It never rains

Piove sempre su chi non è amato.

« Non ha mai piovuto qui » dice Hermione, mentre le gocce d’acqua sporca le scivolano sul viso come lacrime mai piante. I palazzi grigi della città diventano solo figure indefinite nel buio, la pioggia continua a cadere sull’asfalto della strada deserta. Incurante del suo dolore, Ron le stringe la mano con un’espressione triste. Ha i capelli bagnati e gli occhi spenti, come se non ci fosse nient’altro per cui vivere – sono entrambi bambole spezzate, ormai.
« Mi piace la pioggia » aggiunge Hermione, accennando a un sorriso incerto. Lo guarda, forse per l’ultima volta, quindi lui le sfiora la fronte con un bacio veloce. Quando la sua figura si perde tra il buio della notte, Hermione grida.
E il cielo vomita lacrime mai piante.

Note dell'autrice:

In questo periodo sembra che il mio cervello possa concepire solo storie nonsense, dark, noir, angst e via dicendo (come sempre, dopotutto). E mi diverto anche a scriverle. Forse perchè ultimamente sto vedendo solo e soltanto film horror splatter thriller, chi lo sa. Ma bando alle ciance, la drabble di 110 parole e qualche manciata in più è stata partorita in cinque minuti esatti, quando mi sono detta "Ho l'ispirazione per una Ron/Hermione. Apriamo word e scriviamo roba a cazzo". Non so se sia bella o brutta, ma mi ispira qualcosa di molto drammatico - si è capito che adoro Hermione straziata/urlante/pazza? Un giorno scriverò una storia alla Saw con lei come protagonista, e mi divertirò parecchio. Ho scritto di lei con Fred e Ron, il prossimo passo sarà Fierobecco - FUCK YEAH. Insomma, non mi dite che voi non avete notato il pathos e le scintille dei loro occhi nel terzo film, o le parole traboccanti d'ammore nel terzo libro. :')
Tralasciando gli scleri inutili, io qui ho finito. Direi che il significato della storia è a interpretazione del lettore, quella che ho dato io è che Hermione e Ron, alla fine, siano morti e che vengono lavati via dalla pioggia (per questo la scomparsa di Ron e le lacrime mai piante). Sarà una cazzata, boh, che ne so. Ogni interpretazione è gradita! XD La citazione è di Charles Schulz, dal suo I Peanuts, e un po' ha suggerito la mia storia. Il titolo è bellamente rubato all'omonima canzone dei Dire Straits, ma abbiate pietà, sono i miei musi ispiratori.  
Ora mi dileguo a sciropparmi qualche altro film horror, tanto per peggiorare la situazione del mio cervello malato.
Alla prossima!