Ginevra Molly Weasley era da sempre
innamorata di Harry Potter, o almeno questo era quello che tutti credevano e che
lei stessa pensava. Tutto ciò almeno fino a quella sera di Dicembre, nella
Stanza Delle Necessità...
Ginny se ne stava comodamente seduta
sul divano della Sala Comune, lo sguardo annoiato che vagava da una parte
all'altra. Aveva incrociato le lunghe gambe, appoggiandovi sopra le braccia che
le reggevano il mento. I capelli di un rosso acceso erano legati in due buffe
trecce che le davano l'aria di una bambina. Emise un sospiro stendendo le gambe,
per poi tornare nella posizione iniziale. Il Natale era alle porte, mancavano
solo due giorni e lei sapeva già che sarebbe stato come tutti gli altri anni: il
solito maglione da parte della mamma, il solito Ron che la prendeva in giro
perchè non aveva ricevuto un regalo da Harry ed Harry che, troppo impegnato a
salvare il mondo, non si degnava neanche di farle gli auguri. A volte aveva
l'impressione che per farsi notare da lui avrebbe dovuto immergersi nel pus di
Bubotubero e passargli di fronte ballando la danza della pioggia. Scosse la
testa fissando il punto dall'altra parte della Sala dove Harry ed i suoi amici
stavano confabulando qualcosa, probabilmente un piano per sconfiggere il Signore
Oscuro.
-Ehy Ginny!- la chiamò una voce. Era
un ragazzino del primo anno dai capelli castani che le porgeva un bigliettino
piegato in quattro. -è da parte di Dean-.
La ragazza lo fissò perplessa. Dean
era convinto di essere il suo ragazzo, chissà per quale strano motivo. Erano
usciti insieme un paio di volte ed ogni volta lui aveva fatto il cascamorto ma
lei non aveva mai ceduto.
-Grazie- rispose Ginevra
risvegliandosi dalle sue riflessioni. Aprì lentamente il bigliettino e lesse
esasperata il suo contenuto:
"che ne diresti di festeggiare in
anticipo il Natale? Ti aspetto nella Stanza Delle Necessità fra un'ora.. Non
mancare".
La rossa sbuffò spazientita. Era ora
di mettere le cose in chiaro. A lei non piaceva affatto Dean! Usava un profumo
insopportabile che le ricordava molto quello dei bubotuberi.. Guardò l'orologio.
Mancava un'ora all'appuntamento ma non aveva niente di meglio da fare, perciò
decise di avviarsi in anticipo. Forse sarebbe riuscito ad incontrare Dean in
anticipo ed a spiegargli l'equivoco prima di essere trascinata nel suo progetto
natalizio..
-Ehy Ginny, dove vai?- le chiese suo
fratello con il suo solito tono protettivo. La rossa lo guardò e poi incrociò lo
sguardo di Harry:
-Ho un appuntamento con Dean-
rispose sicura sperando di ottenere una qualche reazione da parte del Bambino
Sopravvissuto, ma le sue speranze si rivelarono errate, perchè il ragazzo in
questione si limitò a lanciarle uno sguardo malizioso ed a farle l'occhiolino.
Troppo demoralizzata per rispondere Ginny si affrettò ad allontanarsi dalla Sala
Comune.
Evitò i passaggi segreti cercando di
arrivare alla Stanza Delle Necessità senza troppo anticipo, ma purtroppo per lei
quando giunse alla meta era in anticipo di tre quarti d'ora. Maledisse
mentalmente Pix che non si era fatto vedere per tutto il tragitto. Uno dei suoi
scherzi l'avrebbe rallentata ed invece...
si fermò d'avanti al muro e lo fissò
pensierosa. ci passò d'avanti tre volte senza desiderare niente, immaginando che
sarebbe apparsa una stanza vuota.. o magari un camera piena di foto di Harry...
mentre passeggiava come se niente fosse d'avanti al muro vuoto sentì una voce
melliflua alle sue spalle.
-Ehy, Weasley,
spostati!-
-mi dispiace, Malfoy, ma c'ero prima
io!-.
I due si squadrarono con odio poi il
biondo propose:
-Va bene Weasley, non ho affatto
voglia di litigare con te oggi, perciò ti propongo una soluzione.. camminiamo
entrambi di fronte alla Stanza esprimendo il nostro desiderio ed alla fine sarà
Ginny Weasley ci riflettè su per un
secondo, cercando l'imbroglio in quella soluzione, ma dal momento che sembrava
essere tutto in regola, annuì.
