Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: one directioner    20/06/2012    26 recensioni
Loro non mi conoscono. Io, invece, si.
Loro sono la perfezione. Io non mi piaccio.
Loro sono famosi. Io non sono nessuno.
Loro sono lontani. Io sono qui.
Ma, per favore, lasciatemi sognare la mia vita con i One Direction.

*** Era la sensazione più forte che avessi mai provato: come se tutto il resto fosse finito e c’era solo lui, come se non riuscissi più a pensare a niente, come se ci fossero terremoto, pioggia, sole e ghiaccio contemporaneamente. Le nostre labbra si muovevano con armonia e le nostre lingue danzavano il più bello dei valzer. Tutto ciò per cui valeva la pena di vivere io l’avevo appena trovato e non lo avrei mai lasciato andare.
 
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Cosa cavolo ti prende?-  mi aveva domandato Harry aggressivamente dopo aver chiuso la porta della sua camera. Abbassai lo sguardo senza trovare una risposta. Veramente: cosa diavolo mi prendeva? Lui si era seduto sul letto accanto a me.
-Scusa, non volevo arrabbiarmi. Solo non mi aspettavo di entrare e trovarvi così. Che succede tra voi due?- aveva domandato con più calma.
- È quello che vorrei sapere anche io Harry … -.
-Senti, credi davvero che ne valga la pena di flirtare così con Louis?- Non risposi alla domanda.
-Ei, lo sai che sono sempre felice quando trovi un ragazzo, ma non voglio che tu rimanga delusa da lui e non voglio che ti faccia stare male … - annuii senza troppa enfasi. Una lacrima mi scese dagli occhi.
- Non voglio fare lo stronzo: Lou è il mio migliore amico, ma te lo dico perché ne ho viste tante di ragazze in lacrime dopo che lui le aveva piantate. Non devi essere la prossima.- non mi stupivo di quel comportamento protettivo: Harry lo era sempre stato nei miei confronti.
-Non ne vale la pena … credo. Tu hai bisogno di una persona più … fedele. – . In quel momento avevo voglia di fargli tante, troppe domande, ma non ne avevo la forza.
- Cerca in tutti i modi di rimorchiare e magari a volte ti potrà sembrare anche dolce e … sincero, ma del resto alla fine è come tutti noi. Non farti incantare. - .
- Ci proverò. Ma è difficile resistere agli ormoni. – lui mi sorrise.
-Già, io lo so meglio di chiunque.- e poi entrambi cominciammo a ridere mentre Harry mi raccontava di alcune sue conquiste. Quel ragazzo riusciva sempre a distrarmi nei miei momenti di crisi come quello.
 
 
Quando Harry se ne fu andato lasciandomi sola, decisi che anche dei consigli provenienti dal “mondo femminile” non mi avrebbero fatto male. Così chiamai Vane.
-Sere! Ciao!!- mi rispose con enfasi appena dopo il primo squillo.
-Bellezza buongiorno! Tutto a posto laggiù in Italia?-
-Sì dai …  potrebbe andare meglio, ma non posso lamentarmi! Raccontami di te invece!-
-Beh infatti ti ho chiamato proprio per raccontarti, ma anche perché ho bisogno del tuo aiuto … -
-Uhm … fammi indovinare … c’entra quel Louis vero?- colpita in pieno.
-Esattamente.-
-Dai racconta.-
-Dunque … la situazione si è un po’ complicata dall’ultima volta che ci siamo sentite … In poche parole Harry mi ha detto che è uno che si stufa subito delle storie serie. Non so se mi spiego: lui preferisce portarsi a letto una ragazza e illuderla piuttosto che impegnarsi con lei.
-Uhm … capisco. E tu?-
-Io cosa?-
-E tu hai visto quella mongolfiera enorme che sta passando adesso in cielo?- buttai uno sguardo veloce fuori dalla finestra.
- Ma che cavolo … ?-
- Suvvia! Era per dire: e tu cosa pensi di fare in questa situazione?-
-Ah! E la mongolfiera che c’entra scusa?-
-Lasciamo stare. – immaginai che in quel momento molto probabilmente si stava passando una mano sulla faccia mentre scuoteva la testa.
-Rispondimi.-
-Vane io ti ho chiamato proprio per questo: non ne ho la più pallida idea di cosa fare!- dopo di che le raccontai degli incontri “ravvicinati” che avevo avuto con Louis giusto quella mattina e le spiegai le sensazioni che provavo a sentirlo così vicino a me.
-Quindi hai detto “gambe molli come pastafrolla e mani appiccicose come un budino”?-
-Sì, si l’ho detto.-
-Sicura che non hai fame?- mi lasciai andare in una risata.
-Vane. Sii seria.-
-Ricevuto capo.
-Smetti di fare la spiritosa e rispondimi!- a volte stare al telefono con lei era come parlare con una bambina di cinque anni.
-Beh, io mi farei desiderare.
-Uhm … spiegati meglio.- il discorso cominciava a farsi interessante.
-Dunque, per prima cosa devi capire se tu a lui piaci. E il modo migliore per farlo è resistere alle sue ehm “provocazioni” e vedere se continua per ottiene ciò che vuole … ma stai prendendo appunti??- disse sentendo evidentemente il rumore della penna che si spostava sul foglio.
-Può darsi … Continua!-
-E poi secondo me è necessario che parliate. Dovete farlo prima o poi … E se vuole baciarti devi prima assicurarti che non sia una presa per il culo!
-E come faccio a saperlo? È questo il problema: come faccio a capire se tiene a me oppure se vuole solo palparmi le tette quando ogni volta che mi guarda mi si svuota completamente il cervello?!-
-Beh … è facile. Devi cercare di vedere se ti osserva, se ti fa complimenti, se fa qualcosa di speciale per te, se ti aiuta  … -
- sembra facile detto così … -
-Dai tranquilla: andrà tutto bene.
-Ci credo solo perché lo dici tu. Ei, davanti alla mia finestra sta passando una mongolfiera! È per caso quella a cui ti riferivi prima?!-.
 
