuto ben tre volte, poco più su!). A chi decide di rimanere qui, dico solo che questa è uno dei miei primi tentativi seri di long, che dovrebbe avere una decina di capitoli al massimo e che per adesso sono a metà stesura. Vi auguro una buona lettura! :)









Eating Out.


#1.

Il corpo di Liam è caldo, bollente, quando Zayn si fa rudemente spazio dentro di lui, tenendogli le braccia sollevate sulla testa e inchiodate alla parete con una mano; odia quei giochetti, in realtà, vorrebbe farlo suo in un modo più semplice, più delicato, ma Liam è fissato con quelle cose e non riesce proprio a dirgli di no. Così, per l'ennesima volta, se lo sta scopando con una violenza non sua, dopo essere stato minacciato con un vibratore, dopo averlo sbattuto contro il mobile dell'ingresso ed avergli aperto le gambe a forza, e geme perché nonostante tutto è Liam il ragazzo che ha davanti, ed in fondo è quasi convinto di essersi innamorato di lui.
Una spinta, due, tre, poi l'altro lo guarda in un modo strano, quasi fulminandolo, e Zayn si ferma di colpo, liberando i suoi polsi dalla stretta che li teneva sollevati e allontanandosi dalle sue gambe spalancate come se si fosse scottato.

Non ci siamo, non ci siamo proprio per niente.
Il cuore di Zayn fa una capriola, si ferma per un attimo, e poi ricomincia a battere più forte di prima, mentre il ragazzo osserva l'altro scendere dal mobile con un'espressione agghiacciante stampata sul viso angelico; ha già capito, non è stupido, Liam lo sta liquidando. E nonostante odi tutte le cose che l'ha costretto a fare, si sente ferito, dolorante, perché sperava davvero che tra loro potesse esserci qualcosa oltre il sesso; lo guarda riallacciarsi la camicia a scacchi che lui stesso, prima, ha aperto con foga, l'erezione che svetta fiera tra la sue gambe e rende grottesco l'intero quadretto.

Non possiamo continuare così, Zayn, – afferma Liam con sicurezza quando ha finito di rivestirsi, incrociando le braccia al petto e fissando l'altro dritto negli occhi, le iridi scure, calde all'apparenza, che in realtà hanno il potere di congelarlo sul posto. – Non sei la persona giusta per me.
La persona giusta, dici? E pensi sul serio che un altro farà per te le cose che ho fatto io? Chi potrebbe mai accettare di mettere su questi spettacolini ridicoli per te? – sbotta non appena ritrova la forza di parlare, e indica la cintura che indossa, una di quelle portautensili da idraulico che l'altro gli ha consegnato il giorno prima per dare un tocco di realismo all'ultima, folle richiesta di Liam: “domani fingi di volermi stuprare” gli ha detto con un sorriso zuccherino mentre lo accompagnava verso l'ingresso, prima di baciarlo con passione per frenare le sue proteste e sbattergli la porta in faccia; non ha trovato la forza di dirgli di no, come al solito, ed ecco il risultato. – Andiamo, lo sai meglio di me che...
Ci sono tanti ragazzi che lo farebbero, Zayn, – lo interrompe, sorridendo mellifluo, consapevole della veridicità delle sue parole. – Sei adorabile, non posso negarlo, ma non sei adatto a me, non sei quello che cerco: io voglio una persona che mi prenda e mi sporchi, non una che mi accarezzi come se fossi un vaso di cristallo, una persona che questi “spettacolini ridicoli” se li goda quanto me, non che reciti controvoglia solo per rendermi contento.
Lo spinge verso la porta, senza aspettare una risposta, e tende una mano per farsi ridare la cintura; Zayn serra le labbra, aggrottando le sopracciglia, gli restituisce ciò che è suo e, senza una parola, esce da quella casa. Sente uno strano dolore all'altezza del cuore, e le lacrime che non ha mai versato si accalcano contro le sue palpebre senza che lui possa fermarle.
Non può fare a meno di pensare a Harry, dopo aver messo in moto la macchina che ha parcheggiato lì davanti appena dieci minuti prima ed essersi asciugato le guance umide con la manica della maglia che indossa; ha bisogno del suo migliore amico.