-al mio tre- iniziò Malfoy ma lei lo
interruppe:
-no, partiamo al mio
tre-
-d'accordo partiamo al tuo tre-
rispose il Serpeverde esasperato dai capricci della rossa.
-uno.. due..
tre!-.
I due ragazzi iniziarono a camminare
avanti e indietro di fronte al muro con gli occhi socchiusi nello sforzo di
concentrarsi al massimo. Alla fine del terzo giro entrambi si fermarono di
botto, in attesa di vedere apparire la porta. Stranamente, questa appariva e
scompariva emettendo strani rumori.
-Ehm... Malfoy che sta
succedendo?-
-andiamo a
vedere-.
Si avvicinarono entrambi alla porta
fantasma e, non appena la toccarono, il suono di un esplosione invase loro le
orecchie, dopo di che il buio scese sui due.
-Ahia... sono.. morta?- chiese Ginny
cercando di guardarsi intorno, ma vedeva solo il buio più
totale.
-non credo, Weasley, dal momento che
io sono qui ad ascoltare la tua voce squillante..-
-perchè hai detto "squillante" in
quel modo, Malfoy?-
-in quale modo?- chiese il ragazzo
massaggiandosi la gamba.
-in quel modo- ripetè lei
guardandolo minacciosamente, anche se non sapeva esattamente dove si
trovasse.
-non ho tempo di discuterne con te,
Weasley, cerchiamo di uscire da questo posto-.
-giusto- esclamò Ginny balzando in
piedi e cercando a tastoni la porta.
-Malfoy, non vorrei farti agitare
più di quanto tu non sia già ma.. la porta non c'è!- disse la ragazza
spaventata.
-non dire idiozie, Weasley!- rispose
il biondo alzandosi a sua volta e facendo scorrere la mano sul muro alla ricerca
della maniglia. dopo aver fatto per cinque volte il giro della stanza, il biondo
si accasciò a terra e gemette:
-rinchiuso in una Stanza con
-guarda che io sono più delusa di
te, Malfoy- replicò lei sedendosi con le spalle appoggiate al muro. i suoi occhi
iniziavano ad abituarsi al buio perciò riusciva a distinguere la sagoma opaca di
Malfoy.
-ehy Weasley smettila di
fissarmi!-
-come faccio a fissarti se qui è
tutto buio?-.
Malfoy non rispose, ma prese a
massaggiarsi le tempie.
-che stai facendo,
Malfoy?-
-sto cercando di ignorarti,
Weasley-.
Silenzio... Ginny cominciò a
picchiettare le dita sul muro per cercare di allontanare il fastidio che le
provocava Malfoy.
-Smettila,
Weasley!-
-di fare
cosa?-
-di fare quel rumore con le dita!
non lo sopporto!-
-oh! il piccolo Malfoy non è
contento! guarda che non puoi dirmi quello che devo o non devo fare-. replicò la
rossa incrociando le braccia con fare risoluto.
-Weasley, non so quanto tempo
dovremo passare rinchiusi qui dentro, perciò vedi di rendermi meno stressante la
permanenza...-
-potrei dire lo stesso,
Malfoy-
-come sei poco originale,
Weasley-.
-Malfoy, lo sai che siamo davvero
stupidi?-
-ehy, parla per te.. e comunque che
intendi dire?- chiese il biondo curioso.
-Lumos!- esclamò all'improvviso
Ginny sollevando la bacchetta e puntandola verso un punto indefinito. Il "punto
indefinito" si rivelò essere la faccia di Malfoy che, accecato dall'improvvisa
luce, cadde all'indietro frastornato.
-oh come mi dispiace Malfoy-
commentò Ginny sarcastica senza neanche degnarsi di andare ad
aiutarlo.
-si, certo, Weasley!... Lumos- un
secondo fascio di luce illuminò lo stanzino buio.
Ginny si alzò e cercò di incastrare
la bacchetta in una fessura del muro dietro di lei, quando ci riuscì si voltò
nuovamente verso Malfoy e disse:
-hai visto? un lampadario
improvvisato-. Il Serpeverde stava per rispondergli a tono, ma, stranamente, il
suo sguardo indugiò sul sorriso di Ginny prima di tornare a fissarsi sul
pavimento e il biondo non disse niente.
-Malfoy?-
-si?-
-Perchè non parli?- Ginny si sedette
comodamente a gambe incrociate e fissò curiosa Malfoy.
-Cosa dovrei
dire?-
-non lo so, ma almeno emetti qualche
suono per dimostrare che sei vivo. Non vorrei proprio assistere al tuo
decesso...-
-stai dicendo che ti preoccupi per
la mia salute, Weasley?-
-no, sto dicendo che non voglio
sentire l'odore del tuo corpo in decomposizione-.
