Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Piccola Lyo e Piccola Flare    05/01/2007    2 recensioni
Amore e Dramma, questo è il passato di Naminé...L'unica ragazza che riesce a scongelare il freddo cuore di Benji... Ma lui riuscirà a fare lo stesso con lei?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
LOVE MATCH

 

LOVE ME MY ANJELS

Capitolo secondo: Primi incontri

 

 

2.1

Lizze

 

Villa Blaire. Giappone. Ore20.03.

 

- Allora ragazzi! Ciò che vedrete, oltre questa porta, potrà essere scioccante, ma, voi state tranquilli e comportatevi, normalmente e da gentiluomini!- Si raccomando Freddy ai suoi quattro ragazzi, prescelti per quel incontro.

- Bhe Freddy! Se non ci ha impressionato il giardino, con la fontana che cambiava colore e la stradina con i faretti , le lucine alle colonne e sullo spinite della porta e sulle finestre che saranno una cinquantina, cosa vuoi che ci stupisca…?- Chiese ironico Benji

- Vedrai carissimo! E si sistemati quella cravatta!- Gli ordinò il suo allenatore, che lo seguiva, da quando era piccolo.

Freddy suonò il campanello, ed una giovane donna aprì la porta.

Era alta e snella, gl’occhi azzurri e i capelli biondi, lasciati cadere ondeggianti fino sotto le spalle, il seno abbondante, era leggermente visibile, dalla scollatura del vestito lungo e nero che aderiva a tutto il corpo.

- Federik Marschal! Da quanto tempo!- esclamò la donna guardando l’uomo che le aveva suonato il campanello e donandogli una mano così che lui la potesse baciare.

- Elisabeth Blaire!- disse lui dopo avere compiuto quel gesto elegante.

La donna guardò alle spalle del uomo dove vide, quattro ragazzini, secondo il suo punto di vista…fece un leggero sorriso, e fece accomodare i  nuovi ospiti.

 

La casa internamente era ancora più stupefacente dell’esterno, i mobili, avevano ricami d’oro come le decorazioni che pendevano dal alto e anche tende e tappeti avevano dei dolci ricami d’oro e d’argento. La sala dove c’era il vero centro della festa, era enorme, piena di finestre e dal soffitto pendevano dei antichi lampadari,

la sala finiva con delle scale che salivano su un pianerottolo dove ai lati c’erano altre scale, che s’incontravano su un altro pianerottolo, da cui partivano altre due serie di scale che questa volta non s’incontravano, ma da esse partivano due corridoi che faceva da cornice al piano sottostante.

I ragazzi si fermarono a contemplare quella stanza , mentre Elisabeth e Freddy parlavano tranquillamente degli invitati.

- E questo sarebbe il piccolo Price!- esclamò la donna richiamando in quel modo l’attenzione del giovane su di lei.

- Oh Benji quanto sei cresciuto! Non ti ricorderai di  me, ma io so bene chi sei!- continuò la donna.

Guardandola attentamente, Benji riconosceva in lei qualcuno, ma non capiva chi.

- Non ti ricordi Benji? Lei è Lizze!- gli ricordò Freddy.

- Lizze! Ora ricordo! Piacere di rivederla!- esclamò lui, ricordandosi ora, quella donna, che qualche volte andava a trovare Freddy, quando lui era ancora un bambino e Freddy era in Giappone.

- Ora mi dispiace, ragazzi, ma devo andare a cercare gli ospiti d’onore, abbiamo tante cose da dirci noi dieci! Freddy, ti prego, portali nella stanza da pranzo, sai dove si trova vero?- Esclamò Lizze.

- Certo, vi aspettiamo di là!-

2.2

Ospiti importanti per cena

 

Villa Blaire. Sala da pranzo. Ore20.45.

 

-Ospiti d’onore? Ospiti che sanno come farsi aspettare!!!!- Brontolò Benjiamin

- Ti prego Benji di calmarti!- Lo rimproverò Freddy severo, ma senza alzare eccessivamente la voce.

- Oh Freddy! Non dirmi, che tu non senti i brontolii dello stomaco, vuoto…che non ti annoia, passare più, di mezz’ora, qui, a fare niente!- Brontolò ancora il giovane portiere.

