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Autore: SasuLOveNaru    19/06/2012    3 recensioni
Tratto dal racconto e spero vi abbia incuriosito, se cosi fosse vi auguro buona lettura.
-Perchè? Se mi odi .... vuoi che rimanga?-
-Il pr-problema...non s-sei tu. Sono io!-
-...!-
-Sai, quando...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Buon giorno a tutti voi lettori.

Inanzi tutto ringrazio Naono Bohra per aver scritto una cosi bella storia e mi scuso in anticipo per aver usato tale racconto, modificandolo in un Sasunaru. Non è a scopo di lucro e sia i protagonisti che la trama del racconto vanno ai rispettivi autori.

Sperando che vi piaccia, auguro a tutti buona lettura.^-^

 

 

Anche quel giorno pioveva. Però non cadeva la solita pioggia, quel giorno si sentivano il rimbombare dei tuoni.

Molti studenti si erano premuniti e con l'ombrello a coprirli se ne ritornavano a casa, purtroppo un ragazzo sui 17 anni, aveva dimenticato il suo a casa, cosi si ritrovò sotto la tettoia della scuola tutto da solo, mentre vedeva gli altri allontanarsi.

Nel stesso momento che cadeva un fulmine per la milionesima volta, una giovane coppia si appresto ad andare a casa sotto lo stesso ombrello, però per sbaglio il giovane andò a colpire la spalla del ragazzo fermo.

Immediatamente ebbero paura delle sue reazioni.

Pareva assorto sopratutto perché aveva lo sguardo fisso.

Forse avrei fatto meglio a dar retta a mia madre” pensava triste il ragazzo solitario che non si era minimamente accorto di niente.

La coppia ancora impaurita per l'espressione del giovane, con la paura appresso gli si avvicinarono.

-Ah! S-se vuoi puoi p-prendere questo!- disse il ragazzo mentre porgeva il suo ombrello mentre la sua ragazza gli si nascondeva dietro.

-...-

voltandosi all'improvviso verso i due ragazzi, questi si spaventarono maggiormente ma tirarono un sospiro di sollievo quando lo videro andare via sotto la pioggia.

 

Siccome era un nuovo arrivato, la prima impressione che ebbero di lui fu che fosse un tipo losco e che avesse commesso atti violenti e che fosse sempre ricercato dalla polizia.

Tutto, solo perchè l'avevano visto con i piercing addosso e con un pizzetto ma anche perchè avevano scoperto che il fratello era sgarbato con tutti.

 

Forse se convincessi mio fratello a togliermi tutta questa armeria che ho addosso, forse mi considererebbero un ragazzo apposto...Inoltre non ho mai fatto niente di male.” pensava mentre camminava con lo sguardo a terra mentre veniva bagnato dalla pioggia.

Ma anche se riuscissi a farmeli togliere, chi mi assicura che riuscirò a fare amicizia!” mentre pensava a questo, non si accorse che la pioggia aveva smesso di bagnarlo.

Sentendo uno strano ticchettio (il rumore della pioggia sull'ombrello), si voltò per scoprire da dove venisse ed è li che lo vide per la prima volta.

 

-Tieni, se ti bagni prenderai il raffreddore, Uzumaki Naruto.- queste furono le prime parole che senti dal ragazzo che gli stava affianco e che lo stava proteggendo con il proprio ombrello.

E le sue parole furono – e tu chi sei?-

Il giovane gli sorrise e con la mano ancora tesa gli rispose dolcemente

-Non ha importanza. Prendi-

Ancora ipnotizzato da quella bella voce, inconsciamente alzo la mano per prendere l'ombrello. Successe in un attimo.

Nel medesimo istante che tocco le dita del ragazzo per prendere l'ombrello, una forte luce scaturì da quel contatto.

Quella fu la prima volta che vide il Lampo Blu.

 

Quando fece ritorno a scuola era passata una settimana. La causa fu che prese un leggero raffreddore.

Non appena entrò in classe, tutti si allontanarono da lui. In quella settimana, grazie al fratello, aveva cambiato colore ai capelli. Se prima erano biondi, ora invece erano quasi arancioni con alcuni riflessi rossi.

Ogni giorno malediva il fratello per averlo conciato in quel modo ma dal giorno del suo ritorno, cerco nelle classi quinte il ragazzo che gli aveva prestato l'ombrello ma senza alcun risultato.

