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Autore: DenRose    17/06/2012    3 recensioni
ciao! ebbene, è la mia prima fanfiction.
si tratta di un ''incontro'' tra la vecchia e la nuova generazione.
spero vi piaccia! un bacio, Eyara.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, James Sirius Potter, Rose Weasley, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione, Più contesti
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CIAO A TUTTI! QUESTA E' LA MIA PRIMA FANFICTION, SPERO CHE LA LEGGIATE IN MOLTI E CHE VI PIACCIA.

SE MI LASCIATE ANCHE DELLE RECENSIONI CHE MI AIUTINO A CAPIRE DOVE POTER MIGLIORARE MI FAREBBE PIACERE! ORA, BUONA LETTURA! :)

Finalmente, in quella giornata afosa di Giugno, gli esami erano terminati e Rose, Scorpius e Albus, anche se con un po' di rammarico, avrebbero lasciato Hogwarts definitivamente.

James se ne era andato un anno prima e aveva da poco finito la scuola di Spezza-incantesimi e da un paio di settimane lavorava affianco di suo zio Bill, che adorava (più probabilmente per sua figlia Dominique, che per Bill stesso).

Albus era stato selezionato dai Cannoni di Chudley per giocare come cercatore: erano ormai mesi che festeggiava e tutte le ragazze, sapendo della sua prossima entrata in squadra, avevano iniziato a girargli intorno come mai era successo. Peccato che lui fosse interessato solo alle nuove scope in commercio, alle strategie migliori per catturare velocemente i boccini e le preparazioni atletiche che svolgeva con il suo allenatore personale, tale Enric Weis, il cercatore che da lì a poche settimane avrebbe sostituito.

Rose e Scorpius invece, avevano la stessa aspirazione: far parte della squadra di Auror di Ted Lupin. In realtà la principale ambizione era quella di prendere il diploma di Auror, ma la squadra di Lupin era quella più ambita tra le tante, squadra Potter esclusa s'intende. Già nell'estate avrebbero dovuto riprendere in mano la maggior parte dei libri di Magia di Hogwarts per avere qualche speranza di passare l'esame di ammissione al corso: ogni anno infatti provavano moltissimi maghi ma solo in dieci avevano accesso alla fase successiva. Rose e Scorpius, che erano diventati amici all'ultimo anno, quando il ragazzo si era avvicinato a Lily, avevano sempre avuto voti molto alti e, per questo, erano molto fiduciosi.

Lily invece avrebbe iniziato il sesto anno ad Hogwarts, insieme ad Hugo.


-non posso crederci! Due anni senza di voi...saranno due anni deprimenti- Lily e gli altri erano nel treno che gli avrebbe fatti tornare a casa, per Rose, Scorpius e Al per l'ultima volta.

-grazie Lily- rispose Hugo, risentito dalle sue parole: era un ragazzo abbastanza tranquillo, il contrario di sua sorella che dove vedeva uno spiraglio di guaio, ci si andava a ficcare in mezzo.

Tutti scoppiarono a ridere, mentre Lily, imbarazzata per la sua uscita, chiedeva scusa al cugino.

-dai Lily, non pensarci...anzi pensa alla festa di domani!- si intromise Rose, con un sorriso: avevano organizzato una festa tra tutta la famiglia, con l'aggiunta (non gradita dalla maggior parte di loro, ma quasi d'obbligo dopo la sfuriata di Lily ''non potete non chiamarli! Vi prego, altrimenti lui non verrà, e sapete che stiamo uscendo insieme!'') della famiglia Malfoy.

-Scorp allora i tuoi vengono?- gli chiese Lily, mentre il biondo guardava Hogwarts scomparire verso le montagne, con un po' di nostalgia

-si...mio padre non aveva nessuna voglia, ma mia madre l'ha minacciato di rimanere ''a secco''- le rispose, mettendosi a ridere per la scena a cui aveva assistito dopo averglielo detto. Il matrimonio dei suoi genitori era, come dire, strano. Scorpius non metteva in dubbio si fossero amati, un tempo, ma ora li vedeva spesso distanti, anche se di fronte a lui cercavano di nascondere tutto ciò, erano le piccole cose che mancavano: suo padre non portava più la colazione ad Astoria tutte le domeniche mattina, lei non lo guardava con lo sguardo di donna innamorata. Forse si erano illusi che un matrimonio deciso dalle proprie famiglie potesse comunque renderli felici, forse si erano convinti di essere innamorati, capendo poi che stavano recitando solo una parte: ora praticamente convivevano, e Scorpius li definiva ''amici di letto'', di sicuro non marito e moglie. E lui ci era stato male all'inizio, era per questo che si era sempre rifiutato di partecipare agli incontri aristocratici che si convenivano a delle famiglie come la sua, ora invece il rapporto tra i due non lo feriva più di tanto.

