Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: DebDS    17/06/2012    1 recensioni
Può, una sola persona, distruggere il tuo mondo e, allo stesso tempo, renderlo migliore di quanto sia mai stato?
Va verso la porta e, prima di chiudersela alle spalle, si volta verso di me con un sorriso.
–Ci sarà modo.-
Inarco le sopracciglia.
–Ci sarà modo di conoscerci meglio.-
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

V

 

 

 

 



 

 

Oggi Daniel e Dominique proveranno un tango che stiamo montando da tre settimane. Più o meno da quando è arrivato Dan.

Non so perché, ma, da ciò che ho capito, Dominique non lo sopporta. Non il suo carattere, non gli ha nemmeno rivolto la parola da quando è arrivato., semplicemente non sopporta il fatto che lui sia entrato così, che non abbia dovuto fare tutte le audizioni, imparare nuovo coreografie, essere messo alla prova.

Riesco a capirla, anche se non condivido affatto questo ragionamento.

Io sono qui per ballare, non mi importa degli altri. Io ballo e basta.

Mi guardo intorno, ma non c’è traccia né di Daniel, né di Dominique in mensa, mi alzo e vado verso la nostra sala.

Proprio fuori la porta trovo Daniel, seduto per terra con aria sconsolata.

-Ehi, cos’è successo?-, gli chiedo avvicinandomi.

Alza lo sguardo e scuote il capo, con un sorriso che non mi convince molto. –Credo di non star molto simpatico alla Gemella Cattiva.-

-Che ha fatto stavolta?-, chiedo aggrottando le sopracciglia.

Daniel si alza scrollando le spalle. –Nulla, ero venuto qui prima per riscaldarmi, ma mi ha praticamente cacciato dalla sala.-

Sgrano gli occhi. –Ma… scusala, è… sotto pressione.-

–Non preoccuparti, non è per star simpatico agli altri che sono qui.-, mi sorride ed entra con me in sala.

Dominique gli lancia uno sguardo sprezzante.

-Dom, che problema hai?-, le chiedo seccato.

La gemella fa un sorriso fintissimo e scrolla le spalle. –Io non ho problemi.-

Entra Dardani e, dopo vari esercizi sfiancanti, chiama Dominique e Daniel al centro della sala.

-Allora, ci siete?-

I due annuiscono e, all’attacco della base, cominciano a ballare.

Ma c’è qualcosa che non va, qualcuno che non va. Dominique si muove senza la minima energia, la minima voglia, sbaglia i passi di proposito.

Dardani blocca la base. –Dominique, cos’hai? Riproviamo.-

Ripartono dall’inizio e, mentre li guardo, comincio a muovermi anch’io, accenno i passi che dovrebbe fare Dominique, ma che lei non si preoccupa di fare. Guarda Daniel con aria annoiata e, più volte, lo spinge.

Stavolta è Daniel a bloccarsi. –Mi spieghi che problema hai?-, le chiede seccato.

Dardani blocca nuovamente la base, anche lui irritato dalla scena che gli si presenta davanti.

-Io non ho problemi.-, ripete Dominique con un sorriso lezioso. –Forse sei tu ad averne. Perché non torni a ballare in strada con i tuoi amici? Sarà meno soddisfacente, ma almeno ballerai con persone che ti vogliono.-

Daniel la guarda scuotendo il capo, poi si volta, prende la sua felpa e lascia la sala.

La gemella sorride, guardandolo allontanarsi e fa per sedersi accanto a me.

-Dominique-, la richiama Dardani. –va’ fuori dalla sala, non farai lezione con me finché non imparerai l’umiltà e l’educazione.-

Dominique inarca le sopracciglia. –Io devo imparare l’umiltà? E’ lui che dovrebbe capire di non essere all’altezza di questa scuola!-, detto questo prende la sua roba e va  nello spogliatoio.

