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Autore: FallingInLove    19/06/2012    3 recensioni
Due città, due regioni, tre amiche speciali, un cuore duramente provato, una scelta da prendere.
In tutto questo quel bacio sembrava solo un gioco, una cosa insignificante.. o almeno, così pensava Lally. Perché Dann ce la metterà tutta per farsi spazio, per farle capire quanto quei 400 Km siano una sciocchezza paragonati a ciò che prova per lei: sarà il suo migliore amico, soffrendo in silenzio, perché questo è ciò di cui lei ha bisogno.
Ma quella scelta, quella dannata scelta! Forse sbagliando, forse illudendosi, Lally troverà il coraggio di decidere la meta finale del suo continuo viaggiare (avanti e indietro, avanti e indietro..). Ma scegliendo, dovrà necessariamente rinunciare a qualcosa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Never Too Far Away'
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Capitolo 7. Il vaso di Pandora


Chiusi soddisfatta il libro di matematica -Sei assunto
-Per cosa? -chiese Dann
-Ripetizioni -risposi come se fosse la cosa più ovvia del mondo mentre mi alzavo sistemando il libro sullo scaffale -ho capito, ho fatto gli esercizi e il tutto in meno di un'ora; anzi, ripensandoci, ti va di venire alla maturità con me?
Lui rise -Vuoi che mi camuffi da studente liceale e ti passi il compito?
-Esatto! Magari però, è meglio se ti vesti da studentessa: sarebbe più divertente vederti in gonnella
Scosse la testa -Scherzi a parte, non ti serve il mio aiuto: devi solo fare un po' di pratica poi ti sarà tutto più facile
Della serie “può ma non si applica”.. Dio solo sa quante volte avevo provato ad applicarmi a quell'arte oscura della matematica! Sbuffai -Certo che voi ingegneri sapientoni siete proprio antipatici! -mi lamentai e, mentre lui rideva, mi suonò il cellulare
-E' Katherine -annunciai un attimo prima di rispondere -Pronto?
-Esci con Jo e non ci dici nulla! -esordì, e capii dal tono con cui mi aggredì saltando ogni convenevole, che era infuriata marcia.
-Kath..
-No dico, da Simonetta lo siamo venute a sapere, Simonetta!
Simonetta era una nostra compagna di classe che, a suo tempo, aveva cercato di entrare nel nostro trio, ma senza successo: non si trattava di cattiveria, solo che la nostra amicizia era tutta nostra, bastata sui nostri caratteri.. personale, unica! Da allora comunque, Simonetta ci aveva sempre odiate
-Lo so, ve lo avrei detto, è che.. -è che l'arrivo di Dann mi aveva impedito di pensare ad altro e mi ricordai con un sussulto che la cena con Jo era fissata proprio per quella domenica sera.
-C'è Dann lì con te, giusto? -l'astuta Kath aveva capito
-Sì
-Ma tanto stasera riparte quindi tutto ok: di giorno il viareggino, di sera il romano
-Kath! -la ripresi alzandomi e allontanandomi da Dann per paura che potesse sentire; lui mi lanciò uno sguardo perplesso
-Mi ci fai parlare?
-Con chi?
-E con chi secondo te? Con Dann!
Scherzava? -Assolutamente no -risposi categorica
-Dai, gli devo solo chiedere un favore
-Un favore?
-Per te
-Per me?
-Ma vuoi ripetere tutto quello che dico o magari me lo passi?
Sbuffai, non sapendo cosa fare: cosa diavolo voleva Kath da Dann? E poi per me! Avevo una discreta paura ma d'altronde, come dice Battisti, “lo scopriremo solo vivendo”, così..
-Vacci piano -mi raccomandai infine, chiedendomi quanto me ne sarei dovuta pentire
Tanto, rispose una vocina dentro di me mentre passavo il telefono a Dann, ma avrei compreso solo in seguito l'entità di quel “tanto”.
