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Autore: Sahara__    18/06/2012    2 recensioni
1 anno ad Hogwarts. Due piccoli protagonisti diametralmente opposti, in continuo conflitto tra loro, convinti di odiarsi e di non riuscire mai ad andare d'amore e d'accordo, scopriranno che sotto tutto quell'odio si cela un interesse nascosto..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Spazio dell'autrice :
Ciaoo carissimi! Questa è la mia nuova fanfiction sulla coppia Draco Hermione, la mia preferita! Spero vi piaccia, ricordatevi di recensire, ci conto! ;)

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                                                                             ISSUES OF BLOOD


Capitolo 1.
Discussione in treno
 
“Io sono Malfoy, Draco Malfoy. E tu.. tu chi sei?”
“Io sono Hermione Granger. Piacere.” Si strinsero la mano, come due adulti, per darsi un certo tono altezzoso e dignitoso.
“Hai già deciso in che casa vorresti essere smistata, Hermione Granger? Chiese il biondino, con fare superbo. “Non siamo noi a scegliere, Draco Malfoy. E’ il capello parlante.”
“ Il cosa??” Sembrava stupito dalla domanda, come se non capisse cosa stesse cercando di dirgli.
“Il cappello parlante, colui che smista da secoli gli studenti che arrivano alla scuola. Era nel libro ‘Scuola di Hogwarts’. L’hai mai letto?” Lui sorrise beffardo. “No.. Già il titolo mi annoia..” E scoppiò in una risata fragorosa, talmente forte che alcuni studenti di passaggio per il vagone del treno lo guardarono di storto. Hermione però non sembrava divertita. Lo fissava impietrita, offesa, delusa forse.
“I tuoi genitori di che famiglia sono? Sono maghi giusto?” Continuò il ragazzino. Lei scosse la testa.
“No, i miei genitori sono babbani. Di professione dentisti.” Lui la fissò schifato, come se avesse un ragno peloso sulla spalla. “Cosa c’è?!” Chiese lei, che non capiva perché la fissasse in quel modo.
“H-hai detto che sono babbani?!?” chiese il biondino. “Esatto…. Qualche problema?” Domandò la Granger. “ A dire la verità.. si.” Ammise Draco, camminando per il vagone vuoto dell’Espresso di Hogwarts. “ Sei una Mezzosangue quindi… Una nata babbana… Mio padre mi ha detto molte cose, riguardo questa ‘specie’ di persone che si fanno chiamare ‘maghi’. Non hanno sangue puro, come i Malfoy. I Malfoy sono la più antica e nobile casata magica, a parità con i Black, siamo magici al 100%, nelle nostre vene scorre sangue puro capisci? E i Mezzosangue, così li definisce mio padre, sono la vergogna della razza magica. Perché nelle loro vene il sangue è misto.”
Hermione lo guardò, accigliata e offesa, molto più di prima, quando lui le aveva detto che trovava “Storia di Hogwarts” un libro noioso. “Quelle che fai sono delle discriminazioni, Malfoy.” Rispose, inacidita. Lui scosse il capo. “No, Granger, sono considerazioni sulla realtà magica. E la realtà è che i Mezzosangue non sono veri maghi. Alludono ad essere come noi, ma nel profondo ahimè, sanno che non potranno mai esserlo.” “ Come ti permetti??! Mi stai dicendo che io non sono una strega come te? Che sono inferiore a te?!? Eh?? E’ questo che stai dicendo??!” Era diventata rossa come un pomodoro, gli occhi che le vibravano di rabbia, i pugni stretti e la mascella serrata, mentre guardava il sorrisetto divertito di Malfoy. La risposta non tardò ad arrivare “Oh, non te la prendere. Non sei l’unica a non valere niente. Ci sono molti Nati Babbani che frequenteranno questa scuola. Poco fa ho incontrato uno studente, Seamus Finnigan, bleah, ha avuto il coraggio di raccontare ai suoi amici che sua madre è una strega, ma suo padre un sempliciotto babbano… Non sei l’unica qui, certo, ovviamente non sperare di arrivare in alto, ma potrai sempre dedicarti ad altro…” “Malfoy non ti permetto di insultarmi! Vedremo, vedremo quando sarò io a prendere voti più alti dei tuoi, ti umilierò davanti a tutti, e allora vedrai, vedrai che ti sbagliavi, che una Mezzosangue può valere tanto, anche più di un pallone gonfiato come te!!” Era sul punto delle lacrime, tremava senza controllo preda della rabbia che le bolliva in corpo.
