I'm losing my mind, losing my mind, losing control. 

 Mi affaccia alla finestra, quel giorno non pioveva, ne nevicava c’eran solo nuvoloni grigi in cielo, vidi una famiglia, eran giovani, eran carini, ed eran ricchi, avevan già un bimbo con loro, poteva avere sui 4 anni, e si vedeva che era adottato, insomma aveva gli occhi a mandorla.
Sicuro pensai eran venuti per un neonato, solitamente quelli carini, preferivano i piccoli, noi grandi eravamo difficili da gestire, non potevano farci cambiare carattere e modo di esprimerci perciò prendendo un neonato potevano appunto crescerlo loro con regole loro. Era raro che venissero per noi grandi e chissà come mai in quelle rarità mi portarono via Lucas.
 
"Sta arrivando una famiglia, preparatevi ragazzi, chissà forse è la volta buona che qualcuno si sistema!" disse Annie, un assistente, forse la più simpatica aveva 27 anni, non passava molto tempo con noi. Preferivano mandarla appunto dai neonati.
Ecco, la coppia è per noi! Io non voglio andarmene, e se mi scelgono? Non voglio lasciare questo posto, per quanto orrendo sia, voglio aspettare i miei 4 anni, non voglio abituarmi a nessuno. Che ragionamento da stupida!
 
Entrarono, eran vestiti per bene, devi sempre fare una bella figura con gli assistenti, o almeno con alcuni, con i nostri non di certo, non se ne fregavano nulla.
Lei era una bella donna, poteva avere un 28 anni, aveva i capelli raccolti, erano neri, neri corvino, forse era tinta, la sua carnagione era chiarissima, il rossetto rosso spiccava su quelle labbra così perfette e i suoi occhi mi ricordavano troppo quelli di Lucas.
Lui era alto, capelli castani e occhi castani, non era il solito tipo “fighetto” sembrava ok!
Il bimbo era in braccio all’uomo…
"E questi sono i ragazzi dai 10 ai 17 anni." Disse Annie.
La situazione si svolgeva in maniera che tutti ci dovevamo presentare e raccontare per quale motivo eravamo finiti li. Dire un po’ da dove provenivamo e se avevamo parenti vivi e cose simili.
Quando arrivò il mio turno ero abbastanza agitata, cercavo di sembrare il meno adorabile possibile.
Stare li, parlare e farmi giudicare da due persone sconosciute era anche abbastanza squallido.
"Beh, salve. Io mi chiamo Cathrine Hold, vengo da Briston e i miei genitori mi hanno semplicemente abbandonata quando avevo 8 anni. Nulla di interessante insomma, non ho parenti qui, e non ho fratelli. Il mio migliore amico mi ha abbandonato qualche giorno fa, e in questo momento ho una brutta influenza."
La donna si avvicinò, mi guardò negli occhi, erano i suoi, erano quelli di Lucas o perlomeno erano identici, per qualche secondo mi sentii quasi bene.
"Hai dei begl’occhi." mi disse fissandomi.
"Grazie Signora.." quello sguardo mi mise a disagio,nessuno mi zittiva però quello sguardo ci riuscì.
 
I ragazzi continuavano a parlare e loro ci squadravano era veramente una situazione squallida ed imbarazzante, come se poche parole potessero aiutare una coppia a scegliere il loro futuro figlio, poi perché uno già grande?
Fra me e me pensavo: ti prego, non me, non me. Questa volta ascoltami, almeno questa, fai che non scelgano me.
 
I due ragazzi, beh si erano ragazzi se ne andarono presto, io ritornai a letto, si quel giorno non avevo proprio voglia di fare nulla.
Odiavo parlare con gli altri ragazzi, erano superficiali, antipatici e egoisti e molti anche abbastanza complessati.
Mi misi a letto presto, sperando che il sonno mi catturasse il prima possibile, dovevo dormire.
D’un tratto le lacrima iniziarono a rigarmi il volto, neanche me ne ero accorta, macchiai il cuscino con il rimmel, non volevo piangere eppure lo facevo, forse il mio corpo ne aveva bisogno, la mia mente diceva di no ma loro continuavano ad uscire. 

Meow, beh non mi convince per niente ho aggiornato solo per Nelly...