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Autore: TheMask    19/06/2012    2 recensioni
Dedicata a chi deve indossare una maschera
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E così. È semplicemente accaduta. Quella cosa sbagliata, quella cosa che non doveva accadere. Rimani li, a chiederti se è vero, seduta su una sedia, davanti a un computer, davanti a un foglio di word bianco, che si limita ad ammiccare con quella stanghetta nera, intermittente. Guardi nel bianco, guardi nel vuoto. E in quel momento si, la tua mente è vuota, perché non riesci a pensarci, ma puoi pensare solo a quello. Quindi niente. Solo il vuoto. Il tempo passa, e ti chiedi perché le tue lacrime sono state così poche, a differenza del tuo dolore. Sei abituata a chiuderti tutto dentro e a ragionarci di notte, nella solitudine oscura. Perché soffri d’insonnia, non dormi. Ti sembra di sentirne il suono, e poi quell’impulso che ti dice di fare qualcosa di banale, come alzarsi e leggere un libro. Ma tu vuoi, tu devi scrivere. Perché è tutto così vuoto allora? Perché la pagina continua a essere vuota? Perché ti senti così sola? Non ci vuoi pensare, allora chiami qualcuno, parli, fai qualcosa, e ti distrai. Fai a meno di tentare di metabolizzare la cosa, quando ancora il sole potrebbe risplendere sui tuoi tristi pensieri e mostrarli almeno un po’ colorati. La notte alla quale sei così tanto abituata ti aspetta dietro le ore che passano veloci, e una volta nel tuo letto, aspettando che gli occhi si chiudano, pensi. Pensi all’ingiustizia di quello che è successo, e pensi che non riesci a piangere perché ormai tutto quello che ti è successo ti ha reso insensibile. Come una sorta di scudo, per non ferirsi ancora di più. Così ti sembra di non provare il dolore che invece è più che presente, ma è così buio che lo confondi con la notte. Preferiresti sentirlo bruciante come una pugnalata al cuore, almeno sapresti di essere vivo. Ti senti incompreso, perché indossi sempre lo scudo, la maschera, quindi ora solo tua madre ti capisce, a volte. Quando guardi negli occhi qualcuno, chiunque, tenti di trasmettergli un messaggio di aiuto, ma poi vai avanti senza raccogliere risposte. Sai che passerà anche questa notte, e di giorno rderai ancora. Si, forse non sei così diverso dalla fredda maschera che ti dipingi per orgoglio, per non essere debole. Il foglio è ancora bianco.

Vuoto.

  
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