Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Mari_Malfoy    04/01/2007    4 recensioni
Harry si accorge di due occhioni cioccolato che lo stanno fissando intensamente, troppo intensamente per i suoi gusti.. Questa è una fan fic in cui Harry è un serpeverde e Hermione una Griffondoro.. Leggere per credere!
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Perché mi guardi in quel modo?”

Mio figlio, che oramai a compiuto i 18 anni di età, si sta per sposare..
Sono talmente felice per lui.
È davvero un bravo ragazzo.
Si prende cura di me, mi accoglie nella sua casa.
Mi aiuta quando ho bisogno, quando mi sento triste, quando ho voglia di ridere..
Lo vedo raggiungere il mio letto.
Sono ormai molto malato. Soffro di cancro. Ah! Quelle dannatissime sigarette!
Certo, anche se quasi 15 anni fa ho sconfitto il mago più potente al mondo non vuol dire che sia indistruttibile.
Manuel mi guarda. Mi vede assorto nei miei pensieri. “Babbo? Stai bene?”
Con gli occhi stanchi lo guardai anch’io.
“Certo, figliolo. Sai, non ricevo un trattamento così speciale dai tempi in cui ero studente ad Hogwrts!” Glì confidai ridendo.
Ma lui, invece aveva lo sguardo di una persona che voleva scoprire qualcosa.
“Babbo,, non parli mai di Hogworts.. Perchè? Hai passato degli anni brutti lì?” Brutti? Non, non direi proprio. Ma è passato molto tempo ormai.
Gli intimai di andare in salotto, raggiungere la scrivania e portarmi una specie di scrigno in legno.
Lui non esitò. Quando tornò nella mia camera mi portò ciò che rappresentava i miei ricordi, la mia vita.
Me lo porse e lo aprii. Era almeno dieci anni che non lo facevo.
I ricordi mi divoravano vivo.
“Guarda questa foto”
Lui la osservò..
“Cosa vedi?”
“Tre adolescenti di 16 o 17 anni, che ridendo stanno discutendo..Ma chi è il ragazzo accanto a te?”
Mi chiese osservando il giovane sulla foto.
Io sospirai.Mi mancavano molto i suoi preziosi consigli e anche le sue battutine acide.
“Draco Malfoy. Il mio migliore amico.
Tu me lo ricordi tanto sai? La stessa tenacia e testardaggine.”
Mi sorrise, grato dei complimenti che gli avevo rivolto .A Chi non sarebbe piaciuto essere paragonato al miglior serpeverde del mondo?
“E ora dov’è?”
“Suo padre era un mangiamorte ma lui no. Voleva dedicarsi a qualcosa di utile agli altri nella vita. Ma Lucius lo ha strappato dai suoi desideri.. Naturalmente, Draco Malfoy era una persona che non subiva gli ordini. Ma come ribellarsi al proprio padre? Gli obbedii..Ma il suo desiderio fu compiuto ampiamente..”
Mio figlio mi guardò alzando un sopracciglio. “Mi fece scoprire la vera amicizia.”
Annuì. Poi riposò gli occhi sulla foto.
“E la ragazza?”
Il mio cuore parve scoppiare. La ragazza.. Mi chiedeva chi era quella magnifica ragazza?
“ Hermione Granger, lei.. “
“Ma babbo, - mi domandò confuso - non è la migliore studentessa che sia mai esistita ad Hogworts?”
“Si, è proprio lei!”
Riguardò la foto. Avrebbe visto solo una ragazzina di 15 anni che rideva mentre ci prendevamo in giro come al nostro solito, insieme ai suoi migliori amici nella sala grande. Nulla di più. Solo io aveva avuto l’onore di potere vedere qualcos’altro in Hermione.
Ecco, la solita nostalgia.
Manuel interruppe il flusso dei miei pensieri.
Mi fissò con così tanta attenzione che mi fece quasi paura.
“Babbo, ma non dirmi che lei è..”
Deglutì a fatica.
“Che lei è la ragazza di cui avevi preso una cotta e che hai fatto soffrire tanto”.
Oh! Come era chiaro che lui non poteva conoscere ciò che loro due avevano passato insieme.
Gli sorrisi.
“No.”
“Era un’amica?”
“Nemmeno”
MI rivolse uno sguardo perplesso.
“E chi è?”
Sospirai e una lacrima mi scese dagli occhi verdi per tutti quegli amari ricordi che mi risalivano alla mente.
“Il mio amore del passato, la ragazza con cui ho riso.. Per cui ho pianto.. La ragazza che ho amato intensamente.. Alla follia.. La ragazza che mi amò sopra ad ogni cosa..”
