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Autore: xNiallerx    17/06/2012    0 recensioni
Non importa cosa facciamo,scegliamo o decidiamo.Questo è il nostro destino.
Siamo destinati,destinati a stare insieme.
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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This is our destiny.






«Sei sicura tesoro? puoi tornare in qualsiasi momento,ricorda.»disse mia madre,accarezzandomi i capelli. Non voleva che andassi da Karl,mio padre,era evidente. «mamma,ne abbiamo già parlato.Ci vado per mia volontà e mi trovero' benone,non preoccuparti.» risposi,cercando di convincerla a smettere. «scusa,e solo che non ti vedro' per tre mesi,e se ti piacerà ? e se non vorrai piu' tornare qui,a Malibù?» chiese,ansiosa.
«Mamma,vado a Bradfort,non preoccuparti.La nuova famiglia di papà da quello che mi scrive,è accogliente e dolce,mi trovero' molto bene..e poi torno per settembre,okay?adesso vado,che altrimenti perdo l'aereo.»
Ci salutammo e presi quel 'British air' che mi avrebbe portato da mio papà.
Ero al quanto eccitata all'idea di andarci,ma il fatto della sa
ua nuova famiglia,mi dispiaceva un po'.Era pur sempre mio padre,sangue del mio sangue. 
Coraggio Violet -si legge 'Vaiolet'-,non fare la bambina. pensai,prima di chiudere gli occhi,e dormire,su quelle comode poltrone.
«I passeggeri sono pregati di allacciare le cinture di sicurezza,l'aereo atterrerà fra cinque minuti.» la voce metallica mi sveglio' , realizzando che la cintura l'avevo allacciata fin da subito:forse perché avevo un pochino di fifa sull'aereo,da sola.
L'atterraggio,per mia fortuna,fu abbastanza tranquillo e veloce. Scegli da quell'uccello metalizzato e mi recai all'aereoporto,per recuperare i miei cinque bagagli:due a mano,e tre borse.
Chiamai subito mio padre,per vedere se qualcuno mi fosse venuto a prendere.Ero americana e non sapevo un tubo di come funzionava in Gran Bretagna il tutto.
Prima che potessi premere il tasto 'chiama', vidi un ragazzo con un cartello,sul quale c'era scritto 'Violet Madison.'
Mi recai subito verso lui,e mi sorrise.
«tu devi essere Violet,la figlia di Karl,giusto?»disse,prendendo i due bagagli a mano.
«si,sono io.Tu sei?»chiesi,andando subito al sodo.
«sono Jason,il tuo fratellastro.»rispose,soffermandosi. «sai,assomigli molto a tuo padre,gli stessi capelli bruni,ma chiari e gli stessi occhi azzuri,con venature gialle.» continuo'.
«bene,Jason.Le americane non sono abituate a presentazioni formali,per cui..possiamo andare?voglio vedere mio padre.» dissi,sorridendo.
Non ero affatto abituata a saluti formali.
Uscimmo dall'aereoporto,ed entrammo in macchina. Era una Lamborghini azzurra,molto carina.
«Violet,ti dispiace se facciamo un attimo scalo a casa di un mio amico?gli devo ridare il suo cd dei Nirvana.» chiese,guardando alla sua destra,dove c'ero io. «d'accordo,nessun problema.»risposi,incrociando le gambe su sediolino.
Vedevo fuori dal finestrino un paesaggio bellissimo,tutto verde. Amavo gia' quel posto.
«ecco,siamo arrivati.»annuncio',spegnendo il motore.«vieni con me?»chiese poi.«okay.»risposi,uscendo già dalla macchina. Indossavo degli shorts ingunali,le cui tasche -intendo l'interno- uscivano fuori dal pantaloncino.
Una canotta verde , e le vans verdi. Avevo un bel fisico,e potevo permettermelo. Misi gli occhiali fra i miei caplli bruni,ma chiari e molto lunghi,e mi girai in direzione di Jason,aspettandolo.
Camminammo per un vialetto non molto lungo,e poi busso'.
Controllai il cellulare,per vedere i messaggi di Matt,il mio ragazzo.
«Zayn! Ti ho portato il cd dei Nirvana , quello che mi avevi prestato.»disse,d'un tratto,facendomi saltare come un petardo. Ma cazzo Jason! «non dovevi preoccuparti,me lo sarei preso un altro giorno!»rispose un ragazzo moro,davvero bello.Doveva avere origini asiatiche,sicuro. «Zayn,lei è Violet.La mia sorellastra, è americana.»disse,presentandomi. Mi sorrise e mi porse la mano. La guardai,ma non la trinsi. «scusala,le americane non sono abituate a saluti formali. Soffocai una risata.Ci aveva creduto?Quello era un caso di cui facevo parte solo io. 
«Oh,scusami.»disse poi,imbarazzato.«no,figurati,sono io che sono un po' strana.»risposi,sorridendogli. «assomigli molto a Karl,sai?»disse , poi.
Ma lo conoscevano tutti?
«grazie.»dissi,per poi scusarmi e rispondere al telefono.
«Pronto?»
«Dio,Violet,mi manchi un casino!»
«anche tu,Matt!Hai chiesto se il mese prossimo puoi venire?»
«non ancora,ma penso che la risposta sia Si
«lo spero tanto.Hei,ma da voi è notte fonda,perché hai chiamato?»
«mi mancavi..»
«sei dolcissimo,ma scusami,adesso devo andare,mio fratello sta parlando con un suo amico,e mi sembra brutto starmene per i fatti miei.»
«d'accordo,un bacio.Mi manchi
Misi giu' la telefonata,e mi andai a sedere in macchina. Poggiai i piedi sul sediolino,e presi a guardare il vuoto. 




