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Autore: La_Babbana    17/06/2012    4 recensioni
‘Lui sarà qui a momenti.’
Non è lui il “lui” che vorresti qui, ragazza.
Lui, quel lui non sarà più qui.
MAI PIU’.
‘Lui è il mio migliore amico. Lui mi aiuterà.’
Lui non è il “lui” che vuoi.
Il “Lui” che vorresti qui non ci sarà più.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“A che ora torni?”
Una domanda, una sola. Lui avrebbe capito. Lei aveva BISOGNO di lui.
 
 
Prese a non pensarci ma ogni cosa di lui riviveva in quella goccia d’acqua sulla finestra che ora, le portava alla mente tanti ricordi.
E un’altra goccia non poté far a meno di scendere, ma questa volta non era pioggia… Questa volta era una lacrima amara per tutto il male che si era fatta, per tutto il male che solo ora le passava per la mente.
Dio, quanto l’aveva amato, e ora? Ora tutto di lui riviveva su quelle pareti, su quei poster, su quelle promesse sussurrate al nulla, quelle lacrime sparse su mille strade, su mille felpe.
Troppo pigri per pensare ma troppo innamorati per fermarsi.
Perché?
Solo una domanda si faceva spazio fra i suoi pensieri.
Perché?
E ancora a torturarla…
Perché?
…Fin quando non avesse trovato una risposta.
Perché?
‘Smettila di pensare’
Perché?
‘Lui sarà qui a momenti’
Perché?
‘Lui saprà come aiutarmi’
Perché?

BASTA.
Un urlo, non sapeva a chi e non sapeva perché.
BASTA.
La voce rotta dai singhiozzi.
 
BASTA.
Respirava quel profumo. Tutto ormai era vomitevolmente impregnato di lui in quella misera vita.
‘Vita… Se quella prima di lui si poteva definire vita…’
Qualche birra, letto, bagno, locali, musica.
‘No. Non era vita.’
BASTA.
Un altro urlo.
BASTA.

Cerca di soffocarlo, ragazza, o morirai al solo pensiero.
Perché?
Nulla nei suoi pensieri comprendeva una frase composta da almeno due parole.
Niente di diverso dal susseguirsi di immagini che riguardavano lui era ormai capace di elaborare il suo cervello.
Un nome. Il suo.
Perché?
No, ragazza, non farti del male.
‘Lui sarà qui a momenti.’
Non è lui il “lui” che vorresti qui, ragazza.
Lui, quel lui non sarà più qui.

MAI PIU’.
‘Lui è il mio migliore amico. Lui mi aiuterà.’
Lui non è il “lui” che vuoi.
Il “Lui” che vorresti qui non ci sarà più.

MAI PIU’.
Dolori. Dolori forti.
Ma avrebbe preferito morire lì e in quel momento.
Meglio sarebbe stato. Meglio che continuare incessantemente a torturarsi con il suo ricordo.
‘Lui non sarà mai più qui. Io l’ho ucciso.’
No, ragazza, non sei stata tu.
CHI?
Voci, voci confuse.
CHI? CHI E’ STATO?
Il fato, il destino, il tuo amore per lui, chi può saperlo?
No.
Non pensarci ragazza. Così ti ucciderai.
No, non più, ferma.
Ti farai del male.
‘Io voglio farmi del male.’
Non ha senso.
‘IO non ho senso senza lui.’
Basta, morirai.
‘Lo merito.’
 

Una mano a cingerle il corpo esile ormai abbandonato sulla moquette lurida.
Troppi ricordi. Troppi odori. Troppo male.
Parole, parole si susseguono ora nella sua testa, probabilmente provenienti dal moro che è ora davanti a lei.
Troppo tardi.
‘Troppi ricordi. Troppi dolori. Meglio morire.
Abbandonò la sua testa all’indietro, chissà dove e chissà quando.
Le parole soffocate sul maglione nero per non singhiozzare vedendola così.
Lui parla, parla e parla, sommerso in quelle lacrime che la avvolgono, che lo avvolgono, che li avvolgono.
Nulla più arriva alle orecchie della ragazza che ormai ha smesso di sentire, ha smesso di pensare, forse ha smesso anche di esistere.
 
Forse in realtà non sta andando da nessuna parte. Forse la ragazza che ha tra le braccia sta meglio di quanto sembri. Forse il moro non sta realmente piangendo.
Forse questo non è mai successo. Forse questa è stata tutta un’illusione.




-Spiegazione-
La protagonista si ritrova vittima di un conflitto con se stessa dal quale non sa uscire.
Sembra non avere scampo. 
Il narratore racconta della sua drammatica decisione fin quando il racconto viene interrotto da un vero e proprio dialogo tra la ragazza e la sua "coscienza" che si "sdoppia": dapprima la spinge a stare calma, per poi ricordarle che il suo amore è morto, per poi tornare a convincerla a non farsi del male.
(La sua "coscienza" è la scrittura in blu petrolio).
Nessuno sa come e quando il ragazzo sia morto.
Dopo questo dialogo il migliore amico tanto agognato arriva a vederla farsi del male,
iniziando a piangere, cercando di fermarla,
fin quando lei non muore fra le sue braccia.


Grazie a tutti dell'attenzione! 

#chicca

  
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