Il biondo non
rispose.
-A volte sei davvero seccante,
Weasley-.
-lo so Malfoy, lo
so-.
I due si squadrarono, lui torvo ed
accigliato, lei con un sorriso angelico dipinto sulle
labbra.
-a cosa ti serviva
-perchè ti
interessa?-
-vuoi passare il tempo che ci resta
guardandoci l'un l'altro senza aprire bocca, Weasley?-
-perchè dobbiamo parlare del motivo
per cui io ero qui? parliamo del perchè TU eri qui- replicò la rossa risoluta.
SI squadrarono un attimo ostili, poi Malfoy esclamò:
-Acida-
-Presuntuoso-
-rompiscatole-
-viziato-
-....ehm.. non mi viene in mente
altro-.
Ginny lo guardò soddisfatta poi
disse piano:
-D'accordo, ero qui perchè avevo..
un appuntamento- disse il biondo tutto d'un fiato.
-un appuntamento? e chi è la pazza
che uscirebbe con te?-. Ginny sapeva che la domanda che gli aveva posto era
davvero stupida: praticamente tutta la popolazione femminile di Hogwarts sbavava
ogni volta che Malfoy passava loro di fianco perciò il Serpeverde non avrebbe
dovuto faticare per trovare una ragazza con cui uscire.
-Ehy, Weasley, a differenza di te,
io sono molto ricercato-.
La ragazza non rispose. In realtà
anche lei era lì per un appuntamento, ma non voleva che Malfoy pensasse che
stesse con Dean...
-che c'è Weasley, non
rispondi?-.
Malfoy attese qualche secondo una
risposta che non venne:
-allora mi vuoi dire chi è lei?-
sbottò la rossa, per qualche strano motivo nervosa. Sapeva benissimo che Malfoy
usciva con 10 ragazze diverse nell'arco di due giorni, e allora perchè le dava
così fastidio?
-non.. non mi va, Weasley, e poi...
non ero neanche sicuro che sarebbe venuta-. lo sguardò del biondò evitò
accuratamente quello di Ginny che, per tutta risposta
esclamò:
-non vorrai mica farmi credere che
Draco Malfoy, l'arrogante, presuntuoso Draco Malfoy era insicuro? non eri tu
quello ricercato da molte?-
-è complicato,
Weasley-
-perchè non provi a spiegarmelo
meglio?-
-perchè.. ne sei
sicura?-
-si-.
Gli sguardi dei due finalmente si
incrociarono di nuovo e lei gli annuì incoraggiante.
-Lei è.. speciale- cominciò Malfoy
mentre Ginny mentalmente cercava di capire se quello fosse il vero Malfoy o un
alieno che si era sostituito a lui durante la notte: Malfoy non era mai stato
così...sensibile. -è da un pò che mi piace ma.. lei non lo
sa-
-e l'hai invitata qui per
dirglielo?-
-si... Ma.. lei mi odia, perciò ero
sicuro non sarebbe venuta-
-e perchè dovrebbe odiarti? é vero,
a volte sei davvero fastidioso ma tutto sommato piaci a molte ragazze..- ammise
Ginny a malincuore.
-si, ma non a
lei...-
-ne sei
sicuro?-
-si, me l'ha detto chiaro e tondo
più di una volta-. Malfoy fissò Ginny dritto negli occhi con un'espressione
abbattuta che nessuno gli aveva mai visto prima.
-mi.. mi dispiace- rispose la rossa.
E le dispiaceva sul serio. Non le piaceva vedere Malfoy così depresso, non ci
era abituata.
Dopo qualche minuto di silenzio
Ginny chiese timidamente:
-posso.. posso sapere chi è
lei?-.
Il Serpeverde la guardò pensieroso
per un momento e lei, preoccupata di essere stata troppo invadente, si affrettò
a dire:
-no, scusami, non volevo dirlo..
cioè se vuoi dirlo mi fa piacere, ma non ti vo...-
-tu- la interruppe il biondo con
voce calma e tranquilla.
-co-come?-
-sei tu quella
ragazza-.
Ginny lo fissò smarrita ma lui si
era già alzato in piedi e, con un movimento della bacchetta aveva fatto
riapparire la porta della Stanza Delle Necessità. La porta si spalancò ed una
luce intensa li avvolse.
-ti ho lasciata senza parole, eh,
Weasley?
Ed ancora prima che la ragazza potesse riprendersi dallo
shock Draco Malfoy era sparito nel nulla.