***PLEASE, STOP THIS PAIN FOREVER***

 

 

Oggi la mia compagna di banco mi ha detto, mentre era intenta a mangiare una merendina con soddisfazione: “non riuscirei nemmeno ad immaginarmi un mondo senza cibo!”.. Io l’ho guardata tristemente.. Io non riuscirei ad immaginarmi un mondo senza guerre ed ingiustizie..

Stamattina ho acceso la televisione: c’era il telegiornale.. non lo guardo molto spesso in questi giorni.. è giusto sapere quello che accade nel mondo, ma quello che sta accadendo in questo periodo preferirei non saperlo, per niente! Preferisco illudermi di vivere in un mondo migliore, dove la gente vive in pace.. un mondo di uguaglianza e libertà.. un mondo di umani.. non di bestie..

Ecco cosa siamo.. siamo bestie.. bestie rinchiuse in un canile, una prigione senza via d’uscita, che ci costringe a vivere nella sofferenza, guardando la nostra gente morire..  guardandola mentre subisce torture.. ammazzata solo come si possono ammazzare gli animali selvatici.. Ma per cosa?? Perché dobbiamo sopportare tutto questo?? Perché dobbiamo abbassare la testa di fronte a loro, di fronte agli artefici di queste orrende ingiustizie e orrendi soprusi?? Perché sono loro i nostri padroni..? I padroni della nostra vita.. della loro vita, di quella di quelle povere vittime…

Più guardo, più le notizie giungono alle mie orecchie, più immagini raccapriccianti affollano la mia mente e lacrime inondano il mio cuore.. più mi rendo conto della mia impotenza di fronte a tutto ciò, mi rendo conto della nostra collettiva impotenza.. Stiamo qua, a guardare i nostri fratelli morire senza una vera e plausibile ragione.. e non possiamo fare niente.. non riusciamo a fare niente..!

Questo non è un mondo.. questa è una prigione infernale che ci ospita tutti, uno per uno.. che ci obbliga ad avere paura di essa, che ci sta rendendo schiavi di un terrorismo ingiusto e orrendo, che sta uccidendo persone innocenti, persone con un’anima rubata, con un cuore che smette lentamente di battere.. ma con una paura che cresce ogni giorno di più.. Noi non siamo più esseri umani.. almeno non di fronte a loro..

Si può avere paura di vivere?? Certo che si può.. io ne sono un esempio! Come posso vivere serenamente in un mondo del genere, dove so che da un momento all’altro potrei essere una loro vittima o anche “semplicemente” una vittima di un attacco terroristico? Come faccio ad essere tranquilla sapendo che nel mondo girano persone che pensano di raggiungere il loro Dio ammazzando gente innocente? Come faccio ad essere serena quando anche la mia vicina di casa potrebbe essere uno di loro,  una di quelle macchine mortali? E soprattutto.. come posso fare finta di niente? Siamo fortunati, siamo dannatamente fortunati: viviamo in un paese tranquillo, o almeno fino ad ora..

Pochissimo tempo fa ho sentito al telegiornale di una scuola segreta a Firenze dove addestravano tantissimi kamikaze.. avevano già prefissato le loro mete, i loro punti d’attacco.. E l’Italia era tra di essi.. Solo allora mi sono resa conto che stiamo cadendo sempre più in basso.. Mi sto rendendo tuttora conto che non siamo al sicuro.. O almeno.. io non mi sento al sicuro..

Non posso guardare quelle terribili immagini di tortura animalesca e stare impassibile di fronte a tutto ciò.. E non riesco ad ascoltare le persone che continuano a dirmi di stare calma perché almeno “noi” siamo al sicuro.. Non riesco, mi dispiace.. La loro sofferenza è anche la mia, deve essere anche la nostra.. E anche solo questa deve essere una ragione di paura, sofferenza.. schifo immenso per quello che sta succedendo..

Non riesco più a svegliarmi la mattina col sorriso stampato sulle labbra, a volte non riesco nemmeno più ad accendere la tele: ho paura di vedere cose che potrebbero ferirmi ancora di più, ho terribilmente paura.. So che è sbagliato, ma preferisco perdermi nel mio mondo, un mondo migliore.. anche se solo per pochi secondi o attimi, per il semplice motivo che nemmeno la mia immaginazione fantastica riesce a reprimere la durissima realtà, perché essa rimane sempre viva nel mio subconscio, più forte di una roccia..

Vivere.. questa parola non ha mai avuto più significato per me di quanto lo sta avendo in questo periodo.. Dobbiamo vivere, consapevoli che è già una fortuna rispetto a tutto quello che sta succedendo.. Consapevoli e felici che la nostra vita non ci è stata strappata dalle mani con modi barbari, osceni.. schifosi e orripilanti.. Vivere in un mondo nero come la pece è difficile, anche se noi non siamo le vittime di quelle torture e di quelle morti.. per me è molto difficile comunque! Per la mia mente e il mio cuore è molto difficile, quasi impossibile, cancellare quelle orrende immagini dai miei occhi..Continuano a vagare dentro di me, a dirmi che non posso non pensarci, non posso essere impassibile di fronte a tutto ciò..

Dobbiamo essere contenti della nostra vita.. dobbiamo essere felici di alzarci la mattina, nel nostro letto.. andare a scuola, prendere anche il nostro 4.. ci sono persone che non riescono a vedere le luci dell’alba, consapevoli che forse, domani, non esisteranno più..

Vi chiedo un po’ di comprensione per loro.. non voglio rendervi tristi come me in questo momento, e se l’ho fatto mi dispiace.. ma mi sembra giusto farvi sapere il mio punto di vista, la schifosa verità che a volte ci sfugge.. preghiamo per loro, preghiamo per le loro vite.. preghiamo perché TUTTO FINISCA AL PIU’ PRESTO.. Grazie..

 

PS: Questa riflessione mi è sorta spontanea dopo aver visto le immagini di stamattina al telegiornale di quel ragazzo americano ammazzato come solo gli animali vengono uccisi.. Un senso di tristezza immensa mi ha strinto lo stomaco.. Si è impossessato di me.. avevo e ho voglia di piangere.. Non posso credere che tutto questo stia accadendo in questo mondo.. non posso crederci.. ma purtroppo è la pura verità, e dobbiamo esserne consapevoli e pensare a loro, a quelle vittime.. Spero la pensiate come me, ma non perché voglia costringervi a rendervi tristi per l’intero giorno.. ma perché loro hanno bisogno quanto meno della nostra comprensione, delle nostre preghiere.. sono l’unica cosa che possiamo dare loro, nel nostro stato di impotenza..