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Autore: e m m e    17/06/2012    7 recensioni
Sposta i suoi occhi sul soffitto, terra scura e umida che si stacca ad ogni sospiro, infrangendosi sulla sottile barriera magica sopra di lui e scivolando ai lati.
[ Affetta da Shipping compulsivo, partecipo all'iniziativa del forum « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest. ]
Genere: Angst, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing, Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Severus Piton
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Da VI libro alternativo
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Autore: emme Fandom: Harry Potter
Titolo: Di terra e vermi
Personaggi: Ginny, Severus
Riassunto: Sposta i suoi occhi sul soffitto, terra scura e umida che si stacca ad ogni sospiro, infrangendosi sulla sottile barriera magica sopra di lui e scivolando ai lati.
Rating: Pg
Word: 1562 (W)
Generi: Introspettivo, Drammatico
Avvisi: Het, AU, What If?
Note: Scritta per la sfida di Erisa che chiedeva una Severus/Ginny, con almeno un bacio e con prompt: macchia sul collo, guanti.
È una storia che nasce da un progetto molto più ampio di Long che mai porterò a termine perché sono infognata nel fandom di Sherlock BBC. Prendetela con le pinze.
Beta: Nessuno. ç_ç

Di terra e vermi

Non disprezzare la buca
dove una volta trovasti rifugio

Anonimo

Il panico post-risveglio viene annullato tanto velocemente quanto è sorto da due mani guantate. Un paio di guanti che riconosce subito.
Ordina al suo cuore di bloccare i battiti, piano, senza fretta: è al sicuro adesso.
Sposta i suoi occhi sul soffitto, terra scura e umida che si stacca ad ogni sospiro, infrangendosi sulla sottile barriera magica sopra di lui e scivolando ai lati. La barriera è invisibile, ma Severus è quasi in grado di vederla tanto i suoi occhi sono appannati.
Ebbene, nemmeno questa volta è riuscito a morire.
Sa perfettamente che la figura che sta trafficando su di lui spalmando unguenti sulla sua pelle ferita sta anche per iniziare a parlare. E Severus proprio non ne ha voglia.
Passi pesanti interrompono il silenzio irreale che si era creato nella stanza e lui chiude gli occhi: meglio fingere di essere ancora incosciente.
« Come sta? » domanda la voce di Draco Malfoy. Sta sussurrando, tutti sussurrano nei tunnel.
« Si rimetterà, niente di grave... » il tono di Ginny Weasley è aspro e roco, a tratti fioco. La sua voce cristallina si è persa da anni tra sassi e rocce, più o meno da quando Potter ha pensato bene di lasciarli tutti al proprio destino.
« Com’è che è andata questa volta, Draco? Mi hanno detto che non potrete più tornare... »
« E non ti hanno detto altro, Weasley? »
« Ho avuto troppo da fare con i feriti, non c’era tempo per stare ad ascoltare. »
Oh, sarà una storia interessante, visto che la Resistenza non è mai stata con l’acqua alla gola quanto lo è adesso. Ma davvero non c’era stato tempo di pensare a nient’altro.
« Una soffiata, credo. Tu-sai-chi ha accusato di doppiogioco dieci Mangiamorte, nove di quelli chiamati in causa erano dei nostri. Non potevamo permettere di perdere nove persone... saremmo rimasti solo io e lui. »
« Sono morti? »
« Chi? »
Severus si stupisce di come Draco sia diverso quando parla con la ragazza, di come cerchi di smussare gli angoli, di perdere quel cipiglio aggressivo che mantiene con tutti e che – nonostante sia dalla loro parte ormai da cinque anni – lo costringe a rivolgersi ancora alla Granger con l’appellativo “Mezzosangue”. Non che ci si faccia più caso... non di questi tempi, almeno.
« Quei quattro che non avete portato indietro... sono morti? »
« Sì, me ne sono assicurato. »
« Menomale. »
Non aggiungono niente e Severus ha il tempo di meravigliarsi di quanto la guerra abbia come pietrificato gli animi di quelli che un tempo erano stati suoi studenti, che aveva visto bambini.
Ovviamente che i quattro compagni infiltrati tra i Mangiamorte siano morti è la cosa migliore: non potranno essere torturati e nessuno carpirà i loro segreti, i segreti della Resistenza. Ma fa un certo effetto sentire parlare in questo modo una ragazzina come Ginny Weasley.
« Vai a mangiare qualcosa, Draco. »
« Non è rimasto molto questo mese... »
« Remus ha fatto il possibile. »
Rimangono in silenzio per un po’, poi Draco se ne va, lasciandoli di nuovo soli.
Non passano nemmeno dieci secondi che la ragazza esordisce: « Puoi smetterla di fingere di dormire, adesso. »
Severus apre di nuovo gli occhi, spostando la testa di lato fino a poter osservare la giovane in tralice.
« Siamo fregati, eh? » domanda lei, accomodandosi su di una vecchia sedia scalcagnata.
Severus riporta lo sguardo verso il soffitto, ignorando la domanda. La lampada che illumina la stanza vibra, si muove, si spegne per qualche attimo e poi ricomincia a funzionare.
« Stanno aprendo una nuova galleria? » domanda allora, la voce ferma e indifferente come al solito.
« George e Ron ci stanno lavorando da questa mattina... cerchiamo di allontanarli il più possibile dal centro. »
« È un diversivo che non reggerà a lungo. »
« Di certo è un’idea migliore di tentare di farsi uccidere un giorno sì e un giorno sì. »
« Non ho alcuna intenzione di- »
