18/06/2012
3 recensioni"Ti odio! Esci dalla mia vita!"
Gli urlai contro queste parole centinaia di volte, mentre lui se ne andava di casa, sbattendo forte la porta alle sue spalle.
Era tutto finito.
Una storia d'amore durata poco più di un mese, persa a causa di cosa? Di una ragazza invaghitasi di Minho, del mio Minho.
E lui accettò volentieri le sue avances e a me questo dava molto, troppo fastidio.
Non seppe cosa dirmi quando gli spiattellai in faccia la verità: ovvero che mi tradiva con lei, Yuri.
E me lo disse chiaro e conciso, era finita grazie a lei.
"Taeminnie, guarda, guarda!"
Kibum mi strattonò forte il braccio, agitandosi quando vide nella vetrina di un negozio un certo tipo di jeans che ultimamente era molto in voga, tutti strappati. Rosa.
Jonghyun sorrise a quella scena e circondò con un braccio le spalle del suo ragazzo, prima di lasciargli un bacio casto sulla guancia destra, che prese fuoco poco dopo quel contatto.
Ebbene, dopo anni ed anni che il più grande lanciava chiari segni d'interesse verso Kibum, finalmente, quest'ultimo decise di provarci.
Quello era il loro secondo anniversario, e lo stavano passando con me, in un centro commerciale molto affollato, a guardare ogni singolo negozio che cogliesse anche il minimo interesse in Key.
Stavano sacrificando il loro giorno per consolarmi dopo il furente litigio della sera prima con Minho.
Minho...
Solo pensare al suo nome, mille brividi mi percorrono il corpo.
Il mio primo amore, da quando tempo prima venne a casa mia, per chiamarmi ed uscire insieme.
Non avevo amici, non avevevo nulla. A scuola ero preso di mira da dei bulli e lui mi salvò, ma quando quel pomeriggio... Si catapultò a casa mia, di tutto punto, bello come non mai per costringermi ad uscire assieme a lui, non capii nulla. Accettai senza pensarci due volte e, mano nella mano, passammo il pomeriggio più bello della mia vita.
Ma questi erano soltanto lontani ricordi.
Minho mi ha tradito, e ciò che conta ora è solo il presente.
"Oh, Minnie! Questo è stato fatto apposta per te! Guarda, è fantastico!"
Kibum sembrò super-eccitato mentre spostava gli occhi da un jeans all'altro, indicando alla fine uno solo, tutto nero e borchiato con dei tagli sulle cosce.
"Quanto sei frivolo, Bummie." Sbuffai. Mi annoiai tantissimo, nonostante le buone intenzioni di quei due, ma non riuscivo a distrarmi.
Omma mi lanciò un occhiata comprensiva e, prendendomi per mano, mi trascinò al negozio dei gelati.
"Il mio paradiso!"
Sorrisi più sincero che mai, Jong era felice, e lo stesso il suo ragazzo.
"Prendi qualsiasi cosa tu voglia, offriamo noi."
Non me lo feci ripetere due volte, affondai la testa negli immensi frigoriferi che contenevano i più impensabili gusti che potessero esistere, ma comunque ne presi un paio, andando a 'random'.
Dopo essermi sporto per prendere qualche scatola, li porsi a quei due ed uscii fuori, dicendo di voler prendere un po' d'aria.
Uscii dal negozio ed una folla enorme di persone mi fu addosso, senza chiedermi scusa o altro, se ne andarono, come se nulla fosse accaduto.
Voltai lo sguardo verso il corridoio di quel centro commerciale e mi accorsi che la gente era notevolmente aumentata.
E... Cominciai a star male.
Troppo gente attorno a me, troppa poca aria da respirare.
"Aria..."
Il respiro cominciò a mancarmi e i battiti iniziarono ad aumentare sempre più.
Attacco di panico.
Mi strinsi sul cuore, cercando di calmarmi.
Ma era tutto inutile.
Mi accasciai a terra, cosciente. Non avevo la forza di rialzarmi. Avevo lo sguardo voltato verso l'alto... E vedevo bianco, tutto bianco.
Prima il soffitto non era blu?
Sentii un urlo agghiacciante prima di sentire qualcosa tirarmi su.
"Taemin, Taemin!"
Udii chiaramente la voce di Omma.
