Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
Segui la storia  |       
Autore: bestcloud    17/06/2012    2 recensioni
L'ultimo giorno di scuola, Nikora avverte le ragazze che devono tornare nei loro regni. Dopo una serata all'insegna delle lacrime, il mattino seguente partono per tornare a casa, ma vengono fermate da una forza misteriosa che...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mimi, Nuovo personaggio, Seira
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 7: Primo giorno di scuola

 

 

Passarono diversi giorni da quando le Dark Lovers si unirono, seppur a forza, al gruppo. Ebbene si, anche loro accettarono di collaborare con le loro più acerrime nemiche. Ci volle un po’, ma alla fine la piccola e persuasiva Mizuko riuscì a convincerle. Fortunatamente non ci furono obiezioni da parte delle sirene; la ramanzina dello spiritello e della principessa arancione le fece riflettere e capirono che se volevano veramente sconfiggere l’Apostolo del Male avrebbero dovuto collaborare.

 

Era lunedì 5 Aprile. Un giorno molto importante per la maggior parte dei ragazzi giapponesi; infatti per molti oggi è il primo giorno di scuola. Se pur a fatica, la neo studentessa Seira si alzò dal suo futon svegliata dallo squillante suono della sveglia posta sulla scrivania. Con un tocco della mano la spense facendo cessare quel tanto fastidioso quanto utile rumore. Aprì lentamente gl’occhi appannati dal sonno e guardò l’ora che indicava la sveglia: 7:03. “Mi devo svegliare” pensò la principessa. Si stiracchiò un po’, poi aprì le tende che coprivano la finestra illuminando quella stanza avvolta dalla penombra. Si voltò alla sua sinistra in direzione dell’unico letto della stanza. “Dov’è Lucia?” pensò vedendo che l’amica non era a letto. “Che si sia già alzata?”. Non ci stette a pensare troppo. Andò davanti all’armadio e si tolse il suo pigiama arancione a tema floreale e lo cambiò con la sua nuova divisa scolastica. Era il classico completo alla marinara rosso e bianco, decorato con un grosso fiocco rosso sotto il colletto. La gonna era di quelle pieghettate anch’essa di colore rosso. I calzini invece erano bianchi e gli arrivavano fino alle ginocchia senza superarle. Al collo portava la sua inseparabile collana a forma di conchiglia arancione. Pronta per il suo primo giorno di scuola, la giovane Seira indossò le sue ciabatte e uscì dalla stanza. Scese le scale e corse subito in sala da pranzo. Ad attenderla c’erano Lucia e Hanon, le quali stavano già facendo colazione. “Buon giorno ragazze!” disse la nuova arrivata andando incontro alle amiche. “Buon giorno” le risposero. Subito non lo notò, ma le due principesse

indossavano una divisa differente dalla sua. Avevano una camicia bianca sovrastata da una elegante giacca rossa decorata con un fiocco ovviamente rosso. Sotto indossavano una gonna scozzese rossa e bianca. Dopo averle scrutate per bene si decise finalmente a fare la fatidica domanda: “Perché indossate delle uniformi diverse?”. Lucia si grattò la guancia un po’ imbarazzata, poi le rispose dicendogli “Vedi, il fatto è che quest’anno noi frequenteremo le scuole superiori, quindi andremo in un'altra scuola” “Ehhhh!?!?” esclamò Seira sia sorpresa che delusa. “Mi dispiace ma è così. Non puoi farci niente” disse Hanon dandogli una pacca sulla spalla per consolarla. Magra consolazione. “Guarda il lato positivo; almeno non sarai da sola. Anche Mimi verrà a scuola con te” disse Lucia. Seira si riprese ed esclamò “Hai ragione! E poi oltre a Mimi potrò farmi anche un sacco di nuovi amici!” “Questo è lo spirito giusto” disse la principessa blu. Subito dopo si sentì il rumore di qualcosa sbattere contro il tavolo. “Ecco la colazione” disse una voce femminile estremamente seccata. Le tre si voltarono e videro Maria che porgeva ‘gentilmente’ un piatto al tavolo delle tre sirene. Ad Hanon scappò un risolino vedendo la forte e glaciale Maria col grembiule che gli porgeva docilmente la colazione. Ebbene si; adesso lei e tutte le nuove arrivate lavoravano al Pure Pearl. Di certo Nikora non le avrebbe fatte alloggiare gratuitamente. Spirito elementare o no, se volevano restare dovevano lavorare: questa era la regola. La fata, accortasi di ciò disse “Hai qualcosa di dire?”. Hanon cercò di non scoppiare a ridere e disse “Scusa, scusa. Il fatto è che...”. Alla fine cedette e scoppiò in una fragorosa risata. “Ahahahahah!!! Troppo divertente!!” esclamò la principessa blu rotolandosi a terra dalle risate. Intanto a Maria comparvero due grosse vene pulsanti sulla fronte e degli affilatissimi dardi di ghiaccio tra le dita. Lucia, cercando di evitare la morte prematura dell’amica, disse “Se volete scusarci adesso noi andiamo”. Prese Hanon per un braccio e se la trascinò via uscendo dall’albergo. Seira, dopo aver visto le due principesse sparire, si voltò verso la fata, fece un inchino e gli disse “Grazie per la colazione”. Maria non disse niente. Alzò i tacchi e a testa alta se ne tornò in cucina. Poco dopo si sentirono dei passi provenire dalle scale. La sirene si voltò e vide Mimi che stava venendo dalla sua parte. Anche lei indossava l’uniforme scolastica; l’unica differenza era che lei indossava un paio di collant nere e, invece della collana a forma di conchiglia, portava un collarino nero. Era veramente carina. La nuova arrivata si sentiva un po’ in imbarazzo; era la prima volta che indossava abiti del genere e se ne vergognava un po’. Arrivata davanti a Seira le chiese “Come sto?”. Senza pensarci due volte la sirena le rispose “Stai benissimo. Sei veramente carina” “C-Carina...?” domandò la ragazza visibilmente imbarazzata. La principessa fece un cenno con la testa e chiese “Senti, facciamo colazione insieme?” “...Va bene”.

