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Autore: LadyLiz    19/06/2012    5 recensioni
Salve a tutti, questa è la prima one shot che pubblico, e sono molto agitata. Sarà molto insolita, perché il punto di vista dell'intera storia sarà di Niall, non della ragazza protagonista. Il bel biondino farà in un'ora di buco a scuola tante di quelle scoperte su una sua amica da portarlo a cambiare la sua vita, aprendo gli occhi e scoprendo cos'è l'amore. Spero che passerete a leggerla e magari lascerete una piccola recensione.
(Per motivi tecnici ho dovuto ri-postare questa OS)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, sono Niall Horan e vi parlerò di come la mia ragazza è diventata la mia ragazza. In fondo alla storia troverete un bel piatto di pasta come premio per essere entrati a leggere. Se vi aspettate colpi di fulmini o una storia tutta rose e fiori bè, non entrate, e lasciate tutta la pasta a me ù.ù
ci vediamo alla fine!



NIALL
Me ne stavo in classe con la mia bellissima ragazza Olive, ormai sono già più di due mesi che stiamo insieme e le cose vanno bene, più e meno. Non mi sento più preso come prima, quando lei mi ha lasciato il giorno prima del nostro secondo mesiversario, per non so neanche quale motivo… carattere troppo diversi… e la mia insicurezza, a sentirla. Comunque dopo un giorno passato da schifo avevamo fatto pace e ora sono felice, credo.
“Amore io torno a posto, che ora suona”
Non finisce di parlare che la campanella ci avvisa che la ricreazione è finita e un professore mai visto entra in classe, distraendomi dai miei pensieri.
“Oggi avete un’ora di buco, fate quello che vi pare ma non troppo casino per favore, che devo finire del lavoro”
ci disse, mettendosi a leggere il giornale. Guardai Olive impegnata a chiacchierare con le sue amiche -che non mi stanno molto simpatiche- e andai verso Alexandra, l’unica amica che mentre stavo da schifo per Olive è riuscita a tirarmi su di morale, insieme a Jane (di lei vi parlerò più tardi).
“Ehi Niall! Ti annoi?”
mi chiese gentile, mentre mi appoggiavo sul termosifone dietro al suo banco e la guardavo mentre era intenta a trafficare con il cellulare
“Problemi?” le chiesi
“No, è che oggi Jane non è salita come al solito e…mi sta chiamando! Lo sapevo che non riesce a stare per troppo tempo senza di me!”
rispose con un sorriso, che si trasformò in un’ espressione triste e confusa. Dopo aver attaccato mi guardò
“Non chiedermi perché, ma mi ha appena chiesto di uscire, vuole parlare con me e te… e sta piangendo”.
Mi preoccupai immediatamente: è una mia cara amica e mi è sempre stata accanto per qualsiasi cosa, che sarà successo?
“Prof noi due dobbiamo uscire un attimo e andare da un professore per finire un progetto, non so quanto ci metteremo, ma vogliamo cogliere quest’ora di buca per lavorare”
gli disse Alex per convincerlo.
Olive mi guardò interrogativa mentre mi allontanavo, ma le feci capire che gli avrei spiegato tutto più tardi.

Uscimmo e la vedemmo subito, appoggiata al termosifone del corridoio con i capelli che le coprivano il volto e il cellulare stretto in mano.
“Ehi Jane, che è successo?”
le chiese subito Alexandra, lei alzò il viso e ci guardò con degli occhi rossissimi
“Ecco… scusate se vi ho fatto uscire così di corsa ma siete gli unici a cui l’ho detto e volevo sfogarmi con qualcuno”
ci disse con tono basso, per poi alzare lo sguardo e guardare Alex
“Ricordi la storia che ti ho detto all’altezza del cinema sull’autobus quella volta?”
