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Autore: Maya98    17/06/2012    5 recensioni
Sherlock. John. Da bambini, da ragazzi, mai da adulti. Cento possibilità di incontro. A voi la scelta di decidere come avreste voluto che fosse andata...
Teen!Sherlock/Teen!John AU Pre-Slash
Storia gemella di "Cento piccoli momenti"
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Cento di Sherlock e John'
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So, can I see you again?

Non so esattamente come è iniziata. Ricordo Mike che cerca di convincermi ad uscire, Molly che lo appoggia. Harry che esclama che non esco mai, sono troppo dedito allo studio e che dovrei farmi una birra. E poi un locale, gente che fuma, gente che amoreggia, i miei pensieri sono ancora annebbiati dall'alcool.
La gente balla immersa nella nebbia, e io continuo a guardarmi intorno come uno stupido che non sa bene cosa fare. Già due ragazze si sono avvicinate, ma non ricordo cosa ho detto o fatto di sbagliato per farle scappare.
Harriett è già lì che flirta con una ragazzina - quanti anni avrà, quattordici, quindici? - e mi fa vergognare di lei bevendo come una spunga. Mike è sparito con una biondina e Molly per la prima volta da quando la conosco è in pista con i tacchi e sta ballando. L'ho sempre vista dietro ai suoi libri del corso di medicina che frequentiamo insieme, ma mai in discoteca sotto la sfera, la musica a palla.
Sento giusto una voce - di chi? di che cosa? - che mi dice di darmi una mossa ed andare a ballare, ma stranamente non ho voglia, anzi, la testa mi gira e non sono intenzionato a staccarmi da questo tavolino-bar finché non avranno smesso le vertigini.
Quando mi spingono giù dallo sgabello mi attacco convulsamente, ma barcollo e cado lo stesso. Sento delle risate, e Mike che dice:-Sei proprio uno stupido.- e che se ne va.
Rimango lì per terra, quando delle mani esili e fredde - freddissime, ma di chi? di che cosa? - mi aiutano a rialzarmi e a rimettermi seduto.
E' un ragazzo che ho già visto prima - in un sogno, forse? e' abbastanza bello per poter essere un sogno - forse all'uscita dell'Università ma non so bene dove. E' seduto vicino a me e legge un pesante tomo di chimica e sembra totalmente sobrio.
-Grazie.-dico, e mi accorgo di avere la voce strascicata - sono ubriaco? - e davvero bassa.
-Non c'è di che.-ribatte seccamente, tornando al suo volume come se non se ne fosse mai staccato. Ora però ha attirato la mia attenzione, mi ha incuriosito.
-Come mai quel libro in un pub?-chiedo, mentre il pensiero di essere indiscreto neanche mi passa per la mente annebbiata.
-La musica alta favorisce la concentrazione, cerco di studiare.-ribatte:-E sto pedinando uno spacciatore di droga, maniaco, accusato di stupro verso due dodicenni, che si rifugia sempre qui a cercare clienti.
Rido, ma lui è serissimo.
-Fai sul serio?-chiedo, la testa che smette un poco di girare.
-Sono serissimo.
-E come mai?-insisto allora, visto che da quel tipo sembra che non si cavi un ragno dal buco neanche con una pinza.
-Faccio il consulente investigativo, o almeno voglio diventare, aiuto Scotland Yard con qualche casuccio irrisolto.-spiega, questa volta alzando lo sguardo su di me.
Fischio piano:-Wow. Interessante. E quel tomo che è?
-Recenti scoperte chimiche in favore della medicina, ventunesimo secolo.-snocciola, ritornandoci con un sospiro.
-Medicina?
-Lo so che frequenti la facoltà come è altrettando ovvio che non sei qui di tua spontanea volontà.
Rimango un attimo ammutolito:-Forte. Come fai?
-Si chiama deduzione analitica.-mi spiega:-Cercare di osservare i dettagli e collegarli tra loro con un pizzico di sana fantasia. E' così che risolvo crimini.-conclude, giocherellando con una penna spuntata da chissà dove.
-Fantastico!-esclamo, e lui sembra lasciarsi andare nel primo vero sorriso da quando abbiamo iniziato a parlare.
-Mi chiamo Sherlock.-dice:-Sherlock Holmes.
-John Watson.-ci stringiamo la mano, e poi scoppiamo a ridere.
-Recenti scoperte chimiche in favore della medicina, né?-chiedo, non riuscendo ad impedirmi di sorridere come un ebete.
-Se vuoi te lo presto,-aggiunge, tirando fuori una sigaretta e accendendosela:-Se ti interessa...
-A dir la verità non ci capisco molto di chimica.-ammetto:-Comunque ok, mi piacerebbe molto. Dove ti trovo per restituirtelo?-chiedo.
-Oh, penso che io troverò te.-mormora, con quel fare misterioso e affascinante insieme:-Ora devo proprio andare, il mio spacciatore maniaco è uscito dal pub e...ah, John?
-Si?
-Vedi di non ubriacarti mai più.-dice, poi svanisce nella nebbia che probabilmente sta solo nella mia testa
Tuttavia, quando riapro il libro alla pagina su cui stava lui trovo un foglietto di carta scribacchiato con la stessa penna nera con cui stava giocherellando.

3345765382 Sherlock, 221b Baker Street


-Un'altra birra?-mi chiede il tipo del banco-bar.
-No,-rispondo:-Acqua naturale, per favore.
E dentro di me penso al ragazzo di poco fa, sorridendo tra me e me ancora un poco annebbiato dall'alcool - Allora posso rivederti?

Angolino della Skizzata:
Non chiedetemi da dove è uscita (dalla mia testa)
Non chiedetemi dove è la mia testa (all'uscita)
XD
  
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