 

 

Finita la colazione, le due ragazze si misero i mocassini marroni e cominciarono ad incamminarsi verso la loro nuova scuola. Nel tragitto parlarono di diverse cose, tra cui come sarebbero stati i loro nuovi compagni di classe e gl’insegnanti, o di cosa avrebbero dovuto fare una volta arrivate a scuola. Gli ci vollero una ventina di minuti per raggiungere l’edificio scolastico. La prima cosa che fecero fu andare a vedere in che classe erano state smistate, sperando di essere nella stessa classe. “Vediamo. Yugurime, Yugurime... Eccomi, Yugurime Seira!” esclamò indicando il suo nome scritto sul tabellone. Poi si voltò verso l’altra ragazza e gli disse “Io sono nella 1-C. Tu in che classe sei?”. Mimi stava ancora cercando il suo nome. “Ecco... Trovato! Fukari Mimi!” “Allora? In che classe sei?” chiese Seira incrociando le dita. “1-C” rispose. La principessa esultò “Evviva!! Siamo nella stessa classe!!”.

Le due ragazze si incamminarono verso la loro classe. Quest’ultima si trovava ovviamente al primo piano, come da consuetudine nelle scuole giapponesi. Nella classe c’erano trenta banchi, quasi tutti occupati. Cercarono dei posti liberi vicini. Ne trovarono due nella penultima fila vicino alla finestra. La prima a sedersi fu Seira. Aveva conquistato il banco vicino alla finestra, mentre Mimi quello subito a fianco. La ragazza dai capelli corti si guardò un po’ intorno. Era visibilmente nervosa. Appena la principessa sirena se ne accorse gli si avvicinò dicendogli “Non preoccuparti. Non c’è nulla di cui essere nervosi”. Facile a dirsi. Ad un tratto la campanella suonò. Le lezioni stavano per cominciare.

