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Autore: kasumi    18/06/2012    2 recensioni
Un Alternative Universe ambientato durante la seconda/terza serie in cui Faith è la Cacciatrice in carica. Pairing: Angel/Faith.
Personaggi secondari: Spike (cattivo), Dru, Vamp Willow.
Appaiono anche Giles, Xander e Buffy.
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Pensò che forse tutti loro erano diventati dei mostri perché non si erano mai sentiti amati.
A che scopo il destino gli aveva fatto riavere l’anima? Solo per farlo soffrire in eterno in quella prigione? O c’era forse uno scopo più alto?
La Cacciatrice era l'unica che poteva dare uno scopo alla sua anima, fosse anche solo per fermare gli abomini commessi dalle creature che aveva creato.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angel, Buffy Anne Summers, Faith Lehane, Un po' tutti, William Spike
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 6



Ringrazio Watcher e Phoenix-esmeralda per le recensioni e per gli incoraggiamenti a proseguire! *_*
Se tutto va bene, prevedo di pubblicare un capitolo a settimana.

Prima di leggere questo aggiornamento, controllate di non aver perso il capitolo precedente in mezzo a tutti gli aggiornamenti del week-end! Ho visto con piacere che un sacco di autrici hanno aggiornato! (Che è cosa buona e giusta e significa che il fandom è attivo! *_*)




«Questo non cambia niente.»

L’aveva detto per convincere se stesso. Come se crogiolarsi nell’inevitabilità del male, nell’apatia e nella passività di chi osserva il mondo scorrere accanto a sé senza alzare un dito, fosse più sicuro che mettersi in prima linea e dare finalmente una svolta alla propria non-vita.
Esattamente come aveva fatto per più di un secolo, mentre osservava il demone devastare e uccidere, convincendosi che lui era troppo debole per combatterlo e che, dopotutto, lui ed il demone non erano la stessa persona. Come se il demone non si nutrisse della sua rabbia e dei suoi rancori, come se non usasse le sue mani ed il suo corpo per compiere quegli abomini.

All’inizio aveva pensato che la ragazza fosse uno di quei guerrieri urbani che si univano in gruppi per combattere i vampiri. Ne aveva incontrati diversi durante i suoi viaggi, persone che solitamente avevano perso un caro amico o un parente a causa di demoni senza pietà.
Era grato per il suo aiuto ma teneva le distanze, perché non voleva coinvolgerla nei suoi casini.
Però mai e poi mai avrebbe immaginato che si trattasse della Cacciatrice.

Una di quelle leggendarie guerriere solitarie, umane mezze demoni, che consacravano la vita ad uccidere i vampiri.
L’unica che poteva aiutarlo ad uccidere Spike e che forse gli avrebbe dato finalmente la pace.
L’unica che poteva persino dare uno scopo alla sua anima, fosse anche solo per fermare gli abomini commessi dalle creature che aveva creato.

Ma come poteva aiutarla, se non riusciva nemmeno a ringraziarla per quello che stava facendo per lui? Tutti quegli anni di solitudine e di amarezza, di sfiducia verso il prossimo e verso se stesso, non si potevano cancellare con un colpo di spugna.

E poi, dopo averla aiutata, cosa sarebbe successo? Lei avrebbe dovuto ucciderlo. Non era forse meglio scappare di notte, quindi, e non rivederla mai più? E invece di cercare Spike, continuare a nascondersi come aveva fatto negli ultimi decenni? Oppure anche affrontarlo, ma senza metterla in mezzo.

E poi c’era un’altra questione. Lei era una donna e non una qualsiasi, una donna che sembrava capirlo come nessun altro perché aveva vissuto sulla pelle qualcosa di simile a quello che aveva vissuto lui. E quella donna gli piaceva. Non solo fisicamente, ma anche per quello che lei era, per il suo carisma, per la sua schiettezza e spontaneità.
Cosa sarebbe successo se le si fosse affezionato? Una relazione tra un vampiro ed una Cacciatrice -anche solo di amicizia- era qualcosa di impensabile. Lui non avrebbe potuto darle quello di cui lei aveva bisogno e prima o poi avrebbero dovuto allontanarsi, per il bene di entrambi.

Qualcosa inoltre lo metteva in guardia da lei. In tutti gli anni che aveva vissuto aveva passato molto tempo ad osservare la gente. Non riusciva ancora a capirla ma l’aveva osservata a lungo, e aveva sviluppato un sesto senso per alcune cose. Non gli era sfuggito il modo in cui quella brunetta lo guardava, il modo in cui aveva tenuto testa al signore che era venuto a farle visita, il modo in cui i suoi occhi sfioravano tentati le bottiglie di alcolici sulla mensola e poi guardavano altrove, il modo in cui rigirava il coltello con sapienza tra le mani e affilava i paletti in modo maniacale, le leggere cicatrici di tagli che le attraversavano i polsi a qualche centimetro dai palmi –probabilmente auto-inflitti anni prima durante qualche periodo buio…
Poteva scorgere senza difficoltà i suoi istinti e il fuoco che le ardeva dentro, che lei cercava in tutti i modi di soffocare per tenerli a bada. Gli era chiaro come la ragazza covasse un germe di instabilità emotiva.
Non qualcosa che la rendesse per forza inaffidabile, ma che rendesse imprevedibile il modo in cui affrontava le sue prove.
A volte le sembrava un’arma carica pronta ad esplodere da un momento all’altro ed era sicuro che con lui non fosse ancora successo solo perché si stava sforzando di usare i piedi di piombo, probabilmente per non spaventarlo.

E se tutti quei dubbi non fossero bastati, c’era anche la faccenda della maledizione. Se fossero riusciti ad uccidere i suoi ex compagni di scorribande, se Angel avesse finalmente trovato una vera amica, se avesse deciso di dare una svolta e uno scopo alla sua esistenza e dedicarla ad uccidere i demoni al suo fianco, non sarebbe stato forse felice? E la felicità non era qualcosa che Angel poteva permettersi, se voleva evitare con tutte le sue forze di trasformarsi in Angelus.

Da qualsiasi parte guardasse la faccenda, non c’era modo che questa lo lasciasse indifferente. E fingere di esserlo per mantenere il controllo di se stesso, stava diventando sempre più difficile.


Nota: il particolare dei tagli ai polsi di Faith è di mia invenzione! Penso si adatti alla storia e faccia molto "Borderline". Spero non vi disturbi troppo...
  
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