<< Tu sei uscita pazza ? >> Alessia non crede ancora alla proposta che le ho fatto , io scuoto la testa << No sono serissima , non posso sopportare che mia madre m’impedisca di vedere Fabrizio >>
Gli occhi di Alessia si fanno lucidi << E io che ti dovrei dire allora ?? mi ha persino picchiata >> ci rimango di sasso , mai avevano alzato un dito contro Alessia , perché questa volta si ? << Mia madre odia Ike , perché p di colore , non siamo razzisti , ma lo vede poco indicativo a stare con me >> scuoto la testa << Per questo dobbiamo partire >> dico io quasi urlando , mi tappo la bocca per paura di essere stata sentita << No Camilla , questa volta non ho la forza di fare un colpo di testa , scusami >> << Mi deludi >> dico andando via , era la prima volta che la vedevo così triste , così fragile , in genere lei è la prima a prendere decisioni tipo questa , lei era quella che non si faceva intimorire neanche d’avanti alla fine del mondo , invece questa sera ho scoperto che anche lei ha delle fragilità non è la super donna che credevo fosse , in fondo ha ragione , era una grandissima cavolata.
Al mattino del giorno dopo mi alzai presto , scesi a fare colazione e non degnai di un saluto nessuno , corsi a scuola senza dir nulla << Camillaaaaa >> la voce di Alessia mi risveglia dalla realtà , mi giro e la vedo agitare la mano fuori dal finestrino della macchina di Ike << Su Sali >> dice quest’ultimo << Co.me ? >> mica vorranno di nuovo fare salasso ?? << Ehy ieri volevi partire e andare via da tutti e da tutto e ora rimani li impalata come un pesce che sta per essere mangiato ? >> rimango senza parole , guardo nella macchina , ci sono tantissime buste della spesa , ma quando l’hanno fatta ? di notte ?? poi sorrido c’è anche Fabrizio , salgo in macchina baciandolo con trasporto << Ehy per caso dobbiamo mettervi una tenda ?? >> dice Alessia , arrossisco << Scemaa >> urlo ridendo , allora era vero che Alessia era l’unica persona capace di affrontare anche la fine del mondo , sono davvero orgogliosa ad avere un’amica così << dai mandiamo a fanculo questa città >> dice Ike , sorrido << Fanculo a tutti >> dico io sorridendo << fanculo ai pregiudizi >> fa eco Alessia , sorrido e guardo Fabrizio , mi mette una mano fra i capelli << Fanculo mio padre e la scuola di architetto >> gli sorrido , finalmente anche lui si è ribellato al voler del padre , ora ci aspettava una nuova vita insieme.