poi si girò verso di me
“E tu ricordi quello che ti ho raccontato l’ultima volta che abbiamo fatto la strada per tornare a casa insieme? Bè…si è realizzato”
scoppia a piangere e Alex si sbriga ad abbracciarla
“Oddio dimmi che è uno scherzo…”
fece lei stringendola forte, mentre io non stavo capendo bene di cosa parlasse
“Magari… Gli assistenti sociali sono venuti a prendere me e mio fratello ieri e ci hanno separato dicendo che per far migliorare la sua salute mentale doveva essere allontanato completamente dalla sua vecchia famiglia. Mamma e papà per minimo un anno non potranno avvicinarsi a me e lui non lo potranno vedere fino a che non diventa almeno maggiorenne. Starò da delle suore e stavano anche insistendo per farmi cambiare scuola… ma mi sono opposta almeno a questo che è in mio potere… siete le uniche persone che mi siete rimaste…”
disse singhiozzando, io rimasì immobile, ricordando di come mi aveva parlato di quel suo grande problema che mi aveva accennato in chat e che mi voleva dire di persona… non gli avevo neanche prestato tanta attenzione.
Mi distolsi dai miei pensieri e mi avvicinai a lei, per farle sentire che almeno in quel momento ci sarei stato
“Mia madre mi aveva avvisato… sono stata con questo terrore per un mese… e alla fine è successo”
“M-ma ti ho sempre visto con il sorriso”
mi lasciai scappare, non capacitandomi ancora di come fosse possibile che ogni volta che la guardavo ci fosse un sorriso sempre così bello sul suo volto dopo tutto quello che ci aveva raccontato.
Vidi lei e Alex scambiarsi uno sguardo di intesa e poi Alex allontanarsi verso il bagno.
“I miei sorrisi esistono solo quando ci sei tu, e sia chiaro: tu quando mi parli e mi sorridi; i sorrisi che mi vedi mentre baci LEI sono più falsi delle banconote da tre euro
“Perché dovresti fare dei finti sorrisi? Sei sempre stata contenta per me e lei, me lo dicevi sempre!”
le chiesi confuso
“E’ possibile che tu non te ne sia mai accorto? Ti amo da due anni ormai, ma vederti felice per me è la cosa più bella al mondo, ecco perché mi accontento di esserti amica! E se lo vuoi sapere, era questo l’altro grande problema che non ti potevo dire neanche a voce!”
Rimasi paralizzato per un minuto buono o più credo… la ragazza che era sempre lì CON me e PER me… mi amava, con tutti i problemi che aveva e che ha, ha sempre trovato il modo per farmi felice, ascoltandomi e sopprimendo la sua felicità e mettendomi sempre prima di tutti i suoi problemi…
La vidi chinare lo sguardo
“Non volevo proprio dirtelo così… anzi, probabilmente se non mi usciva ora non sarebbe mai venuto fuori”
disse, sorridendo rammaricata.
Fu impulsivo, l’afferrai e la strinsi in un forte abbraccio, posando il viso sulla sua spalla mentre mi sentivo gli occhi lucidi
“Ti ho chiesto consigli su cosa farle per il nostro mesiversario, ti ho chiesto se ti sarebbe piaciuto ricevere una cosa del genere dal tuo ragazzo quando magari tu immaginavi proprio me”
“immaginavo te… mi hai fatto piangere molto quella sera sai?”
Mi disse lei ancora stretta contro la mia maglietta, facendomi sentire sempre più un verme
“Ma a me piaceva sai? Tu mi chiedevi consigli e ti confidavi le tue paure e sapevo che se avessi saputo che ti piacevo non l’avresti fatto, quindi lo preferivo sai? Il metodo dello stare zitta ed ascoltarti…”
sentii un accenno di risata contro la mia felpa e la strinsi ancora più contro di me
“Io non lo avevo mai sospettato…” gli dissi
“E’ perché ero sempre contenta, mi bastava vederti felice per essere felice, anche se a farti felice era Olive e non io… come il fatto che quando lei ti ha lasciato io poi ho pianto tanto a casa, perché sapevo che stavi soffrendo da morire”
finalmente la sentii ricambiare il mio abbraccio e stringersi un pochino a me
“Sai che l’ultima volta che abbiamo fatto la strada di casa insieme e ci siamo abbracciati, io poi ho quasi pianto di gioia? Aspettavo un tuo abbraccio da due anni…” fece pensierosa
“E la foto insieme! Quanto l’ho desiderata non lo sai” mi disse, facendomi sorridere
“Bastava chiedere, ti voglio bene lo sai”
gli dissi, staccandomi un pochino da quell’abbraccio e sorridendogli
“Il tuo sorriso… è una cosa che mi scombussola ogni volta che lo guardo” mi confessò lei facendomi arrossire… Olive non mi aveva mai detto niente del genere, si limitava a sbuffare quando mi facevo dei complessi e a farmi
“no, sei bello, solo troppo insicuro! Dovresti cercare di toglierti questa caratteristica!”