 

Era ormai finita la pausa e lui era stanco di cercare il proprietario, così senza pensare a niente passo affianco a un'aula con delle finestre aperte sul corridoio.

-Che cattiveria. Mi spezzi quasi il cuore!-

Sentendo quella voce, si giro immediatamente.

Davanti o meglio dire seduto al suo banco, c'era lui che lo guardava dalla finestra.

-Non ti eri proprio accorto che mi ero trasferito qualche mese fa nell'aula affianco alla tua- disse sorridendo e scherzando.

-Eeh! Sei...sei tu!- disse stupido e confuso Naruto.

-Piacere, sono Uchiha Sasuke. Ti va di andare alla sola giochi quando finiscono le lezioni?-

-Eeh! V-vuoi andarci c-con me!- mentre si indicava, ancora stupito per la proposta fatta dal giovane che gli stava davanti.

-Certo!-

-O-ok!-

Così, una volta finita la scuola di due si ritrovarono a camminare per le strade della città. Passarono varie sale da gioco, dove cercarono di fare il massimo punteggio in ogni gioco che si imbattevano.

-Uffa! Però vinci sempre tu!- disse imbronciato il rossino.

-Dai, non fare così, vedrai che la prossima volta vinci tu, intanto prendi questo, te lo regalo-

Portandosi davanti la mano, vide un piccolo portachiavi a forma di rondella con una piccola ciotola dove riportava il nome “ramen”.

-D-davvero me la regali?-

-Certo!-

-G-grazie!- e rivolse il suo miglior sorriso al suo primo amico.

Questi, non appena vide il sorriso rivoltogli, senti un dolce calore diffondersi nel petto.

 

Dopo quel giorno, i due si videro assieme sia fuori che lungo i corridoi della scuola. Molti cercarono di allontanare Sasuke da Naruto perchè pensavano che quest'ultimo era troppo pericoloso ma si dovettero ben presto ricredere.

Come ogni giorno si trovarono a passeggiare lungo i corridoi della scuola, parlavano di tutto e di più fino a quando per sbaglio Naruto andò a cozzare la spalla di una studentessa che portava un pila di quaderni.

A quella scena tutto sembro fermarsi, gli altri studenti rimasero rigidi per vedere se scappare o rimanere ma nessuno si aspetto alla scienza che si presento davanti a loro.

-S-scusami! Non ti sei fatta male, vero?- chiese mentre si inginocchiava a raccogliere i quaderni sparsi.

-N-no!- disse la ragazza stupita per quel piccolo pensiero.

-Scusalo, ma sai avvolte Naruto è proprio distratto!-

-...-

-Te li porto io, dove li devo mettere?- chiese mentre si rimetteva in piedi con la colonna di quaderni tra le braccia.

-Ehm, in aula professori-

 

Quella non fu la prima gentilezza che compi, ce ne furono altri.

Da quel giorno inizio a farsi altri amici.

Come era successo con Sasuke, inizio ad uscire con i suoi amici e durante la pausa pranzo presero l'abitudine di mangiare sul tetto della scuola.

Anche quel giorno si trovavano in cerchio a mangiare quando Kiba fece una strana scoperta.

-Sasuke?-

-Si!-

-Come ti sei fatto quella ferita?- indicandogli un punto che stava dietro al collo.

-Oh, questa? Sono stato colpito da un fulmine-

-fico!-

-Ma non ti fa male?- chiese Naruto mentre si avvicinava al suo migliore amico.

-No. Ma nonostante tutti gli interventi chirurgici e riabilitazione, il mio corpo è diventato elettrico.-

-Posso toccarlo?- chiese Kiba curioso, ma prima di avere il consenso l'aveva toccato ormai dietro il collo. Tutti si aspettarono chissà ché ma non successe niente.

-Voglio toccarti anch'io!-

Sasuke sapeva che su di lui avrebbe avuto un altro effetto, cerco di fermarlo ma fu troppo tardi. Come era successo la prima volta, non appena la pelle dei due ragazzi venne a contatto si scaturì una forte luce blu.

-Eehii? Che accidenti è successo?- chiesero in coro gli amici dei due.

-Sembravano dei fuochi d'artificio blu.- disse kiba ancora incredulo per quello che era successo.