 
Qualche minuto dopo la conversazione con la mia migliore amica, i ragazzi mi chiamarono dicendomi di prepararmi perché mi avrebbero portata in un posto speciale, così mi vestii con delle leggins grigie e una camicetta rossa e li raggiunsi. I cinque erano davanti alla porta d’ingresso che Liam aprì permettendoci di accedere al vialetto fuori da casa.
-Oggi ti vogliamo portare in un posto che ci piace tantissimo!- annunciò sempre il ricciolino dopo essersi chiuso alle spalle la porta di casa.
-Bene! Di cosa si tratta?- avevo chiesto curiosa.
-Uhm … sorpresa!- aveva risposto Niall con un sorriso splendente. Così eravamo entrati tutti nella macchina di Zayn che aveva sei posti e dopo circa trenta minuti di viaggio eravamo arrivati in un parco meraviglioso appena fuori dal centro di Londra.
- Eccoci a Parliament hill … - aveva esclamato Harry respirando a pieni polmoni quell’aria fresca. In realtà non era un parco ma una collina verdeggiante e soleggiata che contrastava con il paesaggio urbano della grande città: era un luogo di gioco, di riposo ed era il posto perfetto per rimanere a contatto con la natura, per interrompere un po’ la routine quotidiana.
-Wow … - ero solo riuscita a dire. I ragazzi avevano riso della mia faccia stupita e poi mi avevano portata in un angolo di prato dove non c’era altra gente; lì avevamo steso dei teli da mare e ci eravamo sdraiati tutti sopra. In tutto ciò Louis ogni tanto mi aveva guardata senza dire niente, così avevo deciso che mi sarei comportata, per quanto mi fosse stato possibile, in modo assolutamente normale. Eravamo rimasti così a prendere il sole e a chiacchierare amabilmente, poi i ragazzi avevano preso un pallone per fare una breve partita ma, siccome avevano colpito almeno cinque passanti, dopo un po’ avevano cambiato sport dandosi alla corsa: avevano così iniziato a rincorrersi su e giù per la collina mentre io gli facevo delle foto e li guardavo sorridente. Ad un tratto Zayn si era avvicinato a me, ma non lo avevo sentito arrivare.
-Ei!- esclamò.
-Ah!- mi presi un colpo e lui alla vista della mia faccia spaventata scoppiò a ridere.
-Sei tu, oddio che spavento!- dissi sorridendogli, ma lui smise di ridere e si sedette accanto a me. Era un po’ imbarazzato e glielo si leggeva negli occhi. Ad un tratto  prese la parola.
- Ei Sere … volevo scusarmi per l’altra mattina … Io davvero non so che cosa mi sia preso, è che sto uscendo da un periodo difficile e … -. Non lo lasciai finire e lo strinsi in un abbraccio. Non c’era bisogno che dicesse niente: avevo già capito che quel comportamento della mattina precedente, quando mi aveva quasi baciata, era la reazione a qualcosa che gli stava accadendo. Zayn non era un don Giovanni, era sensibile, dolce e molto romantico. Aveva avuto alcuni problemi con la sua ex ragazza e magari non aveva riflettuto bene prima di agire, ma non ero assolutamente arrabbiata con lui. Quel ragazzo, anche se aveva qualche problema nel controllare gli ormoni, mi infondeva simpatia e sicurezza, sapevo che saremo diventati ottimi amici.
Dopo qualche minuto arrivò Niall chiedendo se poteva parlarmi, così Zayn ritornò con Harry, Louis e Liam che nel frattempo erano andati ad importunare alcuni scoiattoli che saltellavano da un albero all’altro. Niall si era seduto al mio fianco, nel posto che poco prima aveva occupato il moro, ma c’era qualcosa che lo torturava. Si tormentava le mani e teneva lo sguardo per terra.
- -
- Mi vuoi dire che sta succedendo Niall?- chiesi dopo un po’ di silenzio.
-Beh sai Sere … mi chiedevo se tu puoi … ecco, aiutarmi.-