“Ahahaha lo sai che non è vero, non c’è niente di bello in me”
la vidi guardarmi per un attimo, per poi dirmi una cosa che mi lasciò totalmente sbalordito
“Tu sei un ragazzo bellissimo, biondo, occhi azzurri, sei il mio ideale di ragazzo, e ti ho notato proprio il primissimo giorno di primo superiore sai? Credo che si possa definire… colpo di fulmine?”
Sorrise e continuò, mentre la guardavo sempre più curioso
“Ma sai cosa mi piace tanto di te? Il tuo carattere, sei insicuro è vero, ma sei anche tanto dolce, tenero, difendi i tuoi amici, ami in una maniera in cui ormai pochi ragazzi riescono ad amare ed è vero, sei terribilmente insicuro, ma questo fa parte del tuo essere, del tuo carattere, e io sono innamorata anche di quello”.
Rimasi paralizzato di nuovo, quella ragazza mi stava sconvolgendo…
“NIALL!!! Staccati da lei cosa stai facendo?!?!?”
mi girai e vidi Olive davanti a noi che mi guardava in cagnesco
“Olive la stavo semplicemente abbracciando, ha avuto dei problemi e la stavo consolando, calmati” le feci tranquillamente, mentre lei inceneriva Jane.
“Sai che ti avevo notato? Tutte le mattine a chiacchierare con lui mentre venivate verso me e Alex, i sorrisi che avevi, come distoglievi lo sguardo appena lo baciavo, sai che a volte lo facevo a posta? Volevo vedere come reagivi, e tu puntualmente continuavi a sorridere ma distoglievi lo sguardo, ti fa male vederlo baciarmi? Ti piace confessa!”
“Olive finiscila subito! TI ho appena detto che ha avuto dei problemi gravi e tu l’attacchi in questo modo? Lasciala in pace e torna in classe, dopo parleremo per bene”
Avevo appena visto un lato del suo carattere che non conoscevo e non mi piaceva affatto:
Non è come le solite cattive delle storie, che in realtà sono viziate, tro** e antipatiche, Olive è una ragazza molto buona e gentile, solo raramente può avere degli atteggiamenti che… che comunque Jane non aveva mai avuto… lei è sempre stata buona, gentile, generosa, timida, una buona ascoltatrice e consigliera… Mi è sempre stata accanto…
“No, Niall scusami, non so cosa mi sia preso, d’altronde però anche tu sei molto geloso no? Mi dispiace Jane…”
Gli disse prima di voltarsi e tornare in classe
“Dovresti tornare da lei”
sentii la sua vocetta ancora vicina a me e la vidi sorridermi
“Io sto… bene, non voglio che litighiate per colpa mia, per questo ho sempre certato di starti lontano quando c’era anche lei, non avrei mai voluto farvi avere dei problemi per colpa mia”

mi fece tenerezza
“Sei dolcissima, non mi sono mai accorto della grande fatica, impegno e amore che mettevi in ogni cosa che facevi per me” le dissi sinceramente
“E tu non ti sei mai accorto di che cosa eri capace! Una volta avevi scritto su facebook che eri triste e il giorno dopo ero così determinata ad aiutarti da venire a scuola con la febbre per poi scoprire che tu non c’eri neanche, o quando semplicemente mi mandi un ti voglio bene o un sogni d’oro in chat e io tocco il cielo con un dito.