Perché sei così preoccupato?
Avrei voluto chiederglielo, ma la voce non usciva.
Perché?
"Ha un altro attacco... Cosa dobbiamo fare?"
Questa volta parlò Jonghyun, anche lui evidentemente preoccupato.
Ma non dovevano esserlo. Io stavo bene.
Cominciai d'improvviso ad avere freddo e presi a tremare.
Tutto attorno a me schiariva, sfumava, diventando ancora più bianco, ancora più splendente, ancora più puro.
Tra tutta quella luce, riuscii a scorrere una figura.
Una donna, dai capelli lunghi e neri...
Mia madre.
"M-mamma...?"
Con le poche forze che avevo, provai ad alzare un braccio per raggiungerla, per toccarla. Avrei voluto ancora sentire il suo calore circondarmi, il suo profumo inebriarmi le narici e la sua voce cullarmi, come quando ero bambino.
Mi sorrideva, tendendomi una mano.
"Mamma... Aspettami."
Ciò che uscii dalle mie labbra non fu niente di più di un sussurro che, però, non sfuggì a Kibum.
"Taemin! Smettila! Riprenditi!"
Era disperato. Ma non ne aveva motivo!
Con mia madre sarei riuscito a dimenticare tutto il dolore provato a causa della sua perdita, e avrei dimenticato Minho.
"Mamma..."
Piansi disperatamente.
Non riuscivo a raggiungerla, non riuscivo a toccarla.
Mi faceva male. L'avevo davanti agli occhi, e allora perché non potevo raggiungerla?
"Minnie, Minnie! Ascoltami! Tienimi la mano, stringila più forte che puoi! Jonghyun sta chiamando Minho, sta arrivando. Ora andiamo all'ospedale. Però non lasciarmi la mano, stringila forte, anche a costo di farmi sanguinare!"
La sua voce era spezzata dal pianto.
No, lui non doveva soffrire.
Doveva essere felice. D'altronde ha Jong, può farcela.
Ha una spalla su cui piangere, ha un motivo per cui essere felice.
Una persona con cui passare assieme un'esistenza.
Obbedii comunque alla sua richiesta. Tutto pur di accontentarlo.
Improvvisamente vidi mia madre avvicinarsi e sorrisi automaticamente. Mi stringeva fra le sue braccia forti ma anche dolci. Mi erano mancate in quei lunghi cinque anni.
Ero felice, finalmente.
***
"Vieni al centro commerciale. Immediatamente."
La voce di Jonghyun mi parve preoccupata, perciò mi allarmai, chiedendo informazioni.
"Cosa c'è?"
"VIENI! ORA!"
Mi urlò contro, ed allora decisi di andare a vedere cosa diamine stava accadendo da rovinare la sorpresa che stavo preparando a Taemin per farmi perdonare.
Ero dal fioraio, con un mazzo di rose bianche -le sue preferite-, in mano.
Io, quella Yuri, non l'avevo nemmeno mai toccata.
Ma, alcuni menti malate, andarono a riferire al mio Minnie che l'avevo tradito mentre non mi era mai passato nemmeno per l'anti-camera del cervello di fare una cosa simile, proprio perché l'amavo.
Avviai velocemente l'auto, aggiustando delicatamente i fiori sui seggiolini posteriori, sorridente all'idea di vedere il mio ragazzo felice, perdonandomi e capire che non amavo nessun'altro all'infuori di lui.
Arrivai in fretta al pareccheggio ed entrai.
Ma una cosa attirò la mia attenzione: un'intera folla radunata ad un punto; chi preoccupato, chi scioccato. Mi feci largo fra loro ... E mi bloccai.
"TAEMIN! Tienimi la mano, resisti ancora un po'!"
Kibum piangeva disperato, mente in quel preciso istante, la mano di Taemin toccò il suolo, inerme.
Non sentii più il vociferare generale attorno a me, non sentivo più il mio amico piangere, non sentivo più i battiti impazziti del mio cuore.
"TAEMIN!"
*Angolino dell'autrice!*
Salve uwu Come va? LoL Avevo intenzione di scrivere questa shot da un pezzo... Ma ora ne approfitto, poiché ero annoiata e non sapevo che fare uwù finirà col prossimo capitolo. Ditemi cosa ne pensate QwQ
Bye Bye chu!