I
will love you until the end of time
I capitolo: solitude
Una
dolce e malinconica musica pervadeva la fredde mura della scuola di magia e
stregoneria di Hogwarts in una
altrettanto gelida e triste giornata di novembre. Se si fosse ascoltato con
maggiore attenzione quel suono, si sarebbe riusciti a capire che proveniva da
una stanza molto particolare, la cosiddetta “Stanza delle necessità”.
Al
suo interno, una giovane ragazza con cespugliosi capelli ricci e gli occhi rossi
e gonfi, stava suonando con maestria un meraviglioso pianoforte a coda
accompagnando la melodia con la sua voce intonata e delicata.
My
heart is swimming in words
Formed
by the wind
My
voice carried
By
a cloudy tomorrow
A
mirror moved
By
the moon, trembled my heart
Soft
tears
Filled
whit a stream of stars
Il
mio cuore è inondato di parole
Pronunciate
dal vento.
La
mia voce viene trasportata da un domani nuvoloso.
Uno
specchio riflesso
dalla
luna, fa tremare il mio cuore.
Lacrime
leggere
Scorrono
con un ruscello di stelle.
Isn’
t it beautiful?
Two
of us walking hand in hand
I
want to go to
Your
town, your home, your harms
Non
è meraviglioso?
Noi
due che camminiamo mano nella mano.
Voglio
tornare
Nella
tua città, nella tua casa, fra le tue braccia.
I
dream of lying
Aganist
your chest.
My
body in your clasp,
Disappearing
into the evening.
Words
stopped by the wind
Are
a gentle illusion.
A
cloud-turned tomorrow is
A
far-away voice.
My
heart has been
In
a moon-blocked flowing mirror.
Stars
that swayed and flowed
Can’
t hide my tears
Ho
sognato di giacere
sul
tuo petto.
Il
mio corpo stretto nel tuo abbraccio,
che
svaniva nella sera.
Le
parole congelate dal vento sono
una
tenera illusione.
Un
domani divenuto nuvoloso è
Una
voce ormai lontana.
Il
mio cuore è stato intrappolato
dallo
specchio danzante della luna.
Le
stelle che oscillano e scorrono
Non
possono trattenere le mie lacrime.
Isn’
t it beautiful?
Two
of us walking hand in hand
I
want to go to
Your
town, your home, your harms
Non
è meraviglioso?
Noi
due che camminiamo mano nella mano.
Voglio
tornare
Nella
tua città, nella tua casa, fra le tue braccia.
I
dream your face
That
softly melts in the
morning
Sogno
il tuo viso
che
dolcemente si confonde
nella
luce del mattino.
(Suteki
da ne- Isn’t it beautiful?
Final Fantasy X)
Quando
anche l’ultima corda del pianoforte ebbe finito di produrre anche il più
piccolo suono, Hermione Jane Granger sospirò pesantemente, asciugandosi anche
le ultime lacrime che le erano scivolate sulle guance, quasi contro la sua
volontà, mentre cantava la sua canzone preferita.
“Decisamente
adesso posso anche tornare in Sala comune. Non voglio dargli una soddisfazione
mostrandogli che è riuscito a ferirmi così!” pensò, mentre si alzava con
decisione della sgabello dove era solita suonare il suo amato piano.
La
musica era l’ unica cosa che riuscisse davvero a tirarla su di morale, specie
quando si sentiva particolarmente a terra; adorava cantare e suonare il piano,
suo strumento preferito, ma non se la cavava male nemmeno con gli altri
strumenti… non per niente lei era Hermione Granger, la studentessa più
brillante della scuola, nonché secchiona so-tutto-io.
Questo
ruolo cominciava a stare un po’ stretto alla caposcuola di Grifondoro; tutti
si aspettavano il meglio da lei, l’ eccellenza assoluta…salvo poi essere
presente per i suoi amici solo in vista di un compito di trasfigurazione, o di
una qualsivoglia materia che richieda un minimo di applicazione (e attenzione:
applicazione, NON cervello!!!perché c’è una enorme
differenza….) .