Ora si era fatto più vicino a me.
“La ami ancora?”
“Oh..Certo!.é la persona più adorabile che io abbia mai incontrato, sai?”
Mi sentivo stranamente sollevato.
Finalmente qualcuno di cui mi fidavo era a conoscenza del mio segreto più bello e più malinconico.
“Ma non l’hai sposata, come mai?”
Ora si che sentivo terribilmente la sua mancanza.
“Purtroppo siamo stati insieme solo durante l’ ultimo anno ad Hogworts.. è morta l’anno successivo.”
La tristezza di quel giorno di 15 anni fa mi invase nuovamente. Per la seconda volta. Sentii l’abbraccio di Manuel consolarmi.
“Ti manca vero?”
“Certo.. Non ho mai amato nemmeno tua madre come ho amato lei. Si, solo un anno. Ma l’anno più intenso e felice della mia vita.”
“L’hai vista al momento tragico?”
Mi chiese con dolore.
“No Manuel, non l’ho vista. Si era dovuta recare da sua madre che stava morendo poi invece..”
Sembrava che esitava a pormi una domanda ma alla fine, esitare non portava bene a nessuno.
“Come l’hai conusciuta?”
AH! Questa si che era una bella domanda..
Di certo non nel modo più comune anzi, in un modo quasi ridicolo.
Così ridicolo che pensandoci scoppiai a ridere.
Manuel non mi capiva. Non mi comprendeva.
“Come è nato il vostro amore?”
Ora lui voleva conoscere fino in fondo la donna che era riuscita a far piangere ogni notte e a far sorridere ogni mattino al suo pensiero il suo caro padre.
“Sei sicuro di volerla sentire questa storia?”
Lui non aveva il minimo dubbio.
Annuì con fermezza..
“La vidi per l’ultima volta più di 15 anni fa. Per l’ezattezza me ne innamorai a 17 anni,15 anni fa, ma la vidi per la prima volta a 11 anni, 22 anni fa. Ma il suo profumo, il suo viso, la sua voce, il suo sorriso ce l’ho proprio qui” Mi indicai la fronte.
Non avevo la forza per raccontargliela ora, però.
La malattia mi stancava più del previsto.
“Ascolta figliolo, questa mia storia te la racconterò domani sera, va bene? Il cancro e la vecchiaia mi stanno sciupando.”
“Babbo! Ma come puoi parlare di vecchiaia? Hai solo 32 anni, Merlino!” Mi disse in modo sarcastico.
Lui, capii. E, seppure a malincuore mi lasciò solo nella mia stanza enorme.
Così enorme che sembrava fatta apposta per noi due.
Ma con una sola differenza.
Quel ‘noi due’ era solo nei miei sogni.
Ma il sapere che lei mi ha amato fino alla fine della sua vita mi rincuora ogni volta..
Mi misi sotto le coperte.
Provai ad addormentarmi, ma niente.
La mia mente non voleva riposare.
Si era decisa a ritornare ai giorni in cui fraquentavo ancora Hogworts..
Ai giorni in cui Draco e io parlavamo, ai giorni in qui ero indicato dalle ragazzine del primo anno, ai giorni passati con lei. Ai giorni che sarebbero vissuti per sempre perché io mi possa ricordare cosa vuole dire amicizia e amore.
Io Harry James Potter, ero inserito (da quell' ubriacone del cappello parlante) nella casata dei Serpeverde. Non avevo veri e propri amici, ma potevo dire di aver familiarizzato parecchio con Draco Malfoy.
Niente popò di meno che "Il più figo e arrogante della scuola di magia”"come si divertivano a chiamarlo le mie compagne serpi.
Non mi consideravo una serpe, anzi.
Il cappello avreva preso una decisione del genere il primo anno per via del mio burrascoso passato, per via di TU-SAI-CHI e per via della cicatrice.
Ah!! Quella maledettissima e fottutissima cicatrice. A volte mi faceva un male insopportabile, altre volte dimenticavo persino di averla.
Quell' odioso segno rappresentava e provava, nel modo più concreto possibile, di quanto io sono colpevole della morte dei miei genitori.
Essa è a forma di saetta.
In fondo questo ero io.
Un fulmine a ciel sereno caduto per sbaglio sulla terra che provoca molti danni.
Però, anche se ero colpevole della morte delle uniche persone che mi avrebbero amato e protetto, non mi consideravo una serpe.
Non ero assolutamente capace di prendere in giro e offendere gli altri senza provare, in seguito un' orribile rimorso.

