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Autore: Rania    18/06/2012    1 recensioni
Un mondo al di là di un portale, un cavaliere all'inseguimento della donna amata, una ragazza con gli occhi color dell'oceano, un mistero da risolvere. Sembra la solita storia di sempre? Ma qui nulla è quello che sembra...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'Oceano negli Occhi

 

Una spiaggia isolata, lunghi capelli corvini sparsi al vento, l'unica cosa che si sente è il rumore delle onde accompagnato da una lenta melodia ripetuta all'infinito. I profondi occhi blu rivolti al vuoto, come i pensieri lasciati senza briglie nella mente della giovane. Un singolo punto rosso in un mare di sabbia dorata, avvolto dall'oscurità di pensieri e segreti.

Acqua viveva questa routine tutti i giorni, a mezzogiorno, quando tutti lasciavano la spiaggia, lei giungeva e la rendeva sua. L'unica cosa che poteva infrangere il velo, che aveva posto tra sé e il mondo era un dolce suono e un gesto ancor più dolce.

Il dolce suono giunse presto, l'abbaiare di Sparks  riportò alla realtà la mente della ragazza e il velo fu bruciato dalla radiante dolcezza del gesto del padrone del cane. Acqua, che prima sedeva sull'asciugamano poggiato sulla sabbia, si trovava ora schiacciata dalla massa di Sparks, ma fu prontamente liberata da Matthew e dal suo sorriso.

-Ciao Acqua, scusa non sono riuscito a fermarlo- Disse allungando la mano per aiutarla ad alzarsi.

-Non importa Matt, grazie- Rispose alzandosi.

-A cosa pensavi?- Chiese notando lo sguardo cupo dell'amica.

Un sorriso amaro si dipinse sul volto di quest'ultima, che si limitò a scrollare le spalle e a rivolgere lo sguardo verso il mare, lontano.

Acqua e Matt come sempre andarono a mangiare nel ristorante della famiglia del ragazzo, dove ogni tanto Acqua, d'estate, dava una mano come par-timer.

Da quando i suoi genitori erano spariti e nella loro città erano iniziate ad accadere cose strane, nessuno aveva più rivolto la parola ad Acqua, che invece aveva profondo bisogno dell'affetto della gente di quel piccolo paese. Matt e la sua famiglia costituivano un'eccezione, infatti erano tanto pazzi da offrirle un lavoro, anche se all'insaputa di tutti, ma soprattutto all'insaputa del Duca Bellini.

Il Duca era l'erede di una lunga stirpe di duchi, che si stabilirono nella città secoli fa, prendendone il controllo senza più lasciarlo, ecco perché, da quando lui aveva proibito di dare lavoro ad Acqua, tutti aveva ubbidito senza fiatare.

-E' già qui?-  Chiese Acqua a Matthew continuando a lavare i piatti.

-Si, quindi ti pregherei di non farti scoprire- Rispose Matt appoggiando sul tavolo altri piatti sporchi.

-Nasconde qualcosa- Affermò decisa voltandosi verso l'amico -e io lo scoprirò, andrò in quella dannata foresta e risolverò il mistero- Gli occhi della giovane non erano più cupi, ma risplendevano di una luce nuova, forte e inarrestabile quanto l'oceano.

-Hai ragione e lo sappiamo tutti, ma non puoi farlo, se vai nella foresta non torni più indietro e... io non ti voglio perdere- Finì la frase con un sussurro, che fece arrossire l'altra.

-Grazie, sei il miglior amico che potrei mai avere, ma io devo sapere, non posso vivere per sempre in questo modo, questa non è vita e io sono stanca di nascondermi- Diede un bacio sulla guancia a Matt, si tolse il grembiule ed uscì correndo verso casa.

Aprì la porta di colpo e corse nella soffitta, dove prese una valigia.

Mentre sedeva sul letto aprì la valigia con nostalgia, infatti conteneva tutte le foto dei viaggi che i suoi genitori avevano fatto per lavoro. Acqua ricordava come gli occhi della madre splendevano quando le parlava dei loro viaggi da esploratori e di come avevano deciso di stabilirsi in quel piccolo paese una volta che lei era nata, per garantirle stabilità e poter studiare con più attenzione la foresta, da cui un giorno non tornarono più.