-ma che fortuna!- disse Rose ironicamente, meritandosi un'occhiataccia dalla maggior parte della carrozza. Per carità, a lei stava simpatico (beh forse si sta esagerando, diciamo che sopportava) Scorpius, ma Draco Malfoy proprio non le andava giù: lui e i suoi modi di fare da ''sono-il-più-figo-del-mondo'' che aveva ogni volta che lo vedeva, magari invitato a casa loro per qualche riunione strategica della squadra: già, perché alla squadra di Harry facevano parte Ron, Hermione, Seamus Finnigan e Draco Malfoy.

-gentile Weasley...guarda che i miei non sono così male infondo... abbastanza infondo- aggiunse con un sorriso, mentre Rose scoppiava a ridere. Forse nemmeno lui era così male, e se era il migliore amico di Al e a Lily piaceva, beh lei poteva accettarlo.



La festa sarebbe stata a casa di Ron ed Hermione, che si stavano dando da fare da ore per sistemare ogni dettaglio, con l'ordinatezza maniacale che aveva sempre accompagnato Hermione nella sua vita. -Ron hai sistemato il salone? Gli altri saranno qui tra mezz'ora!-

-si, tesoro è tutto apposto- le rispose con dolcezza il marito abbracciandola da dietro e ponendole un leggero bacio sul collo. Per quanti anni fossero passati, i due si amavano ancora più del primo giorno, si bastavano, ognuno era il tutto per l'altro.

Rose aveva sempre sperato di trovare un ragazzo che la trattasse come suo padre trattava sua madre, che la sapesse GUARDARE e TOCCARE al suo stesso modo, ma fino ad allora aveva sempre avuto delusioni, a cominciare dal figlio di Blaise Zabini: uno dei ragazzi più belli ma anche più idioti che Hogwarts avesse mai conosciuto. Lei gli aveva donato tutto, davvero TUTTO, e invece Marcus, così si chiamava, l'aveva lasciata perché ''non era alla sua altezza''. Rose la prese non male, peggio, e quel giorno aveva deciso che non sarebbe più stata ''non all'altezza'' di qualcuno: aveva iniziato a corteggiare, provocare, stuzzicare gran parte dei suoi compagni, con l'unico risultato di farsi una reputazione forse peggiore di quella della figlia di Pansy Parkinson, Anna, nota per conoscere a memoria gran parte dei letti di Hogwarts; non che questa Anna fosse una gran bellezza, ''ma a gambe aperte non si resiste'' stupido detto tra i ragazzi degli ultimi anni. Dunque, dopo Marcus, nessuno era riuscito a oltrepassare la barriera tra semplice sesso e amore, ma forse questa situazione non sarebbe durata ancora per molto.





-Weasley sai che fa male fumare?-

Dopo la buona cena tra colleghi, in casa tutti avevano iniziato a parlare del più e del meno, le solite stupidate di cui trattano gli adulti quando si ritrovano tutti insieme; Rose, dopo aver notato Lily e Scorp prendere il via per le scale, e quindi per la camera (sperava tanto quella degli ospiti, e non la sua), Albus e Hugo iniziare a guardare dei filmati sul Quidditch, decise di uscire in giardino per fumarsi una sigaretta: brutto vizio che aveva preso un anno prima, ma che la rilassava immensamente. Odiava essere interrotta nel bel mezzo della sua ''pausa da tutto'', in cui voleva solo estraniarsi dal mondo; in più, essere disturbata proprio da un Malfoy, rendeva la cosa ancora più stressante.

-mi costa molto dirlo, ma ne vuole una signor Malfoy?- gli rispose Rose, sperando così che smettesse di parlarle e la lasciasse fumare in pace: alla fine se ne concedeva una al giorno, e la irritava che quei cinque minuti della sua durata, venissero rovinati.

Malfoy la osservò di striscio, allungando poi la mano verso la ragazza, per farsene passare una -non ho l'accendino- le disse, avvicinandosi con il viso per farsi accendere la sigaretta dalla ragazza

Rose si sentiva imbarazzata, era così strano parlare con Draco Malfoy, e ancora più strano condividere qualcosa. Doveva ammettere che, quando gli aveva illuminato il viso con la fiamma dell'accendino, gli era sembrato decisamente affascinante: il viso era ancora giovane e gli occhi così vivi da intimorire chi avesse voluto perdervisi dentro. Il fisico poi, alto e allenato, non poteva che concludere in maniera quasi perfetta l'intera persona.