Ti basti vedere che dopo questo abbraccio ho un sorriso a trentadue denti nonostante quello che è successo, e sei forse l’unico in grado di farmelo venire”

mi sorrise e io mi sentivo strano, stranissimo.
La chiacchierata con Jane mi aveva fatto sentire… profondamente amato, quello che provavo io per Olive non poteva essere paragonato a ciò che prova lei per me, e credo che Olive non proverà mai per me quello che invece Jane prova…
La vidi fare un sorriso triste e poi abbassare lo sguardo
“Ora cambierà tutto vero? Non mi parlerai più in totale libertà, se Olive ti farà felice non verrai a dirmelo, come non mi dirai niente quando e se ti farà soffrire…”
“Ehi”
le alzai dolcemente il viso e la costrinsi a guardarmi negli occhi, notando le sue guance diventare subito rossissime, era bellissima.
“Ascoltami, ti sei presa cura di me in svariati modi per due anni, ora toccherà a me evitare di dirti certe cose per non farti soffrire, ma mi sono anche accorto di che splendida persona tu sia, e di certo non voglio perderti o allontanarti ok?”
la vidi annuire e sorridere, per poi abbracciarmi in modo molto insicuro, era la tenerezza fatta a persona, non avevo mai notato che aveva tutta questa dolcezza. Sorrisi e la strinsi contro di me, proprio nel momento in cui la campanella del cambio dell’ora suonava.
“Entrambi i nostri professori di educazione fisica sono stati assenti perché avevano delle gare e quindi l’ora di ginnastica in comune è saltata, ora però ho italiano ed è meglio che torni nella mia classe, grazie di tutto, vado a salutare Alex”
la vidi correre verso il bagno delle ragazze e saltare praticamene in braccio ad Alex che la strinse forte a sé.
Entrai in classe e subito le labbra di Olive si posarono sulle mie.
Non provai quasi niente, era come se tutto a un tratto mi fosse diventata indifferente, perché il pensiero di Jane continuava a rimanermi fisso in testa?
“Amore che succede? Sei ancora arrabbiato? Ho chiesto scusa sia a te sia a quella”
“QUELLA, è una ragazza dolcissima che tu hai fatto soffrire di proposito visto che ti eri accorta che aveva una cotta per me. Perché non me l’hai detto?”
“Ero gelosa, sarò anche più bella e simpatica di lei, ma lei ti sta sempre così appiccicata!”
ringraziai il solito ritardo della professoressa di fisica per chiarire bene con Olive
“Tu non la conosci e non sai niente di lei! E ti posso assicurare che lei è molto meglio di te! Mi dispiace, ma credo che tra noi due non possa più funzionare”
la vidi trattenere le lacrime e andarsi a mettere al nostro banco, mentre io andavo da Alex che mi stava guardando con comprensione e stava già liberando metà del suo banco vuota per farmi spazio.

DRINN

Finalmente quella giornata pesante era finita! Non ce la facevo più a far finta di seguire, volevo solo andare da Jane e parlarle. Alex mi aveva detto che tanto si vedevano sempre davanti al cancello d’entrata per andare tutte insieme (Jane e la sua amica Phoebe con Alex e un’altra nostra compagna, Marta) a prendere l’autobus, che prendevo anche io.
Arrivammo per primi e Marta, vedendo che ci eravamo fermati, si allontanò con il suo ragazzo verso la stazione.
“Non capisco perché dovresti prendere l’altro autobus, lo so che non ti piace prenderlo perché stai praticamente sul ciglio della strada e hai paura di quelli che ti suonano, mi spieghi questa botta di matto?”
Sentii la voce di Phoebe che si stava avvicinando con una Jane sorridente –ormai sapevo che quel sorriso in realtà era finto- che si apprestava a spiegare all’amica il motivo
“Fino alla fine dell’anno sarà così… A casa sono scoppiati dei tubi e mi sono temporaneamente trasferita da mio zio, che abita un bel po’ lontano, non posso perdere tempo con il solito vecchio e lungo giro se posso arrivare subito alla stazione molto prima” sorrise di nuovo, e quindi dedussi che Phoebe non sapeva assolutamente niente, come tutti gli altri.