Dann mi guardò un attimo sorpreso, ma prese la cornetta senza fare storie
-Kath! -la salutò come fosse una vecchia amica, nonostante non l'avesse più vista dal Carnevale e non ci avesse mai parlato; lo osservai attentamente mentre si susseguivano “mmh-mmh”, segno che Kath stava parlando a raffica
-Va bene -disse infine Dann -Quando?
Lo guardai interrogativa, ma lui rispose con un sorrisetto -Te la porterò, puoi contarci.. Ok, a dopo -attaccò e mi porse il cellulare -Ti saluta -disse soltanto, oltrepassandomi per andare in salotto
-Mi saluta? -ripeti seguendolo senza sapere cosa pensare: mi stavano tenendo all'oscuro del loro piano diabolico! ..perché ero sicura che ne avessero uno -Ma cosa ti ha detto? Dov'è che mi devi portare?
Dann sollevò le sopracciglia, senza promettere nulla di buono -E' una sorpresa

°°°

-Mi piace -commentò Dann
-Io continuo a dire che è troppo semplice -replicò Kath strusciandosi il mento con le dita
-Mica la porta al ballo delle principesse -si aggiunse Lisa -secondo me questo va benissimo
-Concordo -la appoggiò Dann
-Scusate..? -Seguivo la scambio di battute impotente, in attesa che magari qualcuno si degnasse di chiedermi cosa ne pensassi io, che avevo indosso quella roba che stavano giudicando
-Non capite proprio niente! -esclamò Kath, ignorandomi come fossi trasparente -Io so dove la porterà Jo stasera, e questo non è adatto
-Ma allora perché glielo hai fatto provare? -domandò Dann
-E' stata Lisa a prenderlo -spiegò Kath
-E' semplice, ma non troppo, ed è anche abbastanza elegante -si giustificò la bionda
-Ma tesoro, sono jeans! Non può andare in jeans
-Ascoltatemi! -esclamai allora più forte, guadagnandomi finalmente l'attenzione di tutti -Non potreste dirmi dove andrò stasera, così posso scegliere da sola?
-NO! -urlò Kath; una ragazza appena uscita dall'altro camerino le lanciò un'occhiataccia -Assolutamente no!
Sbuffai rassegnata lasciandomi cadere sulla poltroncina; Dann rise di questo mio comportamento, e io resistetti con fatica all'istinto di strozzarlo.
-Su, forza! -mi spronò Kath ritirandomi su, quasi di peso -Torna dentro e provati quest'altro
Mi lasciò un vestito tutto fucsia, troppo fucsia fra le mani -Questo? -domandai incerta misurandone a occhio e croce la “lunghezza” -Per Jo? -domandai arricciando il naso -Usciamo da poco
-Questo accelererà i tempi -commentò Dann a bassa voce facendo ghignare Kath
-Guarda che ti ho sentito! -lo informai
-E' proprio quello che pensavo io -gli rispose la mia amica, come se non avessi parlato -per questo gliel'ho dato! Avanti Lally, entra in quel camerino
Lanciai un'ultima occhiata turbata a quell'abito: non avevo problemi con le minigonne che anzi, mi piaceva portare, solo mi sembrava troppo presto e troppo forzato da indossare quella sera con Jo.
-Io intanto vado a cercarti qualcos'altro nel caso non ti piacesse -annunciò Kath dileguandosi
-Dittatrice! -la insultai a mezza bocca facendo ridere Lisa -E tu non mi stai aiutando -feci notare all'altra mia amica
-Hey, io avevo votato per i jeans e la camicetta che hai addosso
Mi guardai di nuovo allo specchio, trovando perfetto quell'abbinamento: non troppo elegante, non troppo provocante.. il giusto.