In
ogni caso, questa scarsa considerazione di cui godeva la sua persona era il
motivo principale della sue, oramai frequentissime, visite alla Stanza della
Necessità.
Scarsa
considerazione mostratale in particolar modo da quel troglodita (anche se il
termine troglodita è un semplice eufemismo…) di Ronald che, con una
delicatezza che soltanto una mandria di bufali può possedere, quella mattina
l’ aveva proprio fatta infuriare!!
***FLASHBACK****
Quella
mattina…
“Hermione,
fammi copiare il tema per Piton,!! Stasera non riuscirò sicuramente a farlo, ho
gli allenamenti di Quidditch, e sono più di cinquanta centimetri di
pergamena!!!”
L’
urlo di Ron le giunse dai dormitori smorzato dal continuo e, certe volte,
fastidioso vociare della Sala comune.
La
ragazza alzò il viso accigliato dal libro di Antiche Rune dove stava ripassando
le ultime due lezioni fatte, e la sua espressione si oscurò ulteriormente
quando vide dirigersi verso di lei il rosso con la divisa da Quidditch e una
alquanto patetica e appiccicosa Lavanda Brown appesa al suo braccio,
quasi fosse una borsetta (degna tra l ’ altro, secondo il modesto parere di
Hermione, solo di un mercatino delle pulci).
“Ronald
Weasley possibile che tu non sia mai disposto a muovere un dito? Dovresti
imparare ad arrangiarti, altrimenti come riuscirai ad affrontare i M.A.G.O.?”disse
irritata.
“Beh,
tanto per questo ci sei tu, no?”le rispose il rosso con un candore disarmante
mentre quella cerebrolesa della Brown rideva sguaiatamente.
“Stai
forse dicendo, Ronald, che io ti sono utile soltanto per scopiazzare un qualche
inutile compito di pozioni?!?!?!”domandò furiosa.
Il
ragazzo, che evidentemente aveva capito che tirava una brutta aria, si affrettò
a dire: “No!!!Herm, mi sei indispensabile per moltissime cose!!!” “e
sentiamo, Ronald, quali sarebbero queste cose?”chiese alzando sarcastica un
sopracciglio.
Silenzio.
Questo
è ciò che la povera Hermione sentì da parte di un Ronald Weasley che la
guardava boccheggiando come un pesce fuori dall’ acqua.
“SEI
UN IDIOTA, RONALD WEASLEY!!!!!!!”
Questo
era quello che aveva urlato prima di fondarsi fuori dalla Sala comune
sbattendosi furiosamente il quadro alle spalle, facendo trasalire dei poveri
bambini del primo anno e guadagnandosi non pochi rimproveri da parte della
Signora grassa, per recarsi nel suo rifugio fatto di pace e musica…
***FINE FLASHBACK****
Riscuotendosi
dai suoi pensieri, si accorse che doveva proprio tornare, anche perché tra poco
sarebbe stata ora di cena. Sospirando si avviò verso la porta; non fece in
tempo ad uscire che andò a sbattere contro qualcuno cadendo rovinosamente a
terra.
“Ehi!!!stai
attento a dove vai!!!” disse parecchio irritata, ma non
appena alzò gli occhi, le parole le morirono in gola…
fine
primo chap
Salve
a tutti!!!!
Questa
è la mia prima fan fic!!!spero che possa piacere e che non risulti troppo
banale…La canzone cantata da Herm è la meravigliosa Suteki da ne, motivo
portante del videogame Final Fantasy X!!vi consiglio di ascoltarla(in orchestral
version)mentre leggete il chap…a dire la verità la canzone ha solo la prima
parte al pianoforte, ma la modifica mi serviva per la storia; inoltre è in
giapponese…questa è la traduzione in inglese e italiano!! vabbè comunque
sarei contenta se mi lasciaste un commentuccio….bacissimi!!!^______^
white_tifa