The
Five Senses....
.....Runami.
Vista.
Sanji, con le sue attenzioni, Brook, col suo
desiderio di vederle le
mutandine, Usop, con la scusa di essere il suo compagno di sventure,
Franky,
con le sue manie perverse di fratello maggiore e perfino Zoro, reduce
dal detto
“chi disprezza compra.”
Queste cose Rufy le sapeva.
Semplicemente, lui l’aveva vista
per primo quindi, pretendeva
la precedenza.
Rufy non aveva voluto ascoltare il passato di Nami quando Nojiko si era offerta di spiegare la situazione, non aveva ascoltato nemmeno la stessa Nami, quando gli aveva ordinato di sparire da quell’isola.
L’unica cosa che aveva udito, nel silenzio di quella cittadina che pareva giunta alla sua fine, era stato il suo pianto e un sussurro:
-Rufy.. aiutami.-
Questo, gli era bastato.
Olfatto.
A
Chopper il buio aveva sempre fatto paura, ma quella notte mentre
camminava silenzioso verso la stanza dell’acquario era deciso
a voler risolvere
quel mistero.
Lui, che tra i membri dell’equipaggio
era quello coi sensi più sviluppati,
essendo per metà animale, conosceva a memoria
l’odore di tutti i suoi compagni.
Eppure da ben due notti ormai, l’odore
di Nami e quello del suo
capitano, svanivano
improvvisamente e al
loro posto, subentrava un odore che Chopper, non aveva mai sentito
prima.
Secondo il suo naso blu, quindi, qualcosa non
andava.
Ecco perché, si ritrovava sveglio a
quell’ora così tarda a sbirciare dal
vano della porta la stanza dell’acquario da dove
l’odore proveniva e quando i
suoi innocenti occhi videro l’atto d’amore che si
stava consumando lì dentro,
correndo a perdifiato verso la sua stanza, sconvolto, pensò
che mai più.. avrebbe
dato retta... al suo olfatto.
Rufy
amava il sapore della carne, l’unico alimento in grado di
sfamare la
sua capiente pancia.
Tatto.
Si
era ripresentata di fronte a loro come una fredda e cinica ragazza,
legata solo al denaro.
Gli aveva guardati in modo distaccato e aveva
sorriso, in un modo che a
lui, era sembrato sbagliato.
Troppo distante dai sorrisi che le aveva visto
fare in precedenza e mentre
il caos dei suoi compagni aveva assordato quella contorta
realtà in cui lei,
confermava di aver ucciso Usop, il ricordo della
loro promessa l’aveva invaso.
In una frazione di secondo le loro mani si erano
scontrate e lui, ricordava
bene di esserne rimasto scottato.
Perché per quanto
fredda potesse mostrarsi esternamente, al tatto..
Rufy sapeva, che Nami era lava incandescente.
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*Angolina dell'autrice*
Ecco questa è la mia ultima follia runami.
Non ho nemmeno idea di come mi sia venuta, credo che sia tutta colpa del caldo e dello stress pre-esame... in ogni caso, questo è quello che è uscito fuori, fatemi sapere(sempre che abbiate tempo)
un vostro parere e se per caso ho fatto errori mi scuso e vi chiedo di segnalarmeli, così posso correggerli.
Vi mando un bacione!