-Cos'ha quel vestito che non va? -mi chiese Lisa
Sospirai -Se mi metto una cosa del genere -feci, sventolandolo per aria -è per attirare l'attenzione
-E tu non vuoi attirare l'attenzione di Jo? -chiese Dann, guardandomi a fondo
Bella domanda.
-Vabe', io vado a provarmelo -decisi, senza rispondere -ma voi aiutatemi a fermare Kath.. vi prego! -implorai
Dann e Lisa si scoccarono uno sguardo
-Mi sembra un'impresa impossibile -commentò lui mentre lei annuiva con espressione grave
Così rientrai nel camerino più che rassegnata e mi infilai a malincuore quell'abito: era bello, non c'erano dubbi, ma fin troppo audace per quella serata. Scoprii anche la vertiginosa scollatura che prima non avevo notato, e cercai invano di tirarne i lembi per ridurla almeno un po'. Mi guardai allo specchio con ritegno e attesi qualche istante prima di uscire; dai picchi acuti della sua voce, capii che Kath era tornata
Con un unico e secco movimento del braccio scostai la tenda del camerino; tre teste si voltarono verso di me.
FOTO
Ero consapevole della lunghezza (si fa per dire) di quel vestito, ma anche delle mie gambe, che non erano poi così male.. e l'espressione di Dann me ne diede la conferma.
Trattenni un sorrisetto: ok, eravamo amici, ma lui era pur sempre un uomo e io una donna, ed era appagante vedere l'effetto che gli stavo facendo in quella mise. E ricordai il suo apprezzamento per i miei seni, ora praticamente in bella mostra, che aveva giudicato “giusti”.
-Questo è quello che cercavo -disse Kath, ma stava guardando Dann e non me -Jo farà più o meno la stessa faccia -assicurò tutta soddisfatta mentre si riprendeva la sfilza di capi di abbigliamento che mi aveva appena portato: evidentemente, aveva deciso che quello era il vestito perfetto
-Quindi mi avete usato come cavia -fece Dann, fingendosi indignato mentre distoglieva lo sguardo tenuto a lungo su di me
-Ovviamente -rispose Kath mentre cercava di non far cadere tutto quel malloppo di roba (ma dove l'aveva trovata?) tenendola in precario equilibrio sulle braccia
-Aspetta, ti aiuto -la soccorse Lisa
-Voi maschi avete un pessimo gusto quando si tratta di abbigliamento -proseguì Kath, atteggiandosi a grande esperta -ma se si tratta della minigonna giusta, avete tutti la stessa reazione
Dann aggrottò la fronte -Non dai una bella immagine
-Che vuoi da me? Sei tu che sei nato maschio -rispose scrollando le spalle per poi andare a riporre quei vestiti negli scaffali, aiutata da Lisa -Stasera sarà una serata di baci! -annunciò ad alta voce mentre si allontanava. Alzai gli occhi al cielo: Kath era incorreggibile, e ovviamente non si curava del fatto che l'avesse appena sentita tutto il negozio.
-Quindi questa sarebbe la minigonna giusta -commentai guardandomi ancora allo specchio
-Io direi più che sono le gambe giuste -rispose Dann sollevando le sopracciglia
Mi voltai a guardarlo -E' un complimento?
-Se vuoi
Sorrisi, tornando al mio riflesso -E questa sarà una serata di baci.. -ripensai alle parole di Kath -l'ultimo che ho baciato sei stato tu
Vidi Dann nel riflesso dello specchio deglutire e contrarre la mascella ma non gli diedi peso, anche perché ciò che mi disse quando si fu ripreso mi rassicurò a proposito della nostra amicizia -Ti assicuro che su quel fronte non hai niente di cui preoccuparti
Sorrisi -Non mi stavo preoccupando -precisai -Non so nemmeno se ci baceremo sul serio.. era un pensiero. Comunque grazie -aggiunsi soddisfatta
Lui rispose con un cenno del capo.