Calde lacrime si fecero strada lungo il viso della giovane, che rimase a fissare la foto dei suoi genitori per un periodo di tempo che le sembrò infinito. Scosse la testa e si ricompose, facendosi coraggio e pensando che quello non era il momento per farsi prendere dalla tristezza. Aveva una missione da compiere e l'avrebbe portata fino alla fine, così prese il completo da esplorazione, che i suoi le avevano regalato e lo indossò. Un paio di shorts color terra abbinati a una canotta e un giacchino sbracciato dello stesso colore, accessoriati di torcia e coltellino svizzero, attaccati alla cintura.

Ora era pronta, diede un ultimo sguardo alla sua immagine riflessa nello specchio, come se guardasse tutti i suoi dubbi e li affrontasse in un'unica volta, così poi si girò di scatto più sicura di prima e andò verso l'uscita sul retro, che l'avrebbe portata diretta al sentiero, che conduceva alla foresta.

Quello che non si aspettava di trovare era Matthew, appoggiato al muro, che l'aspettava.

-Se sei venuto per fermarsi, sai già che è inutile- Gli disse decisa senza nemmeno fermarsi.

-Lo so, infatti non sono venuto per fermarti- La prese per un braccio -Voglio venire con te, non posso permettere che ti accada qualcosa- Ora i loro sguardi erano persi uno nell'altro, le parole a quel punto erano inutili, loro si capivano, non ce n'era bisogno, così Acqua non poté far altro che sorridere e dire -Sarebbe inutile provare a fermarti, vero?-

-Temo di si, tanto quanto lo è stato provarci con te- Concluse Matthew, facendo ridere ancora una volta Acqua, che lo prese per mano e iniziò a incamminarsi per il sentiero, dritta verso la foresta, a quel punto niente e nessuno avrebbe potuto fermarla, soprattutto visto che ora con lei c'era Matt. Durante il tragitto verso la foresta Acqua non fece altro che pensare a come aveva condizionato la vita del giovane, che le stava  accanto, all'inizio involontariamente, ma poi non era più riuscita a fare a meno di lui e delle sue parole d'incoraggiamento e lentamente i sentimento di affetto si erano evoluti in qualcosa di più grande e profondo, ma non aveva mai avuto il coraggio di confessarglielo, non volevo rovinare la sua vita ancora di più di quanto non avesse già fatto, per questo ora avrebbe lottato anche per lui e quando tutto sarebbe finito, se fosse andato tutto a buon fine avrebbe detto la verità a Matthew, che chiaramente l'amava, ma non aveva il coraggio di dichiararsi sapendo o meglio pensando, che lei lo vedesse solo come amico. Ora anche quella agonia sarebbe finita, perché tutto avrebbe seguito i piani, a quelle parole Acqua si fermò di colpo, suscitando l'attenzione del ragazzo, “tutto avrebbe seguito i piani...tutto sarebbe andato a buon fine...” ripeté quelle parole a lungo, ma così sottovoce, che Matt non riuscì a sentirle e lo sguardo perso dell'amica lo preoccupava, quindi tentò di avvicinarsi per capire cosa andasse, ma fu fermato da un'improvviso gesto dell'altra, che piantò i suoi occhi fissi nei suoi, anche se lui non riusciva a capirci molto.

Quelle poche parole continuavano a girare nella testa della ragazza, finché non giunse a una conclusione a dir poco spaventosa: e se tutto non fosse andato per il verso giusto, se durante quel viaggio fosse successo qualcosa a Matt, la colpa sarebbe stata sua e poi cosa avrebbe fatto, a quel punto era troppo tardi per tentare di fermarlo, non si sarebbe tirato indietro.

Matt, che continuava a fissare perplesso Acqua negli occhi, colse un ombra che li attraversò e capì subito quali pensieri occupavano la testa della giovane, così si lasciò scappare una risatina e si voltò, mettendo fine a tutti quei dubbi con una sola frase.

