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Autore: Meddi    18/06/2012    2 recensioni
Molti dicono che bisogna divertirsi,godersi in pieno il periodo dell'adolescenza,mandare tutto a fanculo,cercare la felicità.
Ma cosa succede se queste parole vengono prese alla lettera?
Cosa succede se si esagera e si finisce incinte a diciassette anni?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’ll never leave you alone.
 
 
Molti dicono che bisogna divertirsi,godersi in pieno il periodo dell'adolescenza,mandare tutto a fanculo,cercare la felicità.
Ma cosa succede se queste parole vengono prese alla lettera?
Cosa succede se si esagera e si finisce incinte a diciassette anni?
Sono Liz, una ragazza di Londra con un carattere ribelle,la mia famiglia non è molto unita e vengo considerata la pecora nera della casa.
In realtà questo carattere da dura è solo una copertura che nasconde la mia vera personalità, indecisa,insicura e fragile.
La mia migliore amica,Valerie,è anche la mia compagna di cazzate più grandi,siamo inseparabili,se una esce anche l'altra esce,se una resta a casa anche l'altra lo fa.
Ma ritornando alla situazione attuale,non è delle migliori,infatti viene fuori il mio carattere incredibilmente fragile.
In quei giorni avevo forti giramenti di testa,fitte allo stomaco,nausee continue che non mi davano pace,così ho deciso di consultare la ginecologa della madre per un controllo,perchè già temevo qualcosa.
Si dice che un figlio sia la cosa più bella che ti possa mai capitare,ma quando sei una diciassettene ingenua non è così,soprattuto se 'il padre' è uno stronzo.
Io lo odio,odio quel fottuto momento in cui mi sono fatta trasportare dall'eccesso di alcool,in cui non avevo usato il cervello,ma di più odiavo me stessa,non riuscivo a perdonarmi quell'errore.
 
Flashback.
Io: Oddio,ma che cazzo mi metto?- urlai con le mani tra i capelli alla mia amica.
V: Ma che urli?! Ho molti vestiti mai indossati scegline qualcuno,questo però è mio.- disse afferrando un vestitino attillato nero con dei ricami sul decoltè.
Io: Mmh..io direi questo rosso,che dici? dissi mettendolo sotto i suoi occhi.
V: Sarai una bomba sexy così.- concluse per poi travolgermi in una lunga risata.
Entrambe ci stavamo preparando per una delle tante serate in discoteca di cui i miei genitori non sapevano nulla.
Loro per me avevano in servo un futuro perfetto,un lavoro ben pagato,un marito milionario,ma già avevo deluso di gran lunga le loro aspettative.
Io: Mi fai dei boccoli?- chiesi passando il ferro a Valerie che annuii.
V: Pero' dopo tu mi passi la piastra.- 
Eravamo pronte per le nove e mezza e Valerie,prese le chiavi della sua auto,mise in moto e dopo venti minuti eravamo davanti all'entrata dell'affollato locale.
Alcool,musica a tutto volume,gente che balla ammassata in pista,chi si scopa su un divanetto,un ambiente che spesso frequentavo,mi sentivo quasi a mio agio.
Subito persi Valerie e la rividi in pista a scatenarsi con un ragazzo sicuramente ubriaco -come tutti del resto-.
Mi avvicinai al bancone per ordinare qualcosa da bere,faceva così caldo,forse per colpa delle luci che lampeggiavano quà e là.
Un ragazzo,ancora sobrio,si sedette sullo sgabello accanto al mio,ordinò la mia stessa bibita e stranamente intraprese un discorso sensato.
x: Ciao.-
Io: Hei.- sorrisi.
x: Come ti chiami?- 
Rimasi,come dire,stupefatta,un ragazzo ancora sobrio in una delle più famose discoteche di Londra,ti chiede il nome e non di scopare?
Io: Liz,tu?-
x: Alex,piacere.- mi strinse la mano.
A: Ti va di ballare?-
Io: Certo.-
Man mano l'atmosfera si faceva sempre più pesante a causa dei drink che avevo buttato giù,e anche Alex era nelle mie condizioni.
Poi si sa come va a finire,si perde quel poco di lucidità che ti rimane in corpo,la pazzia prende il controllo,una stanza vuota davanti ai nostri occhi,tutto al completo.
Alex mi prese per mano,aprì la porta del privè,mi spinse contro il muro,cominciò a baciarmi con foga passando velocemente dalle labbra al collo lasciando piccole scie umide.
Perchè non lo stavo respingendo? Non ne avevo la forza,volevo solo divertirmi,per una volta non sarebbe successo nulla.
Le sue mani caddero veloci sulla zip del mio vestitino,la tiro giù,mi buttò sul letto,baciandomi e percorrendo con la sua mano fredda la mia schiena nuda.
Non era la mia prima volta per me,ma non fu molto dolce,si vedeva che lo faceva per divertirsi,non usammo neppure il preservativo e questo fu l'errore più grande della mia vita.
Il mattino dopo mi svegliai e Alex non c'era nel letto,avevo un mal di testa atroce,gli effetti dell'alcool della sera prima si facevano sentire.
Mi rivestii velocemente,ravviai un po' i lunghi capelli castani e lisci e uscii dalla camera.
A: Ah,è stato un piacere,quando vuoi,chiamami.- disse Alex uscendo all'improvviso e ficcandomi un foglietto nella borsa.
Non risposi,girai i tacchi e mi allontanai il più possibile da lui,mi aveva preso per una troia che la da a tutti in ogni caso e aveva ragione perchè quella sera avevo esagerato,non mi ero saputa controllare.
Dai miei genitori non potevo proprio ritornare in quello stato,così bussai alla porta di Valerie,che con una faccia da rimprovero mi fece entrare.
V: Tu ora mi dici che cazzo di fine hai fatto ieri,ti ho cercata ovunque!- sbraitò nervosa.
Io: Si,hai ragione,scusa,ma ecco...-
V: Te ne sei scopata un altro,non è così?- ogni volta si comportava così,lei in questi casi non era come me,sapeva darsi limiti.
Io: Si,ok? Volevo solo divertirmi,basta ora!- sbuffai.
V: Almeno avete usato le protezioni?-
Io: No,vuoi vedere che tra tutti quelli che lo fanno senza preservativo proprio io ne subisco conseguenze?-
V: Io non metterei tutto al caso.-
Io: Ok,ora posso farmi una doccia?-
V: Vai pure,ti prendo qualcosa dal mio armadio.- 
Mi spogliai e mi misi sotto il getto dell'acqua,mille pensieri si fecero spazio nella mia mente,e se Valerie avesse ragione? se davvero non dovrei dare tutto per scontato?
Mi schiaffeggai mentalmente per quello che stavo pensando così uscii dalla doccia e indossai gli indumenti che la mia migliore amica aveva appoggiato con cura sul letto.
Passò una settimana e la mi vita tornò la merda di sempre,tra scuola,famiglia,amici che ti prendono solo per il culo,non ti puoi fidare di nessuno.
Fine flashback.
 
