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Autore: Hazel92    20/06/2012    2 recensioni
Kaylee Bates si è appena trasferita a Beacon Hills, una cittadina apparentemente tranquilla ma che in realtà nasconde molti segreti. E' da un po' che non scrivo fanfiction, ma questo telefilm mi ha veramente appassionata e mi è venuta voglia di scrivere qualcosa. La storia sarà incentrata soprattutto su questo nuovo personaggio e su Stiles che personalmente adoro. E' ambientata nella seconda serie, ma non seguirò completamente lo svolgimento della trama del telefilm. Ah, dimenticavo...le vicende saranno raccontate sia da Kaylee che da Stiles. Beh, buona lettura!
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Kaylee
 
Trasferirsi in una nuova scuola a metà semestre non era certo il massimo. Anzi, era veramente uno schifo. Mia madre dopo che aveva rotto con l’ennesimo fidanzato aveva ottenuto un lavoro alla clinica di Beacon Hills e quindi in quattro e quattr’otto ci eravamo trasferite in questa cittadina. Non era la prima volta che cambiavo scuola e forse proprio per questo iniziavo a stufarmi. Mia madre avrebbe cominciato il lavoro domani perciò oggi avevo il nostro Pick-up rosso tutto per me. Beacon Hills di certo non era molto grande, ma nel tragitto casa-scuola mi ero persa già due volte. Ero appena entrata nel parcheggio della Beacon Hills High School e proprio davanti a me c’era un posto favoloso. Non avrei dovuto fare manovre così non avrei rischiato di fare figuracce. Camminavo piano per cercare di non mettere sotto gli studenti che mi passavano davanti, quando un pazzo con una Porsche mi tagliò la strada rischiando di fare una strage di adolescenti. E per di più si era tranquillamente parcheggiato al mio posto. Mi affacciai dal finestrino per farmi sentire da quell’idiota che era appena uscito dalla macchina.
-          Ehm, scusa…se permetti mi stavo parcheggiando io lì… - in genere non ero un tipo litigioso e non prendevo di petto la gente, ma quel tipo mi aveva fatta imbestialire. Si girò a guardarmi con finta aria sorpresa. Ok, era un fico. Era assolutamente perfetto, ma non mi sarei lasciata abbindolare.
-          Devi essere nuova, quindi per oggi sei giustificata, ma d’ora in poi ricordati che questo posto è riservato a Jackson Whittemore. –

Dio che presuntuoso! Questa giornata era iniziata proprio bene! Andai a parcheggiare altrove il mio Pick-up, ma Jackson Quicomandoio non l’avrebbe passata liscia. Tenni le chiavi della mia macchina strette in mano e mentre passavo accanto alla sua Porsche con finta nonchalance graffiai il lucido cofano grigio. Ora mi sentivo soddisfatta. Speravo solo che non mi avesse vista nessuno.
Andai in segreteria a prendere il mio orario delle lezioni. In prima ora avevo chimica. Fantastico. Entrai in classe piuttosto disorientata e direi alquanto imbarazzata. L’unico posto libero era al primo banco quindi fui costretta a sedermi li. Il professor Harris, che stando a quanto diceva il mio orario era il professore di chimica, ancora non era arrivato.  Non sapevo che fare e mi guardavo intorno con aria spaesata. Poi la ragazza seduta accanto a me mi rivolse la parola.
-          Ciao! Sei nuova vero? Piacere, io sono Allison… - allungai la mano per stringere la sua.
-          Si, piacere, io sono Kaylee… -
-          Signorina Argent, vedo che ha già avuto modo di conoscere la sua nuova compagna… - il professor Harris era arrivato ed io non me ne ero assolutamente resa conto.  – Ragazzi, lei è Kaylee Bates… - tutti mi salutarono con dei  “ciao” decisamente svogliati.
Harris iniziò la lezione e fui felice di constatare che si trovavano leggermente indietro rispetto al programma che avevo seguito alla mia vecchia scuola, così non avrei dovuto rimettermi in paro.
Al suono della campanella feci per raccogliere le mie cose e per andarmene ma il professor Harris mi fermò.
-          Signorina Bates, aspetti… e anche lei signor Stilinski… -  osservai il ragazzo che come me era stato richiamato all’ordine mentre si avvicinava svogliatamente alla cattedra.
-          Oggi non ho combinato niente, quindi non può mettermi in punizione e per di più avrei anche delle cose piuttosto importanti da f…-
-          Stilinski! Stia zitto una volta tanto….stranamente oggi non voglio metterla in punizione. – udii il ragazzo fare un sospiro di sollievo. – In compenso però voglio che aiuti la signorina Bates nella ricerca che vi ho assegnato qualche giorno fa e che dovrete consegnare tra due settimane…. Lavorerete in coppia se ancora non vi è chiaro .- stavo per protestare, perché non volevo costringere nessuno a farmi da tutor, e poi non ne avevo bisogno, ma Harris ci salutò e sparì fuori dall’aula.
-          Mi dispiace, insomma…non devi per forza aiutarmi…posso farla anche da sola se mi spieghi di cosa si tratta…poi io questi argomenti li ho già fatti alla mia vecchia scuola, quindi… -
-          Oh beh, allora vuol dire che sarai tu ad aiutare me! – mi sorrise. Era carino e sicuramente non era stronzo come Jackson Quicomandoio. – Comunque io sono Stiles… - stavo per chiedergli che razza di genitori avesse  per chiamarlo Stiles Stilinski, ma non me ne diede il tempo. – Ah, dimenticavo! Sta mattina sei stata grande quando hai graffiato la macchina di Jackson! – mi prese un colpo.
-          Oddio! Mi hai vista? Speriamo non se ne sia accorto nessun altro! –
-          Oh no, solo io, il mio amico Scott e un altro centinaio di persone… - rimasi con la bocca spalancata. Questo non era certo rassicurante. – Tranquilla, lo odiano  tutti…non faranno la spia. Anzi, penso che se continui così diventerai l’eroina della scuola! –
-          Comunque, tanto per la cronaca…in genere non faccio queste cose, anzi, è stata la prima volta che facevo una cosa simile! -
-          Tranquilla! Tanto sul mio catorcio un graffio in più non si noterebbe…nel caso dovessi farti incavolare! –