«Chi era a telefono?»chiese Jason,una volta percorso il viale di casa sua,nostra.«Era Matt,il mio ragazzo,probabilmente il mese prossimo viene a trovarmi.»risposi,entusiasta. «grandioso,così dopo ti faccio conoscere la comitiva e poi la presentiamo a lui.»
Entrammo in quella casa stupenda,degna di un catalogo Ikea,perchè dobbiamo ammeterlo,le case lì sono stupende.
«papà!»urlai,vedendo quell'uomo altro,magro con un bel fisico.
«bocciolo! Quanto mi sei mancata!»rispose,stringendomi a se.
«sei piu' bello di quanto ricordassi.»risposi,alludendo alla tartaruga,e i suoi occhi.
«Rircorda,che ho trentasette anni,e me la cavo ancora abbastanza bene.»rispose,sorridendomi.
Ero nata quando Karl e mamma avevano diciannove anni.
Erano molto giovani,ma mi sono trovata bene,in quando potevano capirmi,erano ancora giovani. «ciao Jason! Grazie per essere andata a prenderla.»disse,poi scompigliando i capelli di quello che era il mio fratellastro,bello anche lui.
«è stato un piacere Karl,la mamma?»disse,poi.«E' di sopra,che mette a posto la tua camera.Sai,dovresti essere piu' ordinato!»disse,con tono un po' severo.
« Violet,vieni? ti faccio conoscere la mamma!»disse entustiasta,così accettai e lo segui.
« mamma,c'è la figlia di Karl!»annuncio'.
«oh,ciao tesoro! Come sei bella,tuo padre ti ha descritta dimenticando un particolare:sei bellissima,piu' di lui.» disse,toccando i miei capelli.
«sono Karen,comunque.»disse poi,abbracciandomi.« Violet Madison,piacere.»risposi,soffocata da quell'abbraccio.























Spazio autrice.
Ciao bad-guys.
questa è la mia prima FF,e davvero non so se vi piacerà o meno.
spero recensiate,davvero,mi fareste felicissima. *u*
passiamo alle cose serie:
cioè,adesso la Peazer si porta dietro anche la cara famigliola,bah. cwc
io a stento sopporto 'sonolaragazzadiPayneetuno' adesso ci si mette anche la sorella.
TRUCIDATEMI. 
Va bhe,adesso vado. c:

fatemi sapere cosa ne pensate,please. xoxo





  
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