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Autore: Mewlove    20/06/2012    6 recensioni
Cosa succederebbe se un giorno, a causa di Blair, tutti i nostri eroi, Soul escluso, tornassero bambini?
Guai, preferibilmente al profumo di talco, per il nostro albino preferito!
Dal prologo:"Proprio in quel momento, Black*Star decise che si era stufato del tetto e saltò giù, strepitando felice. Soul fece un tuffo degno di un placcaggio di rugby e il marmocchio gli cadde sulla testa, con un morbido "ponf".
L'albino inorridì. Sbaglio o aveva fatto "ponf"?
Le sue narici ebbero la conferma dei suoi più atroci sospetti."
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Blair, Soul Eater Evans
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5

 
- Ma che diamine....- borbottò Soul, cercando sotto il letto, l'armadio, il lavandino, dentro il water.
Ma dove si era cacciato Chrona?
Maka, che era appoggiata alla finestra per seguire l'apertura della nuova libreria di fronte, guardò in basso e si mise a strillare.
- Maka, non ora, sto cercando di trovare Chrona! - 
La piccola urlava come un falco.
- Dai, Maka, non adess...-
- 'Aka choppu! -
Soul, finalmente, si decise a guardare nella direzione che la sua meister in formato ridotto gli indicava, mentre un bernoccolo si gonfiava rapidamente in cima alla testa. Fuori, nel cortile, riconobbe distintamente un pigiamino viola e il suo occupante che dormiva rannicchiato tra i fili d'erba.
Di certo l'albino non poteva sapere che Chrona era rimasto chiuso fuori la notte prima e che Ragnarock non aveva abbastanza forza per tirare il portone invece di spingerlo.
- Maledizione! - sbraitò, poi si precipitò giù a riprendere il piccolo.
La fronte scottava e le guance sembravano in fiamme per quanto erano rosse e accaldate.
Sfido io che gli fosse venuta la febbre, dopo una notte all'aperto e al freddo.
Dopo averlo portato in camera, Soul si interrogò su cosa fare. Poi, di colpo, si ricordò delle cure amorevoli di Maka quella volta che aveva preso il raffreddore perchè non si era coperto bene ed era uscito in moto. Si era persino trattenuta dal Maka-chopparlo, che per lei era stato uno sforzo enorme.
Così decise che avrebbe fatto lo stesso. O almeno ci avrebbe provato.
Innanzitutto gli misurò la febbre. 38 e mezzo.
Maledizione.
Così andò a prendere un'impacco di ghiaccio e glielo mise sulla fronte, mentre Ragnarock prendeva uno strano colorito bluastro. Ma non aveva la forza di reagire nemmeno con un'insulto dato che anche lui, che era parte del suo meister, si era beccato l'influenza.
Con una pezzetta umida bagnò i polsi e i piedi, dato che quella volta Maka gli aveva spiegato che bisognava raffreddare le vene principali o qualcosa del genere. I bambini intanto iniziarono a strillare. Avevano fame e dovevano essere cambiati. Soul iniziò ad entrare nel panico.
No, non ce la poteva fare.
Lui non era un babysitter, porcamiseria! Non ci sapeva fare con i bambini e lo aveva dimostrato.
Mentre si metteva la testa tra le mani suonarono alla porta.


Quando Marie Mjolnir entrò in quella stanza, dopo essere stata pregata più e più volte da Spirit di dare un'occhiata alla "sua bambina", si ritrovò davanti la più totale devastazione. 
- Professoressa! Posso spiegarle....-
- Sono certa che hai una valida spiegazione per tutto questo, Soul. Ma prima....Oddio! Ma questo è Black*Star! Che diamine succede? - 
- Appunto - sospirò l'albino, mentre Marie esaminava con attenzione tutti i piccoli. Davanti a Chrona rimase sconvolta.
- Questo povero caro ha la febbre! Gli hai dato qualcosa?-
Soul rimase spiazzato. La donna vedeva tutti i suoi allievi rimpiaccioliti all'anno di età e prima di tutto si preoccupava che avessero preso qualcosa per la febbre invece del perchè si trovassero in quelle condizioni?
"Che donna altruista" pensò l'albino ammirato, anche se non lo avrebbe mai ammesso. Non era una cosa molto cool da dire.
Le spiegò le procedure che aveva seguito e lei rimase soddisfatta.
- Ottimo lavoro. Non avrei mai immaginato che te la sapessi cavare tanto bene con dei bambini piccoli.-
Nel sentire quelle parole, Soul arrossì.
- Niente di che, professoressa. Si ricordi che io sono un tipo cool.-
Lei sorrise.
- Non lo metto in dubbio, ma la tua aria stravolta dice l'esatto contrario. Perchè non ti dai una sistemata? Potrai spiegarmi tutto dopo con calma.-
Soul colse la palla al balzo e le affidò i mocciosi.