Mi recai alle successive lezioni che scoprii avere quasi tutte in comune con Stiles e i suoi amici che erano la ragazza che mi si era presentata prima, Allison, e il suo ragazzo nonché miglior amico di Stiles, Scott McAll. Purtroppo ad alcune di queste lezioni avrei dovuto sopportare la presenza anche di Jackson l’odioso, che fra l’altro continuava a lanciarmi strane occhiate. Molto probabilmente dovevano essere sguardi sexy, ma il risultato non era un gran che. Soprattutto perché sembrava come…malato. Era pallido da morire, ma erano fatti suoi.
A pranzo mi sedetti con i miei nuovi amici. Ok, magari “amici” era ancora una parola un po’ grossa, ma per ora erano la cosa che più gli si avvicinava. A noi si era aggiunta però una certa Lydia Martin, una ragazza con dei capelli biondo ramati, una bocca decisamente enorme e una vocina abbastanza odiosa. Si, decisamente non mi aveva fatto una buona impressione. D'altronde quasi non mi si era presentata e aveva continuato ad ignorarmi per il resto del pranzo. Io però non avevo potuto fare a meno di notare le continue occhiate che le rivolgeva Stiles. Così quando Lydia si congedò da noi non mi lasciai scappare l’occasione.
-          Allora, da quanto tempo le sbavi dietro? – Scott ed Allison scoppiarono a ridere. Stiles invece mi guardava con gli occhi sbarrati.
-          Io non le sbavo dietro! – gli rivolsi un’occhiata come per dire “Ma davvero? Si nota lontano un miglio!” – Ok, ok…beh…più o meno dalla terza elementare… - ora era veramente in imbarazzo, e in fin dei conti anch’io mi sarei sentita così al posto suo.
-          E lei lo sa? –
-          Oh, si che lo sa! È stata una dichiarazione d’amore alquanto particolare! – a rispondere era stato Scott che era ancora piuttosto divertito da questa conversazione. Decisi di non chiedere altri particolari, ma almeno dovevo sapere cosa era successo dopo la dichiarazione.
-          In realtà, credo che stia facendo finta di niente. Anche se, ha avuto qualche problema ultimamente… - tutti e tre rimasero un attimo in silenzio e l’ilarità sparì improvvisamente dai loro volti. Poi Stiles si riprese. – Tuttavia, credo che il problema principale sia che pensa ancora al suo ex….- stavo per chiedere chi fosse, ma Allison mi fornì da sola la risposta.
-          Che, guarda un po’, è il proprietario della macchina che hai graffiato sta mattina… - non potevo crederci.
-          Stava con quell’idiota? – Stiles annuì – Beh,  io se fossi in te lascerei perdere…se stava con uno come Jackson, non apprezzerà mai uno come te… - solo dopo aver parlato mi resi conto di quello che avevo detto. La frase “non apprezzerà mai uno come te” poteva avere due interpretazioni: la prima era “non apprezzerà mai un mezzo-sfigato come te che guida un rottame invece che una porche”, oppure “non apprezzerà mai un ragazzo carino, intelligente e simpatico come te se stava con un celebroleso”. E tra le due, non sapevo proprio quale mi spaventasse di più. Perciò usai la prima scusa che mi era venuta in mente, ovvero :
-          Devo andare in bagno! – e mi dileguai il più in fretta possibile.
 
 
   
 
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