In quei giorni pero' succesero delle cose strane,mi sentivo debole,avevo forti giramenti di testa,svenivo spesso,una volta anche davanti a mia madre che ne fece una tragedia,ma la convinsi a non andare dal medico.
L'unica che poteva davvero consigliarmi e capirmi era Valerie,così andai da lei,tanto i suoi genitori erano sempre fuori per lavoro e la casa era tutta libera per noi.
V: Allora,mi dica signorina cos'ha?- disse fingendosi dottore.
Io: Ho paura che tu abbia ragione.-
La vidi spalancare la bocca,io trattenevo le lacrime mordendomi insistente il labbro inferiore.
V: No,ma sei sicura? Devi andare da una ginecologa,ti copro io con tua mamma,vai subito.- disse più preoccupata di me.
Io: Si,devo purtroppo.- dissi sospirando.
V: Vuoi che venga con te?- mi disse dolcemente.
Io: No,voglio stare sola,dopo verrò subito qui,lo prometto.- cercai di rassicurarla oppure non mi avrebbe fatto respirare.
V: Vabbene,a dopo.- 
 
Non usai l'auto,volevo camminare un po',respirare aria fresca e svuotare il cervello da qualsiasi preoccupazione.
Continuavo a rassicurarmi dicendo che se la dottoressa non avrebbe confermato tutto potevo stare in pace.
Arrivata davanti alla clinica,feci un grande sospiro,mi strinsi nel cappotto e mi recai dalla segretaria.
Io: Buonpomeriggio,potrei essere visitata dalla ginecologa?- chiesi diretta ma calma.
S: Certo signorina,mi dia pure i suoi dati,quando la chiamerò potrà entrare.- 
Erano già passati quindici minuti da quando ero seduta e l'ansia mia uccideva,ero sul punto di piangere,ma cercavo di trattenermi,non potevo allarmarmi prima della verità.
S: Liz Mils.- annunciò la donna con un registro dei pazienti tra le mani.
Ecco era arrivato il momento,la segretaria mi sorrise aprendomi la porta,io invece avevo una faccia cadaverica.
Quando la dottoressa mi vide,rimase perplessa,prima di invitarmi a prendere posto su di un lettino.
Spalmò sul mio ventre del liquido,che al contatto con la mia pelle era gelato,e con un attrezzo cominciò a massaggarla a destra e a sinistra.
D: Sei molto giovane giusto?-
Io: Si,ho paura,mi dica la verità pero'.-
D: So che per te non sarà una buona notizia ma....aspetti un figlio.-
No,non poteva essere davvero successo,e ora che avrei fatto? E i miei come avrebbero reagito? La scuola? Il padre?
 