La mia bocca si mosse prima di aver finito di pensare
“Anche io devo tornare presto, quindi posso prendere con te l’autobus e far stare tutti più tranquilli, con un ragazzo accanto non dovrebbe infastidirti nessuno”
sorrisi, un sorriso sincero e insieme ci dirigemmo verso l’altra fermata.
“Perché l’hai fatto?”
mi chiese semplicemente lei
“Perché volevo stare con te, e vorrei che tu uscissi con me domani mattina, dopo l’assemblea di istituto per passare un po’ di tempo insieme a parlare, ti andrebbe?”
la vidi guardarmi rossa come un pomodoro e fare un sorriso, un vero sorriso, a trentadue denti
“Certo che mi va!... ma con Olive?”
la vidi guardarmi interrogativa, e stavolta sorrisi io
“L’ho lasciata, ho capito che quello che provavo per lei non era amore, e che lei non lo prova per me. Tu mi hai fatto capire cos’è l’amore, e te ne sono grato”
sorrisi e gli diedi un bacio su una guancia, prima che l’autobus arrivasse.
Arrivati alla stazione della metro la vidi sorridermi triste per poi dirigersi a prendere il treno
“Posso venire con te?”
le chiesi, spinto di nuovo da non so cosa
“C-certo…”
mi sorrise e andai con lei, mentre mandavo un messaggio a mia madre per avvisarla che avrei fatto tardi e di non aspettarmi per pranzo. Prendemmo due treni e poi un altro autobus e alla fine arrivammo davanti a una casa famiglia che erano le 16.00 passate, eravamo usciti di scuola alle 14.00 .
Entrammo e dei ragazzi della nostra età abbracciarono Jane.
“Ehi Janiuccia! Che fine avevi fatto! Non ti abbiamo nemmeno sentito uscire stamattina!”
le disse un ragazzo riccio dagli occhi verdi mentre un castano con gli occhi azzurri l’abbracciava
“Già, mi sono alzato alle 5.30 e tu già non c’eri più!”
la vidi sorridere anche a loro e rispondere
“Scusa Harry, ma ci metto tipo 2 ore ad arrivare, e ho fatto il prima possibile! E Louis, se alle 8.00 devo stare già a scuola, non posso non svegliarmi prima delle 5.30”
“Dovresti rimanere a studiare qui alla scuola della casa con noi sai?”
le disse un ragazzo castano chiaro con gli occhi marroni
“NO”
mi accorsi di essere stato io a parlare e vidi Jane guardarmi
“Ragazzi, lui è Niall, un mio amico che viene a scuola con me ed uno dei motivi per cui non lascerò la mia scuola, sapete che i miei amici sono l’unica cosa che mi è rimasta”
i ragazzi sorrisero comprensivi e il castano e Louis l’abbracciarono di nuovo, provocandomi una specie di…gelosia?
“Comunque loro sono Harry, Louis, Liam” indicò il castano chiaro che ancora l’abbracciava
“E Zayn” e guardai il ragazzo moro dagli occhi scuri che sembrava quello più distaccato
“Si sono auto-nominati miei fratelli maggiori e protettori in questo posto fin da quando sono arrivata ieri, e ancora non si sono stufati di me!” disse in modo ironico
“Ehi bella, il tuo protettore sono solo io! Quellli la sono degli incapaci”
disse proprio il moro, sorridendo e avvicinandosi a Jane per darle un bacio sulla fronte.
“Insomma, tu la conosci da due anni, ormai sai che fantastica persona eh! E’ così tenera che ti viene da proteggerla, e lo abbiamo notato in un giorno solo, tu la conoscerai benissimo!”