-Non ti libererai di me così facilmente- Le lanciò una breve occhiata e poi si voltò di nuovo camminando a passo spedito e trovandosi poco dopo di fronte all'entrata della foresta e senza esitazione vi entrò, seguito dalla ragazza, entrambi più sicuri e decisi che mai.

Una normalissima foresta, da fuori chiunque non ci avrebbe trovato nulla di strano, ma quelli del luogo sapeva bene, che quella non era una semplice foresta, c'era qualcosa di strano e tutti quelli che avevano provato ad addentrarsi non ne erano più usciti, tutti tranne il duca, l'unico che era entrato e uscito dalla foresta e non una volta, ma tutti i giorni, infatti lui viveva in quella foresta e non al confine, il suo castello si trovava nel mezzo della foresta e dal punto più alto della città si potevano vedere solo le punte delle torri più alte. Nel tempo ognuno si era fatto la propria idea su cosa potesse succedere nel castello, ma nessuno sapeva la verità, ne osava chiedere, anche se il duca non era un vecchio burbero, ma un giovane ragazzo di bel aspetto e con un'aria molto avvicinabile, ma le leggende che circolavano sul suo conto lo rendevano ostile e difficile da avvicinare. Acqua avrebbe sempre voluto parlargli, a lei piaceva se non fosse che lui le aveva rovinato la vita, quindi evitarlo e odiarlo era diventata una questione di principio, anche se lei continuava a pensare che ci fosse qualcosa di più sotto.

Persa nei suoi pensieri, per l'ennesima volta, Acqua non si accorse di essere rimasta sola e di non trovarsi più sul sentiero che stavano seguendo, ma il suo primo pensiero andò a Matt a dove si trovasse e a tutto quello che poteva succedergli, stava già iniziando a correre, quando una voce conosciuta la fermò, aveva già sentito quella voce, ma non riusciva a collegarla ad un volto e intorno non vedeva nulla, finché un cespuglio si mosse, ma mai si sarebbe aspettata di vedere quello che ne uscì.

Matthew correva senza sosta da ormai troppo tempo, la foresta era un vero labirinto e ormai stava girando in tondo, ma non poteva darsi per vinto, doveva trovare Acqua, continuava a darsi dello stupido per averla persa di vista, anche se tutto era successo nel giro di pochi secondi, senza che lui potesse registrare quello che succedeva.

-Acqua, dove sei?- Ormai gridava la stessa frase da tempo e la voce lo stava abbandonando, come anche la luce, quindi fu costretto a interrompere le ricerche per trovare un posto dove accamparsi e passare la notte, come sarebbe arrivata l'alba avrebbe ripreso la ricerca, sperando che la ragazza fosse salva.

La ragazza in questione ora guardava di fronte a sé con aria spaesata, non poteva credere che il duca fosse lì e che le stesse offrendo il suo aiuto, di sicuro ci doveva essere qualcosa sotto, però non le dava l'idea di una persona ostile, forse voleva davvero aiutarla, magari le faceva pena, combattuta tra le due idee Acqua decise di risolvere la questione chiedendo al diretto interessato cosa avesse in mente.

-Sai che non mi fido di te, quindi ti conviene parlare chiaro, cosa vuoi?- Gli chiese decisa.

-Posso capire che non ti fidi di me e ne hai pienamente ragione, ma sono stato costretto a fare quello che ho fatto o tu non saresti stata qui oggi- Fu la risposta del duca, ma non era di certo quello che la giovane si aspettava di dire, la cosa quindi la sconvolse lasciandola senza parola, ma costretta a rispondere si dovette inventare qualcosa.

-Quindi duca voi mi state dicendo che mi avete rovinato la vita per fermi perdere in una foresta?- Rispose seccata e confusa.

-No, c'è molto di più sotto, ma non è compito mio spiegartelo, lo faranno i tuoi genitori- Le rispose il duca, porgendole un piccolo diario di pelle.

-Cosa state dicendo? Questo cos'è? I miei genitori sono vivi?- Prese in mano il diario, lo aprì e iniziò a sfogliarlo, mentre tempestava distrattamente di domande il duca.

-Prima di tutto non darmi del lei, d'altra parte ho solo un anno più di te e poi chiamami per nome- Rispose lui sorridendole dolcemente.

