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Autore: philofobica    19/06/2012    4 recensioni
Hope. Emily. Nicole. Tre ragazze, con tanti sogni, e dei vicini di casa un pò strani.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Hope, ho 19 anni, e arrivo dall'Italia. Non c'è da dire molto su di me.
Sono appena arrivata all'aereoporto di Londra, sto aspettando di vedere due cretine di Nicole e Emily.
Ci siamo conosciute su facebook. Sembra strano, ma è così.
Conosco tutto di loro, e viceversa. So che Emily è una ragazza di 18 anni, timida, sensibile, dolce, altruista. Nicole è più aperta ha anche lei 19 anni come me, è simpatica, gentile e se può, ci aiuta sempre. Sono troppo felice di averle conosciute, senza di loro non farei niente.
-Hope?!- sento una voce dolce, quasi da bambina, -AAAAAAAAAAAH HOPE HOPE HOPE- mi giro di scatto e vedo Nicole che mi corre incontro, mentre Emily si mette a piangere. Scoppio a ridere, mentre qualche lacrima mi scorre nelle guance -Ma ragazze, quanto belle siete?- dico abbracciando Nicky e andando verso Emy.
-Sta ceppa di minchia sono bella- mid ice la ragazza arrossendo, poi mi abbraccia -Emy, sei così fine!- le rico ridendo, ancora non ci posso credere, sono vicino alle mie migliori amiche. -Beh, Hope, da Emy ci si può apettare di tutto e di più! Hahahaha- mi dice Nicky.
Continuo a pensare che sia un sogno. Noi. Londra. Non ce la posso fare, sto per avere un infarto. Siamo su un taxi, e Nicole continua ad aprire e chiudere il finestrino, roba da matti.Emy piange senza motivo, almeno così dice lei, ma so che è un pianto di felicità. Prima di andare nella nostra nuova casa, ci fermiamo a mangiare da NANDOS, è quasi l'una. Ci sediamo in un tavolo fuori, ho sempre sognato di venire qua e magari incontrare uno dei One Direction, si, sono innamorata di loro. Anche a Nicky e Emy piacciono.
Non abbiamo visto nessun cantante famoso. Abbiamo visto solo un bambino che piangeva perchè sua madre non voleva prendergli il panino, e un cameriere che ci provava con una ragazza che era seduta vicino al nostro tavolo, peccato, secondo me stavano bene insieme.
-Ragazze, andiamo? Voglio vedere la nostra casa- disse Nicky con gli occhi che le brillarono.
-SI SI SI SI SI!- rispose Emy, che si alzò dalla sedia di scatto.
Non dissi niente, stavo per piangere dalla felicità, e sapevo che se avrei detto qualcosa, avrei cominciato a lacrimare.
Andammo a pagare e andammo verso casa nostra a piedi, non era molta strada.
Emy si fermò in cucina, dato che lei era una cuoca, Nicky anche, a lei però piaceva mangiare, mentre io andai a vedere il piano di sopra.
C'erano quattro porte in legno, ognuna aveva un colore diverso, aprì la prima porta che mi trovai davanti, quella verde. Entrai, notai subito il grande letto, dopo una libreria, un armadio gigantesco e una scrivania. C'era anche un bagno dentro alla stanza, sempre con le pareti verdi, aveva una doccia, un lavandino, un bidet e una piccola finestra dove si poteva ammirare il paesaggio di Londra.
Uscii e andai a vedere le altre porte, prima quella rossa e poi quella blu, erano uguali, solo che il colore delle pareti era diverso, uguale alle porte.
Scesi di sotto, presi la mia valigia, e mentre salivo le scale urlai alle ragazze;
-Sentite, c'è una camera verde, ci sto io ok? Ok. Comunque, ora vado a farmi una doccia!-
Risposero in coro un -Ok-
Aprì la valigia, tirai fuori i vestiti e la piccola radio e misi il CD dei Jonas Brothers, si mi piacevano anche quelli, e anche a Emy e Nicky.
Aprì l'acqua della doccia, mi spogliai, e mi misi sotto l'acqua calda, forse troppo, ma non diedi importanza a questo.
C'era "A little Bit Longer" come prima canzone, cominciai a piangere, sentire quella canzone che parla di un dolore che nessuno può provare a parte i diabetici, mi si spezza il cuore.
Nicholas Jonas che a 15 anni scopre di essere malato per il resto della vita, come si può fare tutto questo ad un ragazzo? E' innacettabile.
Con le lacrime agli occhi iniziai a cantare;
-Got the news today, But they said I had to stay A little bit longer and I'd be fine when I thought it'd all be done when I thought it'd all been said, A little bit longer and I'll be fine..-
Non riuscì più ad andare avanti, ma sentì solo una melodia dolce e delicata, c'era Emy che stava suonando il piano forte, mi aveva sentito, mentre Nicky stava suonando la chitarra.
Emy suonava il piano da quando aveva 5 anni, mentre Nicky suonava ogni tipo di chitarra da quando aveva 8 anni. Io, beh, io ho sempre cantanto. E' una delle cose che so fare meglio.
Uscì dalla doccia, spensi l'acqua, presi l'asciugamano, me lo legai addosso, e scesi in salotto.
-Ragazze, ma quanto siete dolci? Vi stra adoro.- dissi a Emy e Nicky con le lacrime agli occhi.
-Noi lo facciamo per te!- mi disse Nicky abbracciandomi, seguita da Emy.
-Si, però vatti ad asciugare- rise Emy spingendomi via.
-Si, lo so che non mi volete, adesso me ne vado..- le risposi facendo la finta offesa. Salì in camera, mi misi un paio di pantaloncini della tuta, una cannottiera, mi asciugai i capelli e scesi di sotto per la cena.
-Emy, che fai da mang..- in quel momento suonarono il campanello.
-Chi è a quest'ora? sono le otto di sera!- disse Nicky innervosita addentando un pezzo di pizza che Emy ovviamente aveva cucinato. Io e Nicky non siamo brave in cucina, c'è si, solo per mangiare!
Andai alla porta e mi trovai un mazzo di fiori colorati davanti.
-Ehm..chi c'è dietro?- chiesi ridendo.
-Il vostro vicino di casa, piacere!- rispose il ragazzo. Avevo già sentito quella voce, mi era molto famigliare.
-Piacere, Hope, tu come ti chiami?- mi sentivo avampare. Perchè? Era un ragazzo normale che mi aveva portato dei fiori.
-Ah, si scusa, che sbadato, piacere Niall Horan.- spostò i fiori dalla sua faccia. Ero scioccata, non sapevo cosa dire. L'amore della mia vita, davanti casa mia? Impossibile. Assurdo. Surreale. Fantastico.
-Tu..tu..OH CRISTO SANTO.- si, stavo facendo una figura di merda. Lui rise, stavo per morire.
-Fan vero? Beh comunque, tieni questi fiori. Se vuoi torno domani così ti riprendi dallo shock ok?- disse ridendo, madonna, la sua risata è magnifica.
-S...si si, allora, ciao..- ero nervosa, stavo sudando dalle mani. Mi fece un semplice cenno con la mano e se ne andò.
Chiusi la porta, andai in cucina e posai i fiori nella sedia.
-Che succede Hope?- mi chiese preoccupata Emy.
-Si infatti, sembra che hai visto un fantasma..- disse ridendo Nicky.
-PEGGIO, HO VISTO IL NOSTRO VICINO DI CASA, NIALL HORAN, CAZZO.- cominciai a piangere dalla felicità.
  
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