“Accidenti!” esclamò sotto voce Seira. L’amica si voltò verso di lei e le chiese “Cos’è successo?” “Mi sono dimenticata di portare l’astuccio. Adesso non so come scrivere” spiegò la ragazza. Gocciolone sulla tesa di Mimi. “Sei davvero sbadata. Tieni” disse una voce davanti a loro. Le due si girarono. Era il ragazzo che sedeva davanti a Seira. Aveva i capelli neri, sistemati in un taglio corto che si lasciava sfuggire qualche ciocca sul viso e in particolare sull’occhio sinistro. I suoi occhi erano quelli tipici di un giapponese, ma avevano qualcosa di insolito: erano azzurri, come il limpido e calmo oceano. Ovviamente indossava la divisa maschile, che comprendeva una camicia bianca e un paio di pantaloni lineari color blu marino. Gli stava porgendo una Bic nera. La principessa scosse la testa dicendo “Mi dispiace non posso accettare. Altrimenti come farai a prendere appunti” “Non ti preoccupare. Ne ho un altra” gli disse il ragazzo. Seira era indecisa sull’accettare o non accettare. “Che faccio? Se accettassi potrei fare la figura della ragazzina imbranata che ha sempre bisogno di una mano. Però se non prendo appunti poi non riuscirò a studiare. Cosa devo fare?”. Un rumore interruppe il suo monologo. Una mano aveva appena poggiato la Bic nera sul banco dell’indecisa ragazza. Seira seguì la mano fino a raggiungerene il proprietario. Era Mimi. “Visto che non ti decidi a prenderla l’ho fatto io per te” spiegò l’amica. Poi si voltò verso il ragazzo. Gocciolone d’imbarazzo sulla sua testa. “Grazie e scusa” disse la principessa sirena. “E di cosa?” chiese il ragazzo. “Allora grazie...”. Si accorse di una cosa: non sapeva ancora il suo nome. Senza che nemmeno glielo chiedesse lui gli rispose “Nakagawa. Nakagawa Keichi” “Io sono Yugurime Seira. Piacere. Lei invece è la mia amica Fukari Mimi” disse Seira presentando sia lei che la sua vicina di banco. “Piacere” disse Mimi facendo un cenno con la mano. “Che cognomi strani che avete” disse Keichi incuriosito. “Perché non ti piacciono?” domandò la ragazza dietro di lui “No, più che altro sono molto... come dire... inusuali” disse il ragazzo cercando di non essere maleducato. Intervenne Mimi dicendo “In effetti hai ragione. Il mio significa Luce degli Abissi” “Il mio invece Principessa del Crepuscolo” spiegò Seira. All’improvviso una voce forte e autoritaria irruppe nella loro conversazione. “Vuoi continuare tu Yuguremi?” disse la professoressa con voce palesemente irritata. La ragazza si alzò in piedi per rispondere, ma andò nel pallone e cominciò a dire cose senza senso “Ah, ecco... vediamo...”. Poi intervenne la voce della salvezza. “Pagina 9, riga 31” bisbigliò il ragazzo davanti a lei. “Pagina 9, riga 31!!” ripeté Seira ad alta voce. Gocciolone sulla testa della principessa. Mimi e Keichi si sbatterono una mano sulla faccia. “Che imbranata” dissero i due in coro. Intanto le guancie di Seira erano diventate color scarlatto per la figuraccia appena fatta. “Mi fa piacere che tu sappia dove siamo” disse l’insegnate con una punta d’ironia mal celata “Però mi farebbe ancora più piacere se seguissi le mie lezioni” “...Mi scusi” disse Seira sedendosi al proprio posto.

 

Al termine delle lezioni gli studenti se ne tornarono ognuno a casa propria. Prima di uscire dalla classe, però, Seira voleva fare un'altra cosa. Si avvicinò a Keichi e gli disse “Senti Nakagawa” “Chiamami pure Keichi” disse lui accordandogli il permesso di chiamarlo per nome. “Ok allora. Senti Keichi ti andrebbe di fare la strada per tornare a casa insieme a noi?” domandò  la principessa sirena. “Mi dispiace, ma oggi devo andare al lavoro” gli rispose il ragazzo. “Davvero tu lavori?” chiese Seira sorpresa. “Si” rispose lui. “E che tipo di lavoro fai?” domandò curiosa la ragazza. Il ragazzo ci pensò un po’ su, poi rispose “Lavoro come Assistente di un Ricercatore”. Intanto Mimi si avvicinò ai due. “Davvero? Dev’essere interessante. E che cosa studiate?”. Keichi ci pensò di nuovo su poi disse “Serpenti. Serpenti velenosi”. La ragazza dai capelli corti si intromise nella conversazione e rapida gli chiese “Che genere di serpenti?”. Non sapeva come rispondere. Poi guardò l’ora sul suo cellulare ed esclamò “Accidenti, com’è tardi! Scusate ma devo scappare, ciao!”. Detto ciò corse subito via come un fulmine. Le due ragazze lo guardarono andar via. “Peccato. Speravo che tornasse a casa con noi” disse la principessa sirena delusa. Mimi non disse niente. Si limitò a fissare la porta dal quale era uscito il ragazzo. “Spero solo di sbagliarmi” disse la strega prendendo la cartella dal banco. L’amica la guardò confusa e gli chiese “Cosa vuoi dire?” “Niente. Fa finta che non abbia detto niente” gli rispose incamminandosi verso l’uscita. Poi si voltò indietro e rivolgendosi a Seira disse “Andiamo?” “Si” rispose lei raggiungendola.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch / Vai alla pagina dell'autore: bestcloud