-Tutto bene Naruto?-

-S-si. Anche se ora mi fischiano le orecchie-

-Stai bene Sasuke-kun?- chiesero le due ragazze del gruppo

-S..-

-Perchè lo chiedete a lui? Sono io che mi sono fatto male! Scommetto invece che lui non ha sentito niente.- disse tutto arrabbiato. Non sapeva perchè si comportava cosi ma gli davano fastidio le attenzioni che le due ragazze avevano per l'amico.

A fine lezione, Naruto si avvicino a Sasuke.

-Sono pronto, andiamo a casa?- chiese nella speranza che l'altro accetti. Sapeva di non essersi comportato bene prima ma non sapeva come scusarsi.

-Mi spiace, ma mi sono ricordato che devo fare alcune cose. Tu vai pure- e detto ciò, si avvio verso i corridoi che portavano in ultra parte della scuola.

-Naruto, noi andiamo. Ci vediamo domani- lo salutarono gli amici.

-Eh? S-si. A domani!-

 

Mentre aspettava, come il primo giorno che si sono incontrati, iniziò a piovere.

Aspetto per molto tempo fino a quando non lo vide uscire da un'altra porta. Veloce apri l'ombrello e correndo sotto la pioggia andò verso l'amico.

-SASUKE!-

Il giovane sentendo chiamarsi si volto per vedere Naruto correre verso di lui.

-Non ti avevo detto di andare!-

-Ho preferito aspettarti.-

-?-

-M-mi dispiace p-per prima... non volevo dire quelle cose.- disse tutto imbarazzato.

-Non c'è problema-

-Forse è meglio che vieni sotto l'ombrello!-

-Va bene così. Intanto sono gia bagnato. Poi casa mia è a due passi da qui. Quindi...poi non dovresti starmi tanto vicino, sono ancora elettrico- e sorrise.

Però il tempo non voleva fare il bravo, poco dopo infatti iniziarono anche i tuoi.

Non voleva fare i passi troppo grandi con lui, però ormai era al limite, così lo invito ad andare a casa sua per potersi asciugare.

Una volta dentro, si diressero verso la camera di Sasuke.

Mentre Naruto aspettava in camera dell'altro ragazzo, quest'ultimo ritorno con un paio di asciugamani.

Erano schiena contro schiena ma Naruto non si perse niente dei movimenti dell'altro attraverso lo specchio che stava alla sua sinistra.

Meravigliato si girò verso l'amico e vide che il suo corpo era pieno di ustioni. Forse a causa del fulmine che cadde li vicino e che illuminò l'intero corpo dell'amico, ma il suo cuore iniziò a battere più forte.

Ma stà il fatto che allungo una mano per toccare quella pelle.

Come nei precedenti anche questa volta ci fu la scossa, solo che si ferì la mano.

Vedendo sgorgare tanto sangue da quelle ferite, Sasuke si maledì per non essersi spostato.

-Sei uno stupido. Che credevi di fare?-

-i-io...-

-Ora stai fermo che vado a prendere la scatola del pronto soccorso.- ed usci lasciando l'altro da solo e triste.

N-non faccio altro che causargli problemi...” e veloce usci da quella stanza.

 

Una volta nella sua camera, seduto affianco al letto, si prese la testa tra le mani sanguinanti ed iniziò a piangere.

Non riusciva più a capirsi. Quando era assieme a lui si sentiva in pace, ogni sentimento negativo spariva ogni volta che lui faceva la sua apparizione.

Quando stavano vicini sentiva come se una miriade di farfalle svolazzassero nel suo stomaco, il cuore iniziava a battere più velocemente e la sua mente gli mostrava sempre la faccia di Sasuke.

Perchè sento questi sentimenti! Cosa vogliono dire!” pensava mentre un mare di lacrime scendevano dalle sue guance

 

-Qualcuno sa che fine ha fatto Naruto!- domando Kiba agli altri.

Erano parecchi giorni che il rosso mancava e suoi amici si erano radunati per scoprirne la causa.

-A quanto pare nessuno ne sa niente. Comunque ci dovremo organizzare, chi di voi vuole andare a casa sua e consegnarli le fotocopie che ci hanno dato i professori per lui?- chiese, ma nessuno rispose.

-Ci vado io!-

-Sicuro Sasuke!- chiese la ragazza dai capelli Rosa.

-Nh!- e senza dire niente con i fogli nella cartella, si allontanò da loro e usci dalla scuola.