-Uhm … non so. Sai, ci devo pensare … - risposi io. Lui quasi ci cascò, ma poi si mise a ridere.
-Dai dimmi!- lo incitai. Lui ritornò serio.
-Sai chi è Annah?- domandò. Annah … Annah?? Ah, sì certo!
-Sì! Harry mi ha detto che è la ragazza che … ehm … che ti piace?- chiesi dato che non mi ricordavo bene.
- Giusto.- aveva annuito lui con decisione.
-Il punto è che io non so come comportarmi con lei, con le altre ragazze non era mai stato così … -
- Difficile?- suggerii.
- Esatto!-
-Beh questo spiegherebbe il fatto che quello che provi per lei potrebbe andare oltre ad una semplice cotta … -
- È proprio questo il problema. Con lei non so mai come comportarmi … Ho paura di sbagliare tutto e di perderla … Quando sono con lei è come se … - stava cercando di farmi capire come si sentiva, senza sapere che io conoscevo esattamente quelle sensazioni.
- … come se non riuscissi più ad essere padrone del tuo corpo, delle cose che dici e di quello che fai. – conclusi io. Lui rimase sbalordito: evidentemente gli avevo tolto le parole di bocca. Ma ora era Niall a guardarmi in cerca di spiegazioni.
- Louis … - sussurrai io accennando con il viso al ragazzo meraviglioso che era appena passato vicino ai nostri teli correndo.
-Ah … - mi sorrise il biondo.
-Beh io mi sento così ogni volta che sono con lui e quindi ti capisco. – dissi. Poi mi stesi e cominciai a osservare le nuvole; anche Niall si stese vicino a me con gli occhi al cielo.
-Magari potresti invitarla da noi un giorno … così ci prendi un po’ confidenza e me la potresti presentare.- proposi io.
- E se questa sera organizziamo una festa lì da noi? Potrei invitarla! … - disse tutto esaltato schizzando in aria.
-Sì, ma ormai è un po’ tardi per organizzare una festa: sono già le sette!- lo informai riportandolo con i piedi per terra, ma mi guardò con una faccia da cucciolo dolcissima ed io capii quanto significasse per lui. Così mi alzai e, sentendomi molto una baby sitter, richiamai gli altri quattro.
Appena realizzarono che mi stavo incazzando smisero di rincorrersi come dei bimbi, ci raggiunsero e ascoltarono la proposta mia e di Niall. Ovviamente furono d’accordo e subito cominciammo a raccogliere tutta la nostra roba, poi ci precipitammo in macchina. Durante il tragitto Harry mandò un messaggio a tutti i loro amici per avvertirli, ma io avevo un dubbio.
-Ma siete così sicuri che verranno? Insomma, gli state avvisando con sole due ore di anticipo!-. Loro mi guardarono sconcertati, ma allo stesso tempo con dei sorrisetti furbi sul volto.
-Vuoi scherzare? Nessuno, soprattutto le ragazze, si perderebbe mai una festa nella “casa dei desideri”… -.






Allora, sono consapevole del fatto che il capitolo non è niente di speciale, ma penso che le conversazioni con Vane ed Harry siano sono molto importanti, per non parlare di quelle con Niall e Zayn che serviranno per il seguito. A proposito di Vane, per tutte quelle che me lo chiedono: sicuramente lei arriverà anche se non ho ben deciso quando … magari se avete voglia mi potreste dire voi se la volete a breve o un po’ più avanti … io avevo pensato, per una serie di motivi, di farla arrivare non proprio subitissimo, ma ora ho dei dubbi …
 
Ok, sì: sono un tantino incasinata! Ahahahahahahaah #aiuto
Ora stacco e mi vado a stendere sul divano con l’aria condizionata accesa che se no muoio.
Vi volevo solo avvisare che il prossimo capitolo lo pubblicherò domenica, mentre poi parto per l’Irlanda e forse non riuscirò a postare per un po’ ….
Comunque una cosa ci tengo a farvela sapere:
VI AMO. 
  
Leggi le 26 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: one directioner