-Ah, quasi me ne dimenticavo -dissi poi avvicinandomi a lui; controllai che Lisa non fosse all'orizzonte prima di proseguire -Tieni -dissi passandogli un foglietto che avevo estratto dalla tasca dei miei jeans
Dann lo guardò un attimo perplesso -Un numero di telefono?
-E' di Lisa -risposi -per Andrea
Sollevò un sopracciglio -E tu sei diventata un'agenzia di incontri?
Scrollai le spalle -Lascia stare, conosco i miei polli: da quando mi hai detto che Andrea aveva chiesto di lei, ho ripensato a quello che ci aveva raccontato Lisa quella sera sotto le coperte, di come avevano parlato.. sembrava affascinata. Tu daglielo, non si sa mai cosa potrebbe accadere
Lui annuì, ancora divertito -Ok. Credo proprio che ti ringrazierà
Quando tornarono Lisa e Kath, mi cambiai, pagai il vestito (-Porca miseria, Kath, io ti uccido! Costa un occhio!-) e poi pranzammo tutti insieme in un ristorantino; le mie amiche salutarono Dann che tornò a casa con me per fare la valigia
Mezz'ora dopo, eravamo in stazione di fronte al suo treno, fermo ma pronto per partire.
-Ora tocca a te -se ne uscì lui
-Che cosa? -domandai
-Venire a trovarmi
-Tra poco è Pasqua -risposi contando mentalmente -ma non ho intenzione di “inventarmi” altre vacanze, sono in quinto
-Lo so -rispose lui e colsi un lampo di rassegnazione nei suoi occhi, come se quella risposta avesse significato qualcosa per lui; poi, con il treno che già fischiava, Dann lasciò cadere il borsone a terra e mi abbracciò.
Quando me ne resi conto, ero già fra le sue braccia
-Ciao, bimba -sussurrò
Sentivo le sue mani sulla schiena: erano calde, grandi, ed era piacevole sentirvisi avvolta.
-Ciao.. -risposi, ancora un po' scossa, posando le mani sulle sue spalle.
Prima di staccarsi mi strinse per un attimo più forte e io respirai il profumo di quell'abbraccio chiudendo gli occhi senza neanche rendermene conto; quando lo guardai di nuovo, lui sorrise, lasciandomi andare definitivamente, e recuperò il bagaglio saltando sul vagone
Cercando ancora il mio sguardo, mi disse: -Grazie
Feci una smorfia, come a dire che non mi doveva ringraziare e, in quel momento, le porte si chiusero.
Le partenze alla stazione mi avevano sempre messo tristezza; perciò non restai a guardare, non mi misi a correre lungo la banchina. Semplicemente, girai i tacchi e me ne sgattaiolai nel sottopassaggio, incapace di non lasciarmi prendere dalla nostalgia.
Non si trattava di Dann, non si trattava di quell'abbraccio.. si trattava dei treni in generale.. credo.
Vai alla stazione con una persona e torni a casa senza: non è una bella cosa.
Mentre uscivo, ancora turbata, sentii vibrare il telefonino, segno che mi era arrivato un messaggio.. da Dann.
Non piangere troppo, ci rivediamo presto ;-)
Risi scuotendo la testa: ma quanto era bravo a fare l'idiota!
Eppure, un leggero bruciore agli occhi c'era..

°°°

-Te l'ho già detto che sei bellissima?
-Sì Jo, è la quinta volta -risposi annoiata svuotando in un solo sorso il mio bicchiere di acqua liscia rimpiangendo che non fosse un superalcolico.
La serata era andata bene: il vestito mi consentiva a stento di stare seduta ma, in quel posto, fin troppo elegante e snob per i miei gusti, non davo nell'occhio dato che tutti gli uomini (compreso Jo) erano in smoking e le donne avevano vestiti più o meno dello stesso stile del mio. Non mi faceva sentire a disagio l'abito, dunque, ma Jo, che se mi avesse ripetuto un'altra volta che ero bella, sarebbe stato linciato!