 

Una volta giunto davanti all'abitazione, ad aprirgli la porta dopo aver suonato il campanello, fu il fratello.

Il quale dopo le spiegazioni da parte di Sasuke, lo accompagno verso la stanza del suo fratellino.

 

Non appena varco la stanza, trovò il rosso ancora sotto le coperte.

Però gli parve che non riposasse bene.

Il viso non era rilassato, si muoveva di continuo, sicuramente stava avendo un incubo.

Curioso si avvicinò e come se Naruto l'avesse sentito, questi si sveglio di colpo.

Immediatamente non capì cosa fosse successo.

Si guardò frettoloso attorno fino a quando i suoi occhi scorsero una figura accanto al letto.

-Sa-sasuke!- chiese ancora confuso.

-Si...Come mai non sei venuto a scuola in questi giorni?-

-Ecco...ho ripreso l'influenza con qualche linea di febbre- mentre cercava di non guardare l'altro.

Perchè non mi guarda in faccia mentre mi parla?” si chiese il ragazzo ancora in piedi. “E' possibile che provi ribrezzo nei miei confronti?”

-Comunque, ti ho portato dei fogli che i professori hanno distribuito durante la tua assenza-

-G-grazie...!-

-Ora è meglio che vada-

-A-as-aspetta!-

Non appena aveva capito che l'amico se ne sarebbe andato, d'istinto l'aveva fermato. Però non riuscì ancora a guardarlo negli occhi.

-Ora, per colpa di quanto è successo l'altro giorno, probabilmente ti senti a disagio con me presente. Ma giuro che da oggi in poi non mi vedrai più. Addio- e con il male al cuore prese la maniglia della porta per uscire da quella stanza e dimenticare al più presto l'amore della sua vita. Ma ancora una volta fu fermato, ma lui non si giro fino a quando con capto alcune parole.

-N-non andartene t-ti prego!-

-Perchè? Se mi odi per il mio aspetto, perchè vuoi che rimanga?-

-Il pr-problema...non s-sei tu. Sono io!-

-...!-

-Sai, quando ci siamo conosciuti, sono stato veramente felice. Per la prima volta, nella mia vita ho avuto un amico. Ma più ti conoscevo più volevo stare in tua compagnia. Poi è successo che iniziai ad essere geloso delle persone che stavano al tuo fianco. Non mi piacevano come le ragazze ti consideravano. All'inizio non riuscivo più a capirmi, non sapevo perchè mi comportavo in quella maniera, ma alla fine ho capito.-

Sasuke sperava con tutto il cuore di essere corrisposto, però aveva anche paura.

-Ho capito del perchè sentivo battere forte il mio cuore, era perchè mi sorridevi. Oppure quando mi pareva di caminare tra le nuvole solo quando ascoltavo la tua voce e del perchè sentivo le farfalle volare nello stomaco. Solo perchè tu eri sempre accanto a me. Ogni momento passato con te è stato come vivere nelle favole. Ho provato tutti questi sentimenti perchè...io... perchè ...SONO SEMPRE STATO INNAMORATO DI TE. Forse ora non vorrai stare più in mia compagnia ma sapmh...- non riusci a fire la frase che due labbra dolci e delicate si posarono sulle sue.

Il bacio durò poco ma bastò a far rimanere Naruto silenzioso e con le guance color pesca.

Naruto, anche se era durato meno di un secondo, sentiva le labbra elettrizzate. Non era fastidioso, anzi era piacevole e ne avrebbe voluto avere dell'altro.

Una volta finito il bacio, Sasuke prese fra le braccia il suo amore, cercando di non piangere per la felicità.

Finalmente le due anime si erano infine congiunte e i loro cuori battevano all'unisono.

La tristezza che aveva circondato i due ragazzi era sparita lasciando una scia di dolce profumo portanto i due a galeggiare fra le nuvole dell'amore.

Una volta che il moro si stacco da lui, Naruto senti come se l'aria gli mancasse ma ritornò di nuovo a respirare non appena percepì le parole del suo amato.

-Anchio Naruto, ti amo più della mia vita! E continuerò ad amarti fino a quando avro respiro-

-Oh Sasuke! Anch'io per sempre-

E a quelle dolci dichiarazioni i due giovani sprofondarono in un bacio pieno di passione.

 

  
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