Primo Capitolo
Eragon
stava riposando accanto a Saphira, mentre Murtagh stava di guardia. Si
trovavano vicino i monti Beor ed erano diretti verso Carvahall, il villaggio
dove era nato Eragon e dove era diventato Cavaliere dei Draghi.
Erano
diretti lì perché voleva recuperare il libro dei Draghi di Brom e rivedere i
suoi vecchi amici…ma sarebbero restati lì per tre giorni massimo, dopo
sarebbero dovuti andare ad Ellésmera per essere accolti dal popolo degli elfi e
formare così un grande esercito costituito da Cavalieri dei Draghi, Draghi, Elfi, Nani e i Varden per combattere
tutti insieme contro l’enorme esercito di Galbatorix e il suo drago Shruikan.
Era
passato un anno da quando aveva ucciso Dursa, era
stato ospite dei Varden per circa dieci mesi poi si era messo in cammino per
raggiungere casa sua…Arya non la vedeva ormai da quando si erano salutati per
l’ultima volta, ma l’avrebbe rivista presto, nella casa degli Elfi.
Eragon
si svegliò quando sentì la voce di Saphira nella sua mente: << Alzati
dormiglione!! dobbiamo sbrigarci se vuoi rivedere Arya!!! Murtagh ti ha già
preparato la colazione! >> << Ok d’accordo mi alzo!!! comunque è
inutile che mi ricordi sempre di Arya mi peggiori soltanto l’umore!!! >>.
Quando
aprì gli occhi vide il suo amico preparare i cavalli per rimettersi in marcia:
<< Non ti stanchi mai roccia?! >> << Sono più stanco di
quanto tu immagini, ma proprio per questo non vedo l’ora di arrivare a
Carvahall, per riposarmi in un soffice letto al calduccio dentro una casa!!!
>>
<<
Già è vero anche io non vedo l’ora di arrivare!!! >>.
E
così si rimisero in marcia….
+++
Nel
frattempo Ghaia era andata a casa di suo zio per sapere di più su quella
pietra…in cuor suo sapeva che le storie del vecchio Brom c’entravano qualcosa..
Appena
arrivata poggiò la pietra, avvolta da un soffice panno di stoffa color
azzurrino, su un tavolino di fronte il camino e andò in cucina per fare una
leggera colazione dato che nella sua dispensa mancavano dolci ormai da più di
due anni, quindi si prese due biscotti al cioccolato con un bicchiere di latte
fresco che era andata lei stessa a comprare prima di arrivare lì. Una volta
finito di mangiare guardò l’orologio, erano le 10:05, doveva sbrigarsi a
cercare quel vecchio libro che Brom nascondeva in un posto a lei sconosciuto,
non poteva in alcun modo far sapere alla gente che lei era lì e soprattutto con
quello strano oggetto, perciò in tutti i casi la notte sarebbe ritornata a casa
sua.
Il
libro stava proprio dove lei immaginava e cioè dentro una cassaforte il quale
codice Brom glielo fece sapere appena prima di partire per eventuali
precauzioni. Una volta digitato il codice “ Saphira “ si sbrigò ad aprirla e a
prendere il libro, tutto impolverato. Stava per richiuderla quando si accorse
che all’interno c’era una lettera sigillata con su scritto “ Per la mia piccola
Ghaia “.
Incuriosita
la prese tra le mani e indecisa se aprirla o no se ne andò a sedere sul divano
di fronte al tavolino dove era poggiata la pietra, sempre se quella era una
pietra…
Decise
di leggerla anche se forse non doveva, era troppo curiosa di vedere di chi era
e di che parlava, così l’aprì:
Cara mia
piccola Ghaia,
Se stai
leggendo questa lettera vuol dire che io ormai non ci sono più e che ormai sei
cresciuta, una piccola donna che può comprendere la ragione per la quale ti ho
nascosto tutto prima di questo giorno. E’ arrivata l’ora di sapere la verità
tutta la verità.
Se sono morta è molto probabilmente a causa di
Galbatorix, un terribile Cavaliere dei Draghi, re di tutta Algaesia.
Il suo esercito di Urgali ci stava cercando ormai
da più di 5 anni, voleva noi per arrivare a
mio fratello ovvero tuo zio Brom, Cavaliere dei Draghi, pronto a tutto
pur di salvare l’impero da quel terribile mostro che ci rendeva tutti
prigionieri.
Sei rimasta la sua unica erede e per questo gli
Urgali non ti lasceranno via di scampo, già un tempo ti volevano ma sono
riuscita a salvarti grazie all’antica lingua che mi insegnò in parte il tuo
saggio zio, per salvarti da questi prevedibili attacchi.
Tesoro devi scappare qualunque siano i tuoi mezzi e
nasconderti da loro..
Spero che mi perdonerai per averti tenuta
all’oscuro di tutto,
con affetto
tua mamma
P.S. Ho letto il tuo futuro, in quanto ero una
veggente e con la mia più grande gioia ho scoperto che sei destinata
a
qualcosa di grande! ti voglio tanto
bene non te lo scordare mai!
Rimase sconcertata, ormai era diventata forte senza
i suoi genitori al suo fianco, in un certo senso li odiava per averla
abbandonata lì sola senza nemmeno un ciao.
Solo dopo scoprì che involontariamente una lacrima le stava rigando il
viso, adesso si odiava
da sola solo per aver pensato questo…E dentro di se già sentiva la voglia di
vendetta aumentare, voleva solo sconfiggere per sempre colui che l’aveva
privata di un amore che solo una madre può dare.