- Cosa darei per un pallone…-Bisbigliò Holly

- Non puoi pensare ad altro?- Chiese Philp, guardandolo con aria annoiata.

- Sempre meglio, che niente!- Sospirò Julian, che tra tutti forse, era l più annoiato.

Dal altro lato della stanza, si udì, il suono della enorme porta aprirsi. Tutti si girarono e videro, la bellissima donna che li aveva accolti prima.

Sorridente Lizze si portò al capo del tavolo.

- Come ben sapete, voi siete qui, per incontrare le ragazze della nazionale femminile di calcio, io sono qui per presentarvele, ma iniziamo da me, io sono Elisabeth Blaire, sono l’allenatrice di questa nazionale, e prima di diventare allenatrice ero attaccante capitano della nazionale femminile giapponese di calcio…ma arriveranno tra un po’ forse tra un ora, o forse due, non si sa…nel frattempo, vi presento delle persone molto importanti perché…perché…perché sono…molto speciali…vi presento Patricia Gatsby, Amily Reveal, Jennifer Locket e la mia cara nipotina Naminé Blaire!- lL ragazze entrarono in fila come pronunciato dalla zia di Naminé.

 

Patty indossava un leggero abito rosso senza maniche ma a collo alto, un drago verde percorreva il vestito in verticale, e una lunga spaccatura a destra mostrava una gamba. I capelli sciolti avevano come particolarità, una treccia a destra chiusa da un nastro viola scuro, stesso colore dei guanti che le arrivavano fino a gomiti, per rendere il ciò più elegante, nelle sue mani era presente un ventaglio rosso con del pelo bianco. Amy, portava un vesto blu lucido il suo differentemente da quello di Patty era più corto e le arrivava quasi fino al ginocchio, il suo era proprio scollato, e lasciava le spalle scoperte, sul dietro un enorme fiocco rendeva il vestito pù strano, ma perfetto per lei, un paio di guanti lunghi sempre fino al gomito e, una collana d’oro, infine, le donava un aria molto elegante. Per lei i capelli erano sciolti. Jenny portava un vestito bianco, simile a quello di Amy, per lunghezza e scollatura, ma mentre quello di Amy era aderente, come quello di patti del resto, il suo aveva la parte inferiore larga e a pieghe, nastro alla vita, formava un piccolo rombo sul d’avanti e dietro un piccolo fiocco, i guanti erano corti e si fermavano già al polso. Anche lei indossava una collana, ma la sua era argento. I suo capelli erano per lo più sciolti, ma le due ciocche più in avanti, erano raccolte dietro, trattenute da un fiocco sempre bianco. Naminé indossava invece un vestito lungo e nero e scendeva semplice e aderente anche esso era scollato, ma con le spalline doppie. Sulla parte più superiore del vestito c’erano delle rose e delle foglie che rendevano il semplice vestito nero molto elegante,per lei niente guanti, ma sulla parte alta del braccio un braccale in oro e argento, le davano un tocco di raffinatezza, per lei un collare con una croce e una collane a nastro nero, con una perla a goccia scendevano per darle un tocco di stranezza. I capelli scendevano liberi sulle spalle.

 

I ragazzi rimasero stupefatti a guardarle, erano stupende, non le avevano mai viste così belle.

I pensieri più vari scorrevano nelle menti dei ragazzi…dal primo Philip non riusciva ancora a capacitarsene, non riusciva a credere che proprio lì, seduta di fronte a lui al tavolo della enorme sala da pranzo c'era Jenny. Lei era molto cambiata e non solo nel aspetto fisico, era maturata anche nei atteggiamenti…cosa che anche Holly pensava di Patty, era diversa, sempre più femminile, e finalmente era lì, non l’aveva mai sentita così vicina, o forse non l’aveva mai notata lui, fino ad ora. Il periodo trascorso in Brasile, l’aveva fatto riflettere su molte cosa, che Julian non aveva fatto prima di aver rivisto Amy,dopo quella violenta discussione di un paio di giorni prima. Era da allora che non si parlavano, lui aveva tentato un approccio, ma la cosa non aveva funzionato quei giorni li aveva passati in collera con Amy, ma ora vedendola così calma e rilassata con le sue amiche, si rendeva conto che anche lei poteva odiarlo, e che forse era meglio così…meglio? Forse era solo più giusto.