“LIAM! Zitto un pò”
gli fece lei, tappandogli la bocca con le mani e ridacchiando nervosa
“Perché? Solo uno stupido non si accorgerebbe di che bella persona tu sia, come ieri che, anche se eri arrivata da meno di un’ora e fino a cinque minuti prima stavi piangendo, ti sei alzata e sei andata a giocare con un bambino che piangeva perché gli mancava la mamma, è stato lì che abbiamo capito che la tua era un’amicizia che avremmo voluto avere”
le disse Louis, abbracciandola
“Okok, molto romantico, ora lascia la mia ragazza!” fece Harry, facendo sbiancare me e scoppiare a ridere Jane
“Hazza, non credo che tu avrai mai una possibilità con me”
“Si, si, lo so, il bel bion…”
si girò a guardare prima me e poi i miei capelli
“E’ lui il ragazzo che ti piace!!!”
io e Jane arrossimmo subito, mentre anche gli altri tre ragazzi fissavano i miei capelli
“Ohhhh, bè piccioncini perché non ce lo avete detto subito, vi lasciamo soli!”
disse Liam, spingendo via tutti dalla sala d’entrata.
“Non farla soffrire più di quanto tu abbia già fatto”
mi sussurrò Zayn, prima di andarsene con gli altri.
“Scusali, sono dei cretini”
disse lei con un sorriso
“Io sono il cretino! Loro si sono accorti in un giorno di che bellissima persona tu sia, mentre io ci ho messo due anni!”
le accarezzai una guancia e mi avvicinai un po’ a lei, per darle un bacio vicino alle labbra che la fece diventare ancora una volta un pomodoro
“Mi piacerebbe provare a frequentarci, è come se tutto a un tratto io avessi capito tutto, e mi sento felice come non mai!”
“I-io non so che dire… aspetto questo momento da due anni e non so cosa dire…”
fece lei imbarazzata
“DEVI DIRE DI Sì SCEMA!”
sentimmo urlare dall’altra stanza e poi quattro ragazzi cadere dalla posizione precaria in cui si erano messi per ascoltare
“ahahaah”
sorrise e poi mi abbracciò
“Sono contento che ci siate voi qui con lei, si vede che la rendete felice”
dissi ai quattro che si erano avvicinati sorridendogli.
“Ora andiamo a mangiare Niall, staremo con loro più tardi!”
“OK, sto morendo di fame e ho proprio voglia di un bel piatto di pasta!” dissi sorridendo, prendendogli la mano (gesto a cui lei diventò di nuovo un pomodoro) e lasciandomi portare in sala da pranzo.
Io e Jane ci siamo messi “ufficialmente” insieme dopo un mese e, grazie anche ai ragazzi e ai suoi amici, riesce a sorridere nonostante il posto in cui si trova.
La vado a trovare praticamente tutti i giorni e mia madre non vede l’ora di conoscerla! Dice che anche io da quando ho iniziato a frequentarla sono più felice.
Con Olive a volte mi sentivo a disagio, non adatto, con Jane non è mai successo, è come se fosse… LA ragazza che ogni ragazzo cerca, quella che ti completa.
Se vi state chiedendo come è finita tra me e Jane… vi posso dire che non è affatto finita, e che ogni giorno è sempre più bello.
La amo con tutto il cuore e per il nostro anniversario mi sono informato e sono riuscito, grazie anche all’aiuto di mia madre, a fargli incontrare i genitori per un’intera giornata. Il padre mi ha guardato male tutto il tempo e Jane mi ha spiegato che non gli aveva mai presentato un suo ragazzo, cosa che mi ha riempito di orgoglio. Olive e io siamo rimasti buoni amici anche se non ci parliamo gran chè, mentre Jane e io ci amiamo sempre di più, e continueremo per molto altro tempo, se non per sempre.

FINE




Angolo del sexy irlandese:
E’ finita la prima mini-storia e, se volete una notizia confidenziale, la pasta che ho mangiato era al pomodoro!!!
Lady: Niall finiscila con queste cose, e poi doveva essere il MIO “Angolo Autrice”! Non il tuo
Niall: ohhh, fa niente, il mio nome è più bello
Lady: Vabbene, te lo concedo, comunque ora è meglio che passiamo ai saluti, scommetto che non ne possono più di te.

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