-Davvero hai un anno più di me? Comunque come vuoi tu, ma se ti devo chiamare per nome lo dovrei anche sapere, non credi?- Disse continuando a leggere il diario, senza neanche alzare lo sguardo per un secondo.

-Hai ragione- chiuse il libro, costringendo Acqua a guardarlo negli occhi -Il mio nome è Ryan, molto piacere- Disse lasciandole le mani e iniziando ad incamminarsi per un sentiero nascosto.

-Ah, piacere, ma aspetta, dove vai? A proposito dov'è Matt?- Chiese Acqua iniziando a seguire Ryan per il sentiero.

-Non ti preoccupare per il tuo amico, sta bene, se ne stanno occupando i miei servitori. Noi andiamo al mio castello, sta per piovere non ci conviene stare qui fuori- Spiegò e dopo pochi minuti inizio effettivamente a piovere, ma il castello si trovava li vicino, così non si bagnarono.

Una giovane ragazza accompagnò Acqua nella sua stanza, che più che stanza era un vero e proprio appartamento, ma non si soffermò molto ad osservarla, perché era troppo interessata a quello che c'era scritto nel diario dei suoi genitori, così si tuffò nel bagno caldo che trovò pronto e iniziò a leggere.

Nel frattempo Matthew era stato raggiunto nella foresta da un uomo distino e anziano dall'aria non troppo socievole e autoritaria, così il ragazzo non osò ribattere, quando l'uomo gli chiese di seguirlo. Il viaggio proseguì in silenzio, visto che l'uomo metteva in soggezione Matt, che non apprezzava quella situazione, per sua fortuna il viaggio non durò molto e tutto quel mistero non lo convinceva, ma non replicò nemmeno quando fu accompagnato in una lussuosa stanza e gli fu chiesto di godersi il bagno che era stato preparato e di prepararsi per poi scendere nella sala da pranzo, dove trovò il duca ad aspettarlo. Matt era sconvolto ormai non capiva più nulla di tutto quello che stava succedendo, ma il duca risolse ben presto tutti i suoi interrogativi e non fece in tempo a chiedere dove fosse Acqua, che questa arrivò, porse un libro al duca e disse sicura “ci sto”.

-Aspettate un attimo, mi state dicendo, che questa foresta è la porte che connette il nostro con un altro mondo e che tutte le persone scomparse si trovano dall'altra parte e che quindi noi dobbiamo andare a recuperarle?- Chiese confuso e incredulo Matt.

-Si- Risposero semplicemente in coro l'amica e il duca.

-Ma è assurdo, non ci puoi credere davvero Acqua- Disse esterrefatto, scattando in piedi e prendendo per le spalle la ragazza.

-Lo so che sembra strano e all'inizio non ci credevo nemmeno io, ma dopo che ho letto questo mi sono ricreduta, lo hanno scritto i miei genitori- Spiegò semplicemente la giovane, porgendo il diario all'amico in modo che potesse leggerlo. Matthew prese il diario, sempre più convinto che l'amica fosse impazzita, ma quando finì di leggerlo cambiò idea e si unì ad Acqua e a Ryan nel loro viaggio.

La storia si conclude con il classico lieto fine, Acqua e Matt possono finalmente vivere felici il loro amore, le persone scomparse sono tutte tornate a casa dai loro cari e il paese è tornato alla vita come lo era un tempo. Anche la foresta sembrò rinascere, senza più avere quell'atmosfera che intimoriva e affascinava allo stesso tempo. Ryan dall'altra parte della porta trovò un mondo in cui poté sentirsi a casa trovando finalmente il suo posto nel mondo anche se ad Acqua era dispiaciuto separarsi dal duca senza poterlo conoscere a fondo, ma questo le promise che presto si sarebbero incontrati di nuovo. Quelle parole non furono subito chiare alla giovane, ma lo sarebbero diventate preso, infatti al posto del castello nel centro della foresta era sorte due caverne gemelle, una conduceva al mondo dove si trovava ora Ryan, l'altra era un mistero, ma di certo i rumori che provenivano dal suo interno non promettevano nulla di buono.

  
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