Ah!! Dovevo tresferirmi in Grifondoro io!!
Bhè,ora che ci penso le ragazze griffanti non sono poi tanto male..
Non lo sono affatto.
Ce ne erano un paio di carine.
Bionde da favola, castane da svenire, rosse da scottarsi.
In fondo lo sanno tutti come dice quel bellissimo ma verissimo film:
"Dalle ragazze calme e caute bisogna guardarsi. Potrebbero scaldarsi e diventare molto più di banali panterone”.
Chi lo sa se quel film aveva ragione. Booooo!

Dopo la solita e noiosa mattinata del primo giorno di scuola,nella quale il preside dava l' ennesimo benvenuto agli ennesimi primini, ci rinfrescava la memoria delle solite regole della "Prestigiosissima e rispettatissima" scuola di magia di Hogworts e infine diede il buon appetito a tutta la scuola. Finalmente era ora di mangiare!!
La solita minestrina in brodo con il solito succo di zucca! Ah, che fantasia 'sta cuoca..
Appena misi in bocca la prima cucchiaiata Draco mi si avvicinò:
"Ehi Harry, stai riscuotendo un discreto successo con le primine".
Mi girai. Tutte le primine mi stavano guardando. Una sghignazza, un'altra scappa, un'altra mi indica, mi fa i sorrisetti..
Ah!! Tutte attratte dal famoso bambino sopravissuto.. Draco mi disse ancora qualche parola con un lieve sorrisino da ebete in faccia:
" E non solo le primine".
Non penso di aver e capito la sua affermazione.
Così mi volto anch'io verso di lui e alzo un sopracciglio:
"E chi altri, di grazia?"
La risposta che temevo di più?
'Un ragazzo'.
A quel punto sarebbe stato davvero troppo!!
Che le primine gli andassero dietro poteva reggerlo ma persino un gay no!! Mai!!
Draco però smontò ogni mio sospetto.
Mi prese il viso fra le dita e me lo fece scivolare bruscamente verso la tavolata dei griffondoro.
Ma cosa diavolo gli era preso a quell' idiota??
Incuriosito cercai di capire chi era quella famosa griffona..
No.
Impossibile. Hermione Granger mi stava osservando, anzi fissando con quei suoi occhioni che mai avrei creduti così pieni di dolcezza. Io la fissai a mia volta. Lei, probabilmente molto timida, scattò a girarsi dall' altra parte appena dopo cinque secondi dall' incrocio dei nostri occhi.
Wow.. Che strana (ma piacevole) emozione avevo provato..
Non mi ero mai sentito così stordito da una semplice mezzo-sangue che mi fissava, anzi.
Solitamente mi divertivo a prenderle in giro.
Ma questa volta no. Non sapevo nemmeno io il perché, ma era diverso.
Inconsciamente le mie labbra formarono un lievissimo sorriso rivolto alla ragazza.
Un sorriso di benessere. Era questo il sentimento che mi infondevano i suoi grandi e scuri occhi.
Draco mi guardò con un sorrisino divertito poiché non gli era sfuggito il mio atteggiamento sdolcinato dopo aver notato che la Granger mi osservava in quel modo candido.
" NO!!"
Draco si mise a ridere.
Perchè? Cosa diamine rideva ora?? Oh Merlino! Non lo avrebbe mai capito. Mai.
Io irritato ripresi il mio cucchiaio e me lo infilai in bocca ingoiandone il contenuto.
"Cosa no??"
"Non mi dire che ti attrae quella sporca mezzo-sangue. Voglio dire è carina ma è..".
Quello che più mi diede fastidio di quella frase fu il tono che usò per pronunciarla.
Quasi divertito, disprezzevole e molto, troppo ironico. Posai nuovamente il mio cucchiaio sul piatto.
"Ma cosa cacchio ti passa per quella testa biforcuta, è Malfoy?"
Come diamine poteva anche solo pensare che mi piacesse la mezzo-sangue?
Quell'insopportabile sapientona?
Draco rise ancora.
"Su Harry non ti agitare! In più non avresti mezza speranza con lei! è la fidanzata di Mr. Lenticchia, no?"
Infatti, lo era da più di un anno.
Ora, strano ma vero, avrei voluto sapere cosa provava la so-tutto-io per Ronald.
Sapere come studiava, cosa leggeva, cosa odiava, cosa amava. Se questa non è la curiosità!
E, a giudicare da quello sguardo che diceva quanto lei si fosse sentita attratta da me in quel momento, ero pronto a scommettere che anche quella ragazza mi voleva conoscere.
Ma in fondo era meglio se le cose stavano così, lei stava con Weasley e io con Pensy.

Pensy.
Mi ci ero messo con lei durante il mio terzo anno.
Stavo bene insieme a lei.
Ma non la amavo veramente.
O meglio, le volevo molto bene ma come un amica.
Mi ci ero messo perchè lei per me ha sofferto davvero troppo.
Ma a volte avevo come l'impressione che avesse timore di me.
Paura, forse era la parola più appropriata.
Come se temesse che la picchiassi.
Ma io non avrei potuto mai farlo.
Non avrei il coraggio di uccidere nemmeno una mosca, (Apparte un moscone di nome VOLDEMORT! ) è vero a volte avevo un caratteraccio che nessuno riusciva a dominare e forse era proprio quest’ultimo che lei temeva.

Si, era decisamente meglio se le cose rimanevano tali e quali a ora.
Io con la civetta di Serpeverde e lei con il suo Rosso di Griffondoro.
Il preside intanto, stava bofonchiando qualcosa su una prova “La serva e il padrone”
Mah, cosa volesse dire non lo sapevo. Però aveva promesso che ce ne avrebbe parlato a cena.
Il pranzo continuò normalmente, chiacchierai con i miei compagni, ma l' immagine di due occhi color del cioccolato che mi osservavano dolcemente non mi abbandonava mai.

Comunque mi rifiutai categoricamente di credere a ciò che mi aveva detto poco prima Malfoy.
Ma di una cosa ero assolutamente d'accordo con lui.
La mezzo sangue era davvero carina.
Già. Ed era proprio quell’immagine che mi apparve anche ora nel mio letto.
Ma la mente non si fermò.
Andava avanti.
Inesorabilmente.
Per sempre.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Mari_Malfoy