 
Afferrai un fazzoletto,mi ripulii dal liquido e andai via senza salutare,senza niente,scappai con le lacrime che solcavano il mio viso.
Correvo per le strade,non vedevo quasi nulla,avevo gli occhi appannati dal pianto,mi ritrovai un ragazzo addosso e istintivamente mi coprii la pancia con le mani.
Era stato un gesto spontaneo,non me ne ero resa neppure conto.
x: Hei tutto bene?- un ragazzo riccio,alto,occhi verdi mi sorreggeva tra le braccia.
Io: No,non va niente bene.-
x: Dimmi dove abiti,ti porto a casa.-
Io: No ti prego,ovunque ma non a casa mia.- lo supplicai.
Era più confuso di me,non sapeva che fare,così mi portò alla sua macchina e mi fece salire.
x: Allora,visto che sei nella mia macchina almeno dovrei sapere il tuo nome.-
Io: Sono Liz,tu?- dissi asciugandomi le lacrime.
H: Harry,ti va di dirmi cosa ti è successo?-
Io: Dopo,è una storia lunga.-
 
 
Io: Capisci? Lui è uno stronzo ma io non sono da meno,ora che faccio,dimmelo.- dissi piangendo di nuovo.
Era tutto così strano,conoscevo quel ragazzo da poco più di un'ora,ma è come se mi fidassi di lui,mi ha portata a casa sua e sta sentendo tutta la mia tragica storia.
H: Ti capisco,non è facile ma c'è sempre una soluzione.-
Io: Quale sarebbe in questo caso?-
H: Parlare con i tuoi genitori.-
Io: Cosa?! Sei pazzo?! Mi ucciderebbero.-
H: Provaci.-
Io: No.-
H: Ti accompagno io.-
Io: Non se ne parla,tu non mi conosci proprio chi ti credi di essere?! Lasciami stare.-
H: Scusa se ti ho salvata dalla strada,eh.-
Io: No,scusa tu,e che...io non sono pronta Harry,cazzo,sono piccola.-
H: Ei,calma! Io ti aiuterò.- 
E da quelle semplici parole la mia vita cambiò,avevo qualcuno su cui contare oltre Valerie,che fu subito avvisata del bambino che avevo in grembo.
Avevo deciso di tenerlo,non potevo abortire,ma dovevo avvisare Alex anche se sapevo benissimo che vi avrebbe abbandonata.
A: Ah,ma gurda chi si risente,allora ci hai ripensato?-
Io: Smettila,ho una cosa più importante da dirti!-
A: Fissare il giorno?- che razza di stronzo.
Io: Aspetto un bambino,il padre sei tu.-
A: Come?! Hahaha,non inventarti scusa per stare insieme a me.-
Io: Non prendi seriamente neppure tuo figlio,potrei mai mentire su una cosa così importante?!- in tutto questo Harry mi era accanto tenendomi la mano.
A: Uao,io non so che dire,sono troppo giovane,non se ne parla.-
Io: E io non lo sono? Il guaio lo abbiamo fatto insieme.-
A: Vabbè,ti richiamo,ciao.-
Avevo capito che di lui non mi potevo fidare perchè era il solito da una 'botta e via' e di certo non avrebbe sprecato tempo con me.
 
In real life, I’m waking up alone
And it’s one more night
You didn’t make it home
And one more time, you won’t pick up the phone
 