L'uomo si sedette a terra, incurante dell'erba fredda, mentre ispirava a pieni polmoni il fumo. Rose gli si mise affianco, iniziando a fissare le stelle. -sa, signor Malfoy, non credo che qualcuno potrebbe mai credere che io e lei siamo qui, seduti vicini a guardare le stelle, se non lo vedesse con i propri occhi-

Il biondo rise -ho creduto a cose davvero impossibili Weasley...e questa, hai ragione, fa concorrenza ad ognuna di quelle-

-per esempio che a suo figlio piaccia una Potter- gli chiese Rose ridendo, mentre la sua sigaretta arrivava alla fine

-è un buon esempio, si...-

-mi deve due galeoni, in ogni caso- Draco la guardò stranito, aspettando che spiegasse -beh, le ho offerto la mia sigaretta, il mio accendino e anche un posto dove sedersi...per non parlare della mia compagnia, ma quella non ha prezzo- concluse la ragazza, sporgendosi verso l'uomo e aspettando il denaro, dopo essersi sistemata la gonna del vestito alla bell'e meglio e scrollata di dosso alcuni rametti secchi di erba.

Lui la fissò, la bocca che quasi toccava terra -cosa?-

-ha capito benissimo...suvvia, che vuole che siano due galeoni per uno come lei? Oppure vuole che lo dico ad Astoria, così magari la minaccerà di andare di nuovo in bianco?-

Questo era troppo, l'orgoglio di Draco Malfoy in quarant'anni di vita non era mai stato scalfito, e di sicuro non si sarebbe mai fatto mettere i piedi in testa da una ragazzina come Rose Weasley. Le prese un polso, avvicinandola a sé prepotentemente: lei era spaventata, tratteneva il respiro sperando probabilmente di essere lasciata andare. Draco invece, godeva della sua paura, era da un bel pezzo che non giocava con una ragazza, che non veniva sfidato, e non poteva negare che la cosa lo eccitasse. -non ti conviene sfidarmi Rose Weasley...potrei anche evitare di rimanere a secco in qualche altro modo- le disse, quasi sussurrando le parole e lanciando un'eloquente occhiata verso il suo vestito.

Lei in risposta sorrise, come se non fosse più intimorita dalla vicinanza dell'uomo -sembra che dia per scontato il fatto che io ci stia...non crede di essere un po' vecchio?-

Anche lui si mise a ridere, ''che insolente la Weasley'' -sono sicuro di poterti far cambiare idea-

Rose non se lo fece ripetere due volte, lo prese per una mano, accompagnandolo nella casetta di legno del giardino della sua casa, dove erano sistemate le bici ed altri attrezzi. Lui la spinse verso il muro, bloccandola con il suo corpo: la guardava e vi leggeva desiderio, lussuria, libidine; piano si avvicinò al suo viso, la situazione era così assurda: stava per baciare la figlia di Ron Weasley e della Granger, una ragazza di diciotto anni. Prima che fosse troppo tardi si fermò, allontanandosi, nel volto di lei un'espressione delusa -diamine Weasley, sai quanti anni ho io?-

Si era fermato, Rose credeva davvero che l'avrebbe baciata, e dannazione era inutile negarlo, lo voleva. Facendo appello al suo coraggio, la rossa lo tirò a sé per la cravatta e unì le loro labbra. Le sue mani si erano impossessate dei capelli di Draco, attirandolo a sé ancora di più e chiedendo l'accesso alla sua bocca, che non si fece attendere. Anzi, Draco la spinse di nuovo addosso a uno degli scaffali, staccando le labbra solo per respirare, le sue mani vagarono nel corpo della ragazza, perfetto, fino a raggiungere le gambe e risalire poco più su, lentamente. -tu sei...-

-non sono vergine Malfoy- gli rispose prima di ricominciare a baciarlo e accarezzare i muscoli ancora potenti sotto la pelle.



Si stavano rivestendo piano. Rose sembrava tranquilla, mentre Draco stava trovando epiteti decisamente coloriti per descriversi in quel momento ''idiota, cretino, pazzo''.

-si chiederanno dov'è finito- disse la ragazza, osservandolo attentamente mentre si richiudeva la camicia.

-mi inventerò qualcosa...Weasley...-

-non è mai successo, certo. Per chi mi ha presa? Vuole che mio padre mi uccida a suon di Cruciatus? È stato solo sesso...- gli si avvicinò di nuovo, provocante -ottimo sesso, direi- sussurrò all'orecchio dell'uomo, mentre apriva la porta della casetta -stia bene, signor Malfoy-



  
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