Il professore la guarda allontanarsi con sguardo seccato, poi sembra ricordarsi della mia presenza. –Mattia, vuoi… vuoi provare Born this Way?-

Mi mordo il labbro, ancora intento a fissare la porta dalla quale è uscito Daniel. –Mi scusi, professore, ma oggi non credo sia una buona giornata per provare.-

Dardani alza gli occhi al cielo esasperato. –D’accordo, vai anche tu… che bell’atmosfera che si respira in questa classe…-

Quasi non lo sento, metto la felpa ed esco dalla sala, seguendo la strada presa da Daniel.

 

 

 



 

Dopo quasi mezz’ora che lo cerco, trovo Daniel nel cortile dell’Accademia, seduto a terra, con la schiena contro il muro e lo sguardo perso.

Mi avvicino e mi siedo accanto a lui, in silenzio. Non dà segno di avermi notato, ma so che l’ha fatto.

Rimaniamo così per qualche minuto.

-Dominique è una stronza.-, dico all’improvviso. Avrei voluto stare ancora un po’ in silenzio, ma è stato più forte di me.

Con mia sorpresa, lo sento ridere. –Sì, in effetti lo è.-, sussurra con un sorriso.

Annuisco e torniamo a fissare il vuoto.

-Non dovresti star provando?-, mi chiede rompendo il silenzio che si era ricreato.

Scrollo le spalle. –L’aula di moderno è troppo piena di egocentrismo stamattina, meglio starne alla larga.-

Lo sento sorridere nuovamente e mi volto a guardarlo. Gli occhi verdi sono bassi e fissano l’erba, si passa più volte la lingua sulle labbra. Vorrebbe dire qualcosa, ma alla fine decide di rimanere in silenzio.

Vedo lentamente il suo sorriso sparire e finalmente parla. –Dicevo sul serio… cioè, io sono qui per ballare, non mi importa degli altri, ma se ‘gli altri’ mi impediscono anche di ballare…-

-… non puoi più ignorarli.-, completo io al suo posto.

Annuisce lentamente, gli poso una mano sul braccio e glielo stringo. –Però sei stato bravo, nonostante lei cercasse in tutti i modi di farti sbagliare, sei andato avanti. Cioè, è dovuta arrivare alle mani per farti fermare.-

Sorride e alza lo sguardo verso il cielo. –Finché posso, non mi fermo.-

I suoi occhi, colpiti dalla luce del sole, sembrano ancora più chiari, brillano. Stavolta il suo sorriso non scompare, è un sorriso sincero.

-Dai, almeno ci sei tu a tirarmi su di morale… cosa può una Dominique qualunque contro le risate di Mattia Barone?-, dice alzandosi e scrollandosi l’erba dalla tuta.

Lo imito e rido. –Vedi? Non siamo tutti dei mostri cattivi! La maggior parte… ma non tutti.-

 

 

 



 

E’ mezzanotte passata e siamo in teatro, Simone è riuscito a convincere il signor Luigi a non chiuderlo a chiave.

Siamo qui da quasi due ore, stesi nelle posizioni più improbabili sulle comode poltrone delle prime file, io, Simone, Daniel, Michela e Martina. Da poco ci ha raggiunto anche Carlo. Gli altri sono andati a farsi un giro in città, l’idea di unirci a loro non ci ha nemmeno sfiorato la mente, ormai siamo divisi in due trincee e c’è chi sta un po’ con noi e un po’ con gli altri.

Noi siamo i buoni. Alessandro, Dominique, Andrea e Luca sono i cattivi, Francesca, Carlo, Clarissa e Stefania sono i neutrali.

Carlo sembra simpatico e, nonostante i dissidi dei primi giorni, anche Simone si è un po’ ricreduto su di lui. Negli ultimi giorni sta passando più tempo con noi, Martina lo conosceva già prima che fossero ammessi qui, ci ha torturati per non essere antipatici con lui. E a Martina non si può dire no.

-Ehi, ragazzi!-, Michela ci risveglia dal torpore che ci ha colpiti.

Simone si strofina gli occhi. –Ela, non urlare, però, io ho sonno!-

La gemella buona sbuffa e ignora il commento di Simone. –Ma voi siete fidanzati? Me lo chiedo spesso, ma dimentico sempre di domandarvelo!-

Simone inarca le sopracciglia e torna a dormicchiare, appoggiandosi alla poltrona di Martina.