 

Freddy guardava i suoi fanciulli, li vedeva sorpresi e un po’ fuori luogo, erano tutti pallidi, tutti tranne uno, Benjiamin Price che guardava Naminé con la coda del occhio, la sua carnagione in quel istante puntava sul rossiccio pomodoro.

 

-Che hai, Benji?!- chiese Freddy, scaraventando giù dalle nuvole il pensieroso portiere.

-Ehm... dici... a…me?! io... n... niente!-

-Mah... tutto a un tratto sei arrossito...-

-T... ti sbagli!!! E' solo una tua impressione! E che ho caldo! Forse ho la febbre-

-Guarda, che provare delle emozioni è umano. Non ti devi vergognare... anche tu sei un essere umano. Non serve fare il duro e distaccato, con me non attacca!!! Ti conosco fin troppo bene...-

Il ragazzo si limitò a mugolare…

 

La porta lentamente si aprì, e una figura maschile entrò nella sala da pranzo, si portò dietro a Naminé e gli baciò una guancia…

 

- Ragazzi, scusate la MALEDUCAZIONE di qualcuno…lui è mio nipote Logan, fratello maggiore di Naminé…- esclamò Lizze alzandosi in piedi e lanciando un’occhiata malefica al ragazzo

 

Guardando bene, fratello e sorella, erano simili, la stessa fisionomia del viso, lo stesso sguardo, gli stessi capelli…

Dopo aver ignorato tutti i presenti il ragazzo guardò la tavolata, passando, volto dopo volto…

Si soffermo solo su quello di Benji, l’unico che conosceva…

 

- Chi si vede…Benjiamin Price…- disse con parole di amarezza.

- Logan…- esclamò l’altro

- qual buon vento…?-

 

A Logan non era mai piaciuto quel ragazzo, dalla prima volta che l’aveva incontrato, in Germania, aveva qualcosa che gli dava molto fastidio, anche se nemmeno lui sapeva cosa fosse…

 

- Un invito da parte di tua zia…-

- E così, mia zia ha invitato un individuo come te, in casa nostra…-

- Logan- Bisbigliò Naminé per richiamare il fratello che stava usando parole sempre più pesanti

- Sembrerebbe proprio così…- rispose il giovane portiere irremovibile…

 

A Benji, d’altro canto, non interessava molto Logan…spesso lo trattava con indifferenza, solo una volta aveva reagito, e quella volta da semplici parole si erano passati alle maniere forti, e se ne era pentito, non perché avesse perso, visto che la lite fu bloccata prima di aver visto un vincitore…

 

- Sei la persona più arrogante e superba del mondo, ti credi tutto te, ma non sei nulla…sei solo la persona più idiota del mondo, io ti odio!!!!- Urlò ancora Logan facendo alzare in piedi la sorellina…

 

- Looo smettila ti prego!!!!- urlò Naminé ma senza ottenere niente…

- Perché fai così Logan? Non credo che Benji, ti abbia fatto qualcosa per meritare tutto questo…- Chiese Lizze alzandosi in piedi anche lei.

 

Per rispondere a Logan servirono parecchi secondi…

 

- Lui…Lui sta prendendo sempre di più il posto di Axel nel suo cuore!-

 Tutte le ragazze rimasero sorprese e iniziarono a fissare Naminé che stava con il volto verso basso, i capelli le coprivano gl’occhi e la maggior parte del viso…

 

- Quello di Axel, ho il tuo?- Bisbigliò Naminé mentre una piccola lacrima scivolò sul suo piatto, una goccia di acqua pura che solo Benji notò -Logan ti odio!!!!- Urlò prima di uscire correndo dalla sala, lasciando tutti a bocca aperta…

 

Continua nel prossimo capitolo

Intitolato: Chiarimenti obbligatori.

 

Piaciuto il capitolo? Spero di sì! Vi consiglio di seguire anche il prossimo, perché sarà stupefacente…lo scriverà la mia grandissima e formidabile Lyo…

Aspetto le vostre recensioni, spero che siano numerose.

Vi voglio troppo bene

Fl@re

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Piccola Lyo e Piccola Flare