Un bacio, un altro.
Ero di nuovo lì.
-“Ti voglio”
Ti sussurrai sulle labbra, quasi come se fosse una preghiera.
Brividi, non sentivo altro.
Le tue labbra, il tuo respiro, la tua lingua, le tue mani.
Come potevo riuscire ancora a capire cosa stesse succedendo intorno a noi?
Tu mi completavi. Mi rendevi felice.
Ma tu mi uccidevi.
Mi uccidevi ad ogni tocco, ad ogni sfioro.
Non eri mio. Non lo eri mai stato nonostante io sentissi –infondo- che lo eri.
Ti sentivo mio più di chiunque altro al mondo.
Tu eri il mio pezzo di puzzle.
L’altra mia metà.
L’altra parte di mela.
L’altra parte di cuore.
Ma Non Eri Mio.
Una stretta al cuore, chiusi gli occhi continuando a baciarti.
Eravamo due pezzi di un puzzle destinati a non congiungersi mai.
Le maglie scomparivano, i pantaloni si sfilavano.
Ci ritrovammo a fare l’amore lì, sui nostri vestiti.
-“Ti amo”
Lo sussurrasti tra i sospiri, i respiri pesanti, i gemiti, le mani che vagavano esplorando ogni centimetro della pelle dell’altro.
Ti amo. Continuava a rimbombarmi in testa.
Le promesse, i nostri momenti, i baci, le risate.
Un flashback di ricordi tutti insieme, quasi volessero ricordarmi quanto amore c’era.
-“Ti amo.”
Ricambiai in un sussurro, prima di sorriderti sulle labbra.
‘Se solo avessi la sicurezza che un giorno rivivremo per un altro singolo giorno tutto ciò che era il nostro Noi, amore, saprei di poter continuare a vivere solo aspettando quel momento’.
Te lo ripetevo sempre.
Mentre le nostre mani e le nostre labbra erano distanti km e km.
Ma i nostri cuori no, i nostri cuori mai.
Potevamo urlare, insultare ma i nostri cuori erano lì, a tenersi per mano, impauriti di allontanarsi l’uno dall’altro.
-“Non rinuncerò mai a te”
Lo sussurrasti guardandomi negli occhi.
Sorrisi, gli occhi pizzicavano.
Non seppi dire altro, solo sorridere.
Sapevo l’avresti fatto.
Sapevo che avresti rinunciato a me.
Ed è tutto così vuoto adesso.
Senza il tuo amore, senza le tue mani addosso.
Perché amore, non so cosa mi hai fatto e come lo hai fatto, so solo che io non riesco più a fare a meno di te.
L’odore della tua pelle, il sapore delle tue labbra.
Continuavano a ricordarmi, ancora, che valeva la pena lottare.
Promettimi che tornerai, un’ultima volta.
Promettimi che tornerai, sempre.
Perché voglio ancora vivere nei tuoi occhi.
Perché voglio ancora vivere di te.
Perché io voglio ancora viverti.