-E’ vero!-, l’attrice annuisce. –Me lo chiedo anch’io. Allora, Ela, prima tu.-

-Io? No, lasciata da poco…-

-Povera cucciola…-, ma l’attenzione di Martina si sposta velocemente. –E tu, Danny?-

Daniel sorride a Michela. –Anch’io.-                

Sento uno strano calore allo stomaco, ma non ho tempo di pensarci, perché Martina si rivolge a me. –E tu? Non dirmi che non hai una ragazza, perché non ti credo!-

Sorrido con un’alzata di spalle. –Be’, è così.-

Una ragazza… ecco, anche questo è il problema dei nuovi amici, è facile con quelli che ti conoscono da sempre, che le cose le hanno vissute con te, ma come lo dici a degli amici conosciuti da poco che non sono le ragazze a piacerti? Non sai come potrebbero reagire, ma non puoi semplicemente ignorare la cosa. Tutto ciò che puoi fare ora è evitare l’argomento il più a lungo possibile. Cosa che sto facendo e continuerò a fare io finché mi sarà possibile.

-E tu, Carlo? Sei fidanzato?-, chiede Michela, riportandomi alla realtà.

Martina scoppia a ridere, disturbando nuovamente il dormiveglia di Simone. –Mancini, ho capito che il tuo amico è uno sfigato ed è ignorato da tutte le ragazze del mondo, ma non farglielo pesare così.-

Carlo lancia uno sguardo annoiato a Simone. –Non sono fidanzato…-

-… ma è innamorato!-, dice Martina riprendendosi a stento dalle risate. –Inamoratissimo! Come direbbe lei… con quel suo accetto stupendo!-

Carlo le dà uno schiaffo dietro la testa e io sgrano gli occhi. –Ti piace…?-

-Eh, sì!-

-Che carino! Al nostro dolce cantautore piace quella figa della ballerina russa!-, dice Simone con voce da bambino.

Carlo alza gli occhi al cielo. –Per favore! E’ già abbastanza complicato senza che voi infieriate!-

Sorrido, guardando Carlo arrossire e spostare lo sguardo sul pavimento.

Vorrei unirmi alla conversazione, che intanto procede, ma un tocco sulla spalla mi spinge a voltarmi. E il mio sorriso si allarga. Daniel, semi addormentato, ha appoggiato la testa sulla mia spalla. Rimango a fissarlo per un po’, senza riuscire a distogliere lo sguardo.

Michela ride, guardando prima Simone, che si è rimesso a dormire, poi Daniel, appoggiato a me. -Ehi, magari è meglio se torniamo in camera! Li stiamo perdendo uno ad uno.-

Mentre Carlo si alza e Martina sveglia Simone, Daniel apre gli occhi e si stiracchia, raggiungendo Carlo e Michela già in piedi.

Sento una strana sensazione di vuoto, senza il calore della sua testa sulla spalla, mi sento quasi incompleto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

Nota d’autore:

 

Ed eccomi qui, di nuovo in ritardo, ahah.

Siamo tornati dal punto di vista di Matt, come avrete notato. Quant’è bello, Matt!

Basta, devo smetterla di fare la fangirl per questa storia!

Comunque, questo capitolo non mi convince tanto, ma non sapevo come migliorarlo, quindi l’ho lasciato così.

Ringrazio? Sì, ringrazio anche stavolta, ahah.

Grazie a tutti voi che leggete, siete adorabili. Grazie a chi mette la storia tra le seguite o le ricordate, vedere quei numeri crescere fa sempre tanto, tanto piacere.

Poi… sapete che noi scrittori alle prime armi ci esaltiamo anche per un ‘Bella storia, mi piace’, vero? Ahahah, non so più come chiedere di recensire senza rendere la cosa esplicita. Sì, sto manipolando le vostre menti! E anche male, visto che la cosa non funziona, ahah.

Okay, basta, ho iniziato a sclerare sul serio, meglio salutare: a mercoledì!

Un bacio.

Clì.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: DebDS