Marie coccolò un pò Chrona dopo aver pulito e dato da mangiare a tutti gli altri, fiera di se stessa.
Se la cavava piuttosto bene con i bambini. Sapeva che un'umore allegro li contagiava e li tranquillizzava. Chissà, magari un giorno lei e Franken....
La donna arrossì, scuotendo violentemente la testa.
Il bimbo che aveva in braccio aprì leggermente un'occhio, ma era troppo stanco persino per non sapere come comportarsi, così tornò a pisolare.
- Ma che vado a pensare? Sicuramente a lui non piaccio. O almeno non in quel senso. Magari, però, con un rattoppo sul reggiseno....
- Professoressa, parla da sola? - disse Soul sbucando dalla sua camera riposato,con i vestiti puliti e i capelli ancora umidi.
L'aria sognante svanì dal volto della Death-scythe, sostituita da un'istantaneo rossore.
- M..m..ma certo che no! Cantavo una ninnananna per farlo addormentare! - 
Indicò Chrona, che effettivamente sonnecchiava, ma per l'agitazione ficcò il dito nell'occhio di Ragnarock, che protestò debolmente.
Era messo male, poverino, se non riusciva nemmeno ad imprecare. Soul inarcò un sopracciglio, ma decise di lasciar perdere.
Perchè, di tutte le persone che conosceva, non ne mai trovava una normale?
- Beh, avanti. Mi sei in debito di una spiegazione.- disse Marie, felice di cambiare discorso. Dopo aver ascoltato tutta la storia, rimase a rimuginarci un pò su.
- Che cosa bizzarra. Mi chiedo se....- poi, all'improvviso saltò su, guardando l'orologio appeso dietro la testa dell'albino. 
- Oddio, ma è tardissimo! Se non cucino in tempo, Franken...cioè, Stein si innevorsisce e inizia a vivisezionare specie in via d'estinzione! Tanto te la sai cavare da solo, visti i risultati no? Anzi...tieni, è il nome di una mia amica che fa la pediatra, domani te la chiamo così viene a controllare Chrona, vuoi? A presto! - 
Detto questo, si lanciò a tutta birra verso la porta, lasciando Soul da solo e ancora con il foglietto stretto in pugno.


La mattina dopo, uno strillo acuto perforò la quiete del mattino ma non svegliò l'albino che, grazie al pisolino che aveva fatto la sera prima mentre c'era Marie con i bambini, era più sveglio e allegro di quanto non lo fosse stato negli ultimi giorni. Si era alzato persino di buon'ora per preparare la colazione.
Si avviò tranquillamente verso la fonte del baccano.
Da quello che gli aveva spiegato Marie, un comportamento calmo fa calmare anche chi ti sta intorno, e viceversa. Si affacciò nella camera dei pargoletti, e si trovò davanti una scena davvero buffa e singolare.
A quanto pareva, Death the Baby aveva afferrato i capelli delle sorelline Thompson e aveva tirato, sbraitando qualcosa (probabilmente che non avevano un taglio simmetrico). Liz si era infuriata e Patty, che voleva aiutare la maggiore, si era trasformata in una pistola con cui la sorella aveva sparato con tutti e due gli indici paffuti. Solo che al posto del proiettile era spuntato un guantone da boxe giallo con macchie marroni che aveva mancato il bersaglio ed era andato a centrare la testa di Black*Star.
Quello, eccitatosi per la possibilità di fare a botte con qualcuno, aveva afferrato Tsubaki, che si era trasformata in un martello di gomma, e aveva iniziato a malmenare tutti i presenti, compresa Maka che sfogliava tranquilla un libro illustrato. Lei era andata su tutte le furie e ora tutti i bebè, tranne Chrona che fortunatamente era fuori tiro, erano doloranti a terra per gli 'Aka choppu e a nessuno erano state risparmiate le martellate di Black*Star.
Soul, che aveva seguito tutta la scena, sbuffò divertito.
Ma prima che potesse aggiungere qualcosa, il campanello suonò per l'ennesima volta.
Lui andò ad aprire con il sorriso sulle labbra e sulla soglia gli apparve una donna giovane, con lunghi capelli rossi e un semplice camice bianco.
- Ciao! Tu devi essere Soul. Io sono Miriam, l'amica di Marie.- disse lei sorridendo. 
- Oh...salve.- disse Soul aggrottando le sopracciglia. Quella persona gli ricordava qualcuno, ma non riusciva a ricordare chi.
- Ma noi non ci siamo già visti? - aggiunse poi.
- Oh, no. Me ne ricorderei - disse lei, con un sorriso più ampio, e per un'attimo Soul ebbe l'impressione che qualcosa di nero fuoriuscisse dalle labbra rosse e carnose. Ma chissà, forse era solo dovuto alla stanchezza.
- Oh, ma quanti bei pargoletti! Sei proprio un playboy! - commentò lei, divertita.
- No...ecco...non sono miei...- Ma lei non lo stava ascoltando, aveva lo sguardo inchiodato ai piccoli.
- Probabilmente ci metterò un bel pò. Perchè non vai a farti una passeggiata? Il tempo è splendido e sei un pò pallidino. Tranquillo, qui con me - e il suo sorriso raggiunse dimensioni mai viste - sono al sicuro.-
Borbottando frasi sconnesse, Soul si dichiarò d'accordo e uscì.
Prese una bella boccata d'aria e, mentre stava per svoltare il vicolo che lo avrebbe portato ai giardinetti incrociò una giovane donna dai capelli rossi.
- Oh, ehilà! Tu devi essere Soul, giusto? Sei proprio come Marie ti ha descritto! Io sono Miriam. - disse lei, e gli tese la mano, che l'albino non strinse.
Aveva appena capito perchè la pediatra di prima gli sembrava così familiare, e questa invece no.

Mewlove che sproloquia alla grande~

Ehilà!
Siamo ormai alla resa dei conti, vedo. Soul ha finito il suo tirocinio da babysitter e deve affrontare la "pediatra misteriosa", TA-TA-TA-TAAAAAN. Cosa succederà? #ansiansiansia.
Ora che ci penso, con l'arrivo di Marie il nostro Soul ha ripreso un pò del suo carattere cool^^
Vabbè, dai che l'avete capito tutti chi è la "pediatra misteriosa" TA-TA-TA-TAAAAN.
....Ok, la smetto. Grazie a tutti per le magnifiche recensioni e continuate a seguirmi!
   
 
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