Quando Zayn entra in salotto, dopo aver lasciato il suo mazzo di chiavi sul mobile dell'ingresso, trova Harry seduto sul pavimento, con la schiena appoggiata contro il divano e il viso nascosto tra le pagine di un libro di letteratura inglese. È talmente raro assistere a una scena simile che per un attimo gli viene voglia di ridere; per un attimo solo, però, prima che la rabbia mista alla tristezza torni a fargli visita. Si avvicina e gli scompiglia appena i capelli ricci, facendolo sobbalzare, per renderlo partecipe della sua presenza, e poi gli sorride dolcemente.
Come mai sei già qui? – chiede il più piccolo, accennando a sua volta un sorriso che non nasconde la sua curiosità, dopo aver messo in pausa la canzone che stava ascoltando e chiuso il libro su cui stava studiando. – Non dovevi andare da Liam?
È come uno schiaffo, quel nome, ma Zayn fa l'indifferente: si stringe nelle spalle, annuisce con aria svogliata, e si lascia cadere sul divano accendendo la televisione ed allungando le gambe fino ad appoggiare i talloni sul tavolino di legno che Harry ha insistito tanto per includere nell'arredamento della villetta che hanno acquistato quando si sono trasferiti.

Mi ha mollato, – dice soltanto, cercando di nascondere tutto quello che prova - la delusione, l'ira, il dolore - per non farlo arrabbiare: Harry gliel'ha sempre detto che ne sarebbe uscito male, da quando quella storia è cominciata; Liam non gli è mai piaciuto, mai, e appena sente che l'amico è stato scaricato non riesce proprio ad evitare che una smorfia disgustata gli pieghi le labbra.
Coglione, – sbotta, aggrottando le sopracciglia con aria seccata ed alzandosi in piedi; comincia a camminare avanti e indietro per il salotto, senza curarsi minimamente della televisione accesa e degli occhi di Zayn che cercano di seguire la partita che stanno trasmettendo. – Quello è un coglione, ora ne sono sicurissimo. E perché ha fatto questa enorme stronzata, posso saperlo?
Non sono il suo tipo, – risponde subito Zayn, accennando un piccolo quanto falso sorriso e sollevando le spalle, lo sguardo fisso sullo schermo nonostante quella partita di tennis, in realtà, non gli interessi per niente; ha paura di incrociare gli occhi con quelli di Harry: è capace di scavargli dentro, quel ragazzo, e non vuole mostrargli quanto in realtà stia soffrendo per la cosa, sia perché non sopporterebbe di scoprirsi troppo con lui e sia perché non vuole che lo compatisca vedendo quanto sia davvero ferito da ciò che è accaduto.
Coglione, – ripete allora l'altro, come una sentenza definitiva e senza possibilità d'appello, gettando il libro che teneva ancora in mano sul tavolino, prima di sedersi accanto all'amico; gli si accoccola contro, la testa sulla sua spalla, e gli abbracciando dolcemente la vita; lascia cadere l'argomento dopo avergli baciato con affetto una guancia e donato una carezza sull'altra. – Te la senti, stasera, di accompagnarmi ad una festa?