« Farti fare la predica da una ragazzina, lo so. Dovresti seriamente pensare di fare il salto. »
Il salto, certo. L’unica cosa a cui Severus pensa è la morte. Non aspetta altro.
Non c’è nient’altro da aspettare, in effetti. Tutto quello per cui ha lottato una vita intera adesso è marcio, finito, da buttare.
Per questo la Resistenza si è rintanata laggiù, tra la terra e i vermi, in una rete di gallerie infinite. Da quando Voldemort ha posto il divieto per i Maghi e le Streghe inglesi di uscire dai confini, l’unico modo per Smaterializzarsi all’estero è farlo a dieci metri di profondità. O a cinquanta d’altezza, decisamente più complicato.
La rete magica che circonda l’Inghilterra è talmente grande da essere quasi visibile al tramonto, se ci si concentra a sufficienza nel fissare l’orizzonte.
È questo che fa la Resistenza: aiuta i cittadini inglesi a rifugiarsi all’estero. Prevalentemente l’America, ma Arthur Weasley ha avuto l’idea di aprire una galleria per ogni paese europeo, una rete di tunnel che confonde ancora di più i Mangiamorte e al contempo è utile ai fuggiaschi.
« Chi è rimasto? »
« I miei fratelli, Hermione, Remus, Tonks e i bambini. E adesso Draco, tu e i cinque che avete riportato vivi. Ogni tanto mamma e papà tornano per dare una mano, ma alla fine di questo mese ce ne andremo via tutti, aspettiamo solo che Trisha sia abbastanza grande da poter fare il salto. »
Trisha è la seconda figlia di Lupin. Decisamente idiota mettere incinta la moglie una seconda volta. Decisamente idiota tenere il bambino.
« Paciock- »
« È in costante contatto con il Ministero di New York. Non può fare più niente nemmeno lui, qui. »
Granelli di terra e sassolini scivolano lungo la barriera protettiva ad ogni scossa. Decisamente, si stanno dando molto da fare per aprire un inutile nuovo tunnel.
Sarebbe stato più semplice morire, sarebbe stato forse più utile: un nuovo martire da vendicare. Non ha mai pensato a se stesso come martire, ma forse è la soluzione adatta.
Harry Potter, Albus Dumbledore e Severus Snape, che hanno lottato fino alla fine per un mondo migliore. Per loro e per tutti i caduti dobbiamo combattere!
Quante idiozie.
La ragazzina si fa più vicina e gli prende la mano. Severus non ha più nemmeno la forza di scostarsi. Il lattice dei suoi guanti è come fuoco sulla pelle delle dita, ma non vuole rinunciarvi.
« Non pensare nemmeno lontanamente di rimanere qui, Severus. »
Oh, decisamente è diventato troppo facile leggergli i pensieri sul volto. Ha perso tutto lo smalto che lo ha fatto diventare il triplogiochista migliore tra tutti loro.
Severus sposta lo sguardo su di lei: la grande bruciatura che gli deturpa il collo sottile è come una macchia di sangue e risplende nella penombra. Severus allunga la mano libera e la sfiora con la punta delle dita. È stato lui a curarla due anni fa, quando sembrava che per Ginny Weasley non ci fosse più speranza.
Lei chiude gli occhi, le lentiggini sul volto che somigliano a lacrime silenziose.
Sono simili, dopotutto. Entrambi hanno perso chi amavano di più al mondo, e ormai di chi sia la colpa è diventato irrilevante.
« Da quando Harry... so che cosa ha significato per te. Sua madre- so quello che avevi promesso di fare. Ma non è un buon motivo per smettere di vivere. »
Severus scosta le dita e torna a fissare il soffitto, ma la ragazza non sembra intenzionata a mollargli la mano che ancora stringe nel suo palmo.
« Da quando Potter se ne è andato abbiamo capito tutti che non ci sarebbe stato più niente da fare. Non ho intenzione di passare il resto della mia vita a rimpiangere il passato in un paese che non è il mio. »
« Morto » dice Ginny all’improvviso, la voce roca a causa dell’incendio che le ha deturpato il corpo e le corde vocali, ma alta, solida come un pezzo di marmo. « Harry è morto. Non se n’è andato. È morto. »
« Sì. Esattamente. E tu dovresti pensare a rifarti una vita. Suppongo che Draco si accollerebbe volentieri questo ingrato compito. »
Lo lascia andare all’improvviso, e Severus percepisce un insano senso di perdita, come se inaspettatamente gli mancasse qualcosa di fondamentale. E non si tratta di quel senso di opprimente claustrofobia che sempre lo assale quando scende nei tunnel.
« Non si può discutere con te, Snape. »
« No, in effetti non si può. »
Con la coda dell’occhio la vede alzarsi e uscire dal buco in cui sono rintanati, come conigli in trappola, con i cani che latrano fuori dalle uscite della tana, il fumo di un fuoco acceso per farli soffocare.
Prima di andarsene davvero però Ginny Weasley si volta di nuovo e torna sui suoi passi, si china su di lui piano e lo bacia su una guancia. Sosta lì per qualche secondo, e Severus è in grado di percepire quando le labbra della ragazza siano screpolate e fredde a contatto con la sua pelle calda di febbre.
È un ultimo, disperato tentativo di risvegliare in lui qualcosa che Severus sa essere morto e sepolto da anni. Un ultimo tentativo di riportarlo nel mondo dei vivi.
Ma quando Ginny esce dalla stanza, entrambi sanno che quell’ultimo tentativo è caduto nel vuoto.


Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome?
GOD SAVE THE SHIP!
I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

  
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