Passai ben due settimana a casa di Harry,intanto ci stavamo conoscendo meglio ed era un ragazzo dolcissimo,per non parlare di quanto era bello.
Anche se stavo aspettando un bambino ero pur sempre una ragazzina e Harry mi piace e non poco.
I miei genitori non si facevano sentire e neppure io lo facevo,chiamavo solo Valerie ogni giorno per aggiornarla su come mi sentivo.
Per un po' era riuscito a farmi dimenticare la mia vita da schifo,era riuscito a portarmi il sorriso sul viso anche quando non ne avevo voglia.
H: Ora penso che lo debba dire ai tuoi.-
Io: Harry,ti prego,vieni con me.- lo supplicai.
H: Sali in macchina.-
Non avevo pace,non riuscivo a stare ferma,ogni parte di me tremava,i miei genitori erano l'ostacolo più grande da affrontare.
H: Calma,mi raccomando.- disse Harry tenendomi la mano.
Chi in quel momento ci avrebbe visto avrebbe subito pensato che eravamo fidanzati,ma non era così,anche se una volta Harry aveva sfiorato le mie labbra per sbaglio,bello sbaglio.
Io: Ciao mamma,ciao papà.- dissi salutandoli quando vennero ad aprirmi la porta.
M: E lui chi sarebbe?- disse mamma indicando Harry.
Sempre i soliti,invece di abbracciarmi visto che non mi vedevano da settimane,pensavano a chi mi portavo dietro.
H: Il suo ragazzo.- 
Cosa aveva detto? Nah,sicuramente lo avrà detto per non creare casino.
Eravamo seduti al tavolo così gli toccai la gamba con il piede e lui per risposta mi strinse forte la mano come per rassicurarmi,dovevo lasciare fare lui.
P: E allora?-
H: Secondo me sarebbe meglio arrivare al sodo senza troppi giri di parole.-
Io: Io...io..io..aspetto un bambino.- la mia voce era smorzata dal pianto imminente.
BUM,lo avevo detto,mia mamma dava segno di svenimeto,mio padre aveva la bocca spalancata,boccheggiava senza proferire parola.
M: L'ho sempre detto che sei la vergogna di questa casa.-
P: E io che per te avevo in servo un futuro perfetto,non mi sarei aspettato questo da te.-
M: Sappi che qualsiasi cosa tu farai sei una delusione.-
H: Penso che state esagerando,un nipote è la cosa più bella che possa mai capitare.-
M: Ma tu chi sei per intervenire?-
H: Io chi sono? Io amo vostra figlia e se voi non la apprezzate lei starà con me.-
Era una continua sorpresa,cosa cazzo stava combinando? 
Per non parlare dei miei poi,loro erano una delusione,invece di incoraggiarmi a fare la cosa giusta mi buttando ancora di più giù.
Io: Basta! Sono una delusione?! Bene! Grazie per l'aiuto eh! Non meritate di conoscere neppure vostro nipote!- urlai.
P: Pensi di essere un orgoglio? Che dirà la gente di noi? Che dirà quando sapranno che una ragazzina si è fatta mettere incinta senza essere spostata?!-
Io: Perchè quello che a voi interessa è il parare della gente,la gente parlerà sempre e comunque,bhe,a questo punto posso anche andare via.-
Salii in camera mia,apii il borsone e gettai alla rinfusa dentro tutti i miei vestiti.
M: Un giorno sappiamo che tornerai chiedendo scusa!- urlò mia mamma prima che uscissi definitivamente da quella casa.
Io: Non ci sarà quel giorno.-
 
Molti momenti di svolta nella vita non annunciano il loro arrivo.
Al contrario, si avvicinano silenziosamente quando meno ce lo aspettiamo.
E ci costringono a prendere decisioni difficili.
 
H: Ora puoi sfogarti.-
Questo mi serviva,qualcuno che mi ascoltasse,qualcuno che non aveva paura di prendersi cura di me,qualcuno che mi considerava importante,qualcuno che mi dicesse 'andrà tutto bene'.
Io: Quelle cose che hai detto ai miei sono vere?-
H: Si.-
Eravamo davanti la sua auto,mi fece aderire con la schiena vicino e mi baciò prima dolcemente poi con più foga come se lo desiderasse da tanto.
Io: Bhe,allora siamo in due.-
H: Cosa?-
Io: Voglio stare con te.- mi ribaciò,una,due,tre volte.
H: Allora starai a casa mia?-
Io: Se vuoi..- dissi imbarazzata.
H: Certo.- 
Io: Harry,sei sicuro,cioè sei sicuro di voler stare con una ragazza incinta?-
H: Perchè no,mi vedo a fare il papà,non ti lascerò mai sola.-
 
Then you took me by surprise
You said, “I’ll never leave you alone”
 
Quella frase mi fece scappare un sorriso,era da tanto che non appariva sul mio volto,ed era apparso per mezzo di Harry.
 
You are the best thing that’s ever been mine.
 
DUE ANNO DOPO.
Io: Harry,Louis piange,dagli da mangiare.- urlai a mio marito.
H: Subito amore.- scese giù rubandomi un bacio.
A volte si è costretti a crescere in fretta,ma se trovi la persona giusta,la vita diventa bella in ogni caso.
 
 
 
Buonsalve a todos (?)
Ecco la mia prima one-shot,a me l'estate non fa bene,ho troppe idee,sto uscendo pazza ç_ç 
Qui solo alla fine esce Harry,tutta colpa della tv,mi è venuta l'idea guardando 'abito da sposa cercasi' che poi non ci azzecca una ceppa,ma bho (?)
Bho,spero vi piaccia,ci ho messo tanto tempo,spero non vi annoii. Lasciate una recensione se volete *sperachequalcunolacagi* 
Se volete seguitemi su twittah,sono @milly9720 :3
Meddi;
 
 
 
 
 
  
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