Harry sorride allegro, le fossette che abbelliscono le sue guance morbide, quando suona al campanello di casa Horan-Tomlinson e si volta a guardare Zayn, al suo fianco, che sta facendo l'ultimo tiro dalla sua sigaretta prima di gettarla a terra e pestare il mozzicone con la suola di una scarpa; sa che non aveva voglia di accompagnarlo, ma sono bastate alcune moine per farlo cedere: sa quanto l'amico stia soffrendo per Liam - e non riesce a fare a meno di insultare mentalmente quel coglione per l'ennesima volta, quando gli occhi di Zayn si posano sui suoi mostrandogli in modo involontario quanto tutta quella storia l'abbia ferito.
Non pensare a lui, dai, – mormora avvicinandosi al suo viso per schioccargli un bacio sul collo, appena sotto il mento, ed annusare il profumo forte che si è spruzzato addosso prima di uscire. – Ti divertirai, ne sono sicuro: le feste di Niall sono sempre piene di bei ragazzi. Con il tuo viso e i tuoi occhioni da bimbo sperduto non ci metterai molto ad attirarne qualcuno, – continua ridacchiando appena, in un tentativo di tirargli un po' su il morale; pensa davvero quello che ha detto, Zayn è bellissimo, ma sa che sicuramente eviterà di mettersi in gioco a un giorno solo dalla rottura con Liam. E, nonostante ami il sesso come qualsiasi ventitreenne che si rispetti, Zayn non è il tipo da sveltine senza impegno.
Il ragazzo si ritrova a ridacchiare a sua volta, suo malgrado, mentre cinge la vita dell'amico con un braccio per tirarselo contro e stringerlo dolcemente, affondando il naso nei suoi riccioli morbidi che profumano di shampoo per bambini. A volte non può fare a meno di chiedersi perché Harry sia ancora single: sul serio, è un ragazzo semplicemente meraviglioso, ma fino a quel momento le storie che ha avuto sono finite dopo una sera o due, con lacrime e tante parolacce sussurrate tra i singhiozzi, stretto nei suoi abbracci.
Sa che Harry provava qualcosa per lui, ma con il tempo l'attrazione si era trasformata in un affetto profondo, fraterno, e si sente un po' in colpa al pensiero che avrebbe potuto evitare tutto il suo dolore, se solo si fosse accorto prima dei sentimenti che Hazza, come lo chiama praticamente da sempre, nutriva per lui.

Non cominciare con le tue seghe mentali, – lo ammonisce Harry, sentendo il sospiro malinconico dell'amico contro il proprio collo: è proprio da Zayn rimuginare sul passato fino a guastarsi il presente, e quella non è la sera giusta per farlo. – Siamo qui per divertirci, ricordatelo, non per deprimerci, – dice con un sorriso, sollevandosi quel poco necessario per dargli un altro bacio, questa volta sulle labbra asciutte, ed accarezzargli la nuca.
Sei arrivato finalmente! – esclama il ragazzo biondo che è apparso sull'uscio, facendoli separare ed avvicinandosi a Harry per stringendolo in un veloce abbraccio; scoppia a ridere senza motivo, le sue guance rosse suggeriscono ad entrambi che ha bevuto, poi sembra rendersi conto della presenza di Zayn. Gli regala un sorriso luminoso, allungando una mano nella sua direzione. – Oh, allora è lui il famoso amico di cui mi hai parlato!
Harry ridacchia di fronte all'espressione sorpresa che Zayn gli lancia dopo aver sentito quella frase: come sarebbe a dire che ha parlato di lui con qualcuno? Con quel biondino, oltretutto, che sembra sapere parecchie cose vista l'occhiata appena maliziosa che gli rivolge.

Niall, lui è il mio amico Zayn, – Harry fa in fretta le presentazioni, dando una gomitata al suo amico per scuoterlo dallo stato di trance in cui è caduto quando ha riportato gli occhi sul padrone di casa. – Zayn, lui è Niall.
È necessaria un'altra gomitata del ragazzo, che provoca al loro ospite una risata che Zayn non è sicuro di poter classificare come fastidiosa o imbarazzante, per far sì che l'amico allunghi a sua volta una mano per stringere quella di Niall.

È un piacere, – sorride appena, fissando gli occhi azzurri di Niall ed assaporando in silenzio il suono particolare del suo nome; già gli piace, si rende conto con una certa sorpresa, e si chiede come sia possibile. Non è proprio da lui invaghirsi di una persona nel giro di cinque minuti.
Piacere mio, – risponde l'altro, sempre con quel sorriso luminoso stampato sul volto, prima di farsi da parte e dar loro la possibilità di entrare in casa; qualcuno urla il suo nome dalla sala, sovrastando il volume alto della musica, e lui urla di rimando. – Scusatemi, Ed mi chiama. Fate come se foste a casa vostra, ci vediamo in giro, – si raccomanda prima di dileguarsi tra la folla - c'è davvero tanta gente - e sparire dalla loro vista.
Harry sente la stretta della mano di Zayn sul braccio, e sa già cosa gli chiederà; si volta verso di lui con un sorriso disarmante, e prima che l'amico possa aprire bocca si allunga per stampargli un altro bacio sulle labbra e bloccare qualsiasi domanda abbia intenzione di fargli.

Vieni, ti spiego tutto di là.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Onlyna