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Autore: NagatoPain    18/06/2012    1 recensioni
La mia prima FF. Semplicemente racconta l'inizio del dolore di Nagato ^^ Buona lettura!
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Pain
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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                                                                        - Il primo Dolore -


In quegli anni Amegakure era scossa dall'atrocità della guerra, causata dalle brame di potere dei paesi delimitanti, desiderosi solo di ricchezza e sostentamento. Le continue lotte devastavano il territorio e le famiglie, permettendo a stento la vita, rendendo complicato pure il semplice e indispensabile atto di nutrirsi. La poverà era sempre più dilagante, e la gente conosceva solo più dolore e paura.

In questi duri tempi di guerra e carestia, io vivevo ancora con i miei genitori, da bambino quel'ero. La vita anche se incredibilmente dura e difficile, procedeva e riuscivamo ad andare avanti, vivendo spauriti nella nostra casa, rintanati come topi in trappola. Ma grazie a loro, ricevevo affetto, amore e non sentivo la solitudine. Nel mio cuore c'era ancora un raggio di serenità, destinato a venir presto spento.

Quel giorno la pioggia sembrava più tormentata del solito, più di tutti gli altri giorni in cui quel cielo grigio piangeva. Fulmini e saette squartavano l'oscurità della notte, rischiarando per anche solo un istante l'angoscioso paesaggo. Ruderi di case, vittime di guerra.  
E udimmo dunque un rumore, misto ad un senso di terrore. Qualcuno era entrato nella nostra casa, dei nemici. Mio padre controllò, sporgendosi dalla porta in legno, silenziosamente, potendo così vedere gli intrusi. Due ninja di un altro paese, pericolosi. 
Il capofamiglia con un segno della mano fece cenno a me a alla mamma di scappare, e noi iniziammo a muoverci con passi leggeri, come fantasmi, ciò che ormai quella guerra ci aveva ridotti.
Compì allora uno dei più grandi errori della mia vita, per cui mi sono sempre odiato; urtai un vaso, facendolo cadere e infrangere sul pavimento, rompendolo in mille frantumi, e generando un rumore acuto e secco, assieme alla morte dei miei genitori..  I due Ninja si accorsero di noi e prendendoci per nemici ci attaccarono. I miei parenti per salvarmi cercarono di prendere tempo, buttandosi su quegli oppositori, ma inutilmente.. Appena un secondo dopo erano a terra, in un vivido lago di sangue, che si espandeva a macchia d'olio. Un altro fulmine allora scuarciò il cielo, illuminando il mio volto, e quello dei due Ninja, rivelandone il copri-fronte metallico e lucido, con sopra incisa una foglia. Villaggio che io non avrei mai perdonato.
Si accorserò solo in quel momento di aver compiuto un piccolo, ma fadatico errore. Avevano ucciso degli innocenti, dei poveri cittadini, che nulla c'entravano con quella guerra atroce! Io persi il controllo, e non so come e perchè, li ritrovai  morti a terra, ai miei piedi. Li guardavo da un angolo, rannicchiato a terra con le lacrime che sgorgavano copiose dai miei occhi, cadendo sui miei vestiti, e sul pavimento in legno quasi marcito.

 "Questo è stato il mio primo grande dolore. L'inizio della mia disperazione.."
  
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