Io incrocio di nuovo il mio sguardo con quello del ragazzo, soprattutto quando il preside mi fa notare chi è stato realmente a rubare dalle mie scorte. Ecco allora che i nostri occhi si riallacciano, tu mi squadri con quello sguardo di sfida che ti rende tanto simile a tuo padre, quasi come per affermare: “Te l’avevo detto che non ero stato io a rubarti gli ingredienti”.
Anche io ho quel marchio e sento la stessa sensazione, lo stesso bruciore che deve provocare a lui. Lui ne è estremamente soddisfatto, io no.