Va bene un complimento, va bene la galanteria.. ma lo zucchero e i confetti no.
Lui rise -Scusa, non me ne sono reso conto. Vuoi che chiediamo il conto?
-Sì -risposi controllando l'orario; il giorno dopo avrei avuto la simulazione di matematica e, anche se Dann mi aveva spiegato l'argomento, volevo essere riposata per evitare stupidi errori di distrazione.
Anche Jo l'avrebbe avuta, era in classe con me.. ma a lui importava molto meno.
Comunque, mi riaccompagnò a casa in macchina, accostando sotto al portone
-E' stata una bella serata -mi disse
-Sì -risposi -è stata carina
-Sai.. mi trovo bene con te -esordì e, immediatamente, mi tornarono alla mente le parole di Kath: serata di baci -e penso che per te sia lo stesso visto che continui ad accettare i miei inviti
Capendo dal suo sguardo che doveva essere una battuta, mi sforzai di fare un sorriso, che tuttavia uscì tirato e sghembo
-Quindi pensavo che magari potremmo vederci più spesso
-Più spesso di cinque ore al giorno? -gli chiesi riferendomi alla mattina a scuola, e lui rise
-Più spesso nel senso che mi piacerebbe darti un bacio, proprio adesso
Ecco, appunto.
Lo guardai sporgersi lentamente verso di me, e a quel punto capii: io ero il vaso di Pandora.
Quando uno si porta dietro un vaso, non si immagina di certo che la prima volta che lo aprirà, succederà un casino; mentre Jo mi baciava e io rispondevo, lui non immaginava minimamente che casino fosse la mia vita, tra valige, autostrada, il vivere un po' qua un po' là e una scelta da prendere.
Magari in qualche film la mia situazione sarebbe stata considerata romantica, o addirittura poetica: l'eterna viaggiatrice che non ha ancora scelto la sua meta finale.
Per me faceva schifo e basta.
Intendiamoci, io adoravo Viareggio e adoravo le mie amiche romane, ma più passava il tempo e più la cinghia che avevo annodata allo stomaco si stringeva: ogni giorno di più mi sentivo con l'acqua alla gola, senza però sapere cosa fare.
Baciare Jo non mi salvava dall'annegamento, non risolveva i miei problemi, ma nemmeno ne causava altri, perché non comportava chissà quale coinvolgimento emotivo: non appena avesse aperto il vaso, sarebbe scappato via, lo sapevo benissimo. Solo che a volte (in quel momento come al rione di febbraio) avevo bisogno.. avevo bisogno di ricordarmi di essere una persona che poteva comportarsi normalmente, magari anche attraente, affascinante..
Perché Lorenzo aveva buttato giù tutte le mie speranze. Tutte.
Jo si staccò con un ultimo bacio a stampo e mi sorrise -Sei bellissima
Oh, Gesù!




°°°°°°°°°°
Io vi avevo avvisate: mai sottovalutare Jo!
Probabilmente starete tramando piani diabolici contro di me dopo che nel capitolo precedente sembrava quasi che Lally e Dann..
Ma ogni cosa a suo tempo! Questa con Jo per ora sembra essere “una cosa così”, ma chissà come si evolverà, se in meglio o in peggio... spero vi sia piaciuto il vestito di Lally, ci ho messo un po' a sceglierlo, volevo qualcosa di un po' eccentrico per farvi capire in che razza di posto l'avesse portata Jo!
Ringrazio kia_85, LaNana e Alessionix per aver aggiunto la storia fra le preferite e Celeste93, Leuzza, Adrienne Sunshine, rodney, t3s0r4, TVD forever Delena, myllyje, sciona e SophieSHIVER per averla aggiunta fra le seguite!
Grazie di cuore a chi lascia recensioni e grazie anche a chi legge in silenzio!
Un bacione a tutte e... buon inizio estate! =D
  
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