“Cosa osi, sporca Mezzosangue, chiamarmi Pallone gonfiato??” Gridò lui, serrando i pugni.
“E tu come osi darmi della sporca Mezzosangue??” Stava per colpirlo, e lui stava per fare lo stesso, quando una voce richiamò la ragazza. “Hermione!!” Lei si voltò, il ragazzo nuovo, quello dai capelli neri, gli occhiali tondi ed una strana cicatrice sulla fronte, quello conosciuto un’oretta prima, la stava richiamando. “Ma cosa fai??” Lei sospirò, smettendo di fissare il suo nuovo nemico. “Mi ha insultata, Harry.” “Cosa hai fatto tu??” chiese il ragazzo sopravvissuto, al biondino. “E tu chi sei??” Domandò quello, con indifferenza. “Harry Potter. E tu?” Lui strabuzzò gli occhi. “Sei H-Harry Potter?? Quell’Harry Potter??” “Si, quello.” Rispose Harry, pacato. “Oh, scusami, non sapevo che fossi sua amica. Bene, bene, bene. Harry, sarebbe fantastico se diventassimo amici, sarebbe un’accoppiata vincente, io e te, colui che è sopravvissuto al Signore Oscuro e un Malfoy. Suona magnificamente non trovi??” Harry rimase in silenzio, fissandolo di storto. “Ovviamente, se vorrai stringere amicizia, dovrai un attimo guardarti da alcune persone. Non vorrai stringere amicizia con le persone sbagliate. Posso aiutarti io in questo..” E allungò la mano per stringere la sua. Ma Harry la fissò senza muovere un muscolo. “So riconoscere da solo le persone sbagliate, grazie. “Non sai che occasione ti perdi.” Lo rimbeccò Malfoy. “Prima però vorrei sapere cosa stava succedendo prima che arrivassi.” Continuò Harry. Hermione alzò lo sguardo su di lui, con gli occhi rossi e la voce cupa e disse “Malfoy ha insultato me e la mia famiglia. Ha detto che sono una sporca Mezzosangue, che quelli come me non hanno nessuna possibilità di arrivare in alto e che siamo la vergogna del mondo magico..” “Un secondo.. Cos’è un Mezzosangue??” Chiese Harry, confuso. “Oh magnifico, il ragazzo che ha sconfitto Colui-che-non-deve-essere-nominato non sa cos’è un Mezzosangue?? Ma dove vivi??” Chiese Malfoy, scettico.
Harry lo fissò malevolo. Ovviamente non poteva saperlo. Aveva vissuto 11 anni della sua vita in un sottoscala a casa dei suoi zii, i Dursley, e solo fino ad una settimana prima era venuto a conoscenza di chi fosse, e di chi fossero i suoi genitori. “Mezzosangue è modo dispregiativo per descrivere i maghi che non sono di sangue puro. Una come me, Harry. Non è bello sentirselo dire, vieni ferita nel profondo. Perché i maghi sono tutti uguali, senza distinzioni di sangue, ma c’è gente che ancora crede a queste scemenze.” E, senza aggiungere altro, corse via in lacrime.
Harry fissò Malfoy carico di odio. “Chiedile subito scusa.” Draco rise. “Non ci penso proprio.”
“Malfoy, chiedile scusa per quello che le hai detto!!” “non venirmi a dire cosa devo fare, Potter! Chiaro?! Tu, tu non sai contro chi ti sei messo, tu e la tua amichetta Mezzosangue, ma vedremo, vedremo chi vincerà la guerra!” E se ne andò anche lui, in volto dipinto il disprezzo puro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  

   
 
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