"Devo andare, Harry, mi dispiace." disse Louis alzandosi dal letto su cui eravamo coricati.

Non stavamo facendo assolutamente nulla, per chiunque altro stare un'ora intera sdraiato su un letto a guardare negli occhi qualcuno, parlare e scambiarsi qualche raro e breve bacio sarebbe stato noioso, ma non per noi. Avremmo passato anche tutto il giorno così, anche tutta la vita, a dire la verità, solo che non potevamo.

"Per forza?" gli risposi io, mettendomi seduto e rattristandomi.

"Sai che starei qui per tutto il giorno, ma sai anche che devo vedere Eleanor." disse con una punta di amarezza nella voce mentre si cambiava. 

Entrambi eravamo ancora in pigiama dato che c'eravamo svegliati da poco. 

Sì, quella notte avevamo dormito insieme, ma dopotutto lo facciamo quasi sempre, quindi non c'era da sorprendersi.

"Già.." dissi io abbassando la testa verso il pavimento. Dalla mia voce si poteva capire il dolore che provavo. Ma lui lo sapeva come stavo quando si parlava di lei, quindi non avevo bisogno di nasconderlo.

"Ehi.." mi disse mettendosi in ginocchio di fronte a me e tirandomi su il viso con un dito. "Ascoltami bene, io posso uscire anche con cento ragazze, o posso passare 25 ore su 24 con Eleanor, ma ti assicuro che non c'è momento in cui non penso a te. Harry, sai che se fosse per me lo griderei al mondo quello che provo per te, fregandomene di tutto. Ma sai anche che non possiamo, sai che ci è stato proibito fin troppe volte. Scusami.." aveva abbassato la mano, e mi guardava con una faccia mortificata come se la colpa fosse stata sua, ma non lo era, anzi.. 

Vidi una lacrima rigargli il volto e subito gliela cacciai via passandoci delicatamente il dito sopra. Il suo sguardo andò verso il basso mentre sulle sue labbra spuntò un sorriso incerto e abbattuto, che ricambiai istintivamente.

"Non ti scusare, non lo fare mai. Sarebbe come scusarti di avermi migliorato la vita." 

Rise piano, quasi impercettibilmente, e alzò gli occhi fino a farli incontrare coi miei. 

Quanto erano belli, sembravano due pietre preziose. Pietre che ero costretto a condividere con gli altri, ma che in fondo erano solo ed unicamente mie, perché con nessuno brillavano come facevano con me.

Posò le labbra delicatamente sulle mie, quasi con timidezza. Io non potei fare a meno di sorridere, ancora attaccato a lui, perché era questo che faceva.

Riusciva a farmi sorridere e ridere sempre, anche quando non volevo. Anche non facendo niente, o senza nemmeno guardarmi. 

La timidezza lasciò spazio alla passione e alla possessività. Entrambi avevamo approfondito il bacio, restando comunque delicati, come se uno potesse rompere l'altro solo con poca forza in più. 

Le mie mani si erano spostati sul suo viso,mentre le sue stavano giocando coi miei riccioli, come tanto amavano fare.

In quel momento c'eravamo solo noi. Niente band, niente Eleanor, niente fan, niente musica. Solo noi, io e Louis.

Quel momento fu poi interrotto dalla vibrazione del cellulare di Louis, che ci fece fermare bruscamente e, di conseguenza, staccare.

Alzai gli occhi al cielo mentre lui leggeva il messaggio appena ricevuto.

"E' Eleanor.." non potei evitare di sbuffare al sentir pronunciare quel nome, e lui non potè evitare di sorridere sentendo la mia gelosia. "Dice che è qua sotto e che mi sta aspettando, devo andare. Continuiamo quando torno stasera, ricciolo." e detto questo mi diede un altro bacio breve ma pieno di sentimento.

"Va bene, ma dì allo stecco che sei mio." dissi io, in tono provocatorio ma restando serio. Lui si mise a ridere. Quanto era bello quando rideva, si illuminava tanto da riuscire ad illuminare anche me.

"Lo farò!" detto questo mi diede un lieve carezza sulla guancia, a cui non potei evitare di sorridere. Poi uscì dalla stanza e io mi coricai di nuovo sul letto abbracciando il cuscino e sbuffando. Abbia pazienza Harry, riuscirete a risolverla. mi ripetei come per darmi forza.

Poi sentii bussare alla porta, sperai che fosse Louis che si era dimenticato qualcosa, ma rimasi deluso. Era Liam, fin troppo allegro per i miei gusti.

Io voltai leggermente la testa, per vedere cosa voleva.

"Harry vestiti, che tra poco abbiamo l'intervista." mi disse lui, con quel suo enorme sorriso stampato in faccia.

Io mi girai di nuovo, scocciato.

"No Liam, io non vengo." 

"Come scusa?" mi chiese, sconvolto.

"No, non ne ho voglia." gli risposi con tono sbrigativo, come se non vedessi l'ora che se ne andasse.

"Non hai capito. Tu ora ti vesti e vieni." disse in tono serio, ma senza cattiveria.

"No, ora esci e chiudi la porta, grazie." 

"Bene." chiuse la porta e rimasi sorpreso che fosse andato via subito senza insistere, ma meglio così dopotutto.

Cinque minuti dopo sentii spalancare la porta, ed ebbi solo il tempo di dire "Ma che.." perché una secchiata d'acqua gelida mi arrivò da non capii bene dove.

Mi alzai in piedi di scatto e vidi Liam davanti a me, con un sorrisetto vendicativo e un secchio enorme in mano che mi disse:

"Ora per favore, asciugati e preparati che l'intervista è tra mezz'ora e non voglio arrivare tardi per colpa tua." detto questo prese la porta e se ne andò, chiudendola.

Ero scovolto, ma sapevo di meritarlo. Così iniziai a prepararmi e andammo tutti e quattro, ovviamente tranne Louis, a fare l'intervista con non so quale radio.

 

Rimasi seduto su quel divanetto con la mano sotto al mento, annoiato, per 15 minuti buoni. Dovevamo rispondere sempre alle stesse noiose domande.

Finché arrivo quella domanda a cui tanto odiavo rispondere, quell'argomento che tanto odiavo prendere in considerazione davanti alle telecamere.

"Allora Harry.. Ultimamente si parla molto di questo discorso, parlarci un po' di te e di Louis. Lui ora è con Eleanor, giusto?" ecco, un vortice di emozioni prese il sopravvento, non capii più nulla.

Le mie guance stavano bruciando. Lo stomaco si era ribaltato. Gli occhi si erano spalancati leggermente e si erano spostati velocemente verso i tre amici. 

Tutti e tre avevano una faccia incoraggiante, come dire "Dai Harry, ce la fai." ma non potevo farcela. Non ce l'avrei mai fatta a rispondere a quella domanda senza imbarazzarmi o senza far spuntare un sorriso sulle mie labbra, per tutto quello che stavamo nascondendo.

"S.. Sì sì, è con lei adesso!" dissi, sorridendo poi, quasi per non far trasparire tutto i mio imbarazzo, l'uomo sembrò non notare nulla.

"Mmm, ok, e dimmi.. Cosa c'è tra voi? Siete molto affiatati come amici e quindi.." non gli permisi di finire la frase, oppure sarei crollato come un castello di carte a causa di una folata di vento.

"Esatto! Siamo solo amici. Lui ama Eleanor e io voglio bene ad entrambi, ma è solo un bene fraterno, glielo assicuro." gli sorrisi, stupito della mia sicurezza.

I ragazzi mi guardarono orgogliosi della mia risposta, perché sapevano quanta fatica avessi fatto.

Ma dopotutto era così che doveva andare, io e Louis ci amavamo, ma non potevamo dirlo. E sarebbe sempre stato così.

Ma mi andava bene per ora, se non potevo avere il suo cuore pubblicamente mi accontentavo di sapere che sarebbe sempre stato mio e solo mio.

Mi accontentavo di dividere con lui i miei migliori momenti, anche se solo in segreto.

Mi accontentavo di averlo. E mi andava bene così, per adesso..

 

Ma quale novità, una OS su Larry. Hahaha scusatemi, ma il mio cervello ormai è occupato solo da loro. ç_ç
Ditemi quello che ne pensate, pure se fa schifo. c:
Io non so che altro dire quindi.. Spero che vi